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16 maggio, 2023

Memoria del compleanno della signora Rosalia Corbo

 Memoria del compleanno della signora Rosalia Corbo 

Salga a te o Dio, la nostra preghiera come augurio per una donna speciale come Rosalia Corbo.



Rosalia, insieme alla sua cara famiglia in cielo, ci protegga, perché ne abbiamo bisogno.  

AUGURI DI CUORE Grazie di cuore.

Sant'Ubaldo da Gubbio

 Sant' Ubaldo da Gubbio


Nome: Sant' Ubaldo di Gubbio
Titolo: Vescovo
Ricorrenza: 16 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Ubaldo nacque a Gubbio intorno al 1085. Orfano di entrambi i genitori, venne educato da uno zio molto religioso, il quale tuttavia ostacolò il suo progetto, manifestato quando aveva quindici anni, di ritirarsi a vita solitaria; gli consentì, però, di associarsi ai canonici di San Secondo.

Ordinato nel 1114 sacerdote dal vescovo Giovanni, Ubaldo intraprese r opera di riforma della chiesa ritirandosi, come già aveva fatto san Pier Damiani, nel monastero di Fonte Avellana. A Gubbio fece ritorno nel 1129 per reggere come vescovo la diocesi su preciso ordine dello stesso papa Onorio II.

Gubbio era allora una città piuttosto inquieta, divisa da feroci discordie che contrapponevano fazione a fazione, casato a casato. E sulle strade cittadine spesso correva il sangue. 11 vescovo Ubaldo si offrì a fare da paciere e un giorno mise a repentaglio la propria vita nel tentativo di sedare una delle tante violente sommosse. Si era gettato tra i contendenti supplicandoli di desistere, ma era stato travolto. Solo quando gli eugubini si accorsero d'averlo lasciato malconcio sul terreno, posero fine alla rissa, preoccupati della sorte del loro vescovo e pentiti della loro insensatezza. Da quel giorno gli animi si calmarono. Ubaldo, amato dal popolo perché era sempre pronto a difenderlo dall'arroganza dei potenti, resse la città per oltre trent'anni, salvandola dalla distruzione minacciata da Federico Barbarossa.

Come papa Leone aveva fatto con Attila, il vescovo Ubaldo andò incontro all'imperatore, armato solo della forza della fede e del prestigio della sua dignità episcopale. Barbaross, colpito da tanto coraggio, mutò proposito e risparmiò la città.

Ubaldo morì il 16 maggio 1160. Trent'anni dopo sull'onda della sincera venerazione tributata degli eugubini al loro santo vescovo eletto anche a patrono della città. Ubaldo venne incluso nell'albo dei santi.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Gubbio in Umbria, sant’Ubaldo, vescovo, che si adoperò per il rinnovamento della vita comunitaria del clero.


✝ Pensiero del 16 maggio 2023

 ✝


SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, fai tanti auguri di cuore, tanti alla tua cara mamma Rosalia, per il suo compleanno dalle un bacio da parte mia, anche al tuo caro papà Vincenzo Grazie di cuore.


Barbara


Versetto del Giorno

Che dunque? Dobbiamo commettere peccati perché non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia? È assurdo!

Romani 6:15


Martedì – 6.a Tempo di Pasqua
Vangelo – Gv 16,5-11
Verrà a voi il Consolatore.
Gesù ha detto in modo chiaro ai suoi discepoli che Lui se ne sta andando, e la tristezza ha riempito il loro cuore. È una reazione che tutti conosciamo: quando siamo legati ad una persona, quando abbiamo immaginato che la nostra vita passa per la sua e il nostro futuro è legato al suo, siamo delusi e angosciati all’idea che ci abbandoni, interrompendo una storia su cui avevamo costruito un sogno. Restiamo senza parole, chiusi nella nostra solitudine in cui si mescolano senso di abbandono, paura e incertezza, delusione e risentimento. Gesù si fa carico dello stato d’animo dei suoi e dice loro: per il vostro bene! Così resto dentro di voi attraverso il Consolatore. Finché sono con voi, la mia vicinanza è legata al tempo e allo spazio. Ma quando il mio Spirito verrà, abiterà nel vostro cuore e Io sarò con voi sempre e ovunque: nel vostro lavoro, nella vostra famiglia, davanti ai tribunali e davanti a quelli che vi applaudiranno… così vi faccio diventare adulti”. La maturità, nella vita come nella fede, ha bisogno di distacchi, di responsabilità assunte in proprio, di capacità di dare le proprie ragioni. Così, ciò che abbiamo ricevuto diventa nostro: chi ci ha amato e aperto gli occhi è dentro di noi ed è vivo per sempre. Qualcosa di simile accade quando Gesù invia lo Spirito. Egli permetterà di capire del mistero di Gesù ciò che si può conoscere solo dall’interno, dal cuore, e che è incomprensibile fino a quando lo si guarda solo con occhi di carne. Con la luce dello Spirito, i discepoli potranno vedere il vero volto del mondo e contestarne il peccato radicale, che è nel non aver riconosciuto Gesù come Figlio di Dio. Potranno riconoscere che Gesù è il Giusto che si immerge nella volontà del Padre, che non lo abbandona; con la sapienza dello Spirito potranno capire e accogliere senza scandalo la croce e la persecuzione. Infine, la forza dello Spirito sosterrà i discepoli nel proclamare che il “principe di questo mondo”, il male, è stato sconfitto per sempre. Questa è la speranza di cui lo Spirito li rende testimoni nel mondo.

“Ci sono molti modi di essere presenti. Se due alberi si trovano l’uno vicino all’altro, sono presenti l’uno all’altro, ma in un senso del tutto esteriore ed imperfetto. Non sanno nulla l’uno dell’altro, non si preoccupano l’uno dell’altro e, nonostante la loro vicinanza, rimangono estranei l’uno all’altro.
La presenza nel vero senso della parola comincia solo nel momento in cui due esseri si conoscono spiritualmente e si mettono l’uno di fronte all’altro consapevolmente. Ciò permette loro di avere interiormente una sorta di immagine l’uno dell’altro, per cui l’altro ha, per così dire, una seconda esistenza in colui con il quale è in rapporto. E se una presenza di questo genere è mantenuta nella maggior parte delle persone che si incontrano, essa può diventare una realtà potente in chi ci conosce e ci ama. L’immagine dell’altro che ognuno porta in sé è, per così dire, carica di realtà. Anche la solitudine può essere piena della presenza dell’altro” (Balthasar).
Gesù risponde alla tristezza dei discepoli, provocata dal suo annuncio che presto se ne sarebbe andato, con la promessa dello Spirito: “È bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore”. Mandando loro il suo Spirito, Gesù sarà presente in loro. Ma la sua presenza non sarà puramente esteriore. Con la discesa dello Spirito, la sua assenza si trasformerà in una forma di presenza più profonda, più reale.
Questa nuova forma della presenza di Gesù nei suoi, tramite lo Spirito, porterà a compimento la sua vittoria definitiva sul mondo.
Nel corso della sua vita terrena, Gesù era stato respinto dagli Ebrei e stava per essere condannato a morte. Lo Spirito rivisiterà questo avvenimento, provando ai discepoli che il peccato è dalla parte del mondo (perché non ha creduto in lui), che la giustizia è dalla parte di Gesù (poiché la sua vita non termina nel sepolcro, ma ritorna al Padre) e che è il principe del mondo ad essere condannato. Testimoniando questa vittoria, lo Spirito Paraclito diventa un antidoto alla tristezza che attanaglia i cuori dei discepoli nel momento in cui Gesù se ne sta andando e, nello stesso tempo, alla persecuzione che si scatenerà contro di loro.


Martedì 16 Maggio 

S. Ubaldo; S. Luigi Orione; S. Onorato; B. Simone Stock

6.a di Pasqua

At 16,22-34; Sal 137; Gv 16,5-11

La tua destra mi salva, Signore


Manderò a voi lo Spirito della verità, dice il Signore; egli vi guiderà a tutta la verità.

(Giovanni 16,7.13)


SALMO RESPONSORIALE (Salmo 137)
Rit: La tua destra mi salva, Signore.

Oppure:
Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
«Hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo».


Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
«Hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza».


La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
«Non abbandonare l’opera delle tue mani».


Manderò a voi lo Spirito della verità, dice il Signore; egli vi guiderà a tutta la verità.

(Giovanni 16,7.13)


















15 maggio, 2023

Memoria della santa Cresima di Antonietta Meo.

 Memoria della santa Cresima di Antonietta Meo.

Antonietta, nel giorno della sua Santa Cresima sabato 15 maggio 1937. Vigilia di Pentecoste, fu l'ultima foto che fece.



14 maggio, 2023

Auguri a tutte le mamme che aiutano i propri figli a crescere e che crescono con loro. Buona festa della mamma!

 AUGURI A TUTTE LE MAMME!

I nostri più cari auguri vanno alle mamme di tutto il mondo.
Di ieri, oggi e domani.
A tutte quelle mamme che ogni giorno si sacrificano per i propri figli, a chi sogna di diventare mamma, a chi ha perso il proprio figlio ma rimarrà sempre una mamma.
Auguri alle mamme biologiche, adottive, affidatarie…a tutte le mamme.
A chi ogni giorno con amore e coraggio mette una gamba davanti all’altra per i propri figli. A chi lotta per arrivare a fine mese, a chi non mette niente sotto ai denti pur di dare da mangiare ai propri bambini. A chi scappa dalla guerra portandosi il proprio figlio in braccio, alle mamme che conoscono meglio gli ospedali pediatrici delle loro case. Alle mamme che nascondono le lacrime dietro un sorriso, che vanno a dormire stanche ma appagate sapendo che il loro figlio dorme sereno.
Auguri a tutte le mamme che aiutano i propri figli a crescere e che crescono con loro.
Buona festa della mamma! Con amore.
Un ponte per Anne Frank
FOTO Anne Frank, Edith Frank e Margot Frank
© legittimi proprietari



Buona festa della mamma, alla mamma di Cristo la mamma di tutta l'Umanità intera.

 Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 19,25-34

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo.
MADRE DI CRISTO E MADRE DELLA CHIESA, PREGA PER NOI E CON NOI.
Buona festa della mamma, alla mamma di Cristo la mamma di tutta l'Umanità intera.



San Mattia

 San Mattia

autore: Guercino anno: 1630 ca titolo: San Mattia Apostolo luogo: Collezione privata
Nome: San Mattia
Titolo: Apostolo
Nascita: I secolo , Gerusalemme
Morte: I secolo, Sebastopoli
Ricorrenza: 14 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Festa


S. Mattia fu uno dei settantadue discepoli di Gesù Cristo, cresciuto alla sua scuola, e testimone dei suoi prodigi.

Salito Gesù al cielo. Mattia rimase nel cenacolo in unione di preghiere con gli Apostoli, in attesa dello Spirito Santo. Dovendosi eleggere un altro apostolo al posto di Giuda prevaricatore, furono presentati agli Apostoli due discepoli: Giuseppe soprannominato il Giusto, e Mattia. Da tutta l'assemblea si pregò dicendo: « Tu, o Signore, che vedi il cuore di tutti, mostra quale dei due tu abbia eletto a prendere, in questo ministero, il posto del prevaricatore Giuda ». Quindi si venne alla sorte, e questa cadde appunto su Mattia, che perciò fu aggregato agli altri undici Apostoli. Fu questa la prima elezione a dignità ecclesiastica.

Mattia accettò quella carica di somma responsabilità con rendimento di grazie a Dio. Rimase quindi nel cenacolo in compagnia degli altri Apostoli fino a quel giorno fortunato in cui il Divin Paraclito scese dal cielo a portare i suoi doni.

Nella divisione del mondo da evangelizzare, S. Mattia ebbe come campo di apostolato l'Etiopia. Da quel momento egli consacrò l'intera vita alla predicazione della dottrina della salute eterna. Copiosissimi furono i frutti riportati. Nelle sue istruzioni insisteva massimamente sulla necessità di mortificare la carne reprimendo i desideri della sensualità, come aveva imparato da Gesù Cristo e come egli stesso praticava.

Per quanti anni abbia predicato, non lo sappiamo con precisione; ma è certo che fu fedele al suo apostolato, e che coronò le sue virtù ed il suo zelo col martirio. Fu ucciso a Sebastopoli dopo essere stato decapitato, e le sue reliquie, molto venerate, si conservano, parte a Treviri nella Germania e parte in Santa Maria Maggiore a Roma.

PRATICA. Il sacerdote è il ministro di Dio, il maestro ed il padre delle anime nostre. Che rispetto ne abbiamo?

PREGHIERA. Dio, che aggregasti il beato Mattia al collegio dei tuoi Apostoli, deh! concedi, per sua intercessione, che sempre sentiamo in noi gli effetti della tua misericordia

MARTIROLOGIO ROMANO. Festa di san Mattia, apostolo, che seguì il Signore Gesù dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui Cristo fu assunto in cielo; per questo, dopo l’Ascensione del Signore, fu chiamato dagli Apostoli al posto di Giuda il traditore, perché, associato fra i Dodici, divenisse anche lui testimone della resurrezione.

ICONOGRAFIA


Nell'iconografia San Mattia viene rappresentato come un uomo anziano che indossa la tunica caratteristica degli apostoli. I principali attributi sono l'alabarda o ascia che allude al martirio e quasi sempre regge in mano un libro, simbolo della predicazione del vangelo. Nell'opera di scuola lombarda sono ben visibili tutti i simboli principali.

San Mattia apostolo
titolo an Mattia apostolo
autore Ambito Lombardo anno sec. XVII


Anche l'opera di notevole pregio di Rubens rappresenta fedelmente l'apostolo.

San Mattia
titolo San Mattia
autore Pieter Paul Rubens anno 1611


L'opera di Orazio Fidani invece rappresenta l'apostolo che regge con una mano un grande libro con la scritta remissionem peccatorum e con l'altra mano una daga, una piccola spada.

San Mattia
titolo San Mattia
autore Orazio Fidani anno 1640-56



✝ Pensiero del 14 maggio 2023

   


SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Oggi si festeggia la della mamma. Auguri a tutte le mamma vive e defunte, Auguri anche alla tua mamma Rosalia.

Barbara

Versetto del Giorno
C'è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però cerchi d’approfondire le sue convinzioni personali.
Romani 14:5

Domenica – 6.a di Pasqua
Meditazione sul Vangelo di Gv 14,15-21
Il Padre vi darà un altro consolatore.
Dice Gesù: “Il Padre vi darà un altro consolatore”; la traduzione precisa è: Vi darà un avvocato (Paraclito in greco vuol dire avvocato), cioè vi difenderà, sosterrà la vostra causa. Lo Spirito del Signore è dentro di voi e vi farà vivere quella vita profonda e piena in Dio che il mondo cerca di soffocare (ma non potrà soffocarla).
“Se uno mi ama, il Padre mio ed io verremo in lui e porremo in Lui la nostra dimora”. Ecco, allora, lo Spirito Santo dimora in noi, è in noi. Lo Spirito Santo compie la grande opera che è quella di manifestare a noi Cristo. Si manifesta a noi perché Egli è nel Padre; poi il Padre e il Figlio verranno in noi e dimoreranno in noi. È il fatto più grande! Tutto il nostro essere è fatto per trasformarsi, vivere e dimorare in Cristo, vivere in Lui, con Lui e per Lui ed ogni uomo ha bisogno di saperlo!
D. Oreste Benzi
L’uomo vive d’amore dal suo primo respiro fino all’ultimo. Amato, si sente protetto ed accettato. Amando, sente di appartenere e trova un senso ad offrirsi. Poiché l’amore non può restare chiuso nel suo cuore; esso pervade il quotidiano. L’amore che si porta all’uomo spinge ad impegnarsi. L’amore che si porta a Dio si manifesta nella considerazione che si ha dei suoi comandamenti. Si manifesta anche nella giustizia, nel rispetto della vita, nell’azione per la riconciliazione dei popoli e per la pace. Le conseguenze dell’amore che si porta a Dio possono prendere l’aspetto di un lavoro, perfino di una lotta.
Lavoro e lotta sembrano spesso esigere troppo dall’uomo e superare le sue forze. Egli vede le sue debolezze ed ha voglia di rinunciare, ma quando lavoro e lotta sono le conseguenze dell’amore, conferiscono all’esistenza un respiro profondo, mettono la vita in un contesto più vasto e la rendono importante tanto sulla terra quanto in cielo.
Cose apparentemente infime acquistano un significato quando sono il risultato dell’amore per Dio. Ogni buona azione, anche quella che facciamo senza pensare a Dio, è in relazione all’amore che gli portiamo.
Ogni atto di amore, anche quando sembra minimo - come quando si porge un bicchiere d’acqua a qualcuno che ha sete - assume un significato per l’eternità.
Noi ci chiediamo spesso: che cosa rimarrà del nostro mondo?
È vero che crediamo di poter vivere e risuscitare grazie all’amore di Dio, con tutto ciò che è esistito grazie a questo amore che non si è accontentato di restare sentimento: contatti, relazioni, avvenimenti, cose. Quando risusciteremo, tutto un mondo risusciterà con noi, un mondo fatto di amore responsabile. Sarà magnifico: una “terra nuova”, che abbiamo il diritto di chiamare anche un “cielo nuovo”.

Domenica 14 Maggio                                         

S. MATTIA AP. (f); S. Maria Domenica Mazzarello

6.a di Pasqua (anno A)

At 8,5-8.14-17; Sal 65; 1Pt 3,15-18; Gv 14,15-21

Acclamate Dio, voi tutti della terra

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

 (Giovanni 14,23)

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 65)

 Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,

cantate la gloria del suo nome,

dategli gloria con la lode.

Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! 

A te si prostri tutta la terra,

a te canti inni, canti al tuo nome».

Venite e vedete le opere di Dio,

terribile nel suo agire sugli uomini. 


Egli cambiò il mare in terraferma,

passarono a piedi il fiume;

per questo in lui esultiamo di gioia.

Con la sua forza domina in eterno. 


Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,

e narrerò quanto per me ha fatto.

Sia benedetto Dio che non ha respinto la mia preghiera,

 non mi ha negato la sua misericordia. 

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

 (Giovanni 14,23)

Auguri alla signora Rosalia Corbo, mamma del GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO

 Auguri alla signora Rosalia Corbo, mamma del GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO 




13 maggio, 2023

Memoria dell’Apparizione della Vergine Maria

 Memoria dell’Apparizione della Vergine Maria a Fatima il 13 maggio 1917, ai tre pastorelli ed a Ghiaie di Bonate (Bg), alla piccola Adelaide Roncalli, nel 1944.




Beata Vergine Maria di Fatima

 Beata Vergine Maria di Fatima


Nome: Beata Vergine Maria di Fatima
Titolo: Apparizione
Ricorrenza: 13 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Sito ufficiale:www.fatima.pt


Era il 13 maggio 1917 quando Lucia, Francesco e Giacinta, tre ragazzi di 10, 9 e 7 anni di un paesino di nome Fatima in Portogallo, videro su un leccio «una signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole».

Lucia Francesco e Giacinta


Il suo volto era molto bello, dalle mani giunte in atto di preghiera pendeva il rosario. La bianca Signora chiese ai ragazzi di tornare in quel luogo ogni tredici del mese da maggio a ottobre. Nel corso delle apparizioni, sei in totale, la Vergine, tramite i ragazzi, invitò pressantemente gli uomini alla preghiera, alla conversione e alla penitenza.

La Madonna rivelò inoltre tre segreti da far conoscere a tempo opportuno. I primi due riguardavano i ragazzi stessi, due dei quali, Francesco e Giacinta, furono presto chiamati alla casa del Padre. Il terzo segreto, invece, venne messo per iscritto da suor Lucia nel 1944 e venne reso pubblico nell'anno 2000 per volontà di Giovanni Paolo II, che all'intercessione della Madonna di Fatima attribuiva la sua sopravvivenza all'attentato del 13 maggio 1981.

Attentato a Papa Giovanni Paolo II


Secondo quanto scriveva suor Lucia nel suo libro I ricordi, la Madonna fece vedere ai ragazzi l'orrore dell'inferno per mostrare il pericolo che incombeva sugli uomini. Vi si poteva sfuggire diffondendo nel mondo la devozione al cuore immacolato di Maria, che sconfiggerà i persecutori della Chiesa che uccidono il Papa, i vescovi, i fedeli.

Il cuore immacolato di Maria è totalmente impregnato dell'atteggiamento di accettazione del piano di Dio. La devozione al cuore immacolato significa accogliere e far proprio il piano di salvezza di Dio. È questo, secondo quanto scrisse l'allora cardinal Ratzinger, il senso vero del segreto e delle apparizioni di Fatima.

Dopo un'approfondito esame da parte del Vescovo Don José Alves Correia da Silva, il 13 ottobre del 1930 le apparizioni di Fatima vengono riconosciute ufficialmente annunciando i seguenti messaggi:

La statua in legno della Madonna è custodita nella cappellina delle apparizioni, scolpita, dietro indicazioni di Lucia, dall'artista portoghese José Ferreira Thedim, nel 1920

Dichiariamo degne di credenza, le visioni dei bambini pastori della Cova da Iria, avvenute nella parrocchia di Fátima, in questa diocesi, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917

Permettiamo ufficialmente il culto della Madonna di Fátima

Nel corso degli anni successivi alle apparizioni furono costruiti una basilica e alcuni conventi, Fatima diventò uno dei più famosi e importanti santuari al mondo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Beata Maria Vergine di Fatima in Portogallo, la cui contemplazione nella località di Aljustrel come Madre clementissima secondo la grazia, sempre sollecita per le difficoltà degli uomini, richiama folle di fedeli alla preghiera per i peccatori e all’intima conversione dei cuori.



Miracolo del Sole

MIRACOLO DEL SOLE


Quello che avvenne il 13 ottobre 1917, rimane uno dei più noti e straordinari eventi mai accaduti nella storia. Reso ancora più memorabile dal fatto che non solo venne preannunciato, ma si verificò sotto gli occhi di migliaia di persone, credenti e non.

La Madonna, che si era manifestata per la prima volta il 13 maggio, quel giorno apparve per la sesta e ultima volta ai tre pastorelli: Lucia dos Santos che aveva appena 10 anni, e ai due suoi cugini, i fratelli Francisco e Jacinta Marto, di 9 e 7 anni. Aveva promesso ai piccoli veggenti un grande miracolo, affinché tutti credessero. La notizia era arrivata ovunque, anche grazie alla rilevanza che l’annuncio aveva avuto sulla stampa portoghese. Al punto che, fin dalla vigilia, gruppi di pellegrini si erano messi in cammino scalzi. Si erano spopolati villaggi, interi paesi e persino città vicine: tutti avevano lasciato case e campagne per dirigersi a Cova da Iria, il luogo delle apparizioni, a pochi passi dalla città di Fatima.

In pieno giorno la vallata era un mare di gente in trepidante attesa: le cronache dell’epoca riferiscono che erano presenti dalle 70 alle centomila persone. I più increduli era arrivati per curiosità, o peggio, per deridere la folla nel caso non ci fosse stato alcun miracolo. Erano presenti anche diversi giornalisti. Esattamente a mezzogiorno le nubi si diradarono e cessò la pioggia battente, che aveva reso la Cova un campo fangoso. In quel momento Lucia gridò: “Silenzio! Silenzio! Viene la Madonna, viene la Madonna!”. Mentre i tre fanciulli contemplavano estatici l’apparizione mariana, ebbe inizio il miracolo annunziato sotto gli occhi sbalorditi delle migliaia di persone presenti. Tutte riferirono di aver visto il disco solare cambiare colore, dimensione e posizione per circa dieci minuti. Cominciò a muoversi velocemente, a roteare, sembrava si dovesse staccare dal cielo e precipitare sulla folla. La gente ammirò quel prodigio guardando i movimenti del sole per minuti senza rimanere accecati. Quanto il disco solare tornò al proprio posto, la folla che aveva gli abiti letteralmente inzuppati di pioggia, si rese conto che indossava vestiti completamente asciutti, così come miracolosamente asciutto era il terreno. I piccoli veggenti videro anche, vicino al sole, Gesù, Maria e San Giuseppe che impartivano la Grande Benedizione sul mondo.

I giornalisti presenti descrissero minuziosamente dell’evento prodigioso cui avevano assistito in prima persona. Insieme a loro, e a tanti fedeli, tra la folla c’erano anche scienziati come José Maria Proenca de Almeida Garrett, professore alla facoltà di Scienze naturali dell’Università di Coimbra. Che raccontò: «Improvvisamente udii il clamore di centinaia di voci (…) e vidi che la folla guardava verso il sole dall’altro lato. Anche io mi sono rivolto verso il punto che richiamava lo sguardo di tutti e potei vedere il sole apparire come un disco chiarissimo, con i contorni nitidi, che splendeva senza offendere la vista. Non poteva essere confuso con il sole visto attraverso una nebbia (che non c’era in quel momento) perché non era né velato né attenuato. A Fatima esso manteneva la sua luce e il suo calore e si stagliava nel cielo con i suoi nitidi contorni (…). La cosa più stupefacente era il poter contemplare il disco solare, per lungo tempo, brillante di luce e calore, senza ferirsi gli occhi o danneggiare la retina. [Durante questo tempo] il disco del sole non rimase immobile: aveva un movimento vertiginoso, [ma] non come lo scintillio di una stella in tutto il suo splendore, perché esso girava su se stesso in folli giravolte. Durante il fenomeno solare che ho appena descritto, avvenne anche un cambiamento di colore nell’atmosfera. Guardando verso il sole, ho notato che tutto stava diventando più scuro. Ho guardato prima gli oggetti più vicini e poi ho esteso il mio sguardo ai campi fino all’orizzonte. Vidi ogni cosa assumere il colore dell’ametista. Gli oggetti intorno a me, il cielo e l’atmosfera, erano dello stesso colore. Ogni cosa, sia vicina che lontana era cambiata, assumendo il colore di un vecchio damasco giallo. La mia stessa mano era di tale colore. Poi, improvvisamente, si udì un clamore, un grido di angoscia prorompere da tutti. Il sole, roteando selvaggiamente, sembrò staccarsi all’improvviso dal firmamento e, rosso come sangue, avanzare minacciosamente verso la terra come per schiacciarci con il suo peso immenso e ardente. Durante quei momenti provai una sensazione veramente terribile. Tutti i fenomeni che ho descritto furono da me osservati in uno stato d’animo calmo e sereno, senza alcun disturbo emotivo. Interpretarli e spiegarli è compito di altri. Debbo dichiarare infine che mai, prima o dopo il 13 ottobre 1917, ho assistito a simili fenomeni atmosferici o solari».

Madonna di Fatima


CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO della B.V. MARIA di FATIMA


Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio.

Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell'amore di Dio e dei fratelli, sull'esempio della tua vita.

In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l'impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore.

Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita.

Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore. Così sia. Ave Maria Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.


SUPPLICA ALLA MADONNA DI FATIMA


per il 13 Maggio e il 13 Ottobre ore 12


Madonna di Fatima


O Vergine Immacolata, in questo giorno solennissimo, e in quest'ora memoranda, in cui apparendo per l'ultima volta nelle vicinanze di Fatima a tre innocenti pastorelli, vi dichiaraste per la Madonna del Rosario e diceste d'essere venuta appositamente dal cielo per esortare i cristiani a cambiar vita, a far penitenza dei peccati e a recitare ogni giorno il S. Rosario, noi animati dalla vostra bontà veniamo a rinnovarVi le nostre promesse, a protestarVi la nostra fedeltà e ad umiliarVi le nostre suppliche. Volgete, o Madre amatissima, su di noi il vostro sguardo materno ed esauditeci. Ave Maria

1 O Madre nostra, nel vostro Messaggio ci avete prevenuti: «Una propaganda empia diffonderà nel mondo i suoi errori, suscitando guerre e persecuzione alla Chiesa. Molti buoni saranno martirizzati. Il S. Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate». Tutto purtroppo si va tristamente verificando. La S. Chiesa, nonostante le immense effusioni di carità sulle miserie accumulate dalle guerre e dall'odio, viene combattuta, oltraggiata, coperta di scherno, impedita nella sua divina missione. I fedeli con parole mendaci, ingannati e travolti nell'errore dai senza Dio. O Madre tenerissima, pietà di tanti mali, date forza alla S. Sposa del vostro Divin Figliolo, che prega, combatte e spera. Confortate il S. Padre; sostenete i perseguitati per la giustizia, date coraggio ai tribolati, aiutate i Sacerdoti nel loro ministero, suscitate anime d'Apostoli; rendete fedeli e costanti tutti i battezzati; richiamate gli erranti; umiliate i nemici della Chiesa; conservate i fervorosi, rianimate i tiepidi, convertite gli infedeli. Salve Regina continua >>



ICONOGRAFIA


L'iconografia la Madonna di Fatima è quasi esclusivamente diffusa attraverso le statuette che sono la riproduzione molto somiglianti a quella originale e le immaginette sacre dedicate alla Vergine.

Statua Madonna di Fatima
Statua Madonna di Fatima


Mentre nelle sculture è riprodotta quasi sempre solo Vergine nei santini vi è Maria insieme a tre pastorelli: Francesco, Giacinta e Lucia.

Santino Madonna di Fatima
Santino Madonna di Fatima


Santino Madonna di Fatima
Santino Madonna di Fatima


Santino Madonna di Fatima
Santino Madonna di Fatima