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01 aprile, 2024

✝ Pensiero del 01 Aprile 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, tanti Auguri a TE, che ci proteggi, tutto l'anno.

Barbara


Versetto del Giorno

Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente!

Apocalisse 1:8


Lunedì dell’Angelo – Ottava di Pasqua 

Meditazione del Vangelo di Mt 28,8-15

Con timore e gioia grande.

Due scenari diversi, segnati da due incontri diversi. Il primo si apre nel segno del timore e di una grande gioia; lo stesso evento che spaventa e paralizza i soldati (Mt 28,4) ha sulle donne un effetto elettrizzante, che mette loro le ali ai piedi. In questo contesto avviene l’incontro con il Risorto, in cui s’intrecciano benedizione e adorazione. Il Maestro che ha debellato una volta per tutte il virus letale della morte ribadisce la promessa già annunciata nell’ultima cena (Mt 26,32) e ricordata dallo strano messaggero apparso alle donne (Mt 28,7): “Dite ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno”. L’arrivo di Gesù in Galilea aveva inaugurato la sua missione in Israele (Mt 4,12), il ritorno del Risorto aprirà il nuovo scenario della evangelizzazione universale (Mt 28,18). La Galilea non è il luogo di un ritrovo intimo tra amici, per quanto umanamente sbalorditivo e festoso, dopo una vicenda traumatica. Nulla sarà più come prima: quando tutto sembrava finito, tutto ricomincia in un modo nuovo. Un compito straordinario di evangelizzazione sarà affidato a quel manipolo di persone smarrite e confuse, ma lui precederà tutti in Galilea. Come dire: quando ogni fedele discepolo del Maestro s’incammina verso il luogo da cui s’irradia il vangelo, non abbia timore, perché Lui è già là. Il secondo scenario è di segno completamente opposto. Anche qui un incontro, un annuncio, una promessa. Ma tutto suona terribilmente umano, troppo umano. Menzogne, bustarelle, meschinità, connivenze. Fino al limite dell’autogoal più clamoroso: la sentinella che dichiara di dormire in servizio e descrive un evento che non ha visto! Uno spaccato di un sottobosco politico-diplomatico-religioso, con un sottinteso ammiccante e disgustoso che continua a circolare in ogni epoca e sotto tutte le latitudini: l’ingiustizia si può sempre coprire e “aggiustare” con un po’ di complicità. Il contrasto tra la fede pulita delle donne, fondata sulla verità e pronta alla testimonianza, e l’incredulità spregiudicata dei capi, sicuri di poter umiliare con la menzogna la credulità dei semplici, non poteva essere più netto e provocatorio. Un bivio anche per la nostra vita.

In questo primo giorno della settimana che segue la grande festa, è la vita quotidiana della fede che comincia. Una fede che non si accorda spontaneamente alla vita passata. Perché, se quello che noi cantiamo e diciamo a Pasqua è vero, è solamente quando il Cristo risuscitato fa sapere ai suoi che egli resta con loro e per loro fino all'ultimo giorno che tutti gli uomini riscoprono il significato della vita.
I fatti di Pasqua che gli evangelisti hanno vissuto e riassunto nella loro narrazione sono una testimonianza. Testimonianza contestata nella loro epoca, come oggi.
San Matteo parla di Maria di Magdala e dell'altra Maria, che incontrano un angelo al levarsi del giorno vicino alla tomba. Quando gli obbediscono e lasciano la tomba, il Cristo risuscitato va ad incontrarle. Conferma egli stesso la missione che li aspetta: «
Andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».

Ed è anche presso la tomba vuota che si sviluppano la nuova opposizione - che contesta la risurrezione - e il rifiuto di credere. Mentre le due donne sono in cammino, le guardie si recano in città dai loro capi. Questi sanno che è inutile sigillare e sorvegliare la tomba di Gesù, perché nessuna potenza terrestre può resistere od opporsi all'opera di Dio. Pertanto, poiché non possono accettare la verità della Pasqua, danno al mondo una spiegazione. Spiegazione che può trarre in inganno solo coloro che si rifiutano di incontrare il Signore.

Lunedì 01 aprile 2024
Ottava di Pasqua [LUNEDI’ DELL’ANGELO]

S. Maria Egiziaca; S. Ugo di Grenoble
At 2,14.22-32; Sal 15; Mt 28,8-15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio

Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:

«Rallegriamoci ed esultiamo».

(Salmo 117,24)

Alleluia.

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 15)
Rit: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
«Nelle tue mani è la mia vita».


Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli ínferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.


Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:

«Rallegriamoci ed esultiamo».

(Salmo 117,24)

Alleluia.

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