26 febbraio 1944 | Un trasporto di 650 ebrei italiani arrivò ad Auschwitz da Fossoli di Carpi. 526 persone sono state uccise nelle camere a gas. 29 donne e 95 uomini sono stati registrati nel campo. Tra questi c'era Primo Levi - ricevette il numero 174517. Nel settembre 1947 scrisse "Se questo è un uomo".
Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara sono una ragazza disabile, dalla nascita. Sono devota a Maria Regina della Famiglia apparsa nel maggio 1944 a Ghiaie di Bonate (Bg) ad Adelaide Roncalli a soli sette anni. Scopo mantenere viva la Memoria. Sono devota al GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE
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26 febbraio, 2023
26 febbraio 1944 | Un trasporto di 650 ebrei italiani arrivò ad Auschwitz da Fossoli di Carpi. 526 persone sono state uccise nelle camere a gas. 29 donne e 95 uomini sono stati registrati nel campo. Tra questi c'era Primo Levi
Ci lasciava oggi, 52 anni fa, Fernand-Joseph-Désiré Contandin in arte Fernandel.
Ci lasciava oggi, 52 anni fa, Fernand-Joseph-Désiré Contandin in arte Fernandel.
25 febbraio, 2023
San Gerlando di Agrigento
San Gerlando di Agrigento
autore: Bottega siciliana anno: sec. titolo: San Gerlando |
La sua opera di riorganizzazione della comunità cristiana di Agrigento, che dopo l'occupazione musulmana contava pochi cristiani, lo portò in sei anni a costruire l'episcopio e la cattedrale, dedicati alla Madonna e a san Giacomo.
Fortificò il castello di Agrigento (nome assunto dalla città nel 1927, ma che allora si chiamava Girgenti dal nome Gergent datole dagli arabi). Partecipò poi al convegno di Mazara del 1098, in cui il conte Ruggero I e i vescovi della Sicilia giunsero a un accordo per la ripartizione delle decime; sempre a Gerlando è dato il merito di aver battezzato e convertito il signore arabo Charnud, chiamato poi Ruggero Achmet.
Gerlando morì il 25 febbraio 1100, e le sue reliquie subirono varie traslazioni ad opera dei vescovi agrigentini nel 1159 e 1264. Tuttora è venerato come patrono della città siciliana
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Agrigento, san Gerlando, vescovo, che riordinò la sua Chiesa liberata dal potere dei Saraceni.
22 febbraio, 2023
Sabato 22 e domenica 23 febbraio 1941, l'Ordnungspolizei (polizia tedesca) radunò uomini ebrei presso Jonas Daniël Meijerplein ad Amsterdam.
Sabato 22 e domenica 23 febbraio 1941, l'Ordnungspolizei (polizia tedesca) radunò uomini ebrei presso Jonas Daniël Meijerplein ad Amsterdam. Arrestati 427 uomini tra i 18 e i 35 anni, spinti con la forza nei camion e deportati. La razzia era la punizione nazista per le risse avvenute tra ebrei, teppisti antisemiti e polizia tedesca.
Cattedra di San Pietro Apostolo
Cattedra di San Pietro Apostolo
autore: Guido Reni anno: XVII sec. titolo: La consegna delle chiavi luogo: Museo del Louvre |
* Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
S. Pietro, prima di portare il Vangelo a Roma, stabili la sua sede in Antiochia. Era giusto che la capitale dell'Oriente avesse per primo vescovo il Principe degli Apostoli, a cui Gesti aveva detto: « Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle ». E colà S. Pietro suscitò in breve tempo una eletta schiera di convertiti che per i primi ebbero l'onore di portare il titolo di Cristiani, ossia seguaci di Cristo.
Non si sa precisamente quanto tempo S. Pietro governasse la Chiesa di questa città. Tuttavia la festa di questa Cattedra è antichissima. Nella primitiva Chiesa i Cristiani e quelli d'Oriente in modo speciale, celebravano l'anniversario della loro rigenerazione spirituale. Non si davano ai diletti corporali, ma rinnovavano solennemente i voti fatti nel Battesimo, e ringraziavano Dio di averli ricevuti per sua misericordia nel novero dei suoi figliuoli. Questo lo chiamavano il giorno della loro rinascita spirituale. I vescovi, conforme a questa pia pratica, celebravano anche l'anniversario della loro consacrazione, e il popolo si univa a loro. Tale fu l'origine delle festa della cattedra di S. Pietro.
« Noi dobbiamo celebrare la festa della Cattedra di S. Pietro, scriveva già S. Leone Papa, colla stessa gioia con cui celebreremo il martirio del Principe degli Apostoli. Con ciò noi richiamiamo alla memoria contemporaneamente e la sua entrata in cielo, e l'innalzamento alla dignità di primo pastore della Chiesa militante ». Nelle lezioni del Breviario sono riportate le belle parole di S. Agostino: « Il Signore ha eletto Pietro a fondamento della sua Chiesa stessa; perciò la Chiesa onora questo fondamento sopra il quale si erige l'altezza dell'edificio ecclesiastico. Onde convenientemente il salmo dice: Lo esalteranno nella Chiesa della plebe e lo loderanno nella cattedra dei seniori". Sia benedetto il Dio che si degnò di esaltare nella Chiesa il beato Apostolo, poiché è giusto che sia onorato questo fondamento per mezzo del quale si può salire al cielo ».
Sappiamo le parole che il Divino Maestro disse ai Capo degli Apostoli: « Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa ». Commenta S. Agostino: « Sei pietra, perché la mia virtù che ti consolida cosicché quelle cose che sono di mia proprietà sono pure tue per partecipazione ». Ecco la dignità conferita a Pietro, per cui merita tutta la nostra venerazione.
PRATICA. Ricordiamoci nelle nostre preghiere del successore di S. Pietro, il Papa, perché il Signore lo conservi, lo vivifichi, e gli dia la grazia di estendere il suo regno fino ai confini del inondo.
PREGHIERA. Dio, che istruisti la moltitudine delle nazioni con la predicazione del beato Pietro apostolo, fa' che, come ne veneriamo la memoria, così ne risentiamo il patrocinio presso di Te.
MARTIROLOGIO ROMANO. La Cattedra di san Piétro Apostolo ad Antiochia, dove per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani.
Mercoledì delle ceneri
Mercoledì delle ceneri
Momento caratteristico della liturgia del Mercoledì delle Ceneri è lo spargimento, da parte del celebrante, di un pizzico di cenere benedetta sul capo dei fedeli. Si accompagna tale rito con le parole «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15), frase introdotta dal Concilio Vaticano II, mentre prima si utilizzava l'ammonimento, contenuto nel Libro della Genesi, «Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris» («Ricordati uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai»), forma quest'ultima ancora in uso nella Messa tridentina.
È consuetudine che le ceneri utilizzate per l'imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli si ricavino dalla bruciatura dei rametti di palme o di ulivo benedetti in occasione della Domenica delle Palme, dell'anno precedente.
Altro aspetto caratteristico della liturgia che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri è l'uso del colore viola per i paramenti sacri nonché il fatto che per tutto il periodo quaresimale non si canta l'alleluia e non si recita il gloria.
PREGHIERA. «L'umiltà di Cristo ci ha insegnato ad essere umili: nella morte infatti si sottomise ai peccatori; la glorificazione di Cristo glorifica anche noi: con la risurrezione infatti ha preceduto i suoi fedeli. Se noi siamo morti con lui ? dice l'Apostolo ? vivremo pure con lui; se perseveriamo, regneremo anche insieme con lui (2 Tim. 2, 11. 12)» (Sant'Agostino Sermoni, 206, 1).
PRATICA. La chiesa richiede in questo giorno si osservi il digiuno e l'astinenza dalle carni. Per quanto attiene il periodo di quaresima, che inizia con il Mercoledì delle Ceneri, insegna Sant'Agostino: «Il cristiano anche negli altri tempi dell'anno deve essere fervoroso nelle preghiere, nei digiuni e nelle elemosine. Tuttavia questo tempo solenne deve stimolare anche coloro che negli altri giorni sono pigri in queste cose».
MARTIROLOGIO ROMANO. Giorno delle Ceneri, e principio del digiuno della sacratissima Quaresima.
✝ Pensiero del 22 Febbraio 2023
✝
SUB TUTELA DEIS. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Alla fine, di tutto Dio, giudicherà la nostra credibilità, dalla quale, verrà esaltata la Fede in Cristo e come premio, avremo il suo Amore Eterno.
Buona Quaresima
Barbara
Versetto del Giorno
A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme.
I Pietro 2:21
Mercoledì 22 Febbraio
CATTEDRA DI SAN PIETRO (f); S. Pascasio; S. Margherita da Cortona
MERCOLEDI’ DELLE CENERI
Gl 2,12-18; Sal 50; 2Cor 5,20 – 6,2; Mt 6,1-6.16-18
Perdonaci, Signore: abbiamo peccato
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
(Salmo 94,8)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 50)
Rit: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
(Salmo 94,8)
20 febbraio, 2023
Nel 1912 il 20 febbraio come oggi, nasceva, Cornelis Teunis Brandes auguri di vero cuore.
Nel 1912 il 20 febbraio come oggi, nasceva, Cornelis Teunis Brandes auguri di vero cuore.
Santa Giacinta Marto
Santa Giacinta Marto
13 maggio 2000, Fátima, papa Giovanni Paolo II
13 maggio 2017, Fátima, papa Francesco
Giacinta era una bambina come le altre e conduceva una vita semplice: le piaceva giocare e ballare quando possibile.
Ma la sua esistenza cambiò quel 13 maggio 1917 quando, in un luogo chiamato Cova da Iria, nei pressi di Fatima, assistè alla prima apparizione di quella conosciuta in seguito come Madonna di Fatima.
Nonostante la sua giovanissima età il cambiamento fu radicale, ella infatti si fece seria e modesta, e il suo spirito di sacrificio divenne parte integrante della sua giovane vita: si privava anche della merenda per aiutare i bambini di due famiglie bisognose, e la sua preoccupazione più grande era la salvezza delle anime dei peccatori, per le quali pregava ininterrottamente.
Per i successivi sei mesi da quella prima apparizione, così come aveva loro annunciato la “Signora più brillante del sole” tornarono in quel luogo ogni 13 del mese fino per raccogliere il Suo messaggio.
Nella sua semplicità capì che l'inferno era una realtà terribilmente seria e che a lei era chiesto di impegnarsi perché tante persone potessero evitare un castigo così severo. Continuava a chiedere a Lucia: «Non si esce mai di là?» «No». «E dopo tanti e tanti anni?» «No, l'inferno non finisce mai». «E se noi preghiamo molto per i peccatori, Nostro Signore li libererà di lì? Poverini! Dobbiamo fare tanti sacrifici».
Giacinta fu vittima dell'epidemia di febbre spagnola che la colpì assieme a tante altre persone e morì all'età di 9 anni il 20 febbraio 1920. Beatificata da Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000, è stata proclamata santa da Papa Francesco il 13 maggio 2017, in occasione del centenario della prima apparizione. Il suo corpo attualmente è conservato nel Santuario di Fatima.
«Un giorno, quando Giacinto e Francesco avevano ormai contratto la malattia che li costringeva a letto, la Vergine Maria venne a visitarli in casa, come racconta Giacinta: "A me ha chiesto se volevo ancora convertire peccatori. Le ho detto di sì: E, quando si avvicina il momento della dipartita di Francesco, la piccola gli racco-manda: "Da parte mia porta tanti saluti a nostro Signore alla Madonna e di' loro che sono disposta a sopportare tutto quanto vorranno per convertire i peccatori". Giacinto potrebbe benissimo esclamare con san Paolo: "Mi rallegro di soffrire per voi, completando in me stesso quello che manca alle tribolazioni di Cristo a vantaggio del suo corpo che è la Chiesa"» (Giovanni Paolo li).
MARTIROLOGIO ROMANO. In località Aljustrel vicino a Fatima in Portogallo, Santa Giacinta Marto, che, sebbene ancora fanciulla di tenera età, sopportò con pazienza il tormento della malattia da cui era affetta e testimoniò con fervore la sua devozione alla beata Vergine Maria.
✝ Pensiero del 20 Febbraio 2023
✝
SUB TUTELA DEIS. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Il GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO, CREDEVA, NELLA GIUSTIZIA SACRA, NON C'È NULLA CHE VENGA GIUDICATO DA DIO.
Barbara
Versetto del Giorno
Ogni parola di Dio è appurata; egli è uno scudo per chi ricorre a lui.
Proverbi 30:5
Lunedì 20 Febbraio
S. Eucherio; B. Giacinta Marto; S. Leone di Catania
7.a del Tempo Ordinario (anno A)
Sir 1,1-10; Sal 92; Mc 9,14-29
Il Signore regna, si riveste di maestà
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
(II Timoteo 1,10)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 92)
Rit: Il Signore regna, si riveste di maestà.
Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.
È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei.
Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
(II Timoteo 1,10)
17 febbraio, 2023
Oggi, sarebbe stato il compleanno di Matteo Ferrari.
Oggi, sarebbe stato il compleanno di Matteo Ferrari.
17 febbraio 1941 | Il francescano Maximilian Kolbe fu arrestato dai tedeschi a Niepokalanów.
17 febbraio 1941 | Il francescano Maximilian Kolbe fu arrestato dai tedeschi a Niepokalanów. È stato prima inviato alla prigione di Pawiak a Varsavia e poi ad Auschwitz, dove ha finalmente sacrificato la sua vita - si è offerto volontario per sostituire Franciszek Gajowniczek, condannato a morte di fame.
16 febbraio, 2023
LE ULTIME SETTIMANE DI VITA DI ANNE E MARGOT FRANK - Approfondimento; dichiarazione rilasciata da Lien Brilleslijper:
LE ULTIME SETTIMANE DI VITA DI ANNE E MARGOT FRANK - Approfondimento; dichiarazione rilasciata da Lien Brilleslijper:
"Dopo aver ricevuto qualcosa da mangiare, trovammo in un rubinetto dell'acqua e riuscimmo a lavarci qualcosa, da Auschwitz non avevamo avuto più la possibilità di farlo. Ci avvolgemmo di nuovo nelle nostre coperte. Poi ci imbattemmo in due piccole figure spelacchiate, che sembravano due uccellini infreddoliti. Ci abbracciammo scoppiando a piangere. Erano Margot ed Anne Frank. Chiedemmo della loro mamma, Anne disse: "E' finita in una selezione".
Poi, passando davanti a delle baracche, andammo tutte e quattro verso il piazzale dell'appello. Lì vedemmo alcuni tendoni che sembravano tende da circo. Ce ne assegnarono uno e ci sdraiammo sulla paglia. Ci stringemmo una all'altra sotto le coperte. I primi giorni trascorsero tranquilli, dormivamo molto. Poi cominciò a piovere. Non riuscivamo a riscaldarci neanche sotto le coperte. Per di più avevamo i pidocchi.
Poi ci mandarono a lavorare. Dovevamo staccare le suole delle scarpe vecchie. In cambio ci davano un po' di minestra e un pezzetto di pane. Ben presto le nostre mani cominciarono a sanguinare e a infettarsi. Anne ed io fummo le prime a dover smettere. Janny e Margot resistettero più a lungo.
Dopo qualche giorno scoppiarono violente tempeste invernali. Le tende non ressero e crollarono. Ci furono dei feriti. Ci spinsero dentro un capannone dove erano stati sistemati stracci, vecchie scarpe e altro. Anne chiese: "Perché vogliono farci vivere come bestie?" Janny rispose: "Perché sono loro stessi bestie feroci".
Un giorno di dicembre ci dettero un pezzettino di formaggio e un po' di marmellata. Le SS e le sorveglianti si ritirarono a fare festa. Era Natale. Con Margot e Anne, le sorelle Daniel e noi due eravamo dunque tre coppie di sorelle. Quella sera volevamo celebrare a modo nostro San Nicola, Chanukkà e Natale. Janny aveva conosciuto alcune ungheresi che lavoravano nella cucina delle SS. Grazie a loro ricevemmo due manciate di bucce di patate. Anne riuscì a grattugiare un pezzo di sedano. Le sorelle Daniel trovarono un po' di rape rosse. Io cantai e ballai per alcune sorveglianti e mi diedero un gruppetto di crauti. Avevamo messo da parte il nostro pane e con tutte quelle cose insieme facemmo delle piccole sorprese per gli altri. Arrostimmo le bucce di patate e intonammo dei canti olandesi e yiddish. Pensammo a quello che avremmo fatto una volta tornate a casa. "Faremo una festa, un pranzo da Dikker & Thys", uno dei ristoranti più cari di Amsterdam, propose Anne. Per un attimo fummo quasi felici.
Poi Janny ed io fummo assegnate a un'altra baracca. Chiedemmo ad Anne e Margot di venire con noi. Ma Margot aveva una terribile diarrea e dovette restare nella vecchia baracca per il rischio di tifo. Anne la curò come meglio poteva. Nelle settimane successive andammo a trovarle e ogni tanto riuscivamo a portar loro qualcosa da mangiare.
Doveva essere marzo, tornammo a vederle quando la neve era ormai sciolta. Ma non erano più nella baracca. Le trovammo nell'infermeria del campo. Le scongiurammo di non restare lì, perché se si cedeva, la fine si faceva sempre più vicina. Anne disse: "Qui possiamo stare tutte e due su un unico tavolaccio, stiamo insieme e nessuno ci disturba". Margot riusciva appena a sussurrare. Aveva la febbre alta. Il giorno dopo andammo di nuovo a trovarle. Margot era caduta dal tavolaccio e viveva in uno stato di semi-coscienza. Anche Anne aveva la febbre, era gentile e affettuosa. Disse: "Margot dormirà bene e se dorme non ho più bisogno di alzarmi".
Alcuni giorni dopo trovammo il tavolaccio vuoto. Sapevamo cosa significava. Le scoprimmo dietro la baracca. Avvolgemmo i loro corpi smagriti in una coperta e li trasportammo in una fossa comune. Fu tutto ciò che ancora potemmo fare per loro".
Lien Brilleslijper: insieme alla sorella Janny, Lien fu deportata prima nel campo di concentramento di Auschwitz e successivamente a Bergen - Belsen, dove fu liberata dalle truppe inglesi. Sia lei che la sorella Janny sopravvissero alla Shoah. (Fonti dell’approfondimento:
I FRANK - La storia della famiglia di Anna Frank, di Mirjam Pressler. Einaudi.
16 febbraio 1926 | Nasce a Francoforte una ragazza ebrea tedesca, Margot Frank, sorella maggiore di Anne.
16 febbraio 1926 | Nasce a Francoforte una ragazza ebrea tedesca, Margot Frank, sorella maggiore di Anne.