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24 giugno, 2023

✝ Pensiero del 24 giugno 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, oggi, abbraccia da parte mia, Giovanni. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità.

I Giovanni 1:6


SOLENNITÁ DELLA NATIVITÁ DI SAN GIOVANNI BATTISTA


Aguri di cuore caro Giovanni buon onomastico.


Memoria


Nel 1940, in questo giorno, si svolse la CRESIMA DI ROLANDO RIVI.


Nel 1950, in questo giorno, a Roma Maria Goretti, divenne SANTA Grazie a Papa Pio XII.


Nel 1979, in questo giorno, a Roma, divenne sacerdote Padre Antonio Maffucci,

fu ordinato Sacerdote da san Giovanni Paolo II_Papa


Sabato – 11.a Tempo Ordinario – SOLENNITÁ DELLA NATIVITÁ DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Meditazione del Vangelo – Lc 1,57-66.80
Si chiamerà Giovanni.
La storia delle origini di Gesù, nella rilettura che ne fa Luca, non è una sequenza fortuita di avvenimenti casuali, ma il fedele avverarsi della Parola di Dio nella storia. Perciò al racconto dell’annuncio, segue quello della nascita di Giovanni: alla premessa fa seguito il compimento. “Si compì il tempo”: l’evangelista ce l’ha mostrato passo passo, nel suo svolgimento progressivo, dall’annuncio al concepimento; dal gioire intimo della madre fino al gioire contagioso con Maria. Ora il tempo si compie: all’evangelista basta un rapidissimo cenno per dire la nascita di Giovanni, in modo da soffermarsi sulle reazioni all’evento da parte di vicini e parenti, che vedono nell’accaduto una grande manifestazione della bontà misericordiosa del Signore e un motivo di festa e di gioia collettiva.
Più che alla nascita in sé e al rito della circoncisione, S. Luca si mostra interessato all’evento dell’imposizione del nome. Secondo le consuetudini in Israele, i parenti desiderano che il neonato porti il nome del padre Zaccaria, ma Elisabetta si oppone e decide che si chiami Giovanni, cosa che Zaccaria conferma senza esitazione. Il nome era stato indicato dall’angelo ed è quanto mai appropriato: significa “il Signore fa grazia”. Giovanni infatti è un dono della misericordiosa e gratuita benevolenza di Dio, e la sua missione sarà quella di annunciare l’avvento dei tempi messianici. Con questa bella notizia – “vangelo” – S. Luca continua il confronto parallelo fra Giovanni e Gesù. Come avverrà per il Messia, anche per il suo futuro precursore la nascita è immersa nello stupore, nella gioia e nella lode. Come poi sarà detto di Gesù, anche il figlio di Zaccaria e di Elisabetta suscita la domanda sulla sua persona e sul suo futuro. Fin dalla nascita Giovanni prepara l’opera e la missione del futuro Messia.
Per bocca del profeta Dio annunciò: “Per voi... cultori del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla” (Ml 3,20). L’inno di Zaccaria è il mirabile sviluppo di questa profezia. Quando, obbedendo all’ingiunzione dell’angelo, diede a suo figlio il nome di Giovanni (che significa: Dio è misericordioso), avendo fornito la prova di una fede senza indugi e senza riserve, la sua pena finì. E, avendo ritrovato la parola, Zaccaria cantò un inno di riconoscenza contenente tutta la speranza del popolo eletto. La prima parte, in forma di salmo, è una lode a Dio per le opere da lui compiute per la salvezza. La seconda parte è un canto in onore della nascita di Giovanni e una profezia sulla sua futura missione di profeta dell’Altissimo. Giovanni sarà l’annunciatore della misericordia divina, che si manifesta nel perdono concesso da Dio ai peccatori. La prova più meravigliosa di questa pietà divina sarà il Messia che apparirà sulla terra come il sole nascente. Un sole che strapperà alle tenebre i pagani immersi nelle eresie e nella depravazione morale, rivelando loro la vera fede, mentre, al popolo eletto, che conosceva già il vero Dio, concederà la pace. L’inno di Zaccaria sulla misericordia divina può diventare la nostra preghiera quotidiana.


Sabato 24 Giugno 

NATIVITA’ DI S. GIOVANNI BATTISTA (s); S. Teodolfo

11.a del Tempo Ordinario

Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80

Io ti rendo grazie: «Hai fatto di me una meraviglia stupenda».


Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.
(Luca 1,76)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 138)
Rit: Io ti rendo grazie: «Hai fatto di me una meraviglia stupenda».

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
«Hai fatto di me una meraviglia stupenda».


Meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.

Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, 
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.

(Luca 1,76)

21 giugno, 2023

❤️✝️💔SIGNORA ROSALIA CORBO IN LIVATINO PROTEGGETECI DAL CIELO🙏 21 giugno 2003 21 giugno 2023


❤️✝️💔SIGNORA ROSALIA CORBO IN LIVATINO PROTEGGETECI DAL CIELO🙏
21 giugno 2003 21 giugno 2023



✝ Pensiero del 21 giugno 2023

 


SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, oggi, è un giorno importate, perché riabbracciavi, la TUA cara MAMMA, dopo dodici anni e mezzo. Un caro abbraccio anche al tuo caro PAPÁ. Pregate per noi.

Barbara

Versetto del Giorno
Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati.
Atti degli Apostoli 3:19

19 giugno, 2023

Memoria della Beata Elena Aiello 19 giugno 1961 19 giugno 2023

 Memoria della Beata Elena Aiello 19 giugno 1961 19 giugno 2023

Preghiera alla Beata Elena Aiello
Accogli,
Dio Onnipotente e misericordioso,
l’umile e fiduciosa preghiera
che noi Ti rivolgiamo
per l’intercessione
della Beata Madre Elena Aiello
Tua serva fedele,
segnata nel corpo e nello spirito,
dalle sofferenze di Cristo Crocifisso.
Tu, che l’hai prescelta,
quale vittima paziente
per l’avvento del Tuo Regno
e la redenzione degli ultimi,
concedi la grazia che con fede attendiamo.

Recitare il Gloria al Padre





18 giugno, 2023

18 giugno festa del papà per la popolazione ebraica

18 giugno festa del papà per la popolazione ebraica

Oggi per la festa del papà, attenzione speciale ad Otto Frank, padre di Anne e Margot. Senza di lui, il diario di Anne non sarebbe stato pubblicato, e senza di lui, non ci sarebbe stata una Anna Frank House.
Miep Gies ha ricordato Otto nel Secret Annex come "quello calmo, l'insegnante dei bambini, il più logico, quello che ha bilanciato tutti. Lui era il leader, quello che comanda».
Otto morì il 19 agosto 1980. Poco prima della sua morte, ha detto in un'intervista: "Ora ho quasi novanta anni e la mia forza sta lentamente svanendo. Ma la missione che Anne ha trasmesso, continua a darmi nuova forza: lottare per la riconciliazione e per i diritti umani in tutto il mondo».



PER LA SICILIA Cultura e Storia: GAETANO AUGELLO, Il sottotenente Antonino Di Dino

PER LA SICILIA Cultura e Storia: GAETANO AUGELLO, Il sottotenente Antonino Di Dino: Canicattì ha ricordato - il 12 gennaio 2015 - con una solenne celebrazione e l'intitolazione della strada di accesso alla caserma dei C...

17 giugno, 2023

Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria

 Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria


Nome: Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria
Ricorrenza: 17 giugno
Tipologia: Commemorazione
Patrona di:
Erula


Questa festa fu istituita nel 1945 a perenne ricordo della consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria fatta da Pio XII nel 1942, allorchè quasi tutte le nazioni erano provate da atrocissima guerra.

La devozione al Cuore ammirabile della Madre di Dio è antichissima nella Chiesa. In S. Luca si hanno i primi accenni ai segreti tesori di quell'amabilissimo Cuore. Anche i Ss. Padri ed i Dottori celebrano spesso le lodi del Cuore ammirabile della Madre di Dio. Nel Medioevo questa soave devozione fu rivelata a Santa Matilde ed a S. Gertrude e da esse coltivata con trasporto e diffusa mediante i loro scritti. Anche S. Bernardino da Siena ne fu entusiasta. Ma il vero padre, l'apostolo ed il dottore di questa devozione è S. Giovanni Battista Eudes (1601-1680). Egli fu il primo che « non senza una divina ispirazione » (come si espresse S. Pio X nel decreto di beatificazione) pensò di tributare il culto liturgico al Cuore purissimo di Maria, componendo egli stesso la Messa e l'Ufficio. E questa devozione lasciò in eredità alle sue due famiglie religiose: la Congregazione di N. S. della Carità e quella di Gesù e Maria. Su questa devozione scrisse pure il prezioso trattato: Il Cuore ammirabile della SS. Madre di Dio.

La devozione poi andò crescendo insieme a quella del Sacro Cuore di Gesù, e dal secolo XVII in poi, molte famiglie religiose si dedicarono in modo speciale ad onorare questo Cuore amabilissimo. Nel secolo scorso, la devozione alla « medaglia miracolosa », che porta sul retro i due cuori di Gesù e di Maria, fu una potente spinta verso il carattere di « riparazione » che questa devozione doveva prendere specialmente dopo le rivelazioni di Fatima. Difatti la Vergine SS., apparendo ai tre fortunati pastorelli, disse: Per la salvezza dei peccatori Iddio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato, e se sarà fatto quanto io vi dirò, molte anime si salveranno. E chiedeva preghiere: Rosario quotidiano, Comunione riparatrice nei primi Sabati del mese, penitenze: quelle imposte dal proprio dovere compiuto diligentemente e fedelmente, l'accettazione delle croci che il Signore ci manda, penitenze anche volontarie, come la rinuncia a qualche comodità, e la mortificazione in qualche piacere anche lecito... Ella stessa insegnò questa preghiera: « O Signore, è per vostro amore, per la conversione dei peccatori ed in riparazione delle ingiurie commesse contro l'Immacolato Cuore di Maria... » e la consacrazione di se stessi e di tutto il mondo al suo Cuore Immacolato.

PRATICA. Consacriamoci al Cuore Immacolato di Maria ed oggi facciamo una mortificazione volontaria per la conversione dei peccatori.

PREGHIERA. O Dio onnipotente ed eterno che preparasti nel Cuore della Beata Vergine Maria una degna dimora dello Spirito Santo, concedi propizio a noi che celebriamo devotamente la festa del suo Cuore Immacolato di vivere secondo il tuo cuore.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria del Cuore Immacolato della beata Vergine Maria: serbando nel proprio cuore la memoria dei misteri di salvezza compiuti nel suo Figlio, ne ha atteso con fiducia il compimento in Cristo.

CONSACRAZIONE AL
CUORE IMMACOLATO DI MARIA


O Maria, Vergine potente e Madre di misericordia, Regina del cielo e rifugio dei peccatori, noi ci consacriamo al vostro Cuore Immacolato. Vi consacriamo il nostro essere e tutta la nostra vita, tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che amiamo, tutto ciò che siamo. Vostri siano i nostri corpi, i nostri cuori, le anime nostre, le nostre abitazioni, le nostre famiglie, la nostra Patria. Vogliamo che tutto ciò che è in noi e attorno a noi Vi appartenga e sia partecipe delle vostre materne benedizioni. E affinché questa consacrazione sia veramente efficace e duratura, rinnoviamo oggi, ai piedi vostri, o Maria, le promesse del Battesimo e della prima Comunione.

Ci obblighiamo di professare con coraggio e sempre, le verità della fede, di vivere da veri cattolici, sottomessi interamente a tutte le norme del Papa e dei Vescovi uniti a Lui. Ci obblighiamo di osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa e in modo particolare la santificazione delle feste. Ci obblighiamo di fare entrare nella nostra vita, per quanto ci sarà possibile, le pratiche consolatrici della religione cristiana e soprattutto la santa Comunione. Vi promettiamo, finalmente, o gloriosa Madre di Dio e tenera Madre degli uomini, di impiegare tutto il nostro cuore nel servizio del vostro culto benedetto, per sollecitare ed assicurare, mediante il dominio del vostro Cuore Immacolato, il dominio del Cuore adorabile del Figlio vostro nelle anime nostre ed in tutte le anime, nella nostra cara nazione e in tutto l'universo; così sia in terra come in cielo. Così sia.

ICONOGRAFIA


Nell'iconografia il Cuore di Maria è rappresentato solitamente circondato da una corona di fiori, simbolo di purezza, e trapassato da una spada, in riferimento all'indicibile dolore che Maria provò per la morte del Figlio. Questo quanto le fu profetizzato da Simeone alla Presentazione al Tempio: « E anche a te una spada trafiggerà l'anima. ».



Ma quando la Vergine apparve a Fatima la corona non era di fiori ma di spine: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”

✝ Pensiero del 17 giugno 2023



SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Tu avevi un cuore grande, come quello di Gesù e di Maria.

Barbara

Versetto del Giorno
Il pregio dell'uomo è la sua bontà, meglio un povero che un bugiardo.
Proverbi 19:22

Oggi, la chiesa, fa Memoria del CUORE IMMACOLATO DI MARIA.


Sabato – 10.a Tempo Ordinario – CUORE IMMACOLATO DELLA BEATA VERGINE MARIA
Meditazione sul Vangelo di Lc 2,41-51
Serbava tutte queste cose nel suo cuore.
La Chiesa oggi celebra la memoria del Cuore Immacolato di Maria. Essa ci invita a meditare sul mistero di Cristo e della Vergine, nella sua interiorità e profondità. Maria che custodisce le parole e i gesti del Signore meditandoli nel suo cuore, è dimora dello Spirito Santo, sede della sapienza, immagine e modello della Chiesa che ascolta e testimonia il messaggio del Signore. Lo Spirito Santo ha preparato il Cuore di Maria a essere la dimora di Cristo e il tempio vivente di Dio. La grazia porta anche in noi la presenza divina, che ci consacra e ci dona la gioia. Maria è consapevole di avere una sua particolare missione: compiere totalmente la volontà del Padre.
In questo brano evangelico Maria e Giuseppe appaiono nel compimento della legge del Signore. Cosa hanno fatto durante gli otto giorni nei quali sono rimasti a Gerusalemme non ci è dato di sapere, perché a Luca interessa solo quello che è capitato dopo quei giorni. Dal versetto 43 in poi, infatti, il racconto è tutto centrato su Gesù: egli è l’oggetto primario dell’annuncio del Vangelo. Mentre i genitori riprendono la via del ritorno, l’adolescente Gesù rimane a Gerusalemme, all’insaputa dei suoi genitori. E mentre questi lo cercano, Lui se ne sta nel tempio, ad ascoltare e interrogare i maestri d’Israele. Maria e Giuseppe Lo ritrovano dopo tre giorni e sua madre non riesce proprio a capire perché si sia comportato in quel modo. Nella risposta che il fanciullo Gesù fornisce ai genitori appare il verbo “dovere”; per lui, dunque, esiste un “devo” che guida la sua condotta. Gesù intende orientare la sua vita nel compimento della volontà di Dio, che Egli chiama “Padre mio”. A Maria e Giuseppe si riapre in continuità, la via della fede, che li aiuterà ad approfondire sempre più il mistero del Figlio. Quello che è capitato nel tempio è solo un’anticipazione e serve loro per prepararsi al futuro. La conclusione del brano è quanto mai semplice: Gesù torna con i genitori a Nazareth e sta loro sottomesso. Anche questa obbedienza rientra tra le realtà che Maria conserva nel suo cuore. Essa sa già che l’avvenire le riserverà altre sorprese e lei assume quel giusto atteggiamento che l’aiuterà a capire sempre di più il mistero del Figlio. Solo chi conserva le parole sante nel suo cuore, le confronta, le medita e soprattutto fissa il suo sguardo su Gesù, a poco a poco, penetra nella sua conoscenza e diviene suo vero discepolo.
Si dice che una cosa è immacolata quando è priva di qualsiasi macchia. Ciò che è immacolato non ha né difetti né imperfezioni. Quando uno dice: "Questa stanza è immacolata", intende dire che la stanza è molto pulita. Dire a qualcuno: "Appari immacolato" significa che i suoi abiti sono stirati con eleganza e non fanno una grinza, mentre si presenta in ordine anche nel resto: capelli, unghie, barba: tutto è perfettamente apposto. Il cuore è l’organo del corpo che pompa sangue attraverso il sistema circolatorio. Però, la parola "cuore" si riferisce spesso al centro emozionale di una persona. L’amore e l’odio, il coraggio e la paura, la fiducia e l’offesa sono ritenuti come aventi la loro sede nel cuore. Dire a uno: "Abbi cuore" comporta un riferimento alla compassione umana. Certe funzioni, che sono localizzate nel cervello, vengono alle volte considerate come se fossero nel cuore. Maria, la Madre di Gesù, "serbava tutte queste cose nel suo cuore". Dopo la nascita di Gesù e la visita dei pastori, Maria "serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19). Fece cosi anche dopo che ebbe ritrovato Gesù dodicenne nel Tempio (Lc 2,5 1). Nel cuore puro della Madre di Dio, erano conservate le meraviglie della rivelazione di Dio al suo popolo. Dio continua a rivelarsi nel cuore degli uomini. Ciò avviene spesso come una meditazione: uno sta seduto con calma e, senza dire una parola, riflette sugli eventi della giornata; cerca la presenza di Dio nel quotidiano della vita, negli incontri sul lavoro, nelle conversazioni durante il pranzo, mentre nella sua auto torna a casa alla sera, a tavola in famiglia durante la cena, ecc. In questi eventi, si può scoprire che è Dio che guida e porta avanti ogni cosa; è lui che aiuta a crescere nella grazia, a comprendere le sue vie. Riflettendo su queste cose. uno le serba nel suo cuore.

Sabato 17 Giugno   

Cuore Immacolato di Maria (m) 

S. Raniero; S. Nicandro e Marciano; B. Paolo Buralo

Is 61,9-11; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51

Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore


Beata la Vergine Maria: «Custodiva la parola di Dio, meditandola nel suo cuore».

(Luca 2,19)

SALMO RESPONSORIALE (I Samuele 2,1.4-8)
Rit: Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.

Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.

L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
ed assegnare loro un trono di gloria.

Beata la Vergine Maria: «Custodiva la parola di Dio, meditandola nel suo cuore».(Luca 2,19)

16 giugno, 2023

Memoria Prima Comunione 16 giugno 1998 BEATO CARLO ACUTIS


 

Memoria Prima Comunione 16 giugno 1938 BEATO ROLANDO RIVI


NEL 1938 IL 16 GIUGNO, NELLA SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI, ALL'ETÀ DI SETTE, IL PICCOLO ROLANDO MARIA RIVI, RICEVETTE, LA SUA PRIMA COMUNIONE DA DON OLINTO MARZOCCHINI.




Memoria Prima Comunione 16 giugno 1901

Memoria

Prima Comunione

16 giugno 1901

Nella solennità Corpus Domini

SANTA MARIA GORETTI





Sacro Cuore di Gesù

Sacro Cuore di Gesù


Nome: Sacro Cuore di Gesù
Titolo: L'adorazione del cuore di Cristo
Ricorrenza: 16 giugno
Tipologia: Solennità


Nella città di Paray-le-Monial, in un monastero della Visitazione, verso l'anno 1670, trovandosi in un giorno dell'ottava del Corpus Domini, Santa Margherita Maria Alacoque, prostrata innanzi al Santissimo Sacramento esposto alla pubblica adorazione, le apparve Gesù, e le diede a vedere il suo SS. Cuore.

Era questo tutto investito da fiamme, circondato da una corona di spine, squarciato da una ferita, e con una croce piantatavi sopra. « Vedi, disse Gesù alla sua adoratrice, vedi questo Cuore che si strugge d'amore per gli uomini, ciò nonostante non riceve che ingratitudine e oltraggi. Questo Cuore è sempre disposto a versare grazie e benedizioni sopra di tutti; ma gli oltraggi continui che mi fanno, ne impediscono la diffusione.

Sacro Cuore di Gesù e Santa Margherita Maria Alacoque


Pensa tu adunque a riparare un sì lagrimevole disordine, e fa che il venerdì successivo all'ottava consacrata all'onore del mio Divin Corpo, sia specialmente consacrato all'onore del mio Divin Cuore, riparando con onorevole ammenda e devota comunione le offese che ricevo nella divina Eucaristia. Io spargerò abbondanti benedizioni su quanti mi presteranno questo culto; e a te affido l'incarico di far conoscere ed eseguire il mio volere ». Margherita, si accinse all'adempimento della volontà di Gesù.

La grande devozione di Santa Margherita al Sacro Cuore è testimoniata fedelmente nelle sue lettere tramandate negli anni: “«Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e a consumarsi per testimoniare loro il suo Amore”

Il Pontefice Clemente X approvò solennemente la devozione al Sacro Cuore e l'arricchì di molte indulgenze. Pio IX ne estese la festa a tutta la Chiesa e Pio XI innalzò la festa a rito doppio di prima classe con ottava.

MASSIMA. Imparate da me che sano mansueto umile di Cuore.

PRATICA. Rinnovate la vostra consacrazione al Sacro Cuore di Gesù.

MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, il quale, mite e umile di cuore, esaltato sulla croce, è divenuto fonte di vita e di amore, a cui tutti i popoli attingeranno.


✝ Pensiero del 16 giugno 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, il TUO SGUARDO, per me, è come una carezza, che sfiora il mio cuore.


Barbara


Versetto del Giorno

Carissimo, faccio voti che tutto vada bene e che tu sia in buona salute, come va bene per la tua anima.

III Giovanni 1:2


SOLENNITÁ DEL SACRO CUORE


Giornata dedicata alla preghiera ai sacerdoti.


Memoria


Prime Comunioni

16 giugno 1901


SANTA MARIA GORETTI


16 giugno 1938


BEATO ROLANDO RIVI


16 giugno 1998


BEATO CARLO ACUTIS

Venerdì – 10a Tempo Ordinario –SOLENNITÁ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESÚ
Meditazione sul Vangelo di Mt 11,25-30
Gesù mite ed umile di cuore.
Dopo aver condannato le città della Galilea che, nonostante la Sua predicazione e i miracoli, non avevano accettato il Vangelo, Gesù loda il Padre per tutti quei “piccoli” che lo hanno accolto. È il Padre dei Cieli che ha voluto e fatto questo, e i piccoli sono stati docili alla sua volontà. Per contrapposizione, i detentori del potere religioso, rifiutando Gesù, si sono autoesclusi dalla conoscenza, che è dono gratuito di Dio. Gesù invita quei “piccoli”, incapaci di sopportare il peso della Legge mosaica, così com’era stata deteriorata dalle tradizioni umane, ad andare a Dio attraverso Lui che, come loro, è un piccolo, un povero di “Jhwh”, e come tale è veramente umile e mite, secondo le beatitudini. Ascoltiamo con gioia la descrizione che Gesù stesso fa del suo Cuore, definendolo “mite ed umile”. Un cuore, cioè secondo le beatitudini che egli proclamò sulla Montagna.
Non abbiamo motivo, dunque, di aver paura di accostarci a Lui; dobbiamo anzi accettare il suo appello e credere che Egli possa rendere lievi quei pesi che attualmente rischiano di schiacciarci. Per esempio, se siamo Sacerdoti o Religiosi, e attraversiamo un momento di crisi, che ci fa star male con noi stessi e con gli altri, aggrappiamoci più intensamente alla preghiera, facciamo esperienza personale dell’amore di Dio, ed allora troveremo ancora motivazioni sufficienti per riprendere con generosità il nostro servizio per il Regno. Se siamo coniugati e il nostro matrimonio ha poco di quella testimonianza cristiana alla quale ci eravamo impegnati il giorno in cui abbiamo celebrato le nozze, riandiamo, con la preghiera e con la memoria, alle parole di Gesù e da Lui “impariamo” ad essere gli uni verso gli altri più miti ed umili, per riacquisire quella capacità d’attendere l’altro con pazienza, rispetto e stima immutata, anche quando questi avesse sbagliato. La mitezza che imitiamo da Gesù è anche capacità infinita di perdono. Senza questo atteggiamento, non è possibile vivere il matrimonio in modo cristiano. Se siamo persone anziane, ammalate o sole, non facciamoci prendere dall’amarezza, ma diamo credito alle parole di Gesù: siamo noi quei “piccoli” a cui il Padre vuole rivelare pienamente il suo mistero d’amore. Uniamoci, dunque, a Gesù, e con Lui portiamola nostra croce, allora Egli si farà nostro Cireneo ed ogni sofferenza ci peserà di meno. I malanni resteranno, ma faremo pesare di meno sugli altri lamenti e recriminazioni e, certamente, gli altri saranno portati a volerci più bene.
Nella festività del Sacro Cuore, ricordiamo quanto nostro Signore sia “cordiale”: il suo cuore dolce e umile è sensibile alle nostre difficoltà e alle nostre fatiche, alle nostre angosce e alle nostre paure.
Una tale compassione da parte d'un altro essere umano ci dà conforto, ma noi abbiamo bisogno di qualcosa di più. Abbiamo bisogno della redenzione, della guarigione, cioè, dalle nostre sofferenze e della trasformazione delle nostre volontà, che rimangono, come del resto le nostre risorse, molto al di qua delle esigenze poste dalla nostra esistenza.
Ecco che il Vangelo ci libera, perché il cuore di Gesù, il cuore di colui che è Dio, è “sacro”. Gesù, così mite e umile, afferma che la sua conoscenza del Padre è unica e che la sovranità conferitagli dal Padre è totale. Il Pantokrator, il Signore di ogni cosa, ha un cuore: è l’amore che governa il sole e gli astri.
In questo senso, la festività d'oggi realizza i sogni di molte culture e le speranze istintive di molte anime. Offre infatti la promessa che tutto andrà bene e che ogni cosa sarà ben governata. L’intelligenza onnipotente che creò il mondo ha la forza di un cuore che ama questo mondo.

Venerdì 16 Giugno

SACRATISSIMO CUORE DI GESÚ (s) (anno A)  

Ss. Quirico e Giulitta; S. Aureliano; B. Maria Teresa Scherer

Dt 7,6-11; Sal 102; 1Gv 4,7-16; Mt 11,25-30

L’amore del Signore è per sempre


Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore, ed imparate da me, che sono mite ed umile di cuore.


(Matteo 11,29)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 102)
Rit: L’amore del Signore è per sempre.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore, ed imparate da me, che sono mite ed umile di cuore.

(Matteo 11,29)