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08 settembre, 2023

✝ Pensiero del 08 settembre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, quando ti penso, m’illumino, d’immenso. Dai un bacio, alla Vergine Maria, da parte mia. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi.

Efesini 5:15-16



SOLENNITÀ DELLA NATIVITÀ DELLA VERGINE MARIA

Martedì – 23a Tempo Ordinario – Sollennità della Natività della Beata Vergine Maria 

Meditazione sul Vangelo di Mt 1,1-16.18-23

La sorgente dell’acqua di vita.

San Pier Damiani (vissuto tra il 1007 e il 1072) in uno dei suoi “Discorsi” ci apre la strada per comprendere e vivere la festa di oggi. Egli scrive: «La natività della beatissima e incontaminata Madre di Dio giustamente reca agli uomini una gioia immensa e tutta particolare, poiché è l’inizio di tutta l’umana salvezza. Come era impossibile che si compisse la redenzione del genere umano, se il Figlio di Dio non fosse nato dalla Vergine, così era necessario che nascesse quella Vergine dalla quale il Verbo avrebbe assunto la carne umana. Era cioè necessario che prima fosse edificata la casa nella quale il Re del Cielo, discendendo sulla terra, si sarebbe degnato di porre la sua dimora». Nella nascita di Maria la Chiesa scorge l’annuncio di quella di Gesù e accogliendo la Madre gioisce per il Figlio. E’ in questa direzione che i testi liturgici guidano la nostra meditazione e preghiera, narrandoci la Madre attraverso il Figlio con tre immagini.

Maria è “l’aurora della salvezza”, da cui nasce “il Sole di giustizia”. Il suo arrivo nella storia umana e il suo sì alla Parola di Dio sono per noi annuncio di salvezza. Guardando lei e accogliendola nella nostra vita, ci apriamo al sorgere di Gesù e permettiamo alla sua Luce di levarsi su di noi. La seconda immagine ci è regalata dal salmo responsoriale: la Chiesa, rispondendo alla Parola con cui Dio, nella prima lettura, le annuncia la nascita del Messia, Re Pastore del suo popolo, canta: «Il Signore ha posto in te le sorgenti della vita». Maria è come la città di Sion, amata e fondata da Dio sul suo santo monte, dove ognuno può ritrovare le proprie origini: «tutti là sono nati». Da lei, come da Sion, sgorgano le acque della vita. Attraverso Maria possiamo anche noi abbeverarci alla fonte, Cristo. La terza immagine, che ci suggeriva anche Pier Damiani nel suo bel testo, possiamo coglierla dal testo evangelico. È un testo solo in apparenza arido e un po’ ostico, in realtà ricco e pieno di significati. Noi ne vogliamo cogliere uno. Al re Davide che voleva costruirgli una casa, Dio promette di edificare una discendenza (2Sam 7,1142). Proprio in essa Dio sceglie di venire a cercare la dimora per il Figlio che entra da Messia nella storia umana e la trova in Maria, sposa di Giuseppe, della casa di Davide: Dio, attraverso le generazioni, si costruisce in Maria una casa dove poter venire ad abitare fra gli uomini.

La liturgia ci fa chiedere a Dio che la festa della natività della Madonna ci faccia crescere nella pace. Ed è effettivamente una festa che deve aumentare la pace in noi, perché ci parla dell'amore di Dio verso di noi.
La nascita di Maria è il segno che Dio ha preparato per noi la salvezza: per questo ha preparato il corpo e l'anima della madre di Gesù, che è anche madre nostra.
San Paolo nella lettera ai Romani scrive: "Quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo" (8,29). Questo è particolarmente vero per la Vergine santa, predestinata ad essere conforme all'immagine del Figlio di Dio e figlio suo. E Dio ha predisposto tutte le cose secondo questa intenzione: "Sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio", troviamo poco prima nella stessa lettera.
Dio ha preparato tutte le generazioni umane in vista della nascita di Maria, in vista della nascita di Gesù, e insieme ha agito con mezzi soprannaturali.
E nel Vangelo di oggi si può dire che appaiono sia la parte naturale che quella soprannaturale, l'una e l'altra necessarie per la nascita di Maria.
Questa lunga serie di generazioni, così monotone alla lettura, è in realtà come la sintesi di una storia vivente, spesso anche di peccatori, che è stata condotta da Dio verso la nascita di Maria e di Gesù.
Alla fine però il disegno di Dio si è realizzato con mezzi straordinari, sconcertanti: Giuseppe non capisce ciò che succede, perché avviene per opera dello Spirito Santo. Non bastano dunque le generazioni
umane che si succedono nel tempo per il compimento del progetto di Dio: è necessario l'intervento dello Spirito Santo.
Tutto dunque ci parla dell'amore di Dio: amore di Dio creatore, amore di Dio salvatore.
Oggi dobbiamo, più di sempre, dire a Dio la nostra riconoscenza, la nostra gioia perché egli ha amato Maria e ci ha amati.

Venerdì 08 Settembre    

Natività B.V. Maria (f); S. Sergio I; B. Federico Ozanam

22.a del Tempo Ordinario

Mi 5,1-4 opp. Rm 8,28-30; Sal 12; Mt 1,1-16.18-23

Gioisco pienamente nel Signore


Beata sei tu, o Vergine Maria, e degna di ogni lode:

«Da te è nato il sole di giustizia, Cristo nostro Dio».


SALMO RESPONSORIALE (Salmo 12)
Rit: Gioisco pienamente nel Signore.

Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi.

Io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato.

Beata sei tu, o Vergine Maria, e degna di ogni lode:

«Da te è nato il sole di giustizia, Cristo nostro Dio».


07 settembre, 2023

✝ Pensiero del 07 settembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, sono riuscita anche ad entrare in chiesa ed abbiamo acceso, una Candela. Grazie di cuore, per la bella giornata.

Barbara




Versetto del Giorno

Avete solo bisogno di costanza, perché dopo aver fatto la volontà di Dio possiate raggiungere la promessa.

Ebrei 10:36



06 settembre, 2023

La loro, memoria, sia benedetta riposate in pace

Joseph Brilleslijper Fijtje Gerritse

La loro, memoria, sia benedetta.
06 settembre 1944 06 settembre 2023



Riposate in pace


✝ Pensiero del 06 settembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, domani, per me, sarà un giorno importante. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene».

Salmo 16:2


05 settembre, 2023

Ci sono creature, destinate a non avere, ma a donare la felicità.

 Ci sono creature, destinate a non avere, ma a donare la felicità.




✝ Pensiero del 05 settembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, TU, sei fuggito dalle passioni giovani, per dare spazio alla Giustizia, alla Fede, e la Carità, per salvare tutti noi. Grazie di cuore.

Barbara



Versetto del Giorno

Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro.

II Timoteo 2:22 

04 settembre, 2023

Memoria della BEATIFICAZIONE DI ALBINO LUCIANI, PAPA GIOVANNI PAOLO I.

 Memoria della BEATIFICAZIONE DI ALBINO LUCIANI, PAPA GIOVANNI PAOLO I. 


 PREGHIERA D'INTERCESSIONE al Beato Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani)

"Dio Trinità, Cenacolo d’Amore, Sorgente di Santità, dalla cui benevolenza ha inizio la vita e nella cui volontà cresce la nostra felicità, a Te chiediamo d’esaltare tra noi l’opera del tuo amor nel riconoscere la santità originale del beato Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I. Nelle nostre necessità invochiamo la sua intercessione per ottenere la grazia di cui abbiamo bisogno…….. Fa che sia a noi concesso di imitare il suo sereno abbandono in Te. Ci sostenga l’esempio della sua preghiera con cui durante la vita apriva tutto il suo cuore a Te e ora, nella tua gloria, Ti loda. Amen"


(Vincenzo Savio S.D.B. Vescovo di Belluno-Feltre).


 




Santa Rosalia

 Santa Rosalia

autore: Giuseppe Velasco anno: XVIII sec titolo: Ritratto di Santa Rosalia
ome: Santa Rosalia
Titolo: Vergine, eremita di Palermo
Nome di battesimo: Rosalia Sinibaldi
Nascita: 1130, Palermo
Morte: 1166, Monte Pellegrino
Ricorrenza: 4 settembre
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
1170, Palermo , Vescovo Gualtiero Offamilio


Nacque da Sinibaldo, signore di Quisquina e discendente del re Carlo Magno. I genitori si preoccuparono di educare la fanciulla nei principi cristiani. E la piccola Rosalia corrispose alle cure dei genitori. Devotamente attendeva alle pratiche di pietà, amava teneramente la Madonna, e per la sua innocenza e bontà di cuore divenne l'idolo dei genitori.

Conoscendo il pregio della verginità, generosamente si consacrò tutta al suo sposo Gesù, mantenendosi illibata per tutta la sua vita. Crescendo negli anni e venendo a conoscere quanto perfido sia il mondo e quanto difficilmente un giglio possa conservarsi intatto tra il fango, fuggì dalla casa paterna e si ritirò in una grotta nei crepacci del monte Quisquina presso Palermo, per darsi all'unione perfetta col suo Sposo Celeste.

Sant'Anna la Vergine e il Bambino
autore Antoon van Dyck anno 1624
titolo Santa Rosalia incoronata dagli angeli



Solo una pastorella conosceva il luogo del rifugio di Rosalia ed ogni giorno le portava pane e latte. P difficile esporre a quali aspre penitenze e digiuni si sottopose Rosalia. Si vede ancora la grotta in cui dimorava. Vi si scende per una scala come in un sepolcro: umida, oscura. Si conserva tutt'ora la pietra su cui riposava la Santa e sul muro si vedono scolpite queste parole: a Io, Rosalia, figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rosa, per amore del Signore mio Gesù Cristo scelsi di abitare in questa grotta ».

Non vi restò però molto tempo perché avvisata dal suo Angelo che se ivi fosse restata presto sarebbe stata trovata dai suoi genitori, si diresse verso il monte Pellegrino. Sulla sommità del monte gli Angeli le indicarono una grotta che aveva un'apertura appena sufficiente per entrarvi. La luce, penetrando in essa, ne rischiarava le nere pareti; il suolo era talmente bagnato che a stento Rosalia trovò un angolo dove riposarsi senza sprofondare nel fango.

Condusse quel genere di vita per vari anni, finché lo Sposo Divino la chiamò a sò. Una viva luce in quella notte illuminò tutto il monte Pellegrino. A tale improvviso prodigio tutta Palermo si scosse, non conoscendone la ragione. Allora quell'umile pastorella che era stata a parte dei segreti della Santa, corse in città ad annunziare la sua morte. Fu trovata morta dai pellegrini il 4 settembre del 1165. Il giorno seguente si radunò tutto il popolo ed in processione salirono a prendere il prezioso corpo di S. Rosalia, trasportandolo trionfalmente nella cattedrale.

D'allora in poi il Signore si degnò di glorificare la Santa con ripetuti miracoli e il culto di lei andò sempre più crescendo nella città di Palermo e fuori, tanto che quando la Sicilia nel 1625 fu desolata dalla peste, con voce unanime quel popolo si volse a S. Rosalia, trasse le sue reliquie dalla cattedrale, le portò processionalmente per la città ed il terribile morbo parve.

PRATICA. Facciamo oggi una mortificazione per amor di Dio.

PREGHIERA. Esaudiscici o Dio, nostro Salvatore affinché come ci rallegriamo per la festa della beata vergine Rosalia, così veniamo ammaestrati nella vera devozione.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Palèrmo il natale di santa Rosalia, Vergine Palermitana, discendente dal sangue regale di Carlo Magno, la quale, per amore di Cristo, fuggì il principato paterno e la reggia, e, solitaria nei monti e nelle spelonche, menò una vita celeste.

(LA) « Ego Rosàlia Sinibaldi Quisquinae Et Rosarum Domini Filia Amore D.ni Mei Iesu Christi In Hoc Antro Habitari Decrevi »

(IT) « Io Rosalia di Sinibaldo, figlia del Signore della Quisquina e del Monte delle Rose, per amore del mio Signore Gesù Cristo, ho deciso di abitare in questa grotta ».



✝ Pensiero del 04 settembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, dai un abbraccio da parte mia, alla tua cara Mamma Rosalia, oggi, è il suo onomastico; dai un caro abbraccio anche al tuo caro papà Vincenzo.

Barbara



Versetto del Giorno

Il pungiglione della morte, è il peccato e la forza, del peccato è la legge.

I Corinzi 15:56


Memoria Liturgica di SANTA ROSALIA, protettrice della città di Palermo.



Memoria della BEATIFICAZIONE DI ALBINO LUCIANI, PAPA GIOVANNI PAOLO I.

Meditazione del Vangelo di Lc 4,16-30

Il profeta e la sua patria.

Gesù si presenta ufficialmente davanti ai suoi concittadini come il profeta inviato da Dio, applicando a sé le parole di Isaia 61,1-2. Egli sarà il liberatore del suo popolo e di quanti soffrono ingiustizie. A Nazaret la sua manifestazione è ostacolata dalla diffidenza e dall’ostilità degli ascoltatori. Gli abitanti del villaggio in cui ha vissuto quasi tutta la sua vita non lo riconoscono come l’inviato di Dio, mentre a Cafarnao anche i demoni lo proclamano “il Santo di Dio” (Lc 4,34). Il vangelo è destinato ai giudei, ma trova accoglienza, fin dall’inizio, anzitutto ai pagani.

Possiamo dire che la liberazione degli oppressi costituisce uno dei tratti più caratteristici di tutto il messaggio di Gesù. Per Isaia 56,8, il vero digiuno è dedicarsi al servizio del prossimo mediante opere di misericordia tra cui la liberazione dei prigionieri. I “poveri” ai quali è destinato il messaggio del vangelo non sono solo coloro che mancano dei beni materiali indispensabili per condurre un’esistenza dignitosa, ma ognuno di noi, povero con la sua umanità dinanzi alla grandezza incommensurabile di Dio. Il vangelo, infatti, annuncia la liberazione da ogni forma di schiavitù, fisica e morale, già in questa vita, prima ancora che nella vita eterna. Il Lieto Annuncio, il Vangelo, che Gesù propone ai suoi uditori non è una dottrina, ma è Lui stesso. Egli è la salvezza ed è anche la via per conseguirla. La grazia accordata da Dio agli uomini passa attraverso la sua Persona, anzi, è Lui stesso. Questa grazia e questa salvezza è destinata ad ogni uomo, prescindendo dalla terra d’origine, dalle condizioni sociali ed economiche. Con il proverbio «nessun profeta è bene accetto in patria», Gesù esplicita il suo destino di profeta inascoltato ed emarginato. Egli prevede fin d’ora l’indurimento del popolo d’Israele e l’elezione dei popoli pagani. Già la parte finale di questo brano presagisce alla sua violenta eliminazione, fuori dalla città, come il vangelo racconterà nel seguito. Il modo in cui Gesù ha scandalizzato i suoi concittadini di allora è identico a quello con cui scandalizza noi oggi. La tentazione di addomesticare Cristo è di tutti e di sempre, ma Gesù non si lascia intrappolare: o lo si accoglie nel modo giusto o Lui se ne va.

Nel Vangelo di Luca l'episodio della predica di Gesù nella sinagoga di Nazaret ha valore programmatico, perciò è tanto più importante capire con esattezza il suo significato. Spesso viene interpretato in modo erroneo, perché si cerca di imporre al testo di Luca la prospettiva del passo parallelo di Marco e Matteo, mentre l'orientamento di Luca è diverso.
Luca lo vediamo distingue chiaramente due tempi contrastanti in questa visita alla sinagoga di Nazaret. In un primo tempo Gesù legge una profezia di Isaia e la dichiara adempiuta, perché lui stesso sta predicando l'anno di grazia annunziato dall'oracolo profetico. La reazione della gente di Nazaret è quanto mai favorevole: "Tutti gli rendevano testimonianza scrive l'evangelista ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca". In un secondo tempo, però, Gesù riprende a parlare citando l'esempio del profeta Elia e del profeta Eliseo, entrambi autori di miracoli a profitto non di connazionali, bensì di stranieri: la vedova di Sarepta e il siro Naaman il lebbroso. Allora la reazione dei nazaretani si capovolge: "Tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno", al punto di voler perfino uccidere Gesù, precipitandolo in un precipizio.
Come si spiega questo completo voltafaccia? Per spiegarlo correttamente occorre capire i sentimenti dei compaesani di Gesù. Quando dicono, dopo il suo primo intervento: "Non è il figlio di Giuseppe?" non lo dicono con un senso di disprezzo, come negli altri sinottici, ma per sottolineare che Gesù, questo nuovo, ammirevole profeta, è un loro compaesano, quindi appartiene a loro. Il loro atteggiamento esprime una tendenza possessiva. Se Gesù ci appartiene, pensano, deve riservare a noi il primo posto nel suo ministero, deve fare per noi i miracoli! Gesù avverte questi loro pensieri e non li accetta, anzi li denuncia: "Di certo voi mi direte: Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui nella tua patria!". Ma Gesù ribatte: "Nessun profeta è "accoglibile" nella sua patria" ("accoglibile" è la traduzione precisa del termine usato qui da Luca). E Gesù lo spiega con gli esempi di Elia e di Eliseo. Gesù, cioè, si è opposto risolutamente alla tendenza possessiva dei suoi concittadini e ha richiesto loro una grande apertura di cuore, li ha invitati ad accettare che egli si dedicasse al servizio di altra gente, che andasse altrove a compiere i suoi miracoli. Contrastato, l'affetto possessivo si muta in odio violento (tanti drammi passionali si spiegano così; tanto più era forte l'affetto possessivo, tanto più violenta è la reazione contraria).
Se vogliamo essere veramente con lui, lo dobbiamo accompagnare quando va verso altra gente e quindi accogliere le grandi intenzioni missionarie della Chiesa. Soltanto così siamo veramente uniti al cuore di Gesù, altrimenti il nostro è un certo egoismo spirituale, che, per quanto spirituale, rimane egoismo, contrario alla carità di Cristo.

Lunedì 4 Settembre 

S. Mosè pr.; S. Rosalia; B. Caterina Mattei

22.a del Tempo Ordinario

1Ts 4,13-18; Sal 95; Lc 4,16-30

Il Signore viene a giudicare la terra


Lo Spirito del Signore è sopra di me; mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

(Luca 4,18)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 95)
Rit: Il Signore viene a giudicare la terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Lo Spirito del Signore è sopra di me; mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

(Luca 4,18)

03 settembre, 2023

RICORDIAMO LA SCOMPARSA DEL GENERALE DALLA CHIESA, prefetto di Palermo, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, assassinati in un agguato mafioso.

 RICORDIAMO LA SCOMPARSA DEL GENERALE DALLA CHIESA, prefetto di Palermo, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, assassinati in un agguato mafioso.



Memoria campo di Westerbork

 "Campo di transito ebraico della polizia": ebrei olandesi nel campo di raccolta di Westerbork prima del loro trasporto ad Auschwitz (foto del 1942/43). Le famiglie Brilleslijper e Frank furono deportate nel campo di sterminio il 3 settembre 1944.



✝ Pensiero del 03 settembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, dai un abbraccio da parte mia, al GENERALE CARLO ALBERTO DALLA CHIESA ed alle sue mogli.

Barbara


Versetto del Giorno

La persona benefica avrà successo e chi disseta sarà dissetato.

Proverbi 11:25


Memoria


03 settembre 1944 03 settembre 2023

Campo di transito di Westerbork


Memoria

03 settembre 1892 03 settembre 3023

Muore assassinato il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, con la seconda moglie e la sua scorta.



02 settembre, 2023

✝ Pensiero del 02 settembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, da ieri, è iniziato il mese settembre, tempo, ma non è vero, che il tempo cura, le ferite, perché il dolore cresce sempre di più; si vive per conservare la TUA memoria.

Barbara


Versetto del Giorno

Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo».

Matteo 17:5



01 settembre, 2023

L’INVASIONE DELLA POLONIA, AUTUNNO 1939

 L’INVASIONE DELLA POLONIA, AUTUNNO 1939


Le truppe tedesche invasero la Polonia il 1° settembre 1939, scatenando la Seconda Guerra Mondiale. In risposta all’aggressione tedesca, Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania nazista.





Invasione e spartizione della Polonia






Il 1° settembre 1939 i tedeschi invasero la Polonia. Per giustificare la propria azione, i propagandisti nazisti accusarono la Polonia di perseguitare i cittadini di etnia tedesca che vivevano in Polonia. Inoltre, sostennero falsamente che la Polonia, insieme ai suoi alleati Gran Bretagna e Francia, stesse pianificando di circondare e smembrare la Germania. Le SS, in collusione con l’esercito tedesco, organizzarono un falso attacco contro una stazione radio tedesca. I tedeschi accusarono poi i polacchi dell’attacco. Hitler sfruttò questa azione per lanciare una campagna di “ritorsione” contro la Polonia. 

La Germania lanciò l’attacco a sorpresa all’alba del 1° settembre 1939, con una forza avanzata che contava più di 2.000 carri armati supportati da circa 900 bombardieri e da più di 400 aerei da combattimento. In totale, per l’invasione la Germania dispiegò 60 divisioni e circa 1,5 milioni di uomini. A nord, dalla Prussia orientale e dalla Germania, e a sud dalla Slesia e dalla Slovacchia, le unità tedesche sfondarono rapidamente le difese polacche lungo il confine e avanzarono verso Varsavia in un massiccio attacco di accerchiamento. 

La Polonia si mobilitò tardi e considerazioni di natura politica costrinsero il suo esercito a dispiegarsi in modo svantaggioso. Inoltre, l’esercito polacco mancava di armi e attrezzature moderne, aveva poche unità armate e motorizzate e poteva dispiegare poco più di 300 aerei, la maggior parte dei quali furono distrutti dalla Luftwaffe (l’aviazione militare tedesca) nei primi giorni dell’invasione. Nonostante l'esercito polacco combattesse tenacemente, infliggendo gravi perdite ai tedeschi, venne sconfitto nel giro di qualche settimana. Il mondo adottò un nuovo termine per descrivere la strategia di guerra vincente della Germania: Blitzkrieg, o “guerra lampo”. La strategia prevedeva un attacco massiccio a sorpresa, concentrando unità corazzate che si muovevano rapidamente supportate da un intervento aereo schiacciante. 

Gran Bretagna e Francia, fedeli all’accordo a garanzia dei confini polacchi, dichiararono guerra alla Germania il 3 settembre 1939. Tuttavia, quando l’Unione Sovietica invase la Polonia da est, il 17 settembre, quest’ultima si trovò a combattere una guerra su due fronti. Il giorno stesso il governo polacco abbandonò il Paese. 

Dopo pesanti bombardamenti aerei e terrestri, Varsavia si arrese ai tedeschi il 27 settembre 1939. 
 
In conformità al protocollo segreto del patto di non aggressione, il 29 settembre 1939 la Germania e l’Unione Sovietica si spartirono la Polonia. La linea di divisione fu fissata lungo il fiume Bug. 

Gli ultimi strascichi di resistenza delle unità polacche terminarono il 6 ottobre. 

La capitolazione di Varsavia

Le truppe tedesche raggiunsero Varsavia l'8 e il 9 settembre 1939. Durante l'assedio, la città subì pesanti distruzioni a causa degli attacchi aerei e dei bombardamenti dell'artiglieria tedesca. Varsavia si arrese il 28 settembre. Qui si vedono le truppe tedesche mentre occupano la città. Queste scene sono parte del film "Racconto di una città" realizzato da un'unità della Resistenza polacca.


L’occupazione tedesca della Polonia

Nell’ottobre 1939, la Germania annetté direttamente gli ex territori polacchi posti lungo il confine orientale tedesco: la Prussia occidentale, Poznań, l’Alta Slesia e l’ex Città libera di Danzica. Il resto della Polonia occupata dai tedeschi, comprese le città di Varsavia, Cracovia, Radom e Lublino, fu organizzato sotto il cosiddetto Generalgouvernement (Governatorato generale) alla cui guida fu posto un governatore generale civile, l’avvocato del partito nazista Hans Frank.

La Germania nazista occupò il resto della Polonia quando invase l’Unione Sovietica, nel giugno 1941. La Polonia rimase sotto l’occupazione tedesca fino alla fine del gennaio del 1945.

























































✝ Pensiero del 01 settembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, Beati coloro, che sanno perseguitati, per l’Amore di Cristo, perché del suo Amore, saranno saziati.

Barbara



Versetto del Giorno

Beati voi quando v’insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

Matteo 5:11


Memoria

01 settembre 1939 01 settembre 2023


SCOPPIÒ LA SECONDA GUERRA MONDIALE