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08 aprile, 2024

Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara : Annunciazione del Signore

Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara : Annunciazione del Signore:   Annunciazione del Signore autore:  Luca Giordano   anno:  tra il 1672 e il 167   titolo:  Annunciazione   luogo:  New York, Metropolitan M...

✝ Pensiero del 08 Aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, sei il sole che illumina la mia vita.

Barbara


Versetto del Giorno

Poiché saziò il desiderio dell'assetato, e l'affamato ricolmò di beni.

Salmo 107:9





07 aprile, 2024

Memoria della salita al cielo di padre Candido Maffeis

 Memoria


Nel 1995, il 07 aprile, dopo una lunga malattia, veniva accolto in cielo e baciato dalla Vergine Maria, padre Candido Maffeis, detto anche il PADRE DELLA MISERICORDIA.

Domenica della Divina Misericordia

 Domenica della Divina Misericordia


Nome: Domenica della Divina Misericordia
Titolo: Liberazione dalle pene
Ricorrenza: 7 aprile
Tipologia: Commemorazione


La Festa della Divina Misericordia è la più importante forma di devozione alla Divina Misericordia tra tutte quelle rivelate da Gesù a Santa Faustina.

Gesù parlò per la prima volta di questa solennità a Plock nel 1931 proprio a Santa Faustina, quando le trasmise la sua volontà riguardo all'immagine: « La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; l'anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sottoscritto: Gesù, confido in Te. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l'anima, che venererà quest'immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell'ora della morte, la vittoria sui nemici...»(Diario, p. 75).

La richiesta del dipinto che Gesù fece a Faustina fu cosa irrealizzabile date le sue scarse abilità artistiche ma provò ugualmente a dipingere il quadro senza riuscirci e ciò le provocò una sofferenza enorme. Ma il Signore non demorde e incoraggia ulteriormente la Santa nel portare a termine la sua opera: «Ad un tratto vidi il Signore che mi disse: Sappi che, se trascuri di dipingere quell'immagine e tutta l'opera della Misericordia, nel giorno del giudizio risponderai di un gran numero di anime»

Successivamente Faustina si trasferì a Vilnius dove incontrò il suo confessore e direttore spirituale, don Sopocko che incaricò l'artista pittore Eugeniusz Kazimirowski di dipingere questa immagine sacra mantenendo il segreto. Con i dettagli e le correzioni necessarie di Faustina Eugeniusz cercava di ottenere un'immagine fedele di Gesù Misericordioso esattamente come quella della visione, ma il risultato non era soddisfacente come fu chiaramente riportato sul diario della Santa: «Andai subito in cappella e mi sfogai piangendo a dirotto. Dissi al Signore: Chi può dipingerTi bello come sei? - All'improvviso udii queste parole: Non nella bellezza dei colori né del pennello sta la grandezza di questa immagine, ma nella Mia grazia» L'immagine fu esposta nella finestra della cappella di Porta dell'Aurora a Vilnius, nei giorni 26-28 aprile 1935 e per la prima volta fu venerata pubblicamente durante le solennità di chiusura del Giubileo di 1900-ennio della Redenzione del Mondo.

Gesù Misericordioso


I due raggi rappresentano il Sangue e l'Acqua. Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia (...). Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio

Ma l'immagine attuale fu realizzata successivamente da Adolf Hyla che si propose spontaneamente di dipingere una nuova opera e donarla alla Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Giunto a Cracovia Lagiewniki seguendo le indicazioni delle suore nel 1944 realizzò il dipinto e fu collocato nella cappella della Congregazione a Cracovia, dove è venerata fino ad oggi.

Oltre alla commissione dell'opera Gesù ordinò a Faustina come venerare la sua immagine impressa nel dipinto: «Io desidero che vi sia una festa della Misericordia: voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia»

Fu scelta proprio la domenica dopo Pasqua per il forte legame tra il mistero pasquale della Redenzione e il mistero della Divina Misericordia ed è il concetto principale della Novena alla Divina Misericordia che precede la festa e inizia il Venerdì Santo e durante la quale si recita la Coroncina. La festa non è soltanto un giorno di particolare adorazione di Dio nel mistero della misericordia, ma è un tempo di grazia per tutti gli uomini: «Desidero che la Festa della Misericordia sia un rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicineranno alla sorgente della mia Misericordia. L'anima che si accosta alla confessione ed alla Santa Comunione riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto (Diario 699). Figlia mia, dì che la Festa della mia Misericordia è uscita dalle mie viscere a conforto del mondo intero» (Diario, p. 440).

Dal diario di Faustina si evince concretamente perché Gesù ha voluto fortemente l'istituzione della festa: «Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Concedo loro l'ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre» (Diario, p. 561)

L'importanza di questa festa si misura con le straordinarie promesse che Gesù ha legato ad essa: «In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene» (Diario, p. 235)

Per ottenere questi grandi doni bisogna adempiere alle condizioni del Culto alla Divina Misericordia (fiducia nella bontà di Dio e carità attiva verso il prossimo), essere in stato di grazia (dopo la confessione) e ricevere degnamente la santa Comunione: «Nessun'anima troverà giustificazione finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua deve essere la festa della Misericordia ed i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande ed insondabile Misericordia »(Diario, p.378).

PREGHIERA. Dio, Padre Misericordioso, che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio Tuo Gesù Cristo, e l'hai riversato su di noi nello Spirito Santo Consolatore, Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo. Chinati su di noi peccatori, risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa che tutti gli abitanti della terra sperimentino la Tua Misericordia, affinché in Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre la fonte della speranza. Eterno Padre, per la dolorosa Passione e la Resurrezione del Tuo Figlio, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Amen.

✝ Pensiero del 07 Aprile 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, oggi, è il giorno della Misericordia, il giorno dell'amore infinito del Signore, aiutaci ad amare come Lui, e come hai fatto anche TU. Grazie di cuore. Barbara

Versetto del Giorno

Sia dunque che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.

I Corinzi 10:31

Memoria

Nel 1995, il 07 aprile, dopo una lunga malattia, veniva accolto in cielo e baciato dalla Vergine Maria, padre Candido Maffeis, detto anche il PADRE DELLA MISERICORDIA.





06 aprile, 2024

Memoria della morte di Pierina Eugenia Morosini

 


Memoria

Nel 1957, sabato 06 aprile, all'ospedale Maggiore di Bergamo, (l'attuale ospedale Papa Giovanni XXIII), verso le ore 11.00, veniva, accolta tra le braccia, del suo amato Gesù Pierina Eugenia Morosini.

Il parere del medico che la visitò al momento del ricovero non lasciava dubbi: «Abbiamo qui una nuova Maria Goretti»

✝ Pensiero del 06 Aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, il TUO volto, illumina, le mie giornate. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà.

Giovanni 12:26

Memoria

Nel 1957, sabato 06 aprile, all'ospedale Maggiore di Bergamo, (l'attuale ospedale Papa Giovanni XXIII), verso le ore 11.00, veniva, accolta tra le braccia, del suo amato Gesù Pierina Eugenia Morosini.



05 aprile, 2024

Memoria dell'onomastico dell'Avvocato Vincenzo Livatino

 Memoria dell'onomastico dell'Avvocato Vincenzo Livatino



Auguri di cuore ci protegga da lassù, ne abbiamo bisogno grazie di cuore


Barbara

San Vincenzo Ferreri

 San Vincenzo Ferreri

autore: Alonso Cano anno: 1644 titolo: San Vincenzo Ferrer Predicazione



Nome: San Vincenzo Ferreri
Titolo: Sacerdote
Nascita: 23 gennaio 1350, Valencia, Spagna
Morte: 5 aprile 1419, Vannes, Francia
Ricorrenza: 5 aprile
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
3 giugno 1455, Roma, papa Callisto III


S. Vincenzo Ferreri nacque a Valenza nella Spagna il 23 gennaio 1350 da Guglielmo Ferreri e Costanza Miguel. Prima ancora che nascesse, la madre aveva avuto un segno della futura grandezza di lui: perciò lo tenne sempre come dono speciale di Dio e come tale lo andava educando. Frequentò le prime scuole nella natia Valenza, ove studiò la grammatica e la dialettica; in questa, per felice disposizione del suo carattere, superò tutti i condiscepoli.

A 17 anni vestì l'abito di S. Domenico, mostrandosi per tutta la vita un modello di osservanza religiosa. Per l'elevatezza del suo ingegno, venne tosto designato a maestro di filosofia dei suoi condiscepoli di Valenza. A 28 anni conseguiva la laurea di dottore. Il cardinal Pietro De Luna lo ebbe carissimo e lo volle con sè in importanti uffici. Rifiutò però ripetutamente le dignità ecclesiastiche che di continuo gli venivano offerte.

Spinto da celeste visione, domandò ed ottenne titolo e facoltà di missionario apostolico per cui, novello Paolo, si diede a evangelizzare tutti i paesi più importanti d'Europa: Spagna, Francia, Inghilterra, Italia, Germania; i principi e i vescovi andavano a gara per averlo. La predicazione fu il campo dove impiegò il suo grande ingegno e profuse l'ardente suo zelo: la sua fu una vita veramente apostolica, poiché in mezzo a tante fatiche, viaggi e predicazioni, non smorzò mai il rigore con cui trattava se stesso.

Molto si adoperò per l'estinzione dello scisma d'Occidente e per far convocare un concilio generale a questo scopo: concilio che fu poi convocato nel 1417, a Costanza, e nel quale venne eletto Papa, con unanime consenso, Martino V. A lui Vincenzo rese prontamente omaggio della dovuta ubbidienza come al solo pastore legittimo.

Oltre che essere un uomo di grande zelo S. Vincenzo era pure un uomo di pari virtù: era solito dire di sé; « Io sono un servo inutile e un povero religioso: tutta la mia vita non è che fetore, io non sono che corruzione nel corpo e nell'anima ». Digiunava tutti i giorni eccetto la domenica, e vegliava buona parte della notte in orazione. Il demonio, invidioso di tanta virtù, cercò coi più formidabili assalti di indurlo a peccare, ma fu tutto inutile, essendo egli forte della preghiera e della devozione a Maria SS. Immacolata.

Dio fece molti miracoli per mezzo di lui, a conferma della sua santa vita e predicazione.

Dopo tante fatiche, avendo speso tutte le sue forze per il servizio di Dio, andò a ricevere il premio degli Apostoli il 5 aprile del 1419. Fu canonizzato nel 1453 da Callisto III, al quale, ancor giovanetto, Vincenzo predicatore aveva profetizzato il pontificato e la propria canonizzazione per mezzo suo.

PRATICA. Facciamo frutto della parola divina.

PREGHIERA. Dio, che ti sei degnato illustrare la tua Chiesa coi meriti e la predicazione del tuo confessore Vincenzo, concedi a noi, tuoi servi, di essere ammaestrati dai suoi esempi e di essere liberati per il suo patrocinio da tutte le avversità.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Vannes, nella Bretagna minore, san Vincénzo Ferréri, dell'Ordine dei Predicatori, Confessore, il quale, potente per le opere e per la predicazione, convertì a Cristo molte migliaia di infedeli.

ICONOGRAFIA



San Vincenzo Ferreri
titolo San Vincenzo Ferreri
autore seguace di G.B.Gaulli anno sec.XVII



Nell'iconografia di San Vincenzo Ferreri viene spesso raffigurato in compagnia di angeli e con l'abito domenicano (saio bianco e mantello nero), con l'indice della mano rivolto verso il cielo e con la fiamma dello Spirito Santo ardente sul capo o a volte sulla mano. Quasi sempre stringe una croce o regge un giglio.


San Vincenzo predica al popolo
titolo San Vincenzo predica al popolo
autore Guglielmo Borremans anno 1722



Nei molteplici dipinti, affreschi e statue a lui dedicati spesso è raffigurato come angelo dell'apocalisse. Raffigurato con le ali e regge la tromba e a volte il libro della Bibbia aperto al versetto di Apocalisse di Giovanni: «Timete Deum et date illi honorem quia venit hora judici eius» ('Temete Dio e dategli onore poiché è giunta l'ora del suo giudizio').


San Vincenzo predica alle folle
titolo San Vincenzo predica alle folle
autore Saverio De Musso anno XVIII sec.



San Vincenzo
titolo San Vincenzo
autore Giuseppe Antonio Luchi detto il Diecimino anno 1756



San Vincenzo Ferreri
titolo San Vincenzo Ferreri
autore Antonio Magnoni anno 1745



San Vincenzo Ferreri
titolo San Vincenzo Ferreri
autore Juan Masip anno 1445/1450



San Vincenzo Ferreri
titolo San Vincenzo Ferreri
autore Graziani E. junior anno sec. XVIII

✝ Pensiero del 05 Aprile 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, fai tanti auguri di cuore, al tuo amato papà Vincenzo, oggi, è il suo onomastico, ed a Canicattì, c'è grande festa, dai un bacio grande alla tua amata mamma Rosalia.

Barbara

Versetto del Giorno

Viene la superbia, verrà anche l'obbrobrio, mentre la saggezza è presso gli umili.

Proverbi 11:2


Memoria dell'onomastico dell'Avvocato Vincenzo Livatino

04 aprile, 2024

Nel 1957 il 04 aprile, veniva aggredita fisicamente Pierina Eugenia Morosini

 Nel 1957 il 04 aprile, veniva aggredita fisicamente Pierina Eugenia Morosini



Festa della Beata Pierina: pellegrinaggio virtuale al luogo del Martirio

San Francesco Marto

 San Francesco Marto


Nome: San Francesco Marto
Titolo: Veggente di Fatima
Nome di battesimo: Francisco de Jesus Marto
Nascita: 11 giugno 1908, Aljustrel, Portogallo
Morte: 4 aprile 1919, Aljustrel, Portogallo
Ricorrenza: 4 aprile
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
13 maggio 2000, Fátima, Portogallo, papa Giovanni Paolo II
Canonizzazione:
13 maggio 2017, Fátima, Portogallo, papa Francesco


Francisco Marto, fratello di Jacinta e assieme a lei e alla cugina Lucia testimone delle apparizioni della Madonna a Fatima nel 1917, nacque ad Aljustrel in Portogallo l'11 giugno 1908 ed era, come descritto dai genitori Manuel Pedro Marto e Olimpia de Jesus, un bambino “paziente, gentile e riservato, incline alla contemplazione”. Obbediente, tendeva a isolarsi e non cercava mai la lite, amava la natura e aveva un grande cuore. Durante la sua prima apparizione la Madonna gli predisse che sarebbe andato in cielo molto presto e fino ad allora avrebbe dovuto recitare molti rosari, cosa che puntualmente fece. A motivo delle sue esperienze mistiche subì molteplici umiliazioni da parte dei compagni e di un maestro che lo accusava di essere un “falso veggente”.

Si racconta che a chi gli chiedesse cosa avrebbe voluto fare da grande, egli rispondesse “voglio morire e andare in cielo!”.

Morì, come la sorella, di febbre spagnola il 4 aprile 1919 dopo aver preso, secondo suo grande desiderio, la sua prima e ultima Comunione. Beatificato assieme a Jacinta il 13 maggio 2000 da Giovanni Paolo II, è stato canonizzato da Papa Francesco il 13 maggio 2017. Il suo corpo riposa nella Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima.

✝ Pensiero del 04 Aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Sei stato uomo credibile grazie all'amore che hai donato a tutti noi, ed adesso sei il nostro angelo, ci custodisci dal cielo. Grazie di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua».

Marco 8:34


Memoria

Nel 1919 il 04 aprile, moriva in Pace il piccolo Veggente di Fatima, Francisco Jesus Marto.


Nel 1957 il 04 aprile, veniva aggredita fisicamente Pierina Eugenia Morosini



03 aprile, 2024

I miei genitori Santi - Gianna e Pietro Molla


Memoria
Oggi, nel 2010, (era il SABATO SANTO), salva, al Cielo il Marito di Santa Gianna Beretta molla Pediatra e madre di famiglia

✝ Pensiero del 03 Aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, stella mia, illumina, il mio sentiero di vita.

Barbara


Versetto del Giorno

Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.

I Timoteo 6:12

Memoria

Oggi, nel 2010, (era il SABATO SANTO), salva, al Cielo il Marito di Santa Gianna Beretta molla Pediatra e madre di famiglia




02 aprile, 2024

✝ Pensiero del 02 Aprile 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, hai amato, così tanto il diritto, che l'hai applicato, con rispetto, con Amore verso il prossimo, credibilità e giustizia.

Barbara


Versetto del Giorno

Egli ama il diritto e la giustizia, della sua grazia è piena la Terra.

Salmo 33:5

Memoria alle 21.30 del 02 aprile 2005, saliva al cielo, papa Giovanni Paolo II

01 aprile, 2024

Lunedì dell'Angelo

 Lunedì dell'Angelo

autore: Andrea Mantegna anno: 1426 titolo: Marie al sepolcro


Nome: Lunedì dell'Angelo
Titolo: L'angelo incontra le donne
Ricorrenza: 1 aprile
Tipologia: Commemorazione


Il Lunedì dell'Angelo, comunemente chiamato “pasquetta” è il giorno immediatamente successivo alla Pasqua, diventato festività civile nel dopoguerra per prolungare le ferie pasquali. È festivo, oltre che in Italia, in quasi tutta l'Europa e in diversi altri Paesi.

Il suo nome è rappresentativo del fatto che in questo giorno si ricorda un evento narrato nel Vangelo, l'incontro dell'angelo con le donne giunte al Sepolcro in cui era stato posto Gesù dopo la sua crocifissione, dove erano andate per imbalsamare il Suo corpo con degli oli aromatici.

Leggiamo in   Marco 16, 1-3 “Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: -Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro? -.”

Passione e della Crocifissione, videro il masso scostato e il sepolcro vuoto, e fecero il loro incontro sovrannaturale con l'angelo che annunciò la resurrezione del Cristo, sebbene Luca e Giovanni parlino di due angeli.

(Mc 16, 5-7) “Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”.

Questo evento è la prova di quanto la parola del Messia fosse veritiera, Egli era davvero il Figlio di Diorisorto dalla morte per tornare al Padre dopo aver sacrificato la sua vita per i nostri peccati.

Su questo luogo di culto tanto significativo per i cristiani, a Gerusalemme, sorge oggi la Basilica del Santo Sepolcro.

✝ Pensiero del 01 Aprile 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, tanti Auguri a TE, che ci proteggi, tutto l'anno.

Barbara


Versetto del Giorno

Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente!

Apocalisse 1:8


Lunedì dell’Angelo – Ottava di Pasqua 

Meditazione del Vangelo di Mt 28,8-15

Con timore e gioia grande.

Due scenari diversi, segnati da due incontri diversi. Il primo si apre nel segno del timore e di una grande gioia; lo stesso evento che spaventa e paralizza i soldati (Mt 28,4) ha sulle donne un effetto elettrizzante, che mette loro le ali ai piedi. In questo contesto avviene l’incontro con il Risorto, in cui s’intrecciano benedizione e adorazione. Il Maestro che ha debellato una volta per tutte il virus letale della morte ribadisce la promessa già annunciata nell’ultima cena (Mt 26,32) e ricordata dallo strano messaggero apparso alle donne (Mt 28,7): “Dite ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno”. L’arrivo di Gesù in Galilea aveva inaugurato la sua missione in Israele (Mt 4,12), il ritorno del Risorto aprirà il nuovo scenario della evangelizzazione universale (Mt 28,18). La Galilea non è il luogo di un ritrovo intimo tra amici, per quanto umanamente sbalorditivo e festoso, dopo una vicenda traumatica. Nulla sarà più come prima: quando tutto sembrava finito, tutto ricomincia in un modo nuovo. Un compito straordinario di evangelizzazione sarà affidato a quel manipolo di persone smarrite e confuse, ma lui precederà tutti in Galilea. Come dire: quando ogni fedele discepolo del Maestro s’incammina verso il luogo da cui s’irradia il vangelo, non abbia timore, perché Lui è già là. Il secondo scenario è di segno completamente opposto. Anche qui un incontro, un annuncio, una promessa. Ma tutto suona terribilmente umano, troppo umano. Menzogne, bustarelle, meschinità, connivenze. Fino al limite dell’autogoal più clamoroso: la sentinella che dichiara di dormire in servizio e descrive un evento che non ha visto! Uno spaccato di un sottobosco politico-diplomatico-religioso, con un sottinteso ammiccante e disgustoso che continua a circolare in ogni epoca e sotto tutte le latitudini: l’ingiustizia si può sempre coprire e “aggiustare” con un po’ di complicità. Il contrasto tra la fede pulita delle donne, fondata sulla verità e pronta alla testimonianza, e l’incredulità spregiudicata dei capi, sicuri di poter umiliare con la menzogna la credulità dei semplici, non poteva essere più netto e provocatorio. Un bivio anche per la nostra vita.

In questo primo giorno della settimana che segue la grande festa, è la vita quotidiana della fede che comincia. Una fede che non si accorda spontaneamente alla vita passata. Perché, se quello che noi cantiamo e diciamo a Pasqua è vero, è solamente quando il Cristo risuscitato fa sapere ai suoi che egli resta con loro e per loro fino all'ultimo giorno che tutti gli uomini riscoprono il significato della vita.
I fatti di Pasqua che gli evangelisti hanno vissuto e riassunto nella loro narrazione sono una testimonianza. Testimonianza contestata nella loro epoca, come oggi.
San Matteo parla di Maria di Magdala e dell'altra Maria, che incontrano un angelo al levarsi del giorno vicino alla tomba. Quando gli obbediscono e lasciano la tomba, il Cristo risuscitato va ad incontrarle. Conferma egli stesso la missione che li aspetta: «
Andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».

Ed è anche presso la tomba vuota che si sviluppano la nuova opposizione - che contesta la risurrezione - e il rifiuto di credere. Mentre le due donne sono in cammino, le guardie si recano in città dai loro capi. Questi sanno che è inutile sigillare e sorvegliare la tomba di Gesù, perché nessuna potenza terrestre può resistere od opporsi all'opera di Dio. Pertanto, poiché non possono accettare la verità della Pasqua, danno al mondo una spiegazione. Spiegazione che può trarre in inganno solo coloro che si rifiutano di incontrare il Signore.

Lunedì 01 aprile 2024
Ottava di Pasqua [LUNEDI’ DELL’ANGELO]

S. Maria Egiziaca; S. Ugo di Grenoble
At 2,14.22-32; Sal 15; Mt 28,8-15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio

Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:

«Rallegriamoci ed esultiamo».

(Salmo 117,24)

Alleluia.

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 15)
Rit: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
«Nelle tue mani è la mia vita».


Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli ínferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.


Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:

«Rallegriamoci ed esultiamo».

(Salmo 117,24)

Alleluia.