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17 febbraio, 2024

Nel 2001, in questo giorno, nasceva Matteo Ferrarii.

  • Nel 2001, in questo giorno, nasceva Matteo Ferrari



Auguri di cuore, di buon compleanno, buona festa, in Cielo.
V'immagino a giocare a calcio insieme.

Barbara

Memoria Nel 1941 in questo giorno, veniva arrestato Massimiliano Maria Kolbe, dai tedeschi a Niepokalanów.

Memoria

Nel 1941 in questo giorno, veniva arrestato Massimiliano Maria Kolbe, dai tedeschi a Niepokalanów.

17 febbraio 1941 | Il francescano Maximilian Kolbe fu arrestato dai tedeschi a Niepokalanów. È stato prima inviato alla prigione di Pawiak a Varsavia e poi ad Auschwitz, dove ha finalmente sacrificato la sua vita - si è offerto volontario per sostituire Franciszek Gajowniczek, condannato a morte di fame.




✝ Pensiero del 17 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, tempo di riflessione....Dai, un abbraccio al mio papà ed a Matteo Ferrari, in questo giorno di festa, per i loro compleanni. Tanti auguri di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo.

Efesini 2:13

Memoria

Nel 1941 in questo giorno, veniva arrestato Massimiliano Maria Kolbe, dai tedeschi a Niepokalanów.

17 febbraio 1941 | Il francescano Maximilian Kolbe fu arrestato dai tedeschi a Niepokalanów. È stato prima inviato alla prigione di Pawiak a Varsavia e poi ad Auschwitz, dove ha finalmente sacrificato la sua vita - si è offerto volontario per sostituire Franciszek Gajowniczek, condannato a morte di fame.




16 febbraio, 2024

Memoria Ricorrenza, della nascita terrena di Margot Sarah Betti Frank, sorella di Annelies Marie e Vittima della shoah

 Memoria

Ricorrenza, della nascita terrena di Margot Sarah Betti Frank, sorella di Annelies Marie e Vittima della shoah
Auguri di cuore
16 febbraio 1926
16 febbraio 2024



✝ Pensiero del 16 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, custodiscimi, dentro di te.

Barbara

Versetto del Giorno

E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Matteo 19:26

Memoria

Ricorrenza, della nascita terrena di Margot Sarah Betti Frank, sorella di Annelies Marie e Vittima della shoah

Auguri di cuore

16 febbraio 1926

16 febbraio 2024


15 febbraio, 2024

✝ Pensiero del 15 Febbraio 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, hai perso la tua vita, per proteggere tutti noi, ed adesso la tua vita vive in eterno. Grazie di cuore!

Barbara

Versetto del Giorno

Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.

Isaia 55:9

14 febbraio, 2024

Mercoledì delle ceneri

 Mercoledì delle Ceneri


Nome: Sacre Ceneri
Titolo: Inizio della Quaresima
Ricorrenza: 14 febbraio
Tipologia: Movibile
Tipologia: Festa


Il Mercoledì delle Ceneri è il giorno nel quale ha inizio la quaresima, il periodo di quaranta giorni che precedono la Pasqua di Risurrezione e nei quali al Chiesa cattolica invita i fedeli ad un cammino di penitenza, di preghiera, di carità per giungere convertiti al rinnovamento delle promesse battesimali, che si compirà appunto la Domenica di Pasqua.

Momento caratteristico della liturgia del Mercoledì delle Ceneri è lo spargimento, da parte del celebrante, di un pizzico di cenere benedetta sul capo dei fedeli. Si accompagna tale rito con le parole «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15), frase introdotta dal Concilio Vaticano II, mentre prima si utilizzava l'ammonimento, contenuto nel Libro della Genesi, «Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris» («Ricordati uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai»), forma quest'ultima ancora in uso nella Messa tridentina.

È consuetudine che le ceneri utilizzate per l'imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli si ricavino dalla bruciatura dei rametti di palme o di ulivo benedetti in occasione della Domenica delle Palme, dell'anno precedente.

Altro aspetto caratteristico della liturgia che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri è l'uso del colore viola per i paramenti sacri nonché il fatto che per tutto il periodo quaresimale non si canta l'alleluia e non si recita il gloria.

PREGHIERA. «L'umiltà di Cristo ci ha insegnato ad essere umili: nella morte infatti si sottomise ai peccatori; la glorificazione di Cristo glorifica anche noi: con la risurrezione infatti ha preceduto i suoi fedeli. Se noi siamo morti con lui ? dice l'Apostolo ? vivremo pure con lui; se perseveriamo, regneremo anche insieme con lui (2 Tim. 2, 11. 12)» (Sant'Agostino Sermoni, 206, 1).

PRATICA. La chiesa richiede in questo giorno si osservi il digiuno e l'astinenza dalle carni. Per quanto attiene il periodo di quaresima, che inizia con il Mercoledì delle Ceneri, insegna Sant'Agostino: «Il cristiano anche negli altri tempi dell'anno deve essere fervoroso nelle preghiere, nei digiuni e nelle elemosine. Tuttavia questo tempo solenne deve stimolare anche coloro che negli altri giorni sono pigri in queste cose.»

MARTIROLOGIO ROMANO. Giorno delle Ceneri, e principio del digiuno della sacratissima Quaresima.

✝ Pensiero del 14 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, l'AMORE, è un DONO, e TU hai donato la TUA VITA, PER TUTTI NOI.

GRAZIE DI CUORE

Barbara

Versetto del Giorno

«L'amore, non fa nessun male, al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore».

Romani 13:10

Buon INIZIO DI QUARESIMA A TUTTI

e buon San Valentino

MERCOLEDÌ DELLE CENERI - Festa

L’origine di questa celebrazione risale all’antica forma penitenziale. Originariamente, infatti, il sacramento della penitenza non veniva celebrato con le modalità attuali, ma aveva una forte dimensione pubblica, e la celebrazione “delle ceneri” costituiva il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli, che sarebbero stati assolti dai loro peccati nella celebrazione mattutina del Giovedì Santo. Col tempo, il gesto dell’imposizione delle ceneri si è esteso a tutti i fedeli, non solo ai pubblici penitenti. Dalla Bibbia ricaviamo il duplice significato della cenere: in primo luogo, è segno della debole e fragile condizione dell’uomo. In secondo luogo, la cenere rappresenta anche il segno esterno di chi si pente del proprio peccato e decide di riprendere il cammino verso il Signore. La semplice ma coinvolgente liturgia del Mercoledì delle Ceneri conserva questo duplice significato espresso nelle formule di imposizione: “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” e “Convertitevi e credete al Vangelo”.

Meditazione del Vangelo – Mt 6,1-6.16-18

Il padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

All’inizio del tempo di Quaresima, la liturgia ci offre un brano collocato al centro del Discorso della Montagna. L’insegnamento di Gesù ai discepoli riguarda la ‘nuova giustizia’ nei rapporti tra l’uomo e Dio. Gesù fa riferimento a tre pratiche religiose molto importanti nella vita del popolo d’Israele: l’elemosina, la preghiera e il digiuno. Egli non contesta queste azioni, ma la perdita del loro significato originario di ricerca personale di Dio. Fare l’elemosina voleva esplicitare la disponibilità ad aiutare il prossimo, la solidarietà verso gli altri destinatari, anche loro, delle promesse del Dio d’Israele; voleva riconoscere che quanto ricevuto è un dono del Signore, da gestire responsabilmente nel contesto dell’alleanza fra Dio e il suo popolo. La preghiera è l’espressione più diretta del rapporto personale con Dio. Questo stesso rapporto con Dio è spesso cercato attraverso il digiuno come espiazione per i peccati commessi, cioè riconoscendo i propri limiti umani, e come conversione. Si tratta dunque di tre azioni in cui l’uomo avvia un dialogo con il Signore, che deve essere il vero e unico referente. L’ostentazione di questi atti nei confronti degli altri, invece, evidenzia l’affermazione di se stessi nei loro confronti, di una presunta migliore giustificazione nel rapporto con Dio attraverso una immagine pubblicizzata della propria pietà. Non è più il Signore il destinatario della propria azione, bensì l’uomo cui si impone una falsa superiorità, anche nel rapporto con il Signore. Invece, nel porsi in relazione con il Signore, Gesù insegna che la sobrietà e soprattutto l’interiorità del gesto, “nel segreto”, sono l’unico modo di dialogare. È questo lo stile del discepolo che non dovrà cadere nella tentazione orgogliosa di annunciare quanto v’è di straordinario nel Regno dei Cieli con un’ostentazione fine solo a se stessa, ma che, invece, dovrà testimoniare “nel quotidiano, nell’abituale, nel nascosto, dando così segno della vera obbedienza e della verità autentica” (Bonhoeffer).


Il Mercoledì delle Ceneri, la cui liturgia è marcata storicamente dall’inizio della penitenza pubblica, che aveva luogo in questo giorno, e dall’intensificazione dell’istruzione dei catecumeni, che dovevano essere battezzati durante la Veglia pasquale, apre ora il tempo salutare della Quaresima.
Lo spirito comunitario di preghiera, di sincerità cristiana e di conversione al Signore, che proclamano i testi della Sacra Scrittura, si esprime simbolicamente nel rito della cenere sparsa sulle nostre teste, al quale noi ci sottomettiamo umilmente in risposta alla parola di Dio. Al di là del senso che queste usanze hanno avuto nella storia delle religioni, il cristiano le adotta in continuità con le pratiche espiatorie dell’Antico Testamento, come un “simbolo austero” del nostro cammino spirituale, lungo tutta la Quaresima, e per riconoscere che il nostro corpo, formato dalla polvere, ritornerà tale, come un sacrificio reso al Dio della vita in unione con la morte del suo Figlio Unigenito. È per questo che il Mercoledì delle Ceneri, così come il resto della Quaresima, non ha senso di per sé, ma ci riporta all’evento della Risurrezione di Gesù, che noi celebriamo rinnovati interiormente e con la ferma speranza che i nostri corpi saranno trasformati come il suo.
Il rinnovamento pasquale è proclamato per tutta l’umanità dai credenti in Gesù Cristo, che, seguendo l’esempio del divino Maestro, praticano il digiuno dai beni e dalle seduzioni del mondo, che il Maligno ci presenta per farci cadere in tentazione. La riduzione del nutrimento del corpo è un segno eloquente della disponibilità del cristiano all’azione dello Spirito Santo e della nostra solidarietà con coloro che aspettano nella povertà la celebrazione dell’eterno e definitivo banchetto pasquale. Così, dunque, la rinuncia ad altri piaceri e soddisfazioni legittime completerà il quadro richiesto per il digiuno, trasformando questo periodo di grazia in un annuncio profetico di un nuovo mondo, riconciliato con il Signore.

Mercoledì 14 Febbraio

MERCOLEDÌ DELLE CENERI (f)

SS. CIRILLO E METODIO, patr. Europa (f); S. Antonino 

Gl 2,12-18; Sal 50; 2Cor 5,20 – 6,2; Mt 6,1-6.16-18 

Perdonaci, Signore: abbiamo peccato 


Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Salmo 95,8)

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 50)
Rit: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra

e la mia bocca proclami la tua lode.


Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Salmo 95,8)

13 febbraio, 2024

Memoria Ricorrenza, muore l'ultima veggente di Fatima, suor Lucia Lucia dos Santos

 Memoria

Ricorrenza, muore l'ultima veggente di Fatima, suor Lucia Lucia dos Santos
13 febbraio 2005
13 febbraio 2024



✝ Pensiero del 13 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Beato l'uomo, che applica la legge, con lo sguardo verso Dio e con credibilità.

Barbara

Versetto del Giorno

Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere ed udire.

Atti degli Apostoli 2:33

Memoria

Ricorrenza, muore l'ultima veggente di Fatima, suor Lucia Lucia dos Santos

13 febbraio 2005

13 febbraio 2024






12 febbraio, 2024

ANNE FRANK E MARGOT FRANK - GLI ULTIMI GIORNI DI VITA NEL FEBBRAIO 1945

 ANNE FRANK E MARGOT FRANK - GLI ULTIMI GIORNI DI VITA NEL FEBBRAIO 1945

Anne e Margot vengono deportate nel campo di concentramento di Bergen – Belsen.
All’inizio, Bergen – Belsen era uno dei campi meno peggiori, non vi erano camere a gas, era un campo di transito per gli ebrei che erano destinati a essere inviati in Palestina, una volta scambiati con gli ufficiali tedeschi prigionieri delle forze alleate.
Il campo è situato in una zona desertica e arida della landa del Luneburg, dove si patisce il freddo e la fame.
Nell’autunno del 1944, il settore Sternlager, la parte peggiore del campo, avrebbe dovuto accogliere i nuovi arrivi, prigioniere malaticce ma suscettibili di guarigione. Questo settore viene riempito di baracche, destinato a tali prigioniere che, in completa denutrizione e spossatezza, giungevano a Bergen – Belsen dopo un lungo ed estenuante viaggio in carri bestiame.
È questo il destino di Anne e Margot. Dopo un viaggio terribile durato tre giorni, stipate in un carro bestiame pieno di deportate malate, giungono a Bergen – Belsen. Il campo è sovraffollato, dato l’elevato numero di prigioniere provenienti da altri campi di concentramento, e le baracche nel settore Sternlager non sono ancora pronte.
"Auschwitz era l'inferno, ma un inferno perfettamente organizzato, senza il minimo disordine: chi moriva spariva subito; chi si ammalava gravemente anche; chi era gassato non gridava:" Ha successivamente testimoniato Renata L.A, per il giornale Ernst Shnabel "Il crematorio fu­mava senza tregua, i reticolati erano carichi di elettricità, ma potevamo lavarci. Si riusciva a vivere in attesa di essere uccisi. A Belsen non si riusciva neppure a vivere. Non c'era appello né ordine né sorveglianza né cibo né acqua né speranza. Si ar­rivava là, ci si sedeva per terra e c'era da aspettare solamente una cosa: morire."
Anne e Margot, insieme ad altre internate, sono costrette a dormire in una tenda strapiena di prigioniere, sopra un letto di paglia, senza servizi igienici.
Le condizioni al campo sono pessime. Il cibo scarseggia e dopo qualche giorno dall’arrivo di Anne e Margot (avvenuto il 28 ottobre 1944) arriva una tempesta.
Si tratta di una tempesta violenta, in grado di far cadere la tenda.
“Centinaia di donne. Caos, soprattutto quando la tenda si sfasciò a causa della pioggia e della tempesta. Non sapevamo che cosa stesse succedendo. Stavamo in mezzo a grandi pozzanghere, tutte avevamo freddo…” Ha raccontato Rachel, una delle internate a Bergen – Belsen, in una testimonianza.
“E quella mattina fu, come dopo un naufragio, o qualcosa del genere. Dappertutto mucchi e persone e confusione, e lamenti e dolore. Non ritrovammo le sorelle Frank che dopo un paio di giorni.” Ha detto Jannie Brandes – Brilleslijper, ricordando quei terribili giorni. (Nota: Anche la sorella di Jannie, Lien Brilleslijper, fu internata a Bergen - Belsen. Fu proprio Lien, mesi dopo, a comunicare alla Croce Rossa il destino di Anne e Margot. Fu lei la donna alla quale Otto Frank si rivolse per scoprire cos'era successo alle sue bambine.).
Nonostante tutto, le cose migliorano quando le prigioniere sono finalmente trasferite nelle baracche.
Anne e Margot rimangono insieme il più possibile e si impegnano, insieme ad altre prigioniere, per aiutare un gruppo di bambini alloggiati al blocco.
“Non eravamo troppo lontane dal cosiddetto campo libero, non era permesso, ma lo facevano.” Ha raccontato Rachel in un’altra testimonianza, parlando della continua lotta per la vita di Anne e Margot “Per avere del cibo di amici che speravano di trovare lì al campo, Anne e Margot ci andavano e sembravano molto risolute. Credo che lì incontrassero qualcuno che conoscevano. Lo facevano e tornavano molto entusiaste se avevano un pacchetto.”
Hannah “Hanneli” Goslar, compagna di scuola di Anne, è prigioniera proprio del campo libero, il cosiddetto “Lager delle stelle”, destinato allo scambio con i tedeschi. Un giorno scopre che Anne si trova lì vicino, e così, nonostante il rischio di essere scoperta e la paura di essere uccisa, decide di provare a parlarle.
E ci riesce.
“E’ stato terribile.” Ha raccontato Hannah in una testimonianza “lei ha cominciato subito a piangere e mi ha detto “Non ho più i miei genitori”. Penso spesso che se Anne avesse saputo che suo padre era vivo, avrebbe trovato la forza per sopravvivere.”
Hannah decide di consegnare ad Anne qualcosa da mangiare attraverso il reticolato. Nonostante il pericolo le due amiche si danno appuntamento. La prima volta la tensione è altissima, ma Hannah lancia comunque un fardello contenente del cibo. Nonostante la stanchezza il lancio è alto e il fardello riesce a superare il reticolato.
Anne però non è abbastanza veloce e una prigioniera affamata le porta via il fardello, lasciandola in un pianto disperato.
Le volte successive, però, Anne riesce a prenderlo.
Una sera qualunque Hannah rimane invano ad aspettare Anne per lanciarle il fardello.
Le due amiche non si vedranno mai più.
Altre testimonianze però ci permettono di rimanere ancora con Anne.
Nanette Blitz Konig, compagnia di scuola di Anne e sopravvissuta a Bergen – Belsen, vede nuovamente Anne circa due settimane prima della fine.
Anne ormai è uno scheletro nel lager.
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Il cibo è praticamente insistente e tutte le internate sono affamate.
“Ancora oggi mi chiedo come due scheletri come noi abbiano potuto riconoscersi.” Ha detto Nanette “nelle rare occasioni in cui riuscii ad andarla a trovare nella sua baracca, Anna mi parlava del diario e mi diceva che voleva usarlo come punto di partenza per un libro che avrebbe scritto su quello che stavamo vivendo.”
"Verso la fine della guerra, Anne era una delle bambine che facevano parte della mia stessa baracca." Ha raccontato Irma Sonnenberg Menkel, internata a Bergen - Belsen e costretta a essere una capo baracca "non sapevo niente della sua famiglia, e non mi ricordo molto di lei, solo che era una ragazzina molto tranquilla. Quando scoprii che aveva quindici anni ne rimasi sorpresa. Sembrava più giovane di me. Carta e penna erano difficili da trovare, ma ricordo che Anne scriveva un po', anche se non molto".
Verso la fine dell’inverno un’epidemia di tifo petecchiale comincia a produrre decine di migliaia di vittime. Nonostante la loro forza interiore, Anne e Margot non tardano ad ammalarsi.
"Il tifo era un problema gravissimo, specialmente per i bambini." Ha aggiunto Irma Sonnenberg Menkel "della mia baracca, su 500 bambini 100 si ammalarono di tifo. La maggior parte morirono. Quando Anne si ammalò di tifo, mi ricordo che le dissi che poteva rimanere nella baracca e che non sarebbe dovuta uscire per l'appello che, sotto il sole o sotto la pioggia, durava ore. Il cibo era un altro gravissimo problema, non c'era quasi niente da mangiare, niente. C'era l'acqua, ma verso la fine non ci fu più neanche quella. Una volta chiesi a un soldato un po' di farina per i bambini, pur di far mangiare loro qualcosa, e lui mi diede dei cereali. Anne mi chiese un po' di quei cereali, ma come potevo darglieli? Quei cereali erano per i bambini più piccoli, che comunque, alla fine, morirono lo stesso."
“L’ultima volta che ho visto Anne” ha raccontato Hannah “era debolissima e pelle e ossa. Quasi facemmo fatica a riconoscerci e parlarci.”
“A un certo punto, negli ultimi giorni, Anne stava davanti a me e non aveva più lacrime. Raccontò che le bestioline la facevano rabbrividire e che per questo aveva gettato via tutti i suoi abiti. Eravamo nel cuore dell’inverno… Radunai tutto quello che potevo trovare per darlo a lei, affinché fosse di nuovo vestita. E da mangiare neanche noi avevamo molto… ma ho cercato di dare qualcosa della nostra razione ad Anne.” (Jannie).
“Le ragazze Frank erano magrissime, avevano un aspetto terribile. Bisticciavano a causa della loro malattia… avevano i posti peggiori della baracca, giù vicino alla porta.” (Rachel)
Anne e Margot sono gravemente malate di tifo.
"Ho un vago ricordo di Anne mentre parla di suo padre. Era davvero una brava ragazzina, una bella persona. Lei mi diceva "Irma, sono molto malata?". Ed io replicavo "No, non lo sei". Anne voleva essere rassicurata. Quando scivolò nel coma, la presi tra le mie braccia. Non sapeva di essere così malata, non sapeva che stava morendo." (Irma Sonnenberg Menkel).
“Due giorni dopo, sono andata a dare un’occhiata alle ragazze. Margot era caduta dal tavolaccio sul pavimento di pietra, era morta. Il giorno seguente, morì Anne.” (Jannie).
Oggi a Bergen - Belsen ci sono delle piccole colline verdi e ognuna ricopre una fossa comune. In quel punto, tra migliaia di donne, è stato gettato il corpo di Anne Frank. Di quella ragazzina che scrisse: "Odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà anche noi, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che torneranno l'ordine, la pace, la sere­nità."



✝ Pensiero del 12 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, io vivo e vivrò, per la TUA MEMORIA.

Barbara

Versetto del Giorno

Molte sono le sventure del giusto, ma lo libera da tutte il Signore.

Salmo 34:20

11 febbraio, 2024

Memoria GIORNATA DEI MALATI Prima apparizione a Lourdes della Madonna a Bernadette alla grotta di Massabielle in Francia


 Memoria


GIORNATA DEI MALATI
Prima apparizione a Lourdes della Madonna a Bernadette alla grotta di Massabielle in Francia

11 FEBBRAIO 1858

11 FEBBRAIO 2024
Per non dimenticare



PREGHIERA TRADIZIONALE
O bella Immacolata Concezione, io prostrato qui innanzi alla benedetta vostra Immagine e riunito in spirito agli innumerevoli pellegrini, che nella grotta e nel tempio di Lourdes sempre Vi lodano e benedicono, Vi prometto perpetua fedeltà, e Vi consacro i sentimenti del mio cuore, i pensieri della mia mente, i sensi del mio corpo, e tutta la mia volontà. Deh! o Vergine Immacolata, procuratemi innanzi tutto un posto nella Patria Celeste, e concedetemi la grazia... e fate che venga presto il sospirato giorno, in cui arrivi a contemplarvi gloriosa in Paradiso, e quivi per sempre lodarvi e ringraziarvi del tenero vostro patrocinio e benedire la SS. Trinità che vi fece si potente e misericordiosa. Amen.

ALTRE PREGHIERE
PREGHIERA ALLA MADONNA DI LOURDES PER CHIEDERE UNA GRAZIA
O Vergine Immacolata, Madre di Misericordia, salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti, Tu conosci i miei bisogni, le mie sofferenze; degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e conforto.

Con l'apparire nella grotta di Lourdes, hai voluto ch'essa divenisse un luogo privilegiato, da dove diffondere le tue grazie, e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro infermità spirituali e corporali.

Anch'io vengo pieno di fiducia ad implorare i tuoi materni favori; esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera, e colmato dei tuoi benefici, mi sforzerò d'imitare le tue virtù, per partecipare un giorno alla tua gloria in Paradiso. Amen.

3 Ave Maria
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.

Beata Vergine Maria a Lourdes

 

Nome: Beata Vergine Maria a Lourdes
Titolo: Apparizione
Ricorrenza: 11 febbraio
Anno 1858
Tipologia: Memoria facoltativa


In un secolo tutto incredulità, in una nazione pervasa di ateismo, quale era la Francia nel secolo XIX. Maria si proclama Immacolata, e inizia una serie di miracoli che sono la più eloquente apologia del soprannaturale.

Il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria SS. era stato proclamato da appena quattro anni, ma le discussioni in pro ed in contro continuavano tuttavia: Maria pone loro termine, confermando il dogma pontificio.

La Vergine apparve ad un'umile pastorella, la giovane Bernardetta Soubirous, avverandosi anche in questo caso quanto Gesù diceva, pregando il Padre suo: « Ti ringrazio, o Padre, che hai nascoste queste cose ai prudenti e ai sapienti e le hai rivelate ai pargoli, cioè agli umili ».

Era l'alba dell'11 febbraio 1858 e Bernardetta si era recata in prossimità della grotta di Massabielle, sulle sponde del torrente Gave. Su una rupe di questa grotta la Madonna le apparve biancovestita, col capo coperto di un velo scendente sulle spalle, i fianchi cinti d'una fascia azzurra, i piedi nudi, baciati da rose olezzanti, un volto celestiale. « Era la più bella fra tutte le donne ».

Nella prima apparizione la Madonna insegnò alla pia fanciulla a far bene il segno di croce e a recitare il Rosario ed Ella stessa per prima prese la corona che aveva penzoloni al braccio e cominciò.

Il secondo giorno Bernardetta, temendo un inganno del demonio, gettò acqua santa in direzione della Signora. Ma questa le sorrise con volto ancor più benigno.

Il terzo giorno le ordinò di ritornare alla grotta altre quindici volte, dopo le quali si manifestò dicendo: « Io sono l'Immacolata Concezione ».

Intanto avvenivano anche miracoli e la fama delle apparizioni si estendeva per tutta la Francia e anche all'estero, destando un concorso straordinario di devoti e curiosi.

Per accertarsi che Bernardetta non fosse una visionaria o malata di mente, si ebbero più sopralluoghi da parte dell'autorità ecclesiastica e di quella civile; i medici constatarono la normalità e la sincerità della fanciulla, e la Madonna provava la verità dell'apparizione coi miracoli.

In breve tempo i numerosissimi devoti edificarono una chiesa che fu dai Sommi Pontefici arricchita di titoli e privilegi.

L'acqua scaturita nell'interno della grotta continua anche ai nostri giorni a operare prodigi; in questa vengono immersi gli ammalati e molti vengono miracolosamente sanati.


PRATICA. La fede è condizione principale per ottenere le grazie di Dio.

PREGHIERA. O Dio, che per l'Immacolata Concezione della Vergine, preparasti al tuo Figliuolo una degna abitazione, Ti supplichiamo umilmente che, celebrando l'Apparizione della Vergine, conseguiamo la salute dell'anima e del corpo.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Lourdes, in Frància, l'Apparizione della beata Vergine Maria Immacolata.

SUPPLICA


Supplica alla Madonna di Lourdes


Col cuore colmo di gioia e di stupita meraviglia per la Tua Visita alla nostra terra, Ti ringraziamo o Maria per il dono della Tua premurosa attenzione per noi. La Tua luminosa presenza a Lourdes è il segno ancora nuovo della Tua bontà vigile e materna. Vieni in mezzo a noi per continuare a ripeterci l’appello che un giorno rivolgesti a Cana di Galilea: «Fate quello che Egli vi dirà» (Gv2,5). Accogliamo questo invito come segno della Tua missione materna per il popolo dei redenti, conferita a Te da Gesù sulla croce, nell’ora della passione. Saperti e sentirti Madre nostra ci riempie di gioia e di fiducia: con Te non saremo mai soli e abbandonati. Maria, Madre, speranza, rifugio, grazie.

Ave Maria…

Le tue parole a Lourdes, Maria del Cielo, furono preghiera e penitenza! Le accogliamo come eco fedele del Vangelo di Gesù, come programma lasciato dal Maestro a quanti vogliono accogliere il dono della vita nuova che rende gli uomini figli di Dio. Da Te oggi, o Maria, imploriamo una fedeltà e una generosità rinnovate per mettere in pratica questo grido evangelico. Preghiera, come abbandono fiducioso alla bontà di Dio, che ascolta ed esaudisce, al di là di ogni nostra richiesta; Penitenza, come cambiamento del cuore e della vita, per fidarci di Dio, assimilare il suo progetto di amore per noi.

Ave Maria…

Luce, acqua zampillante, vento, terra: sono i segni di Lourdes, piantati per sempre da Te, o Maria! Vogliamo, come i ceri di Lourdes, innanzi alla tua immagine venerata, brillare nella comunità cristiana, per la saldezza della nostra fede. Vogliamo accogliere l’acqua viva che Gesù ci dona nei sacramenti, come gesti del suo amore che guarisce e rigenera. Desideriamo camminare come gli Apostoli del Vangelo, al soffio della Pentecoste, per continuare a narrare che Dio ci ama e Cristo è morto e risorto per noi. Vogliamo anche amare i luoghi dove Dio ci ha posti e ci chiama ogni giorno a compiere la Sua volontà, i luoghi della nostra santificazione di ogni giorno.

Ave Maria…

Maria, Serva del Signore, Consolazione della Chiesa e dei cristiani, Guidaci oggi e sempre. Amen. Salve Regina…

Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.