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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Meditazione sul Vangelo di Mt 10, 16-23
Come pecore in mezzo ai lupi.
Il vangelo di oggi raccoglie le raccomandazioni di Gesù ai suoi apostoli mentre li invia alla missione. Li avverte che andranno nel mondo come pecore in mezzo ai lupi, cioè indifesi, incontro ad un mondo nel quale regnano la menzogna e l’ingiustizia. La loro sicurezza e la loro forza è solo Dio. Invece, il mondo è aggressivo e oppone resistenza al messaggio di pace e di verità di Cristo. Il mondo non accoglie gli apostoli, ma vuol toglierli di mezzo, perché portano alla luce i suoi inganni e le sue menzogne. In effetti, le tenebre fuggono dalla luce.
Gli apostoli dovranno coniugare due virtù apparentemente opposte: la sagacia e la semplicità. Dovranno essere come serpenti e al tempo stesso come colombe. Dovranno adottare un atteggiamento da martiri, cioè dovranno lasciarsi colpire dal male, ma senza cedere ad esso. Lo affronteranno con coraggio e, fondati in Cristo, lo vinceranno. Lo Spirito Santo suggerirà quel che dovranno dire davanti ai tribunali. Cioè, essi annunceranno la verità a costo della vita. Il Signore non promette pace e facili successi ai suoi apostoli, al contrario, annuncia loro persecuzioni, arresti, interrogatori, odio a causa del suo nome. Un panorama piuttosto scoraggiante. Tuttavia, gli apostoli seguono Gesù, e con l’eccezione di uno, lo seguono fino alla fine. Quando un uomo incontra l’amore di Dio allora è redento, allora nasce la speranza, allora può affrontare il presente, benché sia difficile e pieno di sofferenze. L’amore incondizionato di Dio ci offre la ragione e il senso per affrontare la situazione attuale. Gli apostoli sono uomini di speranza, uomini che hanno vissuto l’incontro con l’amore di Dio. Essi possono dire che la loro scelta fondamentale consiste in questo: noi abbiamo creduto nell’amore di Dio. Questa è la ragione ultima dell’operare e soffrire, per questo predicano, per questo si lasciano condurre ai tribunali, per questo danno testimonianza e per questo, in molti casi, sono morti per la loro fede in Gesù. In effetti, il cristiano è una pecorella in mezzo ai lupi. Diceva Papa Benedetto XVI: «In un mondo in cui la menzogna è potente, la verità si paga con la sofferenza» (Omelia, 28 giugno 2008). E il libro del Siracide: «Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione».
Venerdì 8 Luglio
Ss. Aquila e Priscilla; S. Adriano III; B. Pietro Vigne
14.a del Tempo Ordinario
Os 14,2-10; Sal 50; Mt 10,16-23
La mia bocca, Signore, proclami la tua lode
Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
(Giovanni 16,14)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 50)
Rit: La mia bocca, Signore, proclami la tua lode.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore m’insegni la sapienza.
Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro;
lavami e sarò più bianco della neve.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
(Giovanni 16,14)