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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Io, ho passato una notte tranquilla e serena, senza botti e ne petardi, ringraziando Dio, la Beata Vergine Maria e tutti i Santi, che in ogni tempo, furono graditi a Dio.
TI AMO E TI RINGRAZIO ROSARIO
Barbara
L a vera santità, è interiore.... è l'unione profondo, con il SIGNORE, è l'abbandono totale alla sua volontà.
Santa Solennità
Martedì – 31.a Tempo Ordinario – OGNISSANTI – P
Meditazione sul Vangelo di Mt 5,1-12a
Siate santi.
I testi che la liturgia ci propone sono quanto mai incoraggianti. La prima lettura ci presenta una moltitudine immensa di persone che gode la visione beatifica di Dio. Perciò la santità e la salvezza sono dono del Signore alla portata di tutti, purché ogni uomo si impegni a vivere come autentico figlio di Dio il programma evangelico delle beatitudini.
L’essere cristiano non è questione di ideologia o di condotta morale, ma più ancora è questione di quel che costituisce il nostro essere più profondo. C’è identità tra essere-vivere da cristiano ed essere-vivere da figlio di Dio. La fede e la nuova nascita a figli di Dio ci rende «simili a lui», ma tale somiglianza sarà piena e completa soltanto nella futura esperienza escatologica di Dio, quando «lo vedremo così come egli è». E questa è la «speranza in lui» che permea l’esistenza cristiana, nella sua permanente tensione verso il compimento ultimo. Cristo è il santo per eccellenza, la fonte di ogni santità. Chi pone tutta la sua speranza in lui, purifica se stesso e partecipa della sua santità. La radice di ogni santità sta, quindi, nella persona stessa di Cristo: l’unione e la somiglianza a lui costituisce la santità del cristiano. Nella festa liturgica che celebriamo oggi impariamo che l’unica creatura capace di ricevere la vita divina è l’uomo, creato ad immagine di Dio. Per questa ragione, soltanto l’uomo può essere chiamato «santo», in quanto può ricevere la vita divina e diventare addirittura figlio di Dio. Nel cristiano, se così si potesse dire, circola «sangue divino». E questa partecipazione misteriosa, ma reale, alla vita stessa di Dio è ciò che costituisce la santità cristiana. La festa di Ognissanti celebra, dunque, la dignità altissima già presente nel cristiano e la speranza meravigliosa che Cristo ha dischiuso a chi crede in lui e partecipa della sua vita. Chiediamoci: cosa dice a me la parola di Dio di questo giorno? Sento rivolto a me stesso l’imperativo del libro del Levitico: «Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo» (Lv 19,1)? C’è in me il desiderio del cielo e della vita eterna?
Martedì 01 Novembre
TUTTI I SANTI (s); S. Cesario; S. Licinio
31.a del Tempo Ordinario
Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a
Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore
Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro.
(Matteo 11,28)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 23)
Rit: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro.
(Matteo 11,28)
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