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16 maggio, 2021

Pensiero del 16 maggio 2021

Mentre attendiamo il ritorno del Signore, Egli è con noi tutti i giorni, nel Suo Spirito, nei Misteri della Chiesa è viva e certa la Sua Presenza. E nell'attesa, già battezzati, siamo già abitati dal Mistero Trinitario.

Santa Ascensione del Signore

16 Maggio

Ascende il Signore tra canti di gioia

Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.

(Matteo 28,19.20)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 46)
Rit: Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

Soltanto, non vi ribellate al Signore e non abbiate paura del popolo della terra, perché ne faremo un boccone.

(Numeri 14,19)



15 maggio, 2021

Gigi Proietti ritira il Telegatto 1996

Il Maresciallo Rocca - Sigla Iniziale

Giornata mondiale dedicata alla famiglia

 15 Maggio 2021

Giornata mondiale dedicata alla famiglia

Auguri di cuore, a tutte le famiglie!

Dio, vi benedica!



Pensiero del 15 maggio 2021

 Il vero fine della preghiera, non è quello di piegare DIO ai nostri bisogni, Lui sa cosa vogliamo e ce lo dona, s'è per il nostro bene. Fino a quando non capiremo questo la nostra preghiera, non sarà mai autentica e profonda.

15 Maggio

Dio è re di tutta la terra

Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo;
ora lascio il mondo e vado al Padre.

(Giovanni 16,28)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 46)
Rit: Dio è re di tutta la terra.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si sono raccolti
come popolo del Dio di Abramo.
Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:

«Egli è eccelso».


Mosè disse al popolo: “Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore sia sempre su di voi e non pecchiate”.

(Esodo 20,20)





14 maggio, 2021

San Mattia

 San Mattia


Nome: San Mattia
Titolo: Apostolo
Nascita: I secolo , Gerusalemme
Morte: I secolo, Sebastopoli
Ricorrenza: 14 maggio
Tipologia: Festa




S. Mattia fu uno dei settantadue discepoli di Gesù Cristo, cresciuto alla sua scuola, e testimone dei suoi prodigi.

Salito Gesù al cielo. Mattia rimase nel cenacolo in unione di preghiere con gli Apostoli, in attesa dello Spirito Santo. Dovendosi eleggere un altro apostolo al posto di Giuda prevaricatore, furono presentati agli Apostoli due discepoli: Giuseppe soprannominato il Giusto, e Mattia. Da tutta l'assemblea si pregò dicendo: « Tu, o Signore, che vedi il cuore di tutti, mostra quale dei due tu abbia eletto a prendere, in questo ministero, il posto del prevaricatore Giuda ». Quindi si venne alla sorte, e questa cadde appunto su Mattia, che perciò fu aggregato agli altri undici Apostoli. Fu questa la prima elezione a dignità ecclesiastica.

Mattia accettò quella carica di somma responsabilità con rendimento di grazie a Dio. Rimase quindi nel cenacolo in compagnia degli altri Apostoli fino a quel giorno fortunato in cui il Divin Paraclito scese dal cielo a portare i suoi doni.

Nella divisione del mondo da evangelizzare, S. Mattia ebbe come campo di apostolato l'Etiopia. Da quel momento egli consacrò l'intera vita alla predicazione della dottrina della salute eterna. Copiosissimi furono i frutti riportati. Nelle sue istruzioni insisteva massimamente sulla necessità di mortificare la carne reprimendo i desideri della sensualità, come aveva imparato da Gesù Cristo e come egli stesso praticava.

Per quanti anni abbia predicato, non lo sappiamo con precisione; ma è certo che fu fedele al suo apostolato, e che coronò le sue virtù ed il suo zelo col martirio. Fu ucciso a Sebastopoli dopo essere stato decapitato, e le sue reliquie, molto venerate, si conservano, parte a Treviri nella Germania e parte in Santa Maria Maggiore a Roma.

PRATICA. Il sacerdote è il ministro di Dio, il maestro ed il padre delle anime nostre. Che rispetto ne abbiamo?

PREGHIERA. Dio, che aggregasti il beato Mattia al collegio dei tuoi Apostoli, deh! concedi, per sua intercessione, che sempre sentiamo in noi gli effetti della tua misericordia

MARTIROLOGIO ROMANO. Festa di san Mattia, apostolo, che seguì il Signore Gesù dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui Cristo fu assunto in cielo; per questo, dopo l’Ascensione del Signore, fu chiamato dagli Apostoli al posto di Giuda il traditore, perché, associato fra i Dodici, divenisse anche lui testimone della resurrezione.

Pensiero del 14 maggio 2021

 Siamo conosciuti da Dio perché figli, amati, voluti e pensati dall'eternità. Noi dobbiamo corrispondere a questo Amore, amandoci gli uni e gli altri. Solo questo il Signore ci chiede.

14 Maggio

Il Signore lo ha fatto sedere tra i principi del suo popolo

Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
ed il vostro frutto rimanga.

 (Giovanni 15,16)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 112)
Rit: Il Signore lo ha fatto sedere tra i prìncipi del suo popolo.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.

 Invocami nel giorno dell’angoscia: «Ti libererò e tu mi darai gloria».

(Salmo 50,15)


13 maggio, 2021

La mia testimonianza sui fatti di Ghiaie di Bonate Sopra - REGINA DELLA FAMIGLIA -

 Le persone, mi hanno chiesto sempre perché non vado ai pellegrinaggi Mariani; ed io ho detto sempre:


«La Vergine Maria, è sempre accanto ad ognuno di noi, nel nostro cuore e poi la Vergine Maria, è apparsa anche a Ghiaie di Bonate Sopra (Bg), a pochi chilometri da casa mia, dal sabato 13 maggio al 21 maggio dal 28 maggio al mercoledì 31 Maggio 1944, ad una bimba di appena sette anni, di nome Adelaide Roncalli e quindi spero che la Vergine Maria, illumini la mente delle persone insieme a suo Figlio Prediletto e faccia una buona giustizia anche per queste Apparizioni Mariane, chiedo perdono alla piccola veggente per tutto il Martirio da lei subito, adesso è diventata adulta e deceduta, domenica 24 agosto 2014 alle ore 3.00, finalmente ha incrociato lo sguardo del Divin Maestro e della Divina Madre».
E' l'unica Veggente Mariana, che nell'ultima apparizione della VERGINE MARIA, ebbe il dono di ricevere un bacio in fronte dalla Madonna, prima di scomparire.
A mio parere, il bacio dato dalla SANTA VERGINE MARIA, è il dono, più bello che possa esistere».


Canzano Barbara


Pensiero del 13 maggio 2021


 Chissà che gioia ha provato Maria nel ritrovarsi con il Figlio tornato vivo dai morti. Dopo il dolore la gioia! Nei nostri dolori portiamo la gioia della Madre e invochiamo con Lei lo Spirito Santo che ci introduce nella Gioia senza misura.

13 Maggio

Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia

Non vi lascerò orfani, dice il Signore;
vado e ritorno a voi, e il vostro cuore sarà nella gioia.

(Giovanni 14,18)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 97)
Rit: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Oppure:
La tua salvezza, Signore, è per tutti i popoli.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Ora, un ragazzo di nome Eutico, seduto alla finestra… fu preso da un sonno profondo; sopraffatto dal sonno, cadde giù dal terzo piano e venne raccolto morto. Paolo allora scese, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: “Non vi turbate; è vivo!”

(Atti degli Apostoli 20,9-10)



12 maggio, 2021

1967 intervista ad otto frank, sulla pubblicazione del diario della figl...


BUON COMPLEANNO AD OTTO FRANK

Il 12 maggio 1925, Otto Frank ed Edith Holl änder, si sono sposati nella sinagoga di Aquisgrana, Germania.

Pensiero del 12 maggio 2021

 Ci sono delle verità di noi stessi, di DIO, della nostra storia che già conosciamo, ce ne sono altre che ancora dobbiamo scoprire. Ci sono delle verità, dice Gesù che conosceremo grazie alla Presenza del Suo Spirito in noi, che ci darà la forza e la luce per affrontare la strada.

12 Maggio

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria

Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito
perché rimanga con voi per sempre.

(Giovanni 14,16)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 148)
Rit: I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.

Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino.


Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine.

(Luca 21,9)


11 maggio, 2021

C'è sempre qualcosa da dire sui preti

 C'è sempre qualcosa da dire sui preti


Se il prete una volta parla dieci minuti più a lungo: è un parolaio.

Se durante una predica parla forte: allora urla.
Se non predica forte: non si capisce niente.
Se possiede un'auto personale: è capitalista, è mondano.
Se non ha un'auto personale: non è capace di adattarsi ai tempi.
Se visita i suoi fedeli fuori parrocchia: allora gironzola dappertutto.
Se frequenta le famiglie: non è mai in casa.
Se rimane in casa: non visita le famiglie.
Se parla di offerte e chiede qualcosa: non pensa ad altro che a far soldi.
Se non organizza feste, gite, incontri: nella parrocchia non c'è vita.
Se in confessionale si concede tempo: è interminabile.
Se fa in fretta: non è capace di ascoltare.
Se comincia la Messa puntualmente: il suo orologio è avanti.
Se ha un piccolo ritardo: fa perdere tempo a un sacco di gente.
Se abbellisce la Chiesa: getta via i soldi inutilmente.
Se non lo fa: lascia andare tutto alla malora.
Se parla da solo con una donna: c'è sotto qualcosa.
Se parla da solo con un uomo: eh!
Se prega in Chiesa: non è un uomo d'azione.
Se si vede poco in Chiesa: non è un uomo di Dio.
Se si interessa agli altri: è un impiccione.
Se non si interessa: è un egoista.
Se parla di giustizia sociale: fa della politica.
Se cerca di essere prudente: è di destra.
Se ha un po' di coraggio: è di sinistra.
Se è giovane: non ha esperienza.
Se è vecchio: non si adatta ai tempi.
Se muore: non c'è nessuno che lo sostituisce!



Pensiero del 11 maggio 2021

 Quante volte la tristezza riempie il nostro cuore e troppe volte, invece d'invocare lo Spirito Santo ci chiudiamo in noi stessi. Chiediamo questo DONO che cii dà la gioia senza misura.

11 Maggio

La tua destra mi salva, Signore

Manderò a voi lo Spirito della verità, dice il Signore;
egli vi guiderà a tutta la verità.

(Giovanni 16, 7.13)


SALMO RESPONSORIALE (Salmo 137)
Rit: La tua destra mi salva, Signore.

Oppure:
Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dei, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:

«Non abbandonare l’opera delle tue mani».


 Nella mia angoscia ho invocato il Signore ed egli mi ha risposto; dal profondo degli inferi mi ha gridato e tu hai ascoltato la mia voce.

(Giona 2,3)



10 maggio, 2021

10 maggio 1940 L'occupazione dei Paesi Bassi - Olanda

Rotterdam è stato un importante obiettivo dell'attacco tedesco #inquestogiorno 10 maggio 1940. L ' esercito olandese ha offerto una resistenza feroce e i tedeschi non sono riusciti a conquistare la città. Il 14 maggio, il generale tedesco Schmidt ha dato un ultimatum al comandante olandese: se Rotterdam non si fosse arreso nello stesso pomeriggio, la città sarebbe stata bombardata.
Anche prima che l'ultimatum fosse scaduto, gli aerei tedeschi hanno iniziato a lanciare le loro bombe sul centro di Rotterdam. Quando il fumo si è sgomberato, circa 80,000 persone erano senzatetto e circa 850 erano morte.
La Germania ha minacciato di bombardare anche Utrecht. I Paesi Bassi non avevano altra scelta che arrendersi. In un edificio scolastico a sud di Rotterdam, il generale Winkelman ha firmato l'accordo di capitolazione il 15 maggio. Con la sua firma, i Paesi Bassi si sono ufficialmente arresi.
Il 15 maggio 1940, soldati tedeschi entrarono ad Amsterdam.
Foto: il centro città rovinato di Rotterdam, 23 maggio 1940; truppe SS su Dam Square (Amsterdam). Amsterdam, 15 maggio 1940. Raccolta fotografica: NIOD, Amsterdam (Beeldbank WO2)







Pensiero del 10 maggio 2021

 Lo Spirito Santo lo attendiamo continuamente e continuamente viene. Non stanchiamoci d'invocarLo perché la Sua Presenza ci è indispensabile. Lui è il Dono più grande da chiedere.

10 Maggio

Il Signore ama il suo popolo

Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore, e anche voi date testimonianza.

(Giovanni 15,26.27)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 149)
Rit: Il Signore ama il suo popolo.

Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca.
Questo è un onore per tutti i suoi fedeli.


 Esortava perciò i suoi uomini a non temere l’attacco delle nazioni, ma a tenere impressi nella mente gli aiuti che in passato erano venuti loro dal Cielo e ad aspettare ora la vittoria che sarebbe stata loro concessa dall’Onnipotente.


II Maccabei 15,8



09 maggio, 2021

L’OMELIA DEL CARDINALE MARCELLO SEMERARO

L’OMELIA

Il Cardinale Marcello Semeraro, alla presenza di vescovi e sacerdoti provenienti dalle varie diocesi, ha dato subito lettura della disposizione di Papa Francesco: “Accogliendo il desiderio del cardinale Francesco Montenegro, e di molti altri fratelli nell’episcopato e di molti fedeli, concediamo che il venerabile Rosario Livatino, laico e martire che nel servizi della giustizia fu testimone credibile del Vangelo, d’ora in poi possa chiamarsi beato”.

La data di oggi non è stata scelta a caso. Era il 9 maggio del 1993 quando San Giovanni Paolo II ad Agrigento pronunciò la sua famosa “invettiva” contro la mafia: «Dio ha detto una volta: non uccidere. Non può l’uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio».

Il Cardinale Semeraro nell’omelia della Messa di Beatificazione ha commentato: “Rosario Livatino si è collocato come un bambino svezzato in braccio a sua madre. Mi piace pensare cosi al senso di quelle lettere, Sub Tutela Dei. Il beato scriveva queste parole, scriveva in pagine particolari e qualche volta l’ha scritto sovrastato dal segno della croce. I giusti si pongono sotto la croce – ha detto ancora il Cardinale Prefetto nell’omelia -, cioè sotto la tutela della protezione di Dio. Ed è questo che è accaduto a Livatino, è morto perdonando come Gesù i suoi uccisori. Nelle sue parole risentiamo il lamento di Dio. Il pianto del giusto che la liturgia del Venerdì santo pone sulle labbra di Gesù Crocifisso. Ma questo lamento non è un rimprovero, è un invito sofferto a riflettere sulle proprie azioni e a convertirsi”.

CREDIBILITÁ

Poi il Cardinale Semeraro invita tutti a riflettere su una parola in particolare, la credibilità. “C’è una parola di Rosario su cui vorrei riflettere e possa aiutarci a comprendere non soltanto la sua vita ma anche la sua santità e il suo martirio – sottolinea il Cardinale – una parola sul ruolo del giudice in una società che cambia. L’indipendenza del giudice è nella sua credibilità che riesce a conquistare nel travaglio delle sue decisioni e in ogni momento delle sue attività. La parola è credibilità. È Gesù l’uomo credibile ed è credibile non soltanto perché predicava ma perché agiva coerentemente. Quella del Signore era una vita trasparente limpida, una vita affidabile. È proprio la credibilità la condizione posta da Gesù per essere suoi amici. La giustizia sostenuta dalla credibilità, perché per la giustizia ci si spende. La credibilità è lo specchio della giustizia. Perché la credibilità e la giustizia o stanno insieme o cadono insieme. L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri. Il nostro beato lo fu nel martirio, la sua morte non è solo un sacrificio ed è anche più dell’uccisione di un magistrato cattolico. Livatino è il testimone della giustizia del Regno di Dio. Seppure dunque Livatino è un eroe dello Stato e della legalità è anche martire di Cristo. La chiesa noi qui ad Agrigento lo onora come martire”.

Share on FacebookShare on TwitterShare on PinterestShare on LinkedinIl Cardinale Marcello Semeraro, alla presenza di vescovi e sacerdoti provenienti dalle varie diocesi, ha dato subito lettura della disposizione di Papa Francesco: “Accogliendo il desiderio del cardinale Francesco Montenegro, e di molti altri fratelli nell’episcopato e di molti fedeli, concediamo che il venerabile Rosario Livatino, laico e martire che nel servizi della giustizia fu testimone credibile del Vangelo, d’ora in poi possa chiamarsi beato”.

La data di oggi non è stata scelta a caso. Era il 9 maggio del 1993 quando San Giovanni Paolo II ad Agrigento pronunciò la sua famosa “invettiva” contro la mafia: «Dio ha detto una volta: non uccidere. Non può l’uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio».

Il Cardinale Semeraro nell’omelia della Messa di Beatificazione ha commentato: “Rosario Livatino si è collocato come un bambino svezzato in braccio a sua madre. Mi piace pensare cosi al senso di quelle lettere, Sub Tutela Dei. Il beato scriveva queste parole, scriveva in pagine particolari e qualche volta l’ha scritto sovrastato dal segno della croce. I giusti si pongono sotto la croce – ha detto ancora il Cardinale Prefetto nell’omelia -, cioè sotto la tutela della protezione di Dio. Ed è questo che è accaduto a Livatino, è morto perdonando come Gesù i suoi uccisori. Nelle sue parole risentiamo il lamento di Dio. Il pianto del giusto che la liturgia del Venerdì santo pone sulle labbra di Gesù Crocifisso. Ma questo lamento non è un rimprovero, è un invito sofferto a riflettere sulle proprie azioni e a convertirsi”.

CREDIBILITA’

Poi il Cardinale Semeraro invita tutti a riflettere su una parola in particolare, la credibilità. “C’è una parola di Rosario su cui vorrei riflettere e possa aiutarci a comprendere non soltanto la sua vita ma anche la sua santità e il suo martirio – sottolinea il Cardinale – una parola sul ruolo del giudice in una società che cambia. L’indipendenza del giudice è nella sua credibilità che riesce a conquistare nel travaglio delle sue decisioni e in ogni momento delle sue attività. La parola è credibilità. È Gesù l’uomo credibile ed è credibile non soltanto perché predicava ma perché agiva coerentemente. Quella del Signore era una vita trasparente limpida, una vita affidabile. È proprio la credibilità la condizione posta da Gesù per essere suoi amici. La giustizia sostenuta dalla credibilità, perché per la giustizia ci si spende. La credibilità è lo specchio della giustizia. Perché la credibilità e la giustizia o stanno insieme o cadono insieme. L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri. Il nostro beato lo fu nel martirio, la sua morte non è solo un sacrificio ed è anche più dell’uccisione di un magistrato cattolico. Livatino è il testimone della giustizia del Regno di Dio. Seppure dunque Livatino è un eroe dello Stato e della legalità è anche martire di Cristo. La chiesa noi qui ad Agrigento lo onora come martire”.






Lettera Apostolica Papa Francesco

Lettera Apostolica Papa Francesco 



 

Queste le parole di Papa Francesco con le quali il Santo Padre ha iscritto il servo di Dio Rosario Angelo Livatino nel numero dei Beati della Chiesa.


Rosario Livatino, IL CREDENTE - III Docu-Video

Rosario Livatino, IL MAGISTRATO - II Docu-Video

Rosario Livatino, L'UOMO - I Docu-Video