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28 maggio, 2023

✝ Pensiero del 28 maggio 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, discenda su tutti noi, tutti i doni dello Spirito Santo, ma soprattutto, il dono di Credibilità, quando saremo davanti a Colui ch’è vero Amore.

Barbara


Versetto del Giorno

Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.

Atti degli Apostoli 2:3-4

Memoria

Il 28 maggio 1941 Kolbe giunse nel campo di concentramento di Auschwitz


Domenica – PENTECOSTE
Solennità d'origine ebraica, la Pentecoste veniva celebrata sette settimane dopo Pasqua, come festa di ringraziamento. Il cristianesimo a Pentecoste celebra la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e Maria riuniti nel Cenacolo, momento in cui ha inizio la vita della Chiesa nella Nuova Alleanza. A Pasqua abbiamo celebrato la Risurrezione del Signore, dono di speranza; adesso a Pentecoste, celebriamo il Dono di Grazia, che rinforza le virtù teologali nel cuore e nello spirito degli uomini. Al centro di questa importante solennità vi è il mistero di Dio, che ha riscattato il mondo nel Figlio suo, e il mistero della Chiesa, Corpo di Cristo. La Pentecoste non rievoca semplicemente un avvenimento passato, per quanto importante, ma celebra Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, che si manifesta giorno dopo giorno sulla terra e che si rivelerà pienamente quando ritornerà il Figlio dell’uomo. La Pentecoste avviene ogni giorno per coloro che, nel nome del Signore, pregano il Padre di concedere loro lo Spirito promesso dal Figlio.
Meditazione sul Vangelo di Gv 20,19-23
Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.
Come il Verbo si è fatto carne, così lo Spirito di Dio si fa parola che giunge al cuore di ogni uomo. La Babele antica aveva separato i popoli, ora le genti si ritrovano insieme e, anche se i discepoli parlano galileo, ogni popolo, ogni persona li sente esprimersi nella propria lingua.
Dio nel Figlio si è fatto uomo, ma nello Spirito si fa ogni uomo e ogni donna. In ogni tempo. Così ciascuno ha la ricchezza e l ’incarico di realizzare un dono dello Spirito di Dio per il bene degli altri e della comunità. Questo è il carisma: un dono che riceviamo per il bene degli altri, mentre la grazia è un dono che santifica la persona. Comprendiamo, allora, che la nostra storia con i suoi pregi, ma anche le sue ferite, non è mai trascurabile, perché in essa trova concretezza quotidiana la potenza vitale dello Spirito. ln questo senso come nel corpo ogni membro ha la sua particolarità attraverso la quale costruisce, sostiene e vitalizza l’intero organismo, così lo Spirito Santo qualifica ogni persona con un dono. A qualcuno (catechista, genitore, insegnante…) dà quello della parola che porta la sua luce, ad altri la capacità di animare e guidare la comunità cristiana e civile (vescovo, preti, animatori, educatori, amministratori e ogni lavoro casalingo e professionale. . .), ad altri la sollecitudine al servizio della carità (diaconi, volontari Caritas, operatori sociali e sanitari. . .). Così lo Spirito ha bisogno della disponibilità di tutti per costruire quella storia, umana e della salvezza, a cui Egli presiede. Gesù. nel giorno della Pasqua, compiuta la Sua opera, sembra ritirarsi. Gesù alita lo spirito nella debolezza dei suoi discepoli. «Gesù alitò su di loro e disse: ricevete lo Spirito Santo». Da questo momento in poi lo Spirito rende presente Cristo risorto e la Sua potenza in ogni persona, in ogni luogo, in ogni tempo. È lo stesso Spirito che realizza la presenza di Cristo ispirando il vangelo e il suo ascolto, trasformando il pane e il vino in Eucaristia, radunando la comunità. E nella carità si fa presente Gesù in ogni povero e sofferente che si accosta a noi. Così sperimentiamo “quanto è bello e soave che i fratelli vivano insieme”. Dio mandando il suo Spirito crea la storia, rinnova la faccia della terra e la sua gloria resta sempre con noi.
Sara Melchiori
IL DONO DELL’INTELLETTO E DELLA SCIENZA
Al dono dell’intelletto è connesso quello della scienza: mentre il primo ci fa comprendere la verità che viene da Dio, il secondo ci aiuta a vedere in lui l’insieme del mondo e della vita. La scienza spirituale è la visione della realtà che consegue all’incontro col Signore che cambia il cuore e la vita. L’intelligenza intende la verità nel suo offrirsi, la scienza abbraccia sotto la luce della verità l’orizzonte vitale di ciascuno e della comunità. Grazie al dono della scienza sono nate le grandi sistemazioni teologiche della storia della fede, e il cristianesimo è capace di contribuire alla ricerca del significato ultimo e delle urgenze penultime di fronte alle questioni e alle sfide culturali ed etiche più diverse. Grazie alla scienza della fede è possibile cogliere i segni dei tempi ed i fermenti evangelici presenti dappertutto, anche nelle situazioni apparentemente più chiuse alla luce della verità rivelata.
IL DONO DEL CONSIGLIO

Lo Spirito Santo è lo Spirito di Cristo ed è la Persona divina che diffonde nel mondo la possibilità di imitare Cristo, dando Cristo al mondo e facendolo vivere in noi.
Nell’insegnamento e nell’opera di Cristo, nulla è più essenziale del perdono. Egli ha proclamato il regno futuro del Padre come regno dell’amore misericordioso. Sulla croce, col suo sacrificio perfetto, ha espiato i nostri peccati, facendo così trionfare la misericordia e l’amore mediante - e non contro - la giustizia e l’ordine. Nella sua vittoria pasquale, egli ha portato a compimento ogni cosa. Per questo il Padre si compiace di effondere, per mezzo del Figlio, lo Spirito di perdono. Nella Chiesa degli apostoli il perdono viene offerto attraverso i sacramenti del battesimo e della riconciliazione e nei gesti della vita cristiana.
Dio ha conferito al suo popolo una grande autorità stabilendo che la salvezza fosse concessa agli uomini per mezzo della Chiesa!
Ma questa autorità, per essere conforme al senso della Pentecoste, deve sempre essere esercitata con misericordia e con gioia, che sono le caratteristiche di Cristo, che ha sofferto ed è risorto, e che esulta eternamente nello Spirito Santo.

Domenica 28 Maggio                                       

PENTECOSTE (anno A) (s)

S. Germano; S. Ubaldesca; S. Lodovico Pavoni; B. Maria B. Bagnesi

 At 2,1-11; Sal 103; 1Cor 12,3b-7.12-13; Gv 20,19-23

Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra

Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli ed accendi in essi il fuoco del tuo amore.

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 103)
Rit: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli ed accendi in essi il fuoco del tuo amore.

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