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SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, nel Martirio di CRISTO, si, rinnova il Martirio di ogni cristiano.
Barbara
Versetto del Giorno
Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».
Luca 22:20
Giovedì della Settimana Santa – IN CEENA DOMINI TRIDUO PASQUALE Solennità
Cominciò a lavare i piedi dei discepoli.
La messa «in cena Domini» è il preludio sacramentale al Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Mentre contempliamo il momento in cui Gesù istituisce il sacramento dell’Eucaristia e dell’Ordine (che ne permette la celebrazione), ecco che il mistero pasquale si apre davanti a noi. Quando noi celebriamo l’Eucaristia non riviviamo l’ultima cena, ma celebriamo l’alleanza nuova stabilita con noi dal Padre per mezzo della morte e risurrezione di Cristo. Due sono gli aspetti che ci guidano in questa celebrazione: l’umiltà di Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli, prefigurando con questo la donazione totale di se stesso; e per tre giorni nella terra, l’amore con il quale Gesù Cristo, riprendendo i segni del pane e del vino dell’antica alleanza, inaugura una nuova alleanza. Mangiando e bevendo a quel mistico banchetto noi ogni volta annunciamo la morte del Signore, proclamiamo la sua risurrezione, attendiamo la sua venuta. L’Eucaristia, vertice dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, ci permette di vivere dentro il Cristo Risorto con umiltà ed amore
In questa messa che si svolge nella cattedrale, si manifesta il mistero del sacerdozio di Cristo, partecipato dai ministri costituiti nelle singole Chiese locali, che rinnovano oggi il loro impegno al servizio del popolo di Dio.
Il Vescovo, circondato dagli altri sacerdoti, benedice gli oli che verranno adoperati nei diversi sacramenti: il crisma (olio mescolato con profumi), per significare il dono dello Spirito Santo nel Battesimo, nella Cresima, nell’Ordine; l’olio per i catecumeni e quello per i malati, segno della forza che libera dal male e sostiene nella prova della malattia.
Attraverso una realtà terrena, già trasformata dal lavoro dell’uomo (l’olio) e un gesto semplice e familiare (l’unzione), si esprime la ricchezza della nostra esistenza in Cristo, che lo Spirito continua a trasmettere alla Chiesa sino alla fine dei tempi.
Nella nuova ed eterna alleanza tutto ha valore perché tutto procede dall'Unto per eccellenza, da Gesù Cristo.
In lui, come egli stesso dichiara, si realizza in pieno il testo di Is 61,1-2. Gesù dimostra attraverso le opere la sua missione (Atti 10,38).
Giovedì 28 Marzo
GIOVEDÍ SANTO [CENA DEL SIGNORE]
S. Stefano Harding; S. Ilarione; B. Giovanna M. De Maillé
Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15
Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza
Gloria e lode a te, Cristo Signore!
Lo Spirito del Signore è sopra di me: «Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio».
Gloria e lode a te, Cristo Signore!
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 88)
Rit: Canterò per sempre l’amore del Signore.
Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza.
La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza».
Gloria e lode a te, Cristo Signore!
Lo Spirito del Signore è sopra di me:
«Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio».
Gloria e lode a te, Cristo Signore!
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