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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Attraversami il cuore, riempiendolo d’Amore e di Luce, anche la mia Memoria
Barbara
La vita e la storia c’insegnano che tutto passa....solo Dio resta.
Martedì – 34.a Tempo Ordinario – SANTA CECILIA
Meditazione sul Vangelo di Lc 21, 5-11
Nella prima lettura, tratta dal libro di Daniele, vediamo descritta una statua enorme e splendida, distrutta da una pietra, di dimensioni modeste rispetto alla sua grandezza, ma staccatasi dalla montagna non per mano d’uomo. Tuttavia, proprio quella pietra diventerà una montagna che riempirà tutta la regione. Gesù, nel Vangelo, annuncerà che anche del tempio di Gerusalemme, orgoglio di ogni israelita, non rimarrà pietra su pietra. Le letture che oggi la liturgia ci propone hanno per protagoniste le pietre. Nella visione di Daniele, vediamo in azione il Signore della storia, che, facendo staccare un sasso dalla montagna, polverizza la gigantesca statua, simbolo del potere e del denaro, che, in ogni epoca, affascinano l’uomo rendendolo superbo ed idolatra, sprezzante verso Dio ed il prossimo, prigioniero del Nemico, che rovescia i comandamenti dell’amore: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Amerai il prossimo tuo come te stesso» (Mt 22, 57-40). Ma fin dalla caduta dell’uomo per opera del tentatore, il Padre, con il Figlio e lo Spirito Santo, ha pensato alla nostra redenzione: «il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto». Gesù è quella “pietra” staccatasi dal monte non per mano d’uomo. Con la sua incarnazione, morte e risurrezione ha frantumato la vecchia mentalità che aveva deviato dalla Legge data da Dio a Mosè, appesantendola. La “pietra scartata dai costruttori” farà crollare, pietra su pietra, l’antico Israele, ma diventerà “testata d’angolo” della nuova Chiesa, che recupererà freschezza, riempiendo la terra del suo messaggio di pace e d’amore: ecco l’opera del Signore, una meraviglia ai nostri occhi!
Martedì 22 Novembre
S. Cecilia (m); Bb. Salvatore Lilli e c.; S. Benigno
34.a del Tempo Ordinario
Ap 14,14-19; Sal 95; Lc 21,5-11
Vieni, Signore, a giudicare la terra
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita.
(Apocalisse 2,10)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 95)
Rit: Vieni, Signore, a giudicare la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita.
(Apocalisse 2,10)
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