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06 agosto, 2023

✝ Pensiero del 06 Agosto 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, oggi, si fa memoria, della salita al Cielo di Papa Paolo VI.

Barbara


Versetto del Giorno

In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: «Poiché di lui stirpe noi siamo».

Atti degli Apostoli 17:28


«Addio, papa Paolo VI, TU, ti porti via, un altro pezzo della mia gioventù».


Domenica – 18.a Tempo Ordinario – Festa della Trasfigurazione del Signore
Meditazione sul Vangelo di Mt 17,1-9
Non perdere di vista Gesù.
Dopo il primo annuncio della Passione (17,21-23) e delle condizioni necessarie per seguire Gesù (17,24-28), il Signore prende in disparte i tre discepoli per trasfigurarsi davanti ai loro occhi, rivelando tangibilmente la divinità della sua Persona e facendo sentire la voce del Padre: «Ascoltatelo!».
La scena splendente della Trasfigurazione avviene su un monte che diviene luogo di particolare vicinanza alla luce del mistero di Dio e, nello stesso tempo, dove si rivela ciò che anche noi, illuminati nel Battesimo, saremo nella gloria della risurrezione. Gesù si mostra nella sua pienezza, manifestando come anche noi saremo trasformati in Lui, quando lo vedremo faccia a faccia. Ma nell’istante della beatitudine sperimentata dai discepoli nella Trasfigurazione, egli non nasconde che la via verso la risurrezione passa attraverso la dura prova della croce, che bisogna prima prendere su di sé. Come diceva san Tommaso d’Aquino, era però conveniente che i discepoli, prima di percorrere il cammino così esigente della Pasqua, venissero corroborati e ragguagliati circa la méta da raggiungere, affinché il percorso non fosse insopportabile. Per questo vengono introdotti al mistero trasfigurato del Signore, il quale nella propria carne affronterà la passione del mondo e il peccato dell’uomo. Il cristiano non può mai perdere di vista la gloriosa immagine della Trasfigurazione, se vuole superare vittoriosamente il peso della croce. Ma come si potrà conservare tale vista della gloria divina, se questa è durata un istante soltanto? Ora, la voce del Padre indica la via di conservazione di questa beata visione come una visione interiore. Solo ascoltando il Figlio suo prediletto, nel quale si è compiaciuto, non si perderà il volto di Dio glorioso dalla propria vista. Quando i discepoli, sul monte della Trasfigurazione, sollevarono gli occhi, non videro più nessuno se non Gesù solo. Questo basta al discepolo perché, quando vede Gesù, egli vede Dio e quando, nell’ora presente, vede Gesù nel suo Corpo, che è quello della Chiesa, egli continuamente può vedere Dio, illuminato dalla Trasfigurazione, in quanto questa anticipa la risurrezione. Ma in questa luce, la parola rivolta al Signore da Pietro – «è bello per noi stare qui, se vuoi, farò qui tre tende…» – suona ancora come l’espressione eloquente di un’ulteriore tentazione di eliminare la via della croce. In questi momenti, quando si vorrebbe deviare dalla strada del sacrificio, Cristo non acconsente, ma si avvicina al discepolo, lo tocca, lo alza con mano rassicurante: «Non temere la croce. Se vedi me, vedi Dio Padre».
NOTA: Quando questa festa ricorre in domenica, si proclamano le tre letture qui indicate; se la festa ricorre in settimana, si sceglie come prima lettura una delle due che precedono il Vangelo; il Salmo responsoriale è sempre lo stesso.
La Trasfigurazione non era destinata agli occhi di chiunque. Solo Pietro, Giacomo e Giovanni, cioè i tre discepoli a cui Gesù aveva permesso, in precedenza, di rimanere con lui mentre ridava la vita ad una fanciulla, poterono contemplare lo splendore glorioso di Cristo. Proprio loro stavano per sapere, così, che il Figlio di Dio sarebbe risorto dai morti, proprio loro sarebbero stati scelti, più tardi, da Gesù per essere con lui al Getsemani. Per questi discepoli la luce si infiammò perché fossero tollerabili le tenebre della sofferenza e della morte. Breve fu la loro visione della gloria e appena compresa: non poteva certo essere celebrata e prolungata perché fossero installate le tende! Sono apparsi anche Elia e Mosè, che avevano incontrato Dio su una montagna, a significare il legame dei profeti e della Legge con Gesù.
La gloria e lo splendore di Gesù, visti dai discepoli, provengono dal suo essere ed esprimono chi egli è e quale sarà il suo destino. Non si trattava solo di un manto esterno di splendore! La gloria di Dio aspettava di essere giustificata e pienamente rivelata nell’uomo sofferente che era il Figlio unigenito di Dio.

Domenica 6 Agosto 

Trasfigurazione del Signore (f); B. Maria Francesca di Gesù

17.a del Tempo Ordinario

Dn 7,9-10.13-14 opp. 2Pt 1,16-19; Sal 96; Mt 17,1-9

Il Signore regna, il Dio di tutta la terra 


Questi è il Figlio mio, l’amato:

«In lui, ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo!».

(Matteo 17:5)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 96)
Rit: Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Perché tu, Signore,
sei l’Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi.

Questi è il Figlio mio, l’amato:

«In lui, ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo!».

(Matteo 17:5)

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