Sposalizio di Maria e Giuseppe
autore: Adeodato Malatesta anno: 1844 titolo: Sposalizio della vergine luogo: Chiesa di San Giuseppe, Bologna |
Si festeggia il 23 gennaio la celebrazione liturgica del matrimonio tra Maria e Giuseppe, coloro che hanno accolto e cresciuto il figlio di Dio sulla Terra, secondo le Sacre Scritture.
A parlare maggiormente della figura di Giuseppe, altrimenti alquanto marginale nei Vangeli, seppur importante, è l'evangelista Matteo.
Egli scrive: « Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto ». I due secondo l'uso di quei tempi sono fidanzati sì, ma è come fossero già sposati.
Maria, appena 15enne, è stata scelta da Dio stesso per mettere al mondo suo figlio incarnato Gesù. E deve accoglierlo da vergine assieme al vergine sposo Giuseppe. Come detto a quei tempi il fidanzamento valeva già come matrimonio, con gli stessi diritti e doveri ma non la convivenza. Un anno dopo, proprio come avvenne a Maria e Giuseppe, la sposa poteva essere introdotta nella casa del marito per dare inizio ad una nuova famiglia.
Durante la festa di fidanzamento il promesso sposo mette al dito dell'amata un anello, e da tradizione occorre aspettare un anno affinché lui possa finire di pagare il suo dono, e lei possa preparare il corredo.
Quando la Vergine, piena di paura, gli confida di essere incinta del Figlio di Dio, Giuseppe non ha dubbi, conosce bene questa anima pia, ma non sa come comportarsi. Se dovesse ripudiarla in pubblico, come era suo diritto, le avrebbe rovinato la vita. Così pensa di divorziare in segreto per permetterle di assolvere il suo compito. Ma ecco che Matteo racconta: «Mentre Giuseppe stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore, e gli disse: 'Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria tua sposa, perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un Figlio e tu lo chiamerai Gesù: Egli, infatti, salverà il suo popolo dai suoi peccati'».
Un matrimonio quindi benedetto dal Signore, tra due Santi che hanno deciso di votare la loro vita alla castità. Un matrimonio che serve a Maria per non essere considerata adultera e lapidata, e per poterle consentire di vivere tranquilla con qualcuno che condivide il suo pensiero e il suo desiderio di purezza.
Secondo la veggente e mistica Beata Anna Caterina Emmerich Giuseppe sin da piccolo è credente e aspetta la venuta del Messia, a 12 anni inizia a frequentare una bottega che lo farà diventare falegname, e a 30 anni va a vivere da solo. Un giorno mentre pregava gli apparve un angelo che gli intimò di recarsi presso il Tempio dove avrebbe trovato la sua futura sposa. La Madonna all'epoca ha appena 14 anni e vuole consacrare la sua vita a Dio, ma la mamma vuole che trovi marito. Anche la giovane chiede aiuto in preghiera e le viene consigliato di accettare.
Così sull'altare vengono posti i ramoscelli dei pretendenti, ma solo quello di Giuseppe fiorisce: è lui il prescelto! E assieme, casti e puri, acconsentono alla venuta del Figlio di Dio permettendo la nostra salvezza.
A parlare maggiormente della figura di Giuseppe, altrimenti alquanto marginale nei Vangeli, seppur importante, è l'evangelista Matteo.
Egli scrive: « Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto ». I due secondo l'uso di quei tempi sono fidanzati sì, ma è come fossero già sposati.
Maria, appena 15enne, è stata scelta da Dio stesso per mettere al mondo suo figlio incarnato Gesù. E deve accoglierlo da vergine assieme al vergine sposo Giuseppe. Come detto a quei tempi il fidanzamento valeva già come matrimonio, con gli stessi diritti e doveri ma non la convivenza. Un anno dopo, proprio come avvenne a Maria e Giuseppe, la sposa poteva essere introdotta nella casa del marito per dare inizio ad una nuova famiglia.
Durante la festa di fidanzamento il promesso sposo mette al dito dell'amata un anello, e da tradizione occorre aspettare un anno affinché lui possa finire di pagare il suo dono, e lei possa preparare il corredo.
Quando la Vergine, piena di paura, gli confida di essere incinta del Figlio di Dio, Giuseppe non ha dubbi, conosce bene questa anima pia, ma non sa come comportarsi. Se dovesse ripudiarla in pubblico, come era suo diritto, le avrebbe rovinato la vita. Così pensa di divorziare in segreto per permetterle di assolvere il suo compito. Ma ecco che Matteo racconta: «Mentre Giuseppe stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore, e gli disse: 'Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria tua sposa, perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un Figlio e tu lo chiamerai Gesù: Egli, infatti, salverà il suo popolo dai suoi peccati'».
Un matrimonio quindi benedetto dal Signore, tra due Santi che hanno deciso di votare la loro vita alla castità. Un matrimonio che serve a Maria per non essere considerata adultera e lapidata, e per poterle consentire di vivere tranquilla con qualcuno che condivide il suo pensiero e il suo desiderio di purezza.
Secondo la veggente e mistica Beata Anna Caterina Emmerich Giuseppe sin da piccolo è credente e aspetta la venuta del Messia, a 12 anni inizia a frequentare una bottega che lo farà diventare falegname, e a 30 anni va a vivere da solo. Un giorno mentre pregava gli apparve un angelo che gli intimò di recarsi presso il Tempio dove avrebbe trovato la sua futura sposa. La Madonna all'epoca ha appena 14 anni e vuole consacrare la sua vita a Dio, ma la mamma vuole che trovi marito. Anche la giovane chiede aiuto in preghiera e le viene consigliato di accettare.
Così sull'altare vengono posti i ramoscelli dei pretendenti, ma solo quello di Giuseppe fiorisce: è lui il prescelto! E assieme, casti e puri, acconsentono alla venuta del Figlio di Dio permettendo la nostra salvezza.
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