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12 giugno, 2024

buon compleanno auguri di cuore Rutka Laskier

 Rutka Laskier


12 giugno 1929 12 giugno 2024

buon compleanno auguri di cuore



Buon compleanno, cara Anne!

 Buon compleanno, cara Anne!

Auguri di cuore
12 giugno 1929 - 12 giugno 2024

✝ Pensiero del 12 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, restimi accanto mio Angelo Custode e custodiscimi, ne ho bisogno.

Grazie di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno.

I Pietro 5:6

Memoria

Ricorrenza della nascita di Anne Frank e Rutka Laskier

29 giugno 1929 – 12 giugno 2024



11 giugno, 2024

✝ Pensiero del 11 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, tutto passa, nella vita, ma TU non andare mai via dalla mia vita.

Barbara

Versetto del Giorno

In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio.

II Corinzi 7:1




10 giugno, 2024

Memoria Inizio dell'agonia di Alfredino Rampi. 10 giugno 1981

 Memoria

Inizio dell'agonia di Alfredino Rampi. 10 giugno 1981



La dichiarazione di guerra

La dichiarazione di guerra



✝ Pensiero del 10 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, hai lo sguardo dolce e penetrante, che fa bene al cuore, ed all'anima.

Dai un bacio al piccolo Alfredino Rampi, anche da parte mia.

Barbara


Versetto del Giorno

Figlio mio, fa attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; non perderli mai di vista, custodiscili nel tuo cuore.

Proverbi 4:20-21


Memoria

Inizio dell'agonia di Alfredino Rampi. 10 giugno 1981


Memoria

Mussoli annunciò entrata in guerra dell'Italia 10 giugno 1940



09 giugno, 2024

✝ Pensiero del 09 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, custodiscimi e proteggimi insieme al Signore, alla Beata Vergine Maria, ed ai tuoi cari genitori.

Barbara


Versetto del Giorno

Or dunque - parola del Signore -ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti.

Gioele 2:12



08 giugno, 2024

Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria

 Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria


Nome: Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria
Titolo: Ammirabile Cuore della Madre di Dio
Ricorrenza: 8 giugno
Tipologia: Commemorazione
Patrona di:
Erula


Questa festa fu istituita nel 1945 a perenne ricordo della consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria fatta da Pio XII nel 1942, allorchè quasi tutte le nazioni erano provate da atrocissima guerra.

La devozione al Cuore ammirabile della Madre di Dio è antichissima nella Chiesa. In S. Luca si hanno i primi accenni ai segreti tesori di quell'amabilissimo Cuore. Anche i Ss. Padri ed i Dottori celebrano spesso le lodi del Cuore ammirabile della Madre di Dio. Nel Medioevo questa soave devozione fu rivelata a Santa Matilde ed a S. Gertrude e da esse coltivata con trasporto e diffusa mediante i loro scritti. Anche S. Bernardino da Siena ne fu entusiasta. Ma il vero padre, l'apostolo ed il dottore di questa devozione è S. Giovanni Battista Eudes (1601-1680). Egli fu il primo che « non senza una divina ispirazione » (come si espresse S. Pio X nel decreto di beatificazione) pensò di tributare il culto liturgico al Cuore purissimo di Maria, componendo egli stesso la Messa e l'Ufficio. E questa devozione lasciò in eredità alle sue due famiglie religiose: la Congregazione di N. S. della Carità e quella di Gesù e Maria. Su questa devozione scrisse pure il prezioso trattato: Il Cuore ammirabile della SS. Madre di Dio.

La devozione poi andò crescendo insieme a quella del Sacro Cuore di Gesù, e dal secolo XVII in poi, molte famiglie religiose si dedicarono in modo speciale ad onorare questo Cuore amabilissimo. Nel secolo scorso, la devozione alla « medaglia miracolosa », che porta sul retro i due cuori di Gesù e di Maria, fu una potente spinta verso il carattere di « riparazione » che questa devozione doveva prendere specialmente dopo le rivelazioni di Fatima. Difatti la Vergine SS., apparendo ai tre fortunati pastorelli, disse: Per la salvezza dei peccatori Iddio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato, e se sarà fatto quanto io vi dirò, molte anime si salveranno. E chiedeva preghiere: Rosario quotidiano, Comunione riparatrice nei primi Sabati del mese, penitenze: quelle imposte dal proprio dovere compiuto diligentemente e fedelmente, l'accettazione delle croci che il Signore ci manda, penitenze anche volontarie, come la rinuncia a qualche comodità, e la mortificazione in qualche piacere anche lecito... Ella stessa insegnò questa preghiera: « O Signore, è per vostro amore, per la conversione dei peccatori ed in riparazione delle ingiurie commesse contro l'Immacolato Cuore di Maria... » e la consacrazione di se stessi e di tutto il mondo al suo Cuore Immacolato.

PRATICA. Consacriamoci al Cuore Immacolato di Maria ed oggi facciamo una mortificazione volontaria per la conversione dei peccatori.

PREGHIERA. O Dio onnipotente ed eterno che preparasti nel Cuore della Beata Vergine Maria una degna dimora dello Spirito Santo, concedi propizio a noi che celebriamo devotamente la festa del suo Cuore Immacolato di vivere secondo il tuo cuore.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria del Cuore Immacolato della beata Vergine Maria: serbando nel proprio cuore la memoria dei misteri di salvezza compiuti nel suo Figlio, ne ha atteso con fiducia il compimento in Cristo.

CONSACRAZIONE AL
CUORE IMMACOLATO DI MARIA


O Maria, Vergine potente e Madre di misericordia, Regina del cielo e rifugio dei peccatori, noi ci consacriamo al vostro Cuore Immacolato. Vi consacriamo il nostro essere e tutta la nostra vita, tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che amiamo, tutto ciò che siamo. Vostri siano i nostri corpi, i nostri cuori, le anime nostre, le nostre abitazioni, le nostre famiglie, la nostra Patria. Vogliamo che tutto ciò che è in noi e attorno a noi Vi appartenga e sia partecipe delle vostre materne benedizioni. E affinché questa consacrazione sia veramente efficace e duratura, rinnoviamo oggi, ai piedi vostri, o Maria, le promesse del Battesimo e della prima Comunione.

Ci obblighiamo di professare con coraggio e sempre, le verità della fede, di vivere da veri cattolici, sottomessi interamente a tutte le norme del Papa e dei Vescovi uniti a Lui. Ci obblighiamo di osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa e in modo particolare la santificazione delle feste. Ci obblighiamo di fare entrare nella nostra vita, per quanto ci sarà possibile, le pratiche consolatrici della religione cristiana e soprattutto la santa Comunione. Vi promettiamo, finalmente, o gloriosa Madre di Dio e tenera Madre degli uomini, di impiegare tutto il nostro cuore nel servizio del vostro culto benedetto, per sollecitare ed assicurare, mediante il dominio del vostro Cuore Immacolato, il dominio del Cuore adorabile del Figlio vostro nelle anime nostre ed in tutte le anime, nella nostra cara nazione e in tutto l'universo; così sia in terra come in cielo. Così sia.

ICONOGRAFIA


Nell'iconografia il Cuore di Maria è rappresentato solitamente circondato da una corona di fiori, simbolo di purezza, e trapassato da una spada, in riferimento all'indicibile dolore che Maria provò per la morte del Figlio. Questo quanto le fu profetizzato da Simeone alla Presentazione al Tempio: « E anche a te una spada trafiggerà l'anima. ».



Ma quando la Vergine apparve a Fatima la corona non era di fiori ma di spine: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”

✝ Pensiero del 08 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, sei stato un UOMO CREDIBILE, verso lo Stato, ed un UOMO CREDIBILE, nell'AMORE, verso Dio e verso tutti noi. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Matteo 4:17


07 giugno, 2024

Sacro Cuore di Gesù

 Sacro Cuore di Gesù

autore: Pompeo Batoni anno: 1767 titolo: Sacro Cuore di Gesù


Nome: Sacro Cuore di Gesù
Titolo: L'adorazione del cuore di Cristo
Ricorrenza: 7 giugno
Tipologia: Solennità


Nella città di Paray-le-Monial, in un monastero della Visitazione, verso l'anno 1670, trovandosi in un giorno dell'ottava del Corpus Domini, Santa Margherita Maria Alacoque, prostrata innanzi al Santissimo Sacramento esposto alla pubblica adorazione, le apparve Gesù, e le diede a vedere il suo SS. Cuore.

Era questo tutto investito da fiamme, circondato da una corona di spine, squarciato da una ferita, e con una croce piantatavi sopra. « Vedi, disse Gesù alla sua adoratrice, vedi questo Cuore che si strugge d'amore per gli uomini, ciò nonostante non riceve che ingratitudine e oltraggi. Questo Cuore è sempre disposto a versare grazie e benedizioni sopra di tutti; ma gli oltraggi continui che mi fanno, ne impediscono la diffusione.

Sacro Cuore di Gesù e Santa Margherita Maria Alacoque


Pensa tu adunque a riparare un sì lagrimevole disordine, e fa che il venerdì successivo all'ottava consacrata all'onore del mio Divin Corpo, sia specialmente consacrato all'onore del mio Divin Cuore, riparando con onorevole ammenda e devota comunione le offese che ricevo nella divina Eucaristia. Io spargerò abbondanti benedizioni su quanti mi presteranno questo culto; e a te affido l'incarico di far conoscere ed eseguire il mio volere ». Margherita, si accinse all'adempimento della volontà di Gesù.

La grande devozione di Santa Margherita al Sacro Cuore è testimoniata fedelmente nelle sue lettere tramandate negli anni: “«Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e a consumarsi per testimoniare loro il suo Amore”

Il Pontefice Clemente X approvò solennemente la devozione al Sacro Cuore e l'arricchì di molte indulgenze. Pio IX ne estese la festa a tutta la Chiesa e Pio XI innalzò la festa a rito doppio di prima classe con ottava.

MASSIMA. Imparate da me che sano mansueto umile di Cuore.

PRATICA. Rinnovate la vostra consacrazione al Sacro Cuore di Gesù.

MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, il quale, mite e umile di cuore, esaltato sulla croce, è divenuto fonte di vita e di amore, a cui tutti i popoli attingeranno.

CONSACRAZIONE AL
SACRO CUORE DI GESÙ


O Gesù dolcissimo, Redentore del genere umano, riguardate a noi umilmente protesi al vostro Altare. Noi siamo vostri, e vostri vogliamo essere; e per poter vivere a Voi più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi spontaneamente si consacra al vostro Santissimo Cuore.

Molti purtroppo non vi conobbero mai; molti disprezzando i vostri comandamenti, Vi ripudiarono. O benignissìmo Gesù, abbiate misericordia e degli uni e degli altri; e tutti quanti attirate al vostro Cuore Santissimo.

O Signore, siate il Re non solo dei fedeli, che non si allontanarono mai da Voi, ma anche di quei figli prodighi che vi abbandonarono; fate che questi quanto prima ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.

Siate il Re di coloro che vivono nell'inganno dell'errore, e sono separati da Voi per discordia; richiamateli al porto della verità e all'unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile e un solo pastore.

Siate il Re di tutti coloro che sono avvolti nelle tenebre dell'idolatria e dell'Islamismo; e non ricusate di trarli tutti al lume e al regno vostro.

Riguardate finalmente con occhio di misericordia i figli di quel popolo che un giorno fu il prediletto; scenda anche sopra di loro, un lavacro di redenzione e di vita, il Sangue già sopra di essi invocato.

Largite, o Signore, incolumità e libertà sicura alla vostra Chiesa, largite a tutti i popoli la tranquillità dell'ordine; fate che da un capo all'altro della terra risuoni questa unica voce: Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a Lui si canti gloria e onore nei secoli. Così sia.


ICONOGRAFIA


Nell’iconografia del Sacro Cuore ci torna certamente a memoria la Passione di Cristo per mezzo dei suoi simboli: la croce, la corona di spine, le fiamme, la luce e la ferita sanguinante.

Sacro Cuore di Gesù con Sant'Ingazio di Loyola e San Luigi Gonzaga
titolo Sacro Cuore di Gesù con Sant'Ingazio di Loyola e San Luigi Gonzaga
autore José de Páez anno circa 1770


La croce: la croce è letteralmente “piantata” dentro al cuore, a significare che tutta la realtà della crocifissione trae il suo significato dal cuore di Gesù. Ci ricorda anche come la croce debba essere sempre ancorata nel nostro cuore in quanto eleva il nostro sguardo verso l’alto unendoci con il divino.

Le fiamme: anch'esse simbolo del sacrificio, come testimoniato nel Vecchio Testamento in cui sono offerti sacrifici a Dio con il fuoco, come il sacrificio di Isacco da parte di Abramo. Il fuoco è anche elemento importante quando Dio comparve nel roveto ardente parlando a Mosè. Le fiamme sono però anche associate all'amore di Gesù per noi: “Sacro Cuore di Gesù, che ardi d’amore per noi, infiamma il nostro cuore d’amore per Te”.

Dagli scritti di Santa Margherita: “Da ogni parte di quella sacra Umanità si sprigionavano fiamme, ma soprattutto dal suo adorabile petto, che somigliava a una fornace ardente. Dopo averlo scoperto, mi mostrò il suo amante e amabilissimo Cuore, sorgente viva di quelle fiamme“

I raggi di luce: Oltre alle fiamme e alla croce il Sacro Cuore è circondato da una luce sgargiante. Nel Nuovo Testamento la luce è spesso associata a Gesù: “«Io sono la luce del mondo”. Gesù non solo è la luce del mondo ma è anche colui che ci illumina, rivelandoci Dio. Nella Conversione di San Paolo l'apostolo fu avvolto da una luce dal cielo.

La corona di spine: solitamente posta sul capo di Gesù in segno di scherno, qui invece circonda completamente il Sacro Cuore a ricordare il dolore che Gesù provò nel giorno della crocifissione. Santa Margherita Alacoque descrive le spine come i peccati degli uomini che trafiggono il cuore di Gesù.

La ferita laterale: Sul lato sinistro del cuore da una ferita sgorgano gocce di sangue. Nel Vangelo di Giovanni è scritto: „Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua” (Gv, 19:33-34). Una volta morto il corpo di Gesù è sottoposto a ulteriore dolore, dolore che in una delle rivelazioni fatte a Santa Margherita Gesù descrive come provenire dalle azioni degli uomini: “non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d'Amore. Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così". Questa ferita da cui sgorga sangue simboleggia i peccati più grandi degli uomini.

Papa Benedetto XVI scrisse "l'Adorazione dell'Amore di Dio, che ha trovato nel simbolo del 'Cuore trafitto' la sua espressione storico - devozionale, rimane imprescindibile per un rapporto vivo con Dio”.

Se da una parte l’immagine del Sacro Cuore e gli scritti della mistica mettono in risalto il dolore e la delusione di Gesù verso gli uomini che peccando lo feriscono, dall'altra ancora una volta Gesù vuole esprimere il suo amore smisurato verso l’umanità. Come scrisse Papa Francesco per celebrare la festa “Gesù ci guarda, ci ama e ci rispetta. È tutto cuore e tutta misericordia. Andiamo con fiducia a Gesù, Lui ci perdona sempre”.

✝ Pensiero del 07 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, hai avuto un cuore, puro e generoso, come quello di Gesù.

Barbara

Versetto del Giorno

Gli ordini del Signore sono giusti, fanno gioire il cuore; i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi.

Salmo 19:9


Venerdì – 9.a Tempo Ordinario –  SACRATISSIMO CUORE DI GESÚ Solennità

Meditazione del Vangelo di Gv 19, 31-37

Guarderanno a Colui che hanno trafitto.

La Chiesa celebra oggi la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Il Cuore di Cristo è il segno del suo immenso amore per noi. La liturgia richiama l’immagine del cuore per celebrare le grandi opere dell’amore e l’abbondanza dei doni che vengono da Gesù. Ma celebrare tale festa significa anche accendere in noi la risposta del nostro amore per Lui. Dal Corpo di Gesù crocifisso e percosso con un colpo di lancia al costato sgorgano sangue e acqua. Il sangue richiama il sacrificio di Cristo e l’acqua è il simbolo dello Spirito Santo promesso da Gesù, proprio come frutto della sua morte e del suo conseguente innalzamento.

Cosa mi rivela di Gesù il brano evangelico di oggi? Anzitutto, quel sangue che esce dalla ferita mi dice che Egli è davvero morto; che Gesù, il buon Pastore, ha veramente dato la sua vita per i suoi amici, che ha davvero amato i suoi che erano nel mondo, sino al dono totale di sé. È il senso fondamentale che ha il sangue per l’evangelista Giovanni: non proviene dal puro dato di cronaca, ma c’è sempre qualcosa in più che rivela la vera identità di Gesù. E così anche l’acqua che esce con il sangue. Ora, l’acqua che esce dal costato di Cristo è un’acqua che dona la salvezza; essa è segno dello Spirito Santo. Oramai è Gesù stesso il vero, nuovo e definitivo tempio di Dio, il vero e unico luogo di incontro con il Padre, Colui che ridona la vita mediante il suo Spirito. Se il sangue dice che Gesù, morendo, mi dona la vita, l’acqua dice che il suo andare al Padre ci dona lo Spirito. Gesù dunque è il tempio, ma è anche la vittima del sacrificio, quella vittima che i membri dell’Alleanza dovranno mangiare per entrare in comunione vitale con Dio. E c’è ancora di più: senza Gesù non è possibile la salvezza, né la speranza. Qui l’evangelista guarda al futuro e cita un altro passo della Scrittura: «Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto» (Zac 12,10). Nel contesto del libro di Zaccaria il tema del “Trafitto” non è disgiunto da quello del “Pastore rifiutato” da Israele. Anche in Giovanni è così. Chi muore sulla croce è Gesù, il buon Pastore. La citazione del profeta dice la fede e la speranza dell’evangelista, i cui effetti egli già tocca con mano nella sua comunità: «Sono molti, infatti, coloro che guardano il Trafitto e che trovano in Lui – e che ancora lo troveranno nei secoli – il centro della loro unità».

Dopo la crocifissione di Cristo, si poteva pensare che la vita sarebbe continuata normalmente. Invece, a causa di questa morte non comune, nulla ormai poteva essere come prima, per Israele come per il resto del mondo.
Sulla croce c'era la vittima dell'espiazione, che aveva offerto liberamente tutta la sua vita. Anche nella morte, Gesù diede qualcosa di se stesso: 
«sangue ed acqua». Sulla croce si trova esposta tutta una vita d'amore incondizionato, ed è per noi il segno supremo del mistero di Dio, che è amore. Dovremmo sempre fare con attenzione il segno della croce. Gesù aveva mostrato l'amore profondo di Dio per noi, di cui egli stesso era stato la prova vivente. La generosità assoluta di Cristo, insieme umana e divina, proviene dal profondo del suo essere: si potrebbe dire che essa ha le radici nel suo cuore.

La nostra religione deve comprendere un elemento di devozione, cioè un attaccamento diretto ed ardente all'umanità di Cristo. Per vivere pienamente una vita cristiana, non basta semplicemente credere in alcuni dogmi, far parte di una comunità, comportarci bene: «La Chiesa è nata dal costato aperto di Cristo e dipende da lui per la sua stessa esistenza».


Venerdì 07 Giugno 
SACRO CUORE DI GES
Ú (anno B) (s)

S. Antonio M. Gianelli; S. Colman; B. Anna di S. Bartolomeo

Os 11,1.3-4.8c-9; Cant. Is 12; Ef 3,8-12.14-19; Gv 19,31-37
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza

Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

(Matteo 11,29)

oppure

Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

(I Giovanni 4, 10)

SALMO RESPONSORIALE (Isaia 12,2-6)
Rit: Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

(Matteo 11,29)

oppure

Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

(I Giovanni 4, 10)

06 giugno, 2024

✝ Pensiero del 06 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU hai osservato la legge del diritto, con credibilità, volgendo lo sguardo verso Dio, giudicando il peccato e mai il peccatore.

Barbara

Versetto del Giorno

Questo è il mio comandamento: «Che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati».

Giovanni 15:12



05 giugno, 2024

✝ Pensiero del 05 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, l'Amore, e il Perdono, non sono scontati, ma TU, li hai donati, a dismisura che Dio, te ne renda merito.

Barbara


Versetto del Giorno

La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino!

Filippesi 4:5

04 giugno, 2024

✝ Pensiero del 04 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, per me, TU sei, il miglior capolavoro che Dio, potesse creare, sulla Terra, insieme ai tuoi cari genitori.

Barbara

Versetto del Giorno

Volgetevi alle mie esortazioni:
«Ecco, io effonderò il mio spirito su di voi e vi manifesterò le mie parole».

Proverbi 1:23


03 giugno, 2024

✝ Pensiero del 03 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, SEI CADUTO, PER DIFENDERE I VERI VALORI DELLA VITA.

Barbara


Versetto del Giorno

Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge.

Galati 5:22-23


Memoria

Nel 1963 in questo giorno, saliva, cielo Angelo Giuseppe Roncalli, Papa Giovanni XXIII, il Papa Buono


02 giugno, 2024

Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara : Corpus Domini

Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara : Corpus Domini:   Corpus Domini Nome:  Corpus Domini Titolo:  Solennità del corpo e sangue di Cristo Ricorrenza:  2 giugno  e  30 maggio Tipologia:  Solenni...



✝ Pensiero del 02 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Il Sacrificio, di Gesù, è il Sacrificio di ogni UOMO di buona volontà.

Barbara


Versetto del Giorno
Dio, infatti, non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, d'amore e di saggezza.

II Timoteo 1:7


Domenica – CORPO E SANGUE DI CRISTO Solennità
Meditazione sul Vangelo di Mc 14, 12-16.22-26
Insieme a mensa.
La Chiesa celebra oggi la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. L’Eucaristia è il memoriale della Pasqua e la parola “memoriale” vuol dire non un semplice ricordo, ma una presenza reale del Corpo e Sangue di Cristo. Celebrando l’Eucaristia noi offriamo il sacrificio della nuova alleanza, ripresentiamo l’immolazione della croce, dove si è consumato l’Agnello senza macchia, e prendiamo parte alla mensa del Signore. Alla vigilia della sua morte Gesù “mangia la pasqua” con i suoi discepoli. E proprio nella Cena pasquale egli opera la grande sostituzione: ormai non si tratterà più di mangiare l’agnello, ma il suo Corpo immolato sulla croce.
Nella celebrazione dell’Eucaristia Gesù continua a spezzare con noi il suo pane. Ma qual è il senso che egli attribuisce ai suoi gesti? Che cosa ci rivela di sé? Come vive il suo donarsi? La prima finalità e anche il primo effetto dell’eucaristia è quello di unire i fratelli tra di loro, con Gesù e con Dio. Questo è quanto continua a fare ancora oggi il Signore, che è sempre presente nella comunità. La questione è se noi ci rendiamo presenti a Lui. In questo brano evangelico Gesù appare in una dimensione “verticale”: è totalmente teso verso Dio e ha tra le mani il frutto del lavoro umano. Gli elementi del pane e del vino sono così inseriti in una dimensione trascendentale. Ora, chi è totalmente teso verso Dio è anche totalmente aperto agli uomini. Un atteggiamento orizzontale che crea fraternità nasce da quello verticale. Gesù, infatti, appare subito teso verso i suoi discepoli: il dire, il dare, lo spezzare il pane, l’uso dell’“io” e del “voi”, il ricevere e accogliere il suo dono, sono tutti gesti che creano una situazione dialogica, che non consiste necessariamente in parole, ma esprime di fatto che si è mutuamente presenti gli uni agli altri. Come Gesù dona se stesso? Come vittima innocente! E chi è Gesù per i “molti”? Un sacrificio di alleanza. Istituendo l’Eucaristia, Gesù si dimostra cosciente del suo destino. Egli sa dove va, sa che gli eventi precipitano e che la morte è vicina, e si manifesta disposto ad affrontarla – se lo esige il compimento della sua missione – nella speranza. Egli ha la certezza che il suo sacrificio non è vano, ma aperto alla piena realizzazione del Regno. E così pure noi cristiani sappiamo che la celebrazione eucaristica ci apre verso il futuro e definitivo Regno di Dio, perché la celebriamo “in attesa della sua venuta”.
Gesù ci ha promesso di stare con noi fino alla fine del mondo (Mt 28,20). Egli ha mantenuto la sua parola in molti modi. Egli è con noi nella sua parola, che è sempre una parola viva e santa, che conduce al Padre chi ad essa si affida. Egli è presente, ancora di più, nel sacramento del suo corpo e del suo sangue. E ciò merita certo una festa. Questo sacramento ci colma, innanzi tutto perché fa arrivare fino a noi l'incarnazione del Verbo divino: Dio continua a venire per restare. Non ci abbandonerà più. In secondo luogo, questo sacramento ci nutre: alimenta in noi quella vita divina che è la nostra vera vita, poiché è eterna. Questo sacramento, infine, ci fa vedere, sotto forma di pane e di vino, colui che gli apostoli hanno visto, ma, proprio come Gesù di Nazareth, non era visto da tutti come il Messia, il sacramento del suo corpo e del suo sangue non convince tutti. Per chi si ferma alle apparenze, tale sacramento non costituisce una prova, poiché ciò che si vede non basta. Infatti, si vede solo ciò che si lascia vedere. Per il credente invece, cioè per chi si lascia raggiungere dall'amore di Dio, questo sacramento è il più grande fra i segni, il segno che mette in comunione con Gesù stesso. Il credente è da esso trasfigurato, il suo peccato è purificato, grazie ad esso pregusta il banchetto promesso: quello delle nozze del Figli.

Domenica 02 Giugno 
CORPO E SANGUE DI CRISTO (S) (anno B)
Ss. Marcellino e Pietro (mf); S. Eugenio I; S. Erasmo
Es 24,3-8; Sal 115; Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26
Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore, se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

(Giovanni 6,51

SALMO RESPONSORIALE (Samo 115)
Rit: Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
ed invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
«Tu hai spezzato le mie catene».

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
ed invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore, se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

(Giovanni 6,51)



01 giugno, 2024

✝ Pensiero del 01 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Dio, dona la vita, a chi si dona per Amore, come hai fatto anche TU. Grazie di cuore

Barbara

Versetto del Giorno

Ai derelitti Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri; solo i ribelli abbandona in arida terra.

Salmo 68:7