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13 maggio, 2023

✝ Pensiero del 13 maggio 2023

 


SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Tu sei il più bel fiore che conosca, per favore insieme al Signore alla Vergine Maria, inebria la mia, vita, con la tua essenza.

Barbara

Versetto del Giorno
Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito.
Luca 12:2223

Memoria dell’Apparizione, della Vergine Maria a Fatima il 13 maggio 1917, ai tre pastorelli ed a Ghiaie di Bonate (Bg), alla piccola Adelaide Roncalli, nel 1944.

Sabato – 5.a di Pasqua – BEATA VERGINE MARIA DI FATIMA
Il 5 maggio 1917, nel pieno della prima guerra mondiale, Papa Benedetto XV esortò i fedeli cattolici del mondo intero ad unirsi nella preghiera per implorare la pace al Signore, su intercessione della Vergine Maria. E il 13 di quello stesso mese, in una località in aperta campagna, denominata Conca di lria, la Madonna appariva a tre pastorelli portoghesi: Lucia di 10 anni, Francesco di 9 e Giacinta di 7; e apparve loro in quello stesso luogo, il 13 di ogni mese, fino a ottobre, con la sola eccezione del mese d’agosto, quando i fanciulli vennero imprigionati dalle autorità locali per impedir loro di recarsi all’appuntamento. La Madonna consegnò il suo messaggio: «Recitate il rosario tutti i giorni; pregate molto e fate dei sacrifici per i poveri peccatori, molti dei quali vanno all’inferno perché non c’è nessuno che si curi di pregare e di fare sacrifici per loro… Eliminate il peccato dalla vostra vita personale e lavorate ad eliminarlo dalla vita degli altri, collaborando alla redenzione del Salvatore».
Nel 1946, di fronte a ottocentomila persone, ebbe luogo l’incoronazione della statua della Vergine di Fatima.
Meditazione sul Vangelo di Gv 15,18-21
Non conoscono Colui che mi ha mandato.
Gli Atti degli Apostoli ci raccontano come la missione di Paolo si apre verso Occidente. In particolare, sottolineano come il vero protagonista del diffondersi del Vangelo e del crescere della Chiesa è lo Spirito Santo. Nel Vangelo, Gesù parla delle persecuzioni che i discepoli riceveranno a causa del loro annuncio.
Questo repentino riferimento alla persecuzione all’interno del discorso di Gesù, ne cambia decisamente il tono: non più amore, ma odio; dal rapporto Gesù-discepoli si passa a quello discepoli-mondo. Ma se pensiamo alla nostra esperienza di cristiani o all’esperienza della Chiesa sparsa nel mondo, scopriamo che c’è continuità tra il vivere strettamente uniti a Gesù, il testimoniare il suo amore, e l’essere perseguitati. Sono le stesse parole del Signore a evidenziare questo collegamento: Gesù per primo ha sperimentato l’odio del mondo e, quindi, chi è a Lui strettamente legato non può pensare di subire una sorte diversa. Il mondo, inoltre, si caratterizza per essere capace di accogliere e amare solo coloro che gli appartengono, che vivono secondo la sua logica, e, dunque, non può accogliere i discepoli strappati al suo dominio dall’amore di Cristo. Dalle parole di Gesù sembra che la vera preoccupazione dovrebbe nascere in noi se non sperimentassimo difficoltà, se non soffrissimo a causa del nostro amore per il Signore, perché il vero pericolo non è l’odio del mondo, ma lo scendere a patti con le lusinghe che la mondanità propone, l’annacquare il provocante annuncio del Vangelo, perché smaschera come falsi i desideri del mondo. Davanti alla paura di non essere al “passo con i tempi”, di essere etichettati come “uomini e donne di Chiesa”, siamo spesso tentati di ridurre la nostra fede a qualcosa di privato, che riguarda solo me e Dio, limitandoci ad agire come gli altri nella vita quotidiana. Se ci troviamo in questa situazione, ricordiamoci delle parole di Gesù, “vi ho scelti io dal mondo” e, lasciandoci nuovamente “potare” dalla sua Parola e dal suo amore, rinunciamo alla logica del mondo per ritornare ad annunciare, con le nostre scelte di tutti i giorni, che è l’amore l’unica via che conduce alla felicità e alla pienezza di vita tanto desiderate.
Una fede da proteggere e diffondere con la spada è ben debole. La storia è del resto consapevole del paradosso che fa sì che la fede cristiana diventi più forte quando è perseguitata. Il sangue dei martiri, scriveva Tertulliano, è seme di cristiani. Ai giorni nostri, il termine “martire” è usato per definire chiunque soffra e muoia per una “causa”, che può essere l’idea di nazione, la rivoluzione sociale, persino la “guerra santa” caldeggiata dai fanatici. Ma simili martiri sono causa di sofferenze maggiori di quelle inflitte a loro stessi. Il vero martire (dal greco, che significa testimone) soffre semplicemente perché è cristiano: testimone di Cristo.
Il nostro secolo è stato davvero il secolo del martirio, con innumerevoli martiri, come i cristiani armeni in Turchia, i cattolici in Messico, nella Germania nazista, nell’ex Unione Sovietica e nell’Europa dell’Est, in Cina, in Corea, in Vietnam, in Sudan... L’elenco potrebbe continuare. E, per restare vicino a noi, molti sono coloro che affrontano un martirio “bianco”, cioè senza spargimento di sangue, tentando semplicemente di vivere la fede in un mondo sempre più ateo o predicando le esigenze integrali dell’insegnamento della Chiesa nel campo della morale, avendo per fondamento la rivelazione di Cristo. Non dobbiamo essere sorpresi, ma piuttosto rallegrarci ed essere felici: è questo che egli ci ha promesso.


Sabato 13 Maggio   

B.V. Maria di Fatima; B. Maddalena Albrici; B. Gemma

5.a di Pasqua

At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21

Acclamate il Signore, voi tutti della terra

Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio.

(Colossesi 3,1)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 99)
Rit: Acclamate il Signore, voi tutti della terra.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio.

(Colossesi 3,1)


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