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30 giugno, 2024

✝ Pensiero del 30 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, quando l'amore, è vero.......l'amore, vince su tutto!

Barbara


Versetto del Giorno

Lo stolto non ama la prudenza, ma vuol solo far mostra dei suoi sentimenti.

Proverbi 18:2



29 giugno, 2024

Santi Pietro e Paolo

 Santi Pietro e Paolo

autore: Guido Reni anno: 1604 titolo: Paolo rimprovera Pietro penitente luogo: Palazzo Brera, Milano



Nome: Santi Pietro e Paolo
Titolo: Apostoli
Ricorrenza: 29 giugno
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Solennità


Tutto il Popolo di Dio è debitore verso di loro per il dono della fede. Pietro è stato il primo a confessare che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio. Paolo ha diffuso questo annuncio nel mondo greco-romano. E la Provvidenza ha voluto che tutti e due giungessero qui a Roma e qui versassero il sangue per la fede. Per questo la Chiesa di Roma è diventata, subito, spontaneamente, il punto di riferimento per tutte le Chiese sparse nel mondo. Non per il potere dell'Impero, ma per la forza del martirio, della testimonianza resa a Cristo! (Papa Francesco)

L'incontro

Un giorno Saulo decise di andare a Gerusalemme per fare la conoscenza di Kephas (da “Pietra”, in greco), il nome che darà sempre a Pietro e “rimase quindici giorni presso di lui” (Gal. 1,18). Senz’altro quest'ultimo gli insegnò la tradizione orale relativa a Gesù che Paolo non aveva conosciuto (cf. 1Cor. 11,23-35), ed anche una interpretazione cristologica dei profeti, secondo l’insegnamento del Maestro fra i suoi discepoli.

L'incidente di Antiochia

Verso l'anno 48, quindi prima del Concilio di Gerusalemme, ad Antiochia sorse il dibattito sulla necessità della circoncisione per i non-Giudei, poiché alcuni cristiani giudei insistettero sulla "libertà acquisita in Cristo Gesù". Paolo e Barnaba, insieme al greco Tito, vennero inviati a Gerusalemme per discutere la questione con gli Apostoli e gli Anziani. Questi riconobbero Tito, non circonciso, e confermarono la validità dell'annuncio di Paolo sulla libertà della grazia, assegnando a Pietro la missione verso i Giudei e a Paolo quella verso i pagani.

Durante una visita di Pietro ad Antiochia, avvenne il famoso Incidente di Antiochia: Pietro inizialmente accettò di mangiare con i cristiani pagani, ma cambiò comportamento all'arrivo di alcuni inviati da Giacomo, causando la reazione indignata di Paolo: “Mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto”.

Paolo, vedendo questo comportamento come ipocrita e contrario al vangelo della libertà in Cristo, confrontò Pietro pubblicamente. Paolo accusò Pietro di forzare i gentili a "vivere come giudei" nonostante lui stesso non seguisse più strettamente le leggi giudaiche:  «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?»

Paolo sottolineò che la fede in Cristo superava le distinzioni legali come la circoncisione, insistendo sulla nuova vita nella fede e sulla supremazia della divina promessa rispetto alla legge. 
 
Paolo rimprovera Pietro penitente
titolo Paolo rimprovera Pietro penitente
autore Guido Reni anno 1605 circa

Nonostante il compromesso di Gerusalemme permettesse l'esistenza di comunità miste, la piena comunione tra circoncisi e non circoncisi rimase problematica. Paolo, alla fine, proseguì la sua missione con Sila, aprendo un nuovo capitolo nel suo ministero.

S. PIETRO APOSTOLO

Pietro nacque a Betsaida in Galilea da poveri genitori. Quegli che doveva divenire il primo Papa, la prima colonna della Chiesa, era un semplice pescatore. Però era uno di quegli israeliti semplici e retti che aspettavano con cuore mondo il Redentore d'Israele. continua >>

S. PAOLO APOSTOLO

Saulo, in seguito Paolo, nacque a Tarso, capitale della Cilicia, nei primissimi anni dell'era volgare. Fu circonciso l'ottavo giorno, ricevendo il nome di Saulo a ricordo del primo re d'Israele, il più grande personaggio della tribù di Beniamino, cui la famiglia apparteneva. continua >>

MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.

ICONOGRAFIA


San Pietro e San Paolo
titolo San Pietro e San Paolo
autore Vincenzo Camuccini anno 1825


Nelle raffigurazioni, gli apostoli, sono sempre rappresentati con i loro attributi classici, le chiavi per Pietro e il libro e la spada per Paolo come ad esempio nella splendida tavola di Carlo Crivelli artista che non ha bisogno di presentazioni o come nella tela di Vincenzo Camuccini, pittore romano del XIX sec, dove i santi sono illuminati dalla luce dello Spirito Santo.

Santi Pietro e Paolo
titolo Santi Pietro e Paolo
autore Carlo Crivelli anno 1470


Non mancano le opere dedicate ai santi insieme alla Vergine come nella bella tela di Costantino Pasqualotto pittore veneziano.

Madonna con i Santi Pietro e Paolo
titolo Madonna con i Santi Pietro e Paolo
autore Costantino Pasqualotto anno XVIII sec


Splendide anche le rappresentazioni dei maestri insieme ad angioletti e putti e sempre con i loro classici attributi come nella tela di un pittore ignoto probabilmente di origini piacentino-parmense.

Santi Pietro e Paolo
titolo Santi Pietro e Paolo
autore Ambito piacentino-parmense anno XVIII sec


E anche durante il loro martirio molti artisti hanno dedicato grandi opere che raffigurano la scena come nella tela di Vincenzo Riolo, artista palermitano, il Martirio dei Santi Pietro e Paolo

Martirio dei Santi Pietro e Paolo
titolo Martirio dei Santi Pietro e Paolo
autore Vincenzo Riolo anno XVIII sec

✝ Pensiero del 29 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, TU, SEI STATO, LA COLONNA PORTANTE, PER TUTTA LA TUA CARA FAMIGLIA.


Ti ringrazio di cuore, d'aver salvato, mio fratello, quel giorno, di tanti anni, fa che poteva essere mortale.

Barbara


Versetto del Giorno

E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione.

Efesini 4:30

Sabato – 12.a Tempo Ordinario – Ss. PIETRO E PAOLO APOSTOLI – solennità

Meditazione del Vangelo di Mt 16,13-19

Le colonne della Chiesa.

È una sorta di sondaggio di opinione quello che Gesù conduce nella regione di Cesarea di Filippo, all’estremo nord della Palestina, ai piedi dell’Ermon, nel punto più lontano da Gerusalemme, quindi in zona pagana. Gesù interroga i suoi discepoli: è Lui, infatti, che deve mettere in questione noi, non noi Lui.

Questa è la fede: lasciarci interrogare da Gesù e risponderGli secondo lo Spirito. La gente scambia il Messia con un profeta: è come scambiare un re col suo ambasciatore. Certamente Giovanni Battista, Elia o Geremia sono figure grandi, ma ormai appartengono al passato. Come si può scambiare Gesù con un morto, sia pure grande? Gesù incalza: “Ma voi chi dite che io sia?”. Da sottolineare il ma; Gesù si aspetta una risposta alta ed altra, non come quella della gente. Pietro risponde: Tu sei il Cristo, cioè il Messia. Gesù è l’unico Messia e il Figlio unico del Padre. Il cristianesimo non è una formula, né una teoria: è una Persona. Da notare che Pietro è l’unica persona in tutto il primo vangelo ad essere dichiarato “beato”. Simone non ha scoperto questa verità con forze umane (carne e sangue) ma per rivelazione dall’alto. Su di lui, come su di una roccia, Gesù fonderà la sua Chiesa, la nuova comunità che Gesù sta per costruire e di cui Pietro sarà la pietra di fondamento. Il regno della morte (gli inferi) non potrà trattenere in suo potere i membri della comunità messianica radunata da Gesù. Le chiavi sono l’immagine dell’autorità conferita a Pietro; è l’autorità di legare o di sciogliere, che significa: proibire o permettere, o anche ammettere ed escludere dalla comunità. Gesù è il Cristo, ha riconosciuto giustamente Pietro. Come lui, Paolo ne porta la notizia “fino agli estremi confini”, allargando gli orizzonti del vangelo al mondo e quelli del mondo alla salvezza rivelata da Gesù. Anche al termine della sua missione, quando sente di essere vicino alla fine, la sua professione di fede raggiunge i discepoli che lo avevano seguito: “Il Signore mi è stato vicino e mi ha dato forza… mi libererà da ogni male e mi salverà per il suo regno eterno” (Tm 4, 17-18). La testimonianza di Pietro e Paolo, “colonne” della Chiesa, ci fa prendere coscienza dell’universalità della Chiesa e della sua unità in ogni luogo e tempo. Chiamati in modi diversi all’apostolato, i due santi hanno condiviso la stessa grazia e la stessa passione. “L’uno è stato il primo a confessare la fede, ma l’altro si è distinto nella sua difesa e nella sua spiegazione. Ispirato dall’alto, l’uno ha proclamato il Cristo Figlio del Dio vivente, ma l’altro è stato scelto per riconoscere in questo stesso Verbo la sapienza e la potenza di Dio. L’uno ha riunito la prima comunità fra gli ebrei, l’altro è diventato l’apostolo e il dottore delle genti. Così, essi hanno riunito l’unica famiglia di Cristo e una stessa festa ed una stessa gloria li associa per sempre” (Sacramentario di Verona, VI secolo).


Per capire l’azione e insieme la bellezza della narrazione del Vangelo, bisogna considerare il suo sfondo geografico. Cesarea di Filippo si estendeva ai piedi del monte Ermon. Una delle grotte era dedicata al dio Pan e alle ninfe. Sulla sommità di una rupe, Erode aveva fatto costruire un tempio in onore di Cesare Augusto, mentre Filippo, suo figlio, aveva ingrandito questa località dandole il nome di Cesarea. Venerare un idolo e un uomo dagli Ebrei era considerato un’opera satanica, e perciò la grotta era considerata l’ingresso del regno di Satana: l’inferno. Ci si aspettava che, un giorno o l’altro, gli abissi infernali scuotessero questa rupe e inghiottissero il tempio sacrilego. In questo luogo spaventoso, si svolse un dialogo fra Gesù, il Figlio del Dio vivente, e Simone, il figlio di Giona. Gesù parla di un’altra pietra sulla quale edificherà un altro tempio, la Chiesa di Dio. Nessuna potenza infernale potrà mai prevalere su di essa. Simone, in quanto responsabile e guardiano, ne riceve le chiavi, e così il potere di legare e di sciogliere, cioè l’autorità dell’insegnamento e il governo della Chiesa. Grazie a ciò, Simone ne è diventato la pietra visibile, che assicura alla Chiesa ordine, unità e forza. La Chiesa non potrà essere vinta né da Satana né dalla morte, poiché Cristo vive ed opera in essa. Ogni Papa è il Pietro della propria epoca.

Sabato 29 Giugno 
SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (s); B. Raimondo Lullo; S. Siro
12.a del Tempo Ordinario
At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19
Il Signore mi ha liberato da ogni paura

Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.

Matteo 16,18


SALMO RESPONSORIALE (Salmo 33)

 Il Signore mi ha liberato da ogni paura

Il Signore mi ha liberato da ogni paura.

Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore:

i poveri ascoltino e si rallegrino. 

Magnificate con me il Signore,

esaltiamo insieme il suo nome.

Ho cercato il Signore: mi ha risposto

e da ogni mia paura mi ha liberato. 

Guardate a lui e sarete raggianti,

i vostri volti non dovranno arrossire.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo salva da tutte le sue angosce. 

L’angelo del Signore si accampa

attorno a quelli che lo temono, e li libera.

Gustate e vedete com’è buono il Signore;

beato l’uomo che in lui si rifugia. 


Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.

Matteo 16,18

28 giugno, 2024

✝ Pensiero del 28 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, sei il mio valore assoluto, dopo Cristo e la Madonna.

Barbara


Versetto del Giorno

La parola di Cristo, dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi ed ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali.

Colossesi 3:16




27 giugno, 2024

✝ Pensiero del 27 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, sei impresso nel Cuore del Signore e nel Cuore immacolato di Maria e sarai sempre ricordato, per i valori che ti hanno impartito, tramite gli insegnamenti trasmessi dai TUOI CARI GENITORI, e rimarrai impresso nella nostra Memoria, per sempre.

Barbara


Versetto del Giorno

Egli non vacillerà in eterno: «Il giusto, sarà sempre ricordato».

Salmo 112:6



Dio, vi benedica da Canzano Barbara

26 giugno, 2024

✝ Pensiero del 26 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, io, non so se ti merito, come Angelo Custode, ma ringrazio Dio, d'averti vicino, ogni giorno.

Barbara


Versetto del Giorno

Sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza.

Giacomo 1:3




25 giugno, 2024

✝ Pensiero del 25 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, proteggimi da ogni male, da ogni insidia. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Con il cuore, infatti, si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.

Romani 10:10





24 giugno, 2024

Memoria Nel 1979 in questo giorno si fa memoria dell'ordinazione sacerdotale di padre Antonio Maffucci

 Memoria


Nel 1979 in questo giorno si fa memoria dell'ordinazione sacerdotale di padre Antonio Maffucci

Fu ordinato, ordinato sacerdote, da San Giovanni Paolo II_Papa in Vaticano Rm

Sacerdote in Eterno.


Memoria Nel 1950 in questo giorno diventa Santa Maria Teresa Goretti, venne proclamata Santa da Papa Pio XII

 Memoria


Nel 1950 in questo giorno diventa Santa Maria Teresa Goretti, venne proclamata Santa da Papa Pio XII





Memoria Nel 1940 in questo giorno si fa ricorrenza della CRESIMA del beato Rolando Maria Rivi

 Memoria

Nel 1940 in questo giorno si fa ricorrenza della CRESIMA del beato Rolando Maria Rivi
Mons. Eduardo Brettoni, il vescovo, che cresimò Rolando.
Auguri piccolo grande uomo di Dio.




Natività di San Giovanni Battista

 Natività di San Giovanni Battista

autore: Andrea Sacchi anno: XVII sec. titolo: Nascita di San Giovanni Battista


Nome: Natività di San Giovanni Battista
Titolo: Profeta e martire
Nascita: I secolo a. C., Ain Kerem, Israele
Morte: 29 circa d. C., Macheronte, Perea
Ricorrenza: 24 giugno
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Solennità


Il culto e l'alto onore tributato dalla Chiesa al grande Battista col celebrarne la natività è certo un segno della grandezza di questo uomo santificato prima ancora della sua nascita.

Zaccaria, suo padre, era della classe di Abia, e come sacerdote attendeva agli uffici del tempio. Elisabetta, sua consorte, era sterile e avanzata negli anni: ambedue però camminavano irreprensibili nella legge del Signore.

Or avvenne che mentre il bianco vegliardo Zaccaria, entrato nel tempio, vi offriva l'incenso, gli apparve l'Angelo del Signore. Egli si turbò alla vista del celeste messaggero, ma questi con voce dolce e soave: « Non temere, gli disse, o Zaccaria, perché le tue preghiere sono state esaudite e la tua moglie Elisabetta darà alla luce un figliuolo a cui porrai nome Giovanni. Egli sarà per te di allegrezza e di giubilo, e molti per la sua nascita si rallegreranno poichè sarà grande al cospetto dell'Altissimo... sarà ripieno dello Spirito Santo e precederà dinanzi al Signore con lo spirito e la potenza di Elia ». « Ma come avverrà questo, rispose tremante Zaccaria, se io e la mia moglie siamo vecchi? ». A cui l'inviato misterioso: « Io sono Gabriele chè sto al cospetto di Dio, e sono stato inviato ad annunciarti questa bella notizia, ma giacché hai esitato, rimarrai muto fino a tanto non sia compiuto quello che ti ho detto ».

Così dicendo l'Angelo scomparve.

Quando furono compiti i giorni del suo ministero se ne tornò a casa. Allora si compì la parola del Signore;

Un altro spettacolo ci si presenta. Gabriele lascia nuovamente il cielo; sorvola le montagne della Giudea e si porta a Nazareth ad una verginella in dolce contemplazione.

Ave grazia piena! A questo saluto Maria si turba ma rassicurata dall'Angelo, crede e diviene all'istante madre di Dio. Saputo poi che la cugina Elisabetta deve partorire, Maria si dirige frettolosa verso la città. L'abbraccio colla cugina, la purificazione di Giovanni, le parole ispirate di Elisabetta fanno proromper Maria in quel cantico di lode e di benedizione a Dio che è la più bella e la più sublime di tutte le poesie, il più dolce di tutti i canti: il Magnificat. Ecco i prodigi coi quali fu circondata la Natività del Battista, il Precursore di Cristo, l'ultimo e il più insigne tra i personaggi che nel corso di quaranta secoli preannunziarono il Salvatore. La sua vita mortificatissima trascorsa quasi tutta nel deserto e nella predicazione del regno messianico, fanno di S. Giovanni uno dei santi più grandi.

San Giovanni Battista
autore Tiziano anno 1540 circa
titolo San Giovanni Battista



Le sue relazioni con il Salvatore sono intime. È Giovanni che lo battezza nel Giordano: ancora lui che lo mostra ai discepoli con quelle parole: « ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati dal mondo ». E a chi, stupito della sua vita e della sua predicazione, domandava: « Sei tu il Messia? » rispondeva: « Io sono la voce di colui che grida nel deserto: raddrizzate le vie del Signore. Io non sono il Cristo: ma fui mandato innanzi a lui. Bisogna che Egli cresca e che io diminuisca ».

Battesimo di Gesù
autore Bartolomé Esteban Murillo
anno 1655 circa titolo Battesimo di Cristo



E Giovanni diminuì veramente. Dopo aver additato il Messia, insegnato ad ogni ceto di persone il modo di ricevere il Salvatore, è preso e decapitato in odio alla verità. Più splendido coronamento alla sua missione non poteva desiderare.

Quando la ricorrenza del Sacro Cuore di Gesù cade il 24 giugno la solennità della Natività di san Giovanni Battista è anticipata al 23 giugno.

PRATICA. Impariamo dal Battista la fermezza nella fede, l'amore alla mortificazione e alla penitenza.

PREGHIERA. O Giovanni, che preparasti i sentieri, deh! fa che noi possiamo percorrere speditamente la via che ci separa dal cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità della Natività di san Giovanni Battista, precursore del Signore: già nel grembo della madre, ricolma di Spirito Santo, esultò di gioia alla venuta dell’umana salvezza; la sua stessa nascita fu profezia di Cristo Signore; in lui tanta grazia rifulse, che il Signore stesso disse a suo riguardo che nessuno dei nati da donna era più grande di Giovanni Battista.

PROVERBIO. La notte di san Giovanni ogni erba nasconde inganni

ICONOGRAFIA


Gli attributi tipici di San Giovanni Battista sono l'agnello, menzionato anche sulla croce posta all'estremità del suo bastone con la scritta Ecce agnus Dei ("Ecco l'Agnello di Dio"), che è simbolo del sacrificio di Cristo. È vestito con l'abito tessuto di peli di dromedario, a cui a volte si aggiunge il mantello rosso, segno del martirio.

San Giovanni Battista nella natura selvaggia
titolo San Giovanni Battista nella natura selvaggia
autore José Leonardo anno 17 sec


Il Battista è rappresentato in vari momenti della sua vita: spesso viene rappresentato alla sua nascita dove gli artisti indugiano sul delicato particolare di Zaccaria, che, reso muto dall'angelo per la sua incredulità, scrive su un libro il nome del neonato, scena nota come Imposizione del nome del Battista. Il momento è ben ritratto nel dipinto realizzato dal Beato Angelico, dove Zaccaria scrisse il nome su una tavoletta, sciogliendo la sua espiazione e riacquistando in seguito la parola.

Imposizione del nome al Battista
titolo Imposizione del nome al Battista
autore Beato Angelico anno 1428-1430 circa


Spesso è rappresentato bambino col diminutivo di San Giovannino, già vestito con una pelle di dromedario, a volte in compagnia di Gesù o altri personaggi delle due famiglie, come nella magnifica opera di Raffaello: La Vergine col Bambino e San Giovanni Battista

La Vergine col Bambino e San Giovanni Battista
titolo La Vergine col Bambino e San Giovanni Battista
autore Raffaello anno 1507


San Giovanni Battista da Ragazzo
titolo San Giovanni Battista da Ragazzo
autore Bartolomé Esteban Murillo anno circa 1670


La raffigurazione più frequente è ovviamente la scena del Battesimo di Gesù nel Giordano come ad esempio la bellissima tela di Guido Reni, sovente con in mano una conchiglia con cui versa l'acqua sul capo di Gesù. È infine rappresentato nel momento del martirio, o subito dopo, quando la sua testa spiccata è presentata su un vassoio a Erode, Erodiade e Salomè.

Battesimo di Cristo
titolo Battesimo di Cristo
autore Guido Reni anno 1622-1623

✝ Pensiero del 24 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, dai un abbraccio da parte mia a Giovanni, perché è il suo onomastico. Grazie di cuore. Il Signore, mi ha donato, la sua dolce meraviglia.

Barbara


Versetto del Giorno

Apri la bocca in favore del muto in difesa di tutti gli sventurati.

Proverbi 31:8


Memoria


Nel 1940 in questo giorno si fa ricorrenza della CRESIMA del beato Rolando Maria Rivi


Memoria


Nel 1950 in questo giorno diventa Santa Maria Teresa Goretti, venne proclamata Santa da Papa Pio XII


Memoria


Nel 1979 in questo giorno si fa memoria dell'ordinazione sacerdotale di padre Antonio Maffucci


Lunedì – 12.a Tempo Ordinario – NATIVITÁ DI SAN GIOVANNI BATTISTA Solennità (s)
Meditazione del Vangelo di Lc 1,57-66.80
Si chiamerà Giovanni.
La storia delle origini di Gesù, nella rilettura che ne fa Luca, non è una sequenza fortuita di avvenimenti casuali, ma il fedele avverarsi della parola di Dio nella storia. Perciò al racconto dell’annuncio, segue quello della nascita di Giovanni: alla premessa fa seguito il compimento. “Si compì il tempo”: l’evangelista ce l’ha mostrato passo, nel suo svolgimento progressivo: dall’annuncio al concepimento, dal gioire intimo della madre fino al gioire contagioso con Maria. Ora il tempo si compie: all’evangelista basta un rapidissimo
cenno per dire la nascita di Giovanni, in modo da soffermarsi sulle reazioni all’evento da parte di vicini e parenti, che vedono nell’accaduto una grande manifestazione della bontà misericordiosa del Signore e un motivo di festa e di gioia collettiva. Più che alla nascita in sé e al rito della circoncisione, s. Luca si mostra interessato all’evento dell’imposizione del nome. Secondo le consuetudini in Israele, i parenti desiderano che il neonato porti il nome del padre Zaccaria, ma Elisabetta si oppone e decide che si chiami Giovanni, cosa che Zaccaria conferma senza esitazione. Il nome era stato indicato dall’angelo ed è quanto mai appropriato: significa “il Signore fa grazia”. Giovanni, infatti, è un dono della misericordiosa e gratuita benevolenza di Dio, e la sua missione sarà quella di annunciare l’avvento dei tempi messianici. Con questa bella notizia – “vangelo” – s. Luca continua il confronto parallelo fra Giovanni e Gesù. Come avverrà per il Messia, anche per il suo futuro precursore la nascita ed è immersa nello stupore, nella gioia e nella lode. Come poi sarà detto di Gesù, anche il figlio di Zaccaria e di Elisabetta suscita la domanda sulla sua persona e sul suo futuro. Fin dalla nascita Giovanni prepara l’opera e la missione del futuro Messia.
Per bocca del profeta Dio annunciò: “Per voi... cultori del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla” (Ml 3,20).
L’inno di Zaccaria è il mirabile sviluppo di questa profezia. Quando, obbedendo all’ingiunzione dell’angelo, diede a suo figlio il nome di Giovanni (che significa: Dio è misericordioso), avendo fornito la prova di una fede senza indugi e senza riserve, la sua pena finì. E, avendo ritrovato la parola, Zaccaria cantò un inno di riconoscenza contenente tutta la speranza del popolo eletto.
La prima parte, in forma di salmo, è una lode a Dio per le opere da lui compiute per la salvezza.
La seconda parte è un canto in onore della nascita di Giovanni e una profezia sulla sua futura missione di profeta dell’Altissimo. Giovanni sarà l’annunciatore della misericordia divina, che si manifesta nel perdono concesso da Dio ai peccatori. La prova più meravigliosa di questa pietà divina sarà il Messia che apparirà sulla terra come il sole nascente. Un sole che strapperà alle tenebre i pagani immersi nelle eresie e nella depravazione morale, rivelando loro la vera fede, mentre, al popolo eletto, che conosceva già il vero Dio, concederà la pace.
L’inno di Zaccaria sulla misericordia divina può diventare la nostra preghiera quotidiana.

Lunedì 24 Giugno 
NATIVITÁ DI S. GIOVANNI BATTISTA (s); S. Teodolfo
12.a del Tempo Ordinario
Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80
Io ti rendo grazie: «Hai fatto di me una meraviglia stupenda».

Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.


 (Luca 1,76)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 138)

 Io ti rendo grazie: «Hai fatto di me una meraviglia stupenda».


Io ti rendo grazie: «Hai fatto di me una meraviglia stupenda».

Signore, tu mi scruti e mi conosci,

tu sai quando mi siedo e quando mi alzo.

Intendi da lontano i miei pensieri,

osservi il mio cammino e il mio riposo,

ti sono note tutte le mie vie

Sei tu che hai formato i miei reni

e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.

Ti rendo grazie:

«Hai fatto di me una meraviglia stupenda». 

Meravigliose sono le tue opere,

le riconosce pienamente l’anima mia.

Non ti erano nascoste le mie ossa

quando venivo formato nel segreto,

ricamato nelle profondità della terra.


Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.


 (Luca 1,76)