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03 dicembre, 2022

✝ Pensiero del 03 dicembre 2022

 


SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Il mio volto, s’illumina, al solo pensiero di te.

Barbara

Battezzati, siamo operai mandati nel mondo da Dio.

Versetto del Giorno
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Matteo 5:48

Sabato – 1.a Avvento – SAN FRANCESCO SAVERIO
Francisco Xavier nacque nel 1506 nella Navarra, in Spagna. Giovane soldato, combatté a Pamplona contro lo schieramento in cui militava il giovane Ignazio di Loyola. Si incontrarono poi da studenti a Parigi, e Francisco conobbe e fece proprio il carisma religioso di Ignazio, aiutandolo a fondare la Compagnia di Gesù. istruito a fondo da Ignazio stesso circa il metodo missionario della nascente congregazione, Francisco partì da Lisbona nel 1541 con la nomina papale di “nunzio apostolico” per le colonie portoghesi in India, dove giunse oltre un anno dopo. La sua prima terra di missione fu Goa, dove fu chiamato “il grande padre”. Scrisse un catechismo in portoghese, per agevolare il lavoro dei catechisti locali, e si dedicò alla predicazione e alla cura dei malati. Per dieci anni Francisco viaggiò in lungo e in largo attraversando le vaste regioni indiane e gettando coraggiosamente il seme della fede tra numerose popolazioni non ancora evangelizzate. Dopo aver predicato il Vangelo in Giappone, morì il 3 dicembre del 1552, a soli 46 anni, sull’isola di Sanchan, nel tentativo di raggiungere la Cina.
Meditazione sul Vangelo di Mt 9,35-38 -10,1.6-8
Operai nella messe del mondo!
Nei primi versetti (v. 35-36) il Vangelo di oggi ci presenta un brano di profonda bellezza: Gesù ha un cuore pieno di compassione e spende la propria vita nell’insegnare, annunciare e guarire l’uomo bisognoso e indifeso. Mostra così quale dovrà essere la missione di coloro ai quali Dio ha fatto il grande dono della chiamata personale a seguirlo da vicino. Nei versetti successivi Cristo lancia un appello ad ogni cristiano: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!”. Rispondere è un compito di noi tutti, pregando e sostenendo le vocazioni nella Chiesa.
Cristo annunzia il Vangelo in ogni città e villaggio: non ne trascura neppure uno! “Percorreva tutte le città ed i villaggi…”: una missione che non lo lascia indifferente. Alla situazione dell’umanità, “le folle stanche e sfinite come pecore senza pastore”, bisognosa dell’amore del Padre, Egli spalanca le profondità del suo cuore perché tutti possano trovare ristoro, consolazione e salvezza! Un amore che Cristo nutre per le anime, che palpita per ogni umana esistenza, un amore personale capace di ristorare, custodire e consolare nel suo cuore divino ogni cuore umano. Gesù continua a guidare, insegnare, e a farsi presente nei sacramenti per mezzo dei suoi sacerdoti. Abbiamo bisogno di sacerdoti santi: “Il mondo necessita e chiede sacerdoti che conoscano il suo male e soffrano con lui. Sacerdoti i cui occhi brillino come smeraldi a forza di speranza, come le pupille dei primissimi sacerdoti, che cominciarono l’opera della Chiesa dopo la morte di Cristo. Che abbiano l’anima posta in cielo ed i piedi sulla terra… le cui braccia possano sorreggere la croce dei propri fratelli insieme alla propria!”. Dio li sceglie ma chiede a ciascuno di noi di pregare perché mandi pastori che sappiano annunciare con generosità il Vangelo del Regno, ovunque ci sia un uomo “stanco e sfinito”. Mi sento partecipe della compassione di Gesù per gli uomini? Partecipo a questa compassione pregando per i sacerdoti, accettando e appoggiando la vocazione che Dio potrebbe donare anche a me o a chi mi è più vicino e caro?

Sabato 3 Dicembre 
S. Francesco Saverio (m); B. Giovanni Nepomuceno
1.a di Avvento
Is 30,19-21.23-26; Sal 146; Mt 9,35 – 10,1.6-8
Beati coloro che aspettano il Signore

Il Signore è nostro giudice, nostro legislatore, nostro re: «Egli ci salverà».
(Isaia 33,22)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 146)
Rit: Beati coloro che aspettano il Signore.

È bello cantare inni al nostro Dio,
è dolce innalzare la lode.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d’Israele.

Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.
Egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.

Grande è il Signore nostro,
grande nella sua potenza;
la sua sapienza non si può calcolare.
Il Signore sostiene i poveri,
ma abbassa fino a terra i malvagi.

Il Signore è nostro giudice, nostro legislatore, nostro re: «Egli ci salverà».

(Isaia 33,22)

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