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SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, la Regina di tutte le regine, ti dia un bacio, da parte mia. Viva, la Divina Madre!
Barbara
Versetto del Giorno
La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.
Filippesi 4:23
MEMORIA
Muore Janny Brandes-Brilleslijper
15 agosto 2003 15 agosto 2023, vent’anni fa
La sua Memoria, sia benedetta.
Martedì – 19.a Tempo Ordinario – SOLENITÀ ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA ANIMA E CORPO
Maria compare per l’ultima volta negli scritti del Nuovo Testamento nel primo capitolo degli Atti: è in mezzo agli Apostoli, in orazione nel cenacolo, in attesa della discesa dello Spirito Santo. Il Protovangelo di Giacomo e la Narrazione di san Giovanni il teologo, riferendosi alla conclusione della vita terrena di Maria parlano di “dormizione”. Questa celebrazione fu istituita in Oriente nel VII secolo con un decreto dell’imperatore bizantino Maurizio. Nello stesso secolo la festa della Dormizione venne introdotta anche a Roma da un papa orientale, Sergio I. Trascorse un altro secolo prima che il termine “dormizione” cedesse il posto a quello più esplicito di “assunzione”. La definizione dogmatica, pronunciata da Pio XII nel 1950, afferma che Maria non dovette attendere la fine dei tempi, al pari delle altre creature, per fruire anche della redenzione corporea, poiché il peccato non ha mai offuscato, neppure per un solo istante, la limpidezza della sua anima.
Meditazione del Vangelo di Lc 1,39-56
Beata Colei che ha creduto!
La Madre di Cristo, Maria, è assunta m cielo: tutto il suo essere appare redento e glorificato, la sua comunione è conformità a Gesù risorto è perfetta. Maria è così la primizia e l’immagine della Chiesa. La sua glorificazione non la distacca dalla Chiesa, ma la inserisce ancora più intimamente in essa. Maria è stata scelta da Dio per pura grazia. Questa consapevolezza fa scaturire in Lei, il gioioso riconoscimento della bontà di Dio, che compie opere grandi in quanti si affidano a Lui e in Lui pongono ogni speranza. La docilità allo Spirito, che opera cose grandi in quanti credono alla Parola di Dio è la grazia che vogliamo domandare in questa solennità. C’è qualcosa di naturale e umano in questo racconto. Sono due parenti che si incontrano e gioiscono. Maria saluta Elisabetta e, nel suo saluto, essa loda Dio per ciò che ha operato in Elisabetta e annuncia quanto è avvenuto in lei. Lo si deduce dalle parole della parente. Qui già si compie quello che poi avverrà nella comunità cristiana. Su Maria è già sceso lo Spirito Santo ed essa porta in sé Colui che dona lo Spirito. Giovanni, nel grembo della madre, esulta alla presenza del Figlio di Maria. In lui si realizza quanto è stato annunziato: sarà pieno di Spirito Santo sin dal grembo materno (1,15). Anche la madre ne è investita e subito, a gran voce, loda Maria, che qui è riconosciuta come Madre del Signore. Una domanda si impone a ogni pagina del Vangelo: chi è Gesù? Una risposta è qui evidente: Gesù è il Signore che per mezzo di Maria abita tra di noi, e Giovanni è il suo Precursore: lo annunzia già dal seno materno. E Maria? Essa è lodata anzitutto perché ha creduto, cioè ha fatto sua la Parola del Signore. Il suo essere discepola della Parola precede il suo essere Madre. La sua fede ha preceduto il concepimento del Signore e, in Lui, tutte le cose che il Signore compirà. Come Abramo, per la sua fede, ha dato inizio al popolo di Dio ed è chiamato “padre dei credenti”, così Maria, per la sua fede è la “Madre dei credenti”. La vera grandezza di Maria sta qui!
Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat. Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.
Martedì 15 Agosto
ASSUNZIONE B.V. MARIA (s); S. Tarcisio; S. Stanislao Kostka
19.a del Tempo Ordinario
[Vesp: 1Cr 15,3-4.15-16; 16,1-2; Sal 131 (132); 1Cor 15,54b-57; Lc 11,27-28]
Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1Cor 15,20-27a; Lc 1,39-56
Risplenda la Regina, Signore, alla tua destra
Maria è assunta in cielo; esultano le schiere degli angeli.
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 44)
Rit: Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
«Dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre».
Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: «Rendigli omaggio».
Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
Maria è assunta in cielo; esultano le schiere degli angeli.
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