ANNE FRANK: LA DEPORTAZIONE NEL CAMPO DI STERMINIO DI AUSCHWIRZ BIRKENAU (SETTEMBRE 1944)
Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara sono una ragazza disabile, dalla nascita. Sono devota a Maria Regina della Famiglia apparsa nel maggio 1944 a Ghiaie di Bonate (Bg) ad Adelaide Roncalli a soli sette anni. Scopo mantenere viva la Memoria. Sono devota al GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE
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03 settembre, 2021
ANNE FRANK: LA DEPORTAZIONE NEL CAMPO DI STERMINIO DI AUSCHWIRZ BIRKENAU (SETTEMBRE 1944)
Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara : ❤Janny Brandes-Brilleslijper❤ 03 settembre 1944 0...
02 settembre, 2021
Pensiero del 02 settembre 2021
Meditazione sul Vangelo di Lc 5,1-11
Sulla scena del mondo.
Questi primi capitoli del Vangelo di Luca sono emozionanti perché raccontano i primi tratti della vita pubblica e dell’azione di Gesù. La scena di questa pagina è un grande spettacolo che si svolge sulla riva del lago: i pescatori lavano le reti, Gesù sale sulla barca e da lì – come da un pulpito – parla alla gente sull’anfiteatro della spiaggia. Poi la pesca miracolosa, la dichiarazione di indegnità espressa da Pietro, e la chiamata alla missione. Gesù è sulla scena del mondo.
Improvvisamente, la vita e la missione di Gesù si spalancano sulle rive del lago. L’azione di Gesù e la sua parola si aprono alla folla nello spazio più grande possibile; dalla barca di Pietro la voce del Signore rimbalza sulle onde del mare della vita, amplificandosi e raggiungendo tutti. Nello stesso tempo, l’attenzione di Gesù viene a concentrarsi su una persona, Simon Pietro. E’ il passaggio fondamentale e decisivo della sua vita: Gesù gli conquista il cuore. Dopo una notta di lavoro senza alcun risultato, Gesù invita Pietro a prendere il largo e a gettare nuovamente le reti. Anche se questo gli sembra assurdo, Pietro si fida del Maestro e subito dopo può verificare il miracolo dell’abbondanza dei pesci. E’ sbigottito e ammirato, e non può che riconoscere la grandezza di Gesù e la sua propria indegnità. Cade in ginocchio davanti al Signore, ammette il proprio nulla e attesta la grandezza del Maestro. Si apre una strada dentro il suo cuore, che è ormai predisposto ad accogliere la nuova chiamata. Gesù rivolge l’invito solo a Simone: “Non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Ma a seguire il Signore è tutto l’equipaggio della barca: Giacomo e Giovanni, ed evidentemente anche Andrea. Uno risponde, gli altri seguono, attratti dallo stesso invito e trascinati dalla risposta del primo. Questo è già un segno dell’autorevolezza che Pietro esercita verso i suoi compagni di lavoro e che continuerà ad esercitare nel gruppo dei Dodici e poi nella comunità della Chiesa. Dalla pesca nel lago, si apre l’orizzonte alla chiamata a seguire Gesù e a collaborare con lui nella grande missione della Chiesa per la salvezza degli uomini.
02 Settembre
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza
Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò pescatori di uomini.
(Matteo 4,19)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 97)
Rit: Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò pescatori di uomini.
(Matteo 4,19)
01 settembre, 2021
Nel 1944 i tedeschi requisiscono il seminario di Marola I Genitori di Rolando
Nel 1944 i tedeschi requisiscono il seminario di Marola
I Genitori di Rolando: «Togliti l'Abito Talare! Adesso che sei ritornato dal Seminario».
Pensiero del 01 settembre 2021
Gesù, è DIO che si fa vicino, si china su di noi, per condurci alla salvezza ch'è guarigione totale. Nella suocera di Simone, è rappresentato ciascuno di noi.
Meditazione sul Vangelo di Lc 4,38-44
Un giorno normale.
Per la prima volta vediamo Gesù entrare nella casa di Pietro, rifugio ospitale durante la sua lunga permanenza a Cafàrnao. Qui egli compie il primo miracolo di guarigione fisica, semplice come la sparizione della febbre che tiene a letto la suocera di Pietro. Non è nemmeno necessario che Gesù tocchi la donna, basta il suo comando autorevole per operare la guarigione, così come era avvenuto per la liberazione dell’indemoniato.
Nella giornata di Gesù descritta dall’evangelista Luca, sono segnati quattro tempi: la preghiera e la parola nella sinagoga; la permanenza nella casa di Pietro con la guarigione della suocera e l’accenno al pranzo che segue; la gente che fa ressa alla porta al calar del sole, quando finisce il giorno di sabato; infine, dopo il riposo della notte, Gesù esce di casa e va a pregare e viene nuovamente raggiunto dalle folle. Un giorno normale, che ci fa intravvedere Gesù all’opera su tutti i fronti e in tutte le modalità. Lo scopo della vita di Gesù è evidentemente la missione. In tutte le dimensioni della sua vita e in tutti i luoghi Gesù è consapevole di un compito da svolgere. Egli dice espressamente: «Per questo sono stato mandato». La coscienza di essere mandato e il suo permanente rapporto con il Padre segnano tutte le ore e le azioni della sua giornata. Di fronte a Lui le persone non rimangono indifferenti o passive, ma esprimono di volta in volta meraviglia, come nella sinagoga; domandano, come per la guarigione della suocera, e arrivano fino a pressarlo alla porta di casa, tentando anche di trattenerlo. Alla missione di Gesù corrisponde l’attesa dell’uomo che si apre a lui. Si raggiunge un punto di incontro vivacissimo. Sembra che tutto il mondo possa accorrere qui dove Dio è venuto a salvare. Finalmente gli uomini possono riconoscere colui che li salva e al quale si possono affidare. In questo piccolo borgo sulla riva del lago, si inaugura un cardine decisivo della storia di Dio con l’uomo. Questo permette anche di sciogliere l’ambiguità che si era insinuata nella comunità cristiana dei Corinti: «È Dio stesso a salvarci, e nessun altro, e a Lui stesso dobbiamo decisamente riferirci».
01 Settembre
Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per sempre
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione.
(Luca 4,18)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 51)
Rit: Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per sempre.
Come olivo verdeggiante nella casa di Dio,
confido nella fedeltà di Dio
in eterno e per sempre.
Voglio renderti grazie in eterno
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono,
davanti ai tuoi fedeli.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione.
(Luca 4,18)
1939: 01 settembre come oggi inizio della Seconda Guerra Mondiale
1939: 01 settembre come oggi inizio della Seconda Guerra Mondiale
31 agosto, 2021
Trentatré anni, senza ❤ Rebekka Lientje Rebling-Brilleslijper Lin Jaldati ❤ Lin Jaldati --- 13 dicembre 1912 31 agosto 1988
Il tuo ricordo, è indelebile nella nostre menti. Ciao cara Lin
Ventiquattro anni, senza LADY DIANA SPANCER L'UNICA VERA PRICIPESSA
Ventiquattro anni, senza LADY DIANA SPANCER L'UNICA VERA PRICIPESSA
Pensiero del 31 agosto 2021
Anche in noi sorge la domanda: «Chi sei Tu Gesù?». La fede della Chiesa ci sostiene: «Tu sei il Signore, il Figlio di DIO venuto a salvarci».
Meditazione sul Vangelo di Lc 4,31-37
“Taci, esci da costui”.
Gesù è venuto a “rovinare” il demonio immondo. E la sua parola e la sua opera rappresentano l’annuncio gioioso della salvezza: sono cioè il segno che in Lui si avvera la figura del Messia e la vittoria sul male, a cominciare da chi lo personifica più concretamente: satana. Il vertice di questa vittoria sarà raggiunto sulla croce e nella risurrezione. Siamo anche noi, a cominciare dal battesimo, inseriti nella vittoria di Gesù. Purtroppo, però, possiamo acconsentire ancora alla presenza dello spirito del male; vuol dire che ci sottraiamo alla vittoria pasquale di Cristo. Ogni peccato è come un richiamare e fare spazio al demonio.
L’evangelista Luca presenta Gesù quale maestro e, insieme, annota l’enorme impressione che egli suscita nella gente. L’evangelista dice che essi erano stupiti del suo insegnamento: “perché la Sua parola era pronunciata con autorità” e alla fine, evidenzia ancora il suo interesse per la Parola, facendo dire alla gente: “Che parola è mai questa? Con autorità e potenza comanda agli spiriti impuri e questi escono”, meglio sarebbe dire: fuggono! In Luca non si distingue tra insegnamento e cacciata dello spirito impuro, le due attività, infatti, si intrecciano e, con evidenza, appare come la parola di Gesù si faccia evento, ed evento di salvezza, perché è liberazione dalla radicalità del male, anzi, da colui che detiene il potere del male, il demonio. La liberazione che Gesù porta è veramente perfetta. C’era, infatti, un uomo nella sinagoga, che aveva lo spirito di un demonio impuro, il quale reagisce con violenza alla parola di Gesù: “Che abbiamo a che fare con te Gesù nazareno? Sei venuto a rovinarci? So chi sei: il Santo di Dio”. Si dà subito per vinto. A Gesù, infatti, basta un comando in tono di minaccia per dominarlo, gli dice: “Taci ed esci da costui!”. Quanto segue rivela la potenza liberatrice di Gesù. Il demonio getta quell’uomo in mezzo all’assemblea e se ne esce “senza fargli alcun male”. Dove c’è Gesù non ci può essere il demonio e dove non c’è il demonio non ci può essere alcun male: tutto è salvezza. E questo, non perché Gesù si sia presentato in qualità di esorcista, ma unicamente perché è il Santo di Dio, che allontana da sé tutto quanto è impuro, nel senso più vasto del termine, cioè quanto non dice relazione a Dio. L’insegnamento è chiaro: chi accoglie la Parola di Gesù è una persona libera e salva.
31 Agosto
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi
Un grande profeta è sorto tra noi, Dio ha visitato il suo popolo.
(Luca 7,16)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 26)
Rit: Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Un grande profeta è sorto tra noi, Dio ha visitato il suo popolo.
(Luca 7,16)
30 agosto, 2021
Pensiero del 30 agosto 2021
Non si può piacere a tutti, lo dice Gesù che un profeta non è ben accetto nella sua patria. Quindi, impariamo ad offrire a DIO le contrarietà della vita, abbandonandoci alla Sua Volontà.
Meditazione sul Vangelo di Lc 4,16-30
“Oggi si è adempiuta questa Scrittura”.
Il brano paolino ci parla oggi della “parusia”, della resurrezione dei morti, del cielo. In quel terribile momento ci troveremo tutti faccia a faccia, i vivi e i morti, tutti. Il dominio del Signore, che in quel giorno si manifesterà in pienezza, si rivela però già nella semplicità della sua predicazione nella sinagoga: Gesù parla apertamente, insegna con autorità e non arretra di un passo, nemmeno quando i suoi compaesani vogliono gettarlo dal precipizio: «ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò».
Com’è strano: mentre ai tempi dell’apostolo delle genti riempiva di consolazione il cuore dei cristiani – «confortatevi a vicenda con queste parole», scrive Paolo -, oggi la “parusia”, la seconda venuta del Signore, suscita più che altro panico. Sembra quasi che il nostro povero cuore, sovraccarico della zavorra che lo trattiene ancorato sulla terra, non voglia librarsi verso il cielo. Eppure, sarebbe tanto facile sollevarsi! Basterebbe sciogliere gli “ormeggi”, lasciare cader le sacche dei beni terreni cui siamo affezionati, e il nostro cuore inizierebbe la sua dolce ascensione verso il Signore. Ma c’è la zavorra del denaro, quella dell’egoismo, quella della sensualità… e una lunga serie di lacci. Quale di queste ci trattiene di più? In effetti, non è questo ciò che importa, perché occorre che ci liberiamo di tutti quanti questi impedimenti per poterci librare leggeri verso il Signore. Spesso esitiamo, fatichiamo a gettare queste zavorre, perché le consideriamo le nostre sicurezze. Ci pare preferibile la sicurezza del nostro angusto fazzoletto di terra rispetto all’ignota immensità del cielo sconfinato. Ma la nostra fede ci rivela che non saremo liberi fino a che non troveremo il coraggio di spiccare il volo verso il Signore. Forse, possiamo cominciare, abituandoci a guardare più spesso verso il cielo, a considerare di più questa terza dimensione della nostra esistenza, troppo frequentemente solo bidimensionale. Gesù, il magistero della Chiesa, i santi ci dicono che il cielo non è qualcosa di etereo, ma è concreto: significa stare con Dio. Gesù oggi dice chiaramente che il Padre celeste lo ha consacrato per liberarci e donare a noi la sua grazia e il suo amore misericordioso. In effetti, Dio è già sceso dal cielo, ed è venuto a darci il modo da salire lassù per stare in sua compagnia per l’eternità!
30 Agosto
Il Signore viene a giudicare la terra
Lo Spirito del Signore è sopra di me; mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
(Luca 4,18)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 95)
Rit: Il Signore viene a giudicare la terra.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Lo Spirito del Signore è sopra di me; mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
(Luca 4,18)
29 agosto, 2021
È morto Ed Asner: aveva interpretato Papa Giovanni XXIII nell’omonima serie tv
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Oggi, sarebbe stato il compleanno di Michael Jackson.
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Martirio di San Giovanni Battista
Martirio di San Giovanni Battista
autore Fausto Raineri anno XIX sec. titolo Decollazione del Battista |
Nell'anno xv del regno di Tiberio Cesare, Giovanni Battista dal deserto venne alle rive del Giordano, nelle vicinanze di Gerico, per predicarvi il battesimo di penitenza, in preparazione alla venuta del Messia. Tutta Gerusalemme e i paesi circonvicini andavano in massa ad ascoltarlo e molti si convertivano alle sue parole, confessando i loro peccati e ricevendo il battesimo di penitenza.
Un giorno che Giovanni, come d'uso, battezzava ed istruiva i peccatori, anche Gesù di Nazareth venne alle rive del Giordano. Il Battista, alla vista di Gesù, interiormente illuminato, riconobbe in lui il Messia aspettato, onde non voleva battezzarlo, stimandosi indegno anche di sciogliergli i legacci dei calzari. Tuttavia Gesù insistè e Giovanni dovette accondiscendere. In quel tempo Erode Antipa, figlio di Erode il Grande, conviveva con Erodiade, moglie di suo fratello. Giovanni, all'udire tale mostruosità, riprese il re di quella colpa, dicendogli francamente che non gli era lecito vivere con la moglie di suo fratello. Erode, sdegnato e istigato da Erodiade, lo fece rinchiudere in una tetra prigione del castello di Macheronte. Non contenta Erodiade di vederlo in prigione, voleva anche farlo morire. Erode però si opponeva, temendo una sommossa, perché Giovanni era venerato dal popolo come un profeta.
Qualche tempo dopo, tuttavia, Erodiade ebbe l'occasione tanto desiderata e propizia per soddisfare il suo odio contro il Precursore di Cristo. Mentre Erode celebrava il suo compleanno e teneva un banchetto a tutta la corte, Salome, figliola di Erodiade e nipote di Erode, si presentò nella sala del convito e si pose a danzare. Ciò piacque a tutti, tanto che Erode le promise di concederle qualunque cosa avesse domandato, fosse anche la metà del regno. Salome a queste parole, non sapendo cosa domandare, corse da sua madre e questa le ordinò di chiedere la testa di Giovanni. Salome ritornò in fretta dal re e lo pregò di farle portare subito in un bacile la testa del santo Precursore. Erode, benché sorpreso ed afflitto da questa domanda, ordinò di accontentarla. La fanciulla come ebbe tra le mani quel sacrosanto capo, lo portò a sua madre, la quale, a tal vista, esultò di gioia e si dice che per vendicarsi della libertà con cui il Santo aveva disapprovato i suoi disordini, trafisse con un ago quella sacra lingua.
La morte del Battista avvenne tra la fine dell'anno 31 e il principio del 32 dopo la nascita di Gesù Cristo.
PRATICA. La castità trasforma gli uomini in angeli: e chi è casto, è un angelo ín carne (S. Ambrogio).
PREGHIERA. Nella veneranda festività del tuo santo Precursore e martire Giovanni Battista, deh! Signore, facci sentire gli effetti della tua misericordia.
Pensiero del 29 agosto 2021
Meditazione sul Vangelo di Mc 7,1-8.14-15.21-23
“La legge che ci libera”.
La legge del Signore è giusta, la legge del Signore è stupenda. Davanti alle altre nazioni che circondavano Israele, il popolo eletto si rese conto della predilezione che Dio aveva avuto per esso. Compresero così che essi erano una nazione eletta, santa, prediletta da Dio. La legge che il Signore ha dato al suo popolo serve affinché esso raggiunga la perfezione interiore, quella del cuore, come Gesù stesso spiega nel Vangelo. La perfezione della legge sta nella trasformazione interiore dell’uomo per mezzo della grazia.
«Infatti – dice il libro del Deuteronomio – quale grande nazione ha gli déi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?». Questa Parola di Dio è un richiamo per la nostra coscienza. Riusciamo a percepire la presenza di Dio nella nostra esistenza? O siamo lontani dal poter dire con intima certezza che, sì, Dio ci è vicino ogni volta che l’invochiamo? Non solo. Siamo davvero persuasi che la legge del Signore è giusta? E “Legge del Signore” significa “tutti i comandamenti interpretati ed esplicitati secondo il magistero della Chiesa”. Rinnoviamo la nostra vocazione cristiana; essere cristiani è un privilegio e non, come taluni credono, un pesante fardello del quale non resta che liberarsi. La legge del Signore, cioè la legge dell’amore è una liberazione autentica. E’ vero, all’inizio è faticoso abituarsi, perché la nostra natura umana si sente più attratta dalle cose facili, comode e accattivanti. Ma solo l’amore ci rende veramente liberi. Gesù insegna che è “dal di dentro, cioè dal cuore degli uomini, che escono i propositi di male”. E la legge dell’Amore è l’unica in grado di estirpare dal nostro cuore le radici di tutti questi peccati. Cosa devo fare per vivere la legge di Dio, cioè i suoi comandamenti con gioia? Credere nella Parola di Dio, vivere la preghiera, accostarmi ai sacramenti e coltivare le virtù; e presto il giogo della legge divina si farà dolce e leggero.
29 Agosto
Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda
Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
(Giacomo 1,18)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 14)
Rit: Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
(Giacomo 1,18)