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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
AL GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO
L’Eterna Gioia, dona al Tuo Umile Servo Rosario Angelo Livatino,
Caduto, per difendere i suoi Valori, in cui, Credeva Fermamente, dona a Lui la Luce Perpetua e Riposi in Pace. Amen.
Barbara
REQUIEM AETERNAM
Réquiem aetérnam dona eis, Dómine,
et lux perpétua lúceat eis.
Requiéscant in pace. Amen.
L'ETERNO RIPOSO
L'eterno riposo dona ad essi, o Signore, e splenda a Loro la luce perpetua.
Riposi in pace. Amen.
Buona giornata. nella commemorazione di i defunti.
Mercoledì – 31.a Tempo Ordinario – COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI
Meditazione sul Vangelo di Gv 6, 37-40
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna.
Il
libro di Giobbe costituisce uno dei vertici spirituali dell’Antico Testamento. Il protagonista, che vive drammatiche situazioni di sofferenza, afferma: «Io lo so che il mio Redentore è vivo… e i miei occhi lo contempleranno non da straniero». San Paolo, pur tra le incertezze della vita, mostra il fondamento della speranza cristiana: Dio ci ama. Come prova di questo afferma: «mentre eravamo peccatori Cristo è morto per noi e questo amore è riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo». Il Vangelo ci rivela la volontà del Padre: «chi crede nel Figlio ha la vita eterna e sarà risuscitato nell’ultimo giorno».
Le letture di tutta la liturgia odierna sottolineano una verità: la morte non è la fine dell’uomo, anzi, è l’ingresso nell’eternità. La speranza cristiana non delude e la vita è destinata a continuare mediante la risurrezione perché l’amore di Dio è “riversato” sull’uomo per mezzo dello Spirito Santo. «Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata e, se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consola la promessa dell’immortalità futura» (Prefazio dei defunti). Tutto, infatti, acquista senso alla luce della morte e risurrezione di Cristo. Uniti a lui attraverso i sacramenti, i defunti oggi siedono al “banchetto celeste” e ci invitano a vivere con saggezza cristiana. Il Concilio Vaticano II afferma: «In faccia alla morte l’enigma della condizione umana raggiunge il suo culmine. L’uomo non è tormentato solo dalla sofferenza e dalla decadenza progressiva del corpo, ma ancor più dal timore di una distruzione definitiva. Ma l’istinto del cuore lo fa giudicare rettamente, quando aborrisce e respinge l’idea di una totale rovina e di un annientamento definitivo della persona… Questa vittoria l’ha conquistata Cristo risorgendo alla vita, liberando l’uomo dalla morte mediante la sua morte» (GS 18). Chiediamoci: la fede e la speranza della vita eterna sono vive e presenti oggi nella Chiesa e nella mia vita? Ho presente che questa non è solo speranza per me stesso, per la mia vita personale, ma è la speranza che si manifesti il Regno di Dio, venga il giudizio finale sulla storia, e tutta l’umanità riconosca la regalità di Cristo?
Mercoledì 2 Novembre
COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI; S. Giusto
31.a del Tempo Ordinario
Gb 19,1.23-27a; Sal 26; Rm 5,5-11; Gv 6,37-40
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi
Questa è la volontà del Padre mio: «Che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore».
(Giovanni 6,40)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 26)
Rit: Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
sì rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Questa è la volontà del Padre mio: «Che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore».
(Giovanni 6,40)
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