IL TUO MARTIRIO
Il meriggio continuò a correre
nella grande valle dei tuoi sentimenti
e la foschia non percosse
il limpido cielo dei tuoi ideali.
Ma fu spargimento del tuo sangue innocente.
Un fiume di violenza lo sommerse
nessun argine riuscì a trattenerne la furia.
Fu buio.
Fu tempesta.
Fu uragano.
Il tuo corpo fu travolto
ma la tua anima s’alzò in volo.
Il sole trasformò il tuo sangue innocente
in papaveri rossi come il fuoco
e fece germogliare dal tuo cuore
candidi fiori di presagio.
Dalla tua terra si alzarono
parole di luce.
La tua gente depose
il tuo martirio
sulle strazianti ferite
delle madri.
L’aurora alitò il suo respiro
sul dolore.
Fu l’attesa di un nuovo giorno.
Giuseppina Mira
Nel 1990, in questo giorno come oggi, saliva al Cielo il Giudice Rosario Angelo Livatino
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