✝
SUB
TUTELA DEI
S.
T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE
ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA
INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro
ROSARIO ANGELO, oggi, la chiesa, la chiesa celebra, il Battesimo di
Gesù, si ricorda il battesimo d'ogni Cristiano, ed io ricordo il
TUO ed il mio.
Barbara
Versetto
del Giorno
Il Signore sarà un riparo per l'oppresso, in tempo d'angoscia un
rifugio sicuro.
Salmo
9:10
Memoria
IN
MEMORIA, DELLA NASCITA DEL BEATO ROLANDO MARIA RIVI E DELLA BEATA PIERINA
EUGENIA MOROSINI
Mercoledì 07 Gennaio 1931
SANTA BERNADETTE
07 GENNAIO 1844
Domenica – BATTESIMO DEL SIGNORE Festa
Meditazione sul Vangelo di Mc 1,7-11
Nel
brano del Vangelo di oggi siamo chiamati dall’evangelista a contemplare la Trinità. L’episodio descrive la manifestazione singolare di Dio: si aprono i cieli, discende lo Spirito Santo, il Padre fa udire la sua voce. Solo dopo tale manifestazione il Battista riconosce in Gesù il Messia. Egli non è un peccatore, non ha bisogno di un battesimo di penitenza, ma vuol ricevere quel battesimo per significare che il Cristo assume su di sé i peccati del mondo e farsi Servo obbediente del Padre fino alla morte.
Marco, nel riportare l’evento del Battesimo di Gesù nelle acque del Giordano ad opera del Battista, non solo segnala l’inizio della vita pubblica di Gesù, ma ci eleva a contemplare Dio-Trinità: Gesù il Verbo incarnato, che sta nelle acque del Giordano, lo Spirito Santo sotto forma di colomba che squarcia i cieli per discendere su di Lui, la Voce del Padre che solennemente proclama il Figlio come l’amato nel quale ha riposto ogni compiacimento, per la salvezza dell’umanità. Questo Dio-Trinità si apre all’uomo, al suo tempo, attesta la Sua volontà salvifica e scende dall’alto dei Cieli per percorrere con l’uomo il cammino della salvezza. Siamo condotti a meditare sul dono del nostro battesimo, sul nostro essere Chiesa, popolo di battezzati. Il battesimo del Battista è un battesimo di penitenza, vuole esprimere una volontà di rinnovamento. Lo stesso Giovanni dice di sé: “Io battezzo con acqua, ma Egli vi battezzerà in Spirito Santo”. Il battesimo che Gesù, il Santo di Dio, riceve da Giovanni, nonostante che questi affermi di non essere degno di sciogliergli neppure i sandali, è segno per l’umanità che Egli accoglie e fa proprio il desiderio di salvezza di quel popolo, il quale si riconosce bisognoso di misericordia. Il nostro battesimo, attraverso la Passione, Morte e Risurrezione del Cristo, per dono dello Spirito e del Padre, ci ha resi figli, ci dona la vita eterna. Ci rende popolo di sacerdoti, re e profeti dell’amore di Dio per noi. Siamo resi capaci in Cristo Gesù dell’amore di Dio, nel nostro tempo, nella nostra storia: i cieli dell’eternità divina in Gesù ci sono stati aperti.
L’evangelista Marco racconta il battesimo di Gesù con la sua abituale sobrietà. Non ha parlato (e non parlerà) della nascita di Gesù, e nemmeno della sua infanzia. Per lui, tutto ha inizio col battesimo di Gesù. I pochi versetti dedicati alla missione di Giovanni richiamano e riassumono in breve la lunga attesa, da parte dell’umanità, della venuta del Salvatore. La missione del Salvatore comincia con il far passare in secondo piano il precursore, il quale, potendo proporre soltanto un battesimo d’acqua, lascia il posto a colui che battezzerà nello Spirito Santo. Comincia una nuova era, una creazione assolutamente nuova. Il Creatore prende il posto della creatura. Il Salvatore scende nel Giordano come un peccatore, il giudice di questo mondo fa la parte di un nuovo Adamo. Gesù esce dall’acqua e intraprende la propria missione, come all’inizio l’uomo fu plasmato dal fango, mentre un flutto risaliva dalla terra e bagnava la superficie del suolo (Gen 2,6). Gesù riceve lo Spirito Santo come già un tempo: “Dio... soffiò nelle sue narici un alito di vita” (Gen 2,7). E Gesù, secondo Marco, diviene l’uomo nuovo, proprio come di Adamo si dice: “E l’uomo divenne un essere vivente” (Gen 2,7). L’umanità ricomincia allora, col battesimo di Gesù, su basi nuove. Dovrà ancora passare attraverso l’esperienza della morte ed entrare quindi nella gloria della risurrezione. Dovrà ancora, e deve tuttora, trasformarsi lentamente in ogni uomo, aspettando il giorno in cui “vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi... Ed egli... riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo” (Mc 13,26-27). Allora non ci sarà più battesimo (At 21,23-27).
Domenica 7 Gennaio
BATTESIMO DEL SIGNORE (f) (anno B)
S. Raimondo de Peñafort (mf), S. Crispino, S. Ciro
Is 55,1-11; Cant. Is 12,1-6; 1Gv 5,1-9; Mc 1,7-11
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza
Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse:
«Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!».
Salmo responsoriale (Isaia 12:2-6)
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse:
«Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!».
(Giovanni 1,29)
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