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28 maggio, 2021

1941: 28 Maggio come oggi Padre Massimiliano Maria Kolbe giunse nel campo di concentramento di Auschwitz

1941: Il 28 maggio fu trasferito nel campo di sterminio ad Auschwitz. I suoi quattro confratelli l’avevano preceduto un mese prima; fu messo insieme agli ebrei perché sacerdote, con il numero 16670 e addetto ai lavori più umilianti come il trasporto dei cadaveri al crematorio.

Ottant'anni fa



Pensiero del 28 maggio 2021

 Tanti cristiani in apparenza vicini alla Chiesa, sono come alberi sterili senza frutti. Ma se preghiamo e rimaniamo vicino a DIO e operiamo il bene anche l'albero più secco potrà riprendere vita, germogliare e portare frutti.

28 Maggio

Il Signore ama il suo popolo

Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
ed il vostro frutto rimanga.

(Giovanni 15,16)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 149)
Rit: Il Signore ama il suo popolo.

Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli.


 Chi ascolta me vivrà in pace e sarà sicuro senza temere alcun male.

(Proverbi 1,33)

27 maggio, 2021

Pensiero del 27 maggio 2021

 Siamo tutti mendicanti, sulla strada della vita, ciechi in merito alla Verità, bisognosi di salvezza. Come Bartimeo possiamo gridare al Signore che cammina lungo le nostre strade e ci viene, incontro per liberarci dalle nostre miserie. 

27 Maggio

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli

Io sono la luce del mondo, dice il Signore:

«Chi segue me avrà la luce della vita».

(Giovanni 8,12)


SALMO RESPONSORIALE (Salmo 32)
Rit: Dalla parola del Signore furono fatti i cieli.

Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate.

Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.

Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.

Non temete, animali selvatici, perché i pascoli della steppa hanno germogliato, perché gli alberi producono i frutti, la vite e il fico danno le loro ricchezze.

(Gioele 2,22)

27 novembre 2020 27 maggio 2021 sei mesi senza don Antonio Maffucci FSCB

27 novembre 2020 27 maggio 2021 sei mesi senza don Antonio Maffucci FSCB


Ci vuole un minuto, per trovare una persona speciale, un’ora, per apprezzarla ed un giorno per amarla, ma ci vuole un’intera vita per dimenticarla.


REQUIEM AETERNAM
Réquiem aetérnam dona eis, Dómine,
et lux perpétua lúceat eis.
Requiéscant in pace. Amen.

L'ETERNO RIPOSO
L'eterno riposo dona a don Antonio, o Signore,
e splenda a Lui la luce perpetua.
Riposi in pace. Amen.


26 maggio, 2021

🧡 Gigi Proietti 🧡

 “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Chi non sa ride, mi insospettisce.”

🧡 Gigi Proietti 🧡


San Filippo Neri

 San Filippo Neri

autore Mario Balassi anno 1659 titolo San Filippo Neri che adora la Madonna col Bambino
Nome: San Filippo Neri
Titolo: Sacerdote
Nascita: 21 luglio 1515, Firenze
Morte: 26 maggio 1595, Roma
Ricorrenza: 26 maggio
Tipologia: Commemorazione
Protettore:giovani




Nacque a Firenze da ricca famiglia nel 1515. Ebbe un carattere singolarmente mite, così da essere chiamato "Pippo il Buono".

Studiata umanità, per poter farsi sacerdote rinunziò all'eredità dello zio e partì per Roma, ove fu accolto da un suo concittadino. Visse in questa famiglia vita illibata e mortificata, cautissimo nello stringere amicizie. Il demonio gli suscitava violenti moti della carne, che egli vinceva coll'orazione e coi digiuni, fin che il Signore in premio di tanta lotta gli concesse la grazia di esserne per sempre immune.

Finiti gli studi e fatto sacerdote, si diede con tutte le forze alla propria santificazione.

Favorito della più sublime contemplazione, le ineffabili dolcezze spirituali lo facevano esclamare: « Basta, Signore, basta! perchè questo mio cuore è sì piccolo per amare Voi così amabile! ».

Amava molto i poveri ed era di continuo a contatto con il popolo; visitava gli ammalati nelle loro case e negli ospedali, e li serviva di giorno e di notte. Però prediligeva i giovani, e la sua stanza era divenuta il loro ritrovo gradito. La sua parola era ricca di facezie e comunicava agli astanti l'allegria santa che traboccava dal suo cuore: i suoi detti ai giovani sono passati alla posterità come proverbi di grande sapienza.

Nella celebrazione della santa Messa era spesso rapito in dolci estasi, sollevato in aria e circonfuso da ogni parte di luce celestiale: un angelo in carne!

Al confessionale passava le intere giornate ed era tanta la sua abilità che non andava a lui peccatore, per ostinato che fosse, senza rimettersi sulla retta via; taluni appunto lo evitavano per non avere a convertirsi!

Il Signore lo visitò anche con prove e contrarietà gravissime: fino allo scherno sopra le sue opere di bene, fino alla calunnia più vile, fino alla ribellione di qualcuno dei suoi confratelli; prove che egli vinceva colla dolcezza e colla confidenza filiale in Dio.

A S. Maria della Vallicella fondò la Congregazione dell'Oratorio che di tanto aiuto fu ed è alla Chiesa nell'educazione della gioventù.

Filippo, semplice ed umile, rifuggì sempre gli onori e dignità ecclesiastiche, più volte offertegli. E Dio lo favorì col dono della profezia, dei miracoli e con frequenti visioni.

Morì il 26 maggio del 1595, in età di anni 80. I medici gli trovarono due costole adiacenti al cuore inarcate a causa dei violenti battiti di amor di Dio.

CITAZIONE. State buoni se potete.

PRATICA. « Paradiso! Paradiso! Attendete a vincervi nelle piccole cose, se volete vincervi nelle grandi » (S. Filippo Neri).

PREGHIERA. Signore, che sublimasti alla gloria dei tuoi Santi il tuo beato confessore Filippo, concedici, propizio, che mentre ci rallegriamo per la sua festa approfittiamo dell'esempio delle sue virtù.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma san Filippo Neri, Prete e Confessore, Fondatore della Congregazione dell'Oratorio, insigne per la verginità, per il dono della profezia e pei miracoli.


Pensiero del 26 maggio 2021

Chi in un modo, chi nell'altro, tutti vogliono la propria porzione di potere, la propria visibilità. Sordi alle parole del Signore che s'incammina verso la Croce. Per contro, molti anni dopo, San Filippo Neri, dirà alla proposta dell'onore cardinalizio: «Preferisco il Paradiso».


26 maggio


Mostraci, Signore, la tua misericordia

Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.

(Marco 10,45)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 78)
Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!

Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la grandezza del tuo braccio
salva i condannati a morte.

E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di generazione in generazione narreremo la tua lode.


Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato dal seno materno e ti soccorre: “Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurùn che ho eletto, poiché io verserò acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido.

(Isaia 44,2-4)



1887: 26 maggio come oggi avveniva il santo battesimo di Francesco Forgione - Padre Pio da Pietrelcina

1887: 26 maggio come oggi avveniva il santo battesimo di Francesco Forgione - Padre Pio da Pietrelcina  


Il 26 maggio 1887, giorno dopo la nascita, alle 05:00 del mattino, nella rustica chiesetta di Sant’Anna, fu battezzato con il nome di Francesco colui che sarebbe diventato padre Pio da Pietrelcina. Fu mamma Peppa a scegliere questo nome per devozione a San Francesco d’Assisi: la prima delle tante coincidenze che costellano l’esistenza terrena di Padre Pio, il quale avrebbe scelto di entrare proprio in un ordine francescano, quello dei cappuccini.

La chiesa, dedicata a Sant’Anna, si trova vicino alla casa natale di Padre Pio. In questa chiesa il santo frate cappuccino riceverà anche il sacramento della prima comunione e della confermazione.

25 maggio, 2021

Pensiero del 25 maggio 2021

 È cosa naturale per l'uomo cercare una ricompensa per le sue azioni, ma quando comprendiamo che il più grande affare della nostra vita è stare con Gesù, abbiamo compreso tutto.

25 Maggio

A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

(Matteo 11,25)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 49)
Rit: A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.

«Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica.

«Ascolta, popolo mio, voglio parlare,
testimonierò contro di te, Israele!
Io sono Dio, il tuo Dio!
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio».

 Mi auguro che godiate, se non una perfetta pace, almeno la dolce rassegnazione alla volontà divina 

(Padre Pio da Pietrelcina)

Buono è il Signore, un asilo sicuro nel giorno dell’angoscia. Si prende cura di chi si rifugia in lui anche quando l’inondazione avanza.

(Numeri 1:7,8)




25 maggio 1887: nasce a Pietrelcina Padre Pio, al secolo Francesco Forgione

Buon compleanno Padre Pio. Pietrelcina 25 maggio 1887

24 maggio, 2021

ACCADE il 24 maggio 2003

 Secondo lo stile del nostro beato Fondatore, Luigi Biraghi e della beata Maria Anna Sala, sei cresciuto nella Grazia e nella santità conducendo una vita normalissima, come i bambini e gli adolescenti della tua età. Nessun fatto straordinario, se non la straordinarietà con cui vivevi il tuo quotidiano: la santità delle piccole cose, la santità del quotidiano.

Neel Jastus Perera ripensa al grande cedro in piazza Tommaseo a Milano. «Presso i suoi più bassi rami i bambini e i ragazzi fanno i loro giochi.
Ti vedo lì, bambino, e poi sei rapidamente cresciuto, presto mi hai superato in statura, così come sovrastavi tutti i tuoi coetanei. Nessuno ai miei occhi è diventato “alto” come te. Non ci siamo mai parlati a tu per tu, non ci siamo fatti confidenze, ma il tuo saluto ancora è dentro di me: un saluto franco e affettuoso. Nessuno altro ricordo come te».
Scherzoso, simpatico, sempre sorridente, attento nel curare le amicizie, curioso, amante dello sport, del nuoto, dello sci, delle passeggiate Eccoti, raggiante di gioia, nella piazzetta, tra la scuola e la parrocchia di S. Maria Segreta, insieme al tuo amico e padrino il Signor Sidi Perin, nel giorno della tua S. Cresima, ricevuta il 24 maggio 2003.



Tu Credi estrapolata da una preghiera Ebraica

Tu Credi estrapolata da una preghiera Ebraica

Tu credi

Tu Credi, nel Sole anche quando un giorno, non vedi splendere?
Tu Credi, nell'Amore anche se non lo vedi o non lo senti?

Per questo Io, Credo in Dio, nella Vergine Maria ed in San Giuseppe di Nazareth ed in Gesù il Cristo, anche quando, non si manifestano!

Canzano Barbara


Benedetta la tua anima e il tuo cuore caro Beato Carlo Acutis

 Benedetta la tua anima e il tuo cuore caro Beato Carlo Acutis, proteggimi dal male, con tanta gratitudine, grazie di tutto, sempre 



Piccoli seminaristi nella metà degli anni 1920 in Italia Ma quanta tenerezza, e bellezza questa si ch'è la vera appartenenza a Cristo

 Piccoli seminaristi nella metà degli anni 1920 in Italia

Ma quanta tenerezza, e bellezza questa si ch'è la vera appartenenza a Cristo.

Ed è una carezza tenera, come tenera era l'età di Rolando, come teneri erano i suoi sentimenti, come tenera e dolce era la sua affezione a Cristo e alla sua Chiesa, ma è anche una carezza forte, come forte era la sua fede e la sua determinazione a essere sacerdote di Cristo, cioè testimone di Dio nel mondo, di fronte ad ogni uomo
Oh Dio, Misericordioso, che scegli piccoli, per confondere i potenti del modo, ti ringraziamo per il dono, di questi piccoli uomini, che portano, con orgoglio l'Abito Talare.
Con Cristo per Cristo ed in Cristo, ieri, oggi e così, sia per sempre Amen.







Giù le mani dal Santo Crocifisso!!!!!!

É una sensazione orrenda, il solo pensiero che il Santo Crocifisso, non ci sia più, nella aule scolastiche e nei luoghi pubblici, mi fa rabbrividire e mi fa vergognare d'essere italiana, perché noi italiani, dobbiamo rispettare il Credo di tutti, ma gli altri non rispettano il nostro Credo.
Giù le mani dal Santo Crocifisso!!!!!!



Maria Madre della Chiesa

Maria Madre della Chiesa


Nome: Maria Madre della Chiesa
Titolo: Madre dei fedeli e dei pastori della Chiesa
Ricorrenza: 24 maggio
Tipologia: Commemorazione
Patrona di:Porto ViroTeolo




Il giorno 11 febbraio 2018 su volontà di Papa Francesco la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha iscritto nel Calendario romano generale, al lunedì dopo Pentecoste, la celebrazione di Maria Madre della Chiesa con il grado di memoria.

Papa Paolo VI, rivolgendosi ai padri conciliari del Vaticano II, dichiarò che Maria Santissima è la Madre della Chiesa.

La Vergine Maria è la Madre di tutti gli uomini e specialmente dei membri del Corpo Mistico di Cristo, poiché è la Madre di Gesù per l'Incarnazione. Gesù stesso lo confermò dalla Croce prima di morire, dandoci sua Madre come nostra madre nella persona di San Giovanni dicendo: "Donna, ecco tuo figlio!". E poi: "Ecco tua madre!". La Madonna sottolinea il decreto «accettò il testamento di amore del Figlio suo ed accolse tutti gli uomini, impersonati dal discepolo amato, come figli da rigenerare alla vita divina, divenendo amorosa nutrice della Chiesa che Cristo in croce, emettendo lo Spirito, ha generato. A sua volta, nel discepolo amato, Cristo elesse tutti i discepoli come vicari del suo amore verso la Madre, affidandola loro affinché con affetto filiale la accogliessero».

Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento del discepolo amato. Ecco perché la pietà della Chiesa verso la Beata Vergine è un elemento intrinseco del culto cristiano. Adempiendo così la profezia della Vergine, che ha detto: "Tutte le generazioni mi chiameranno beata".

Perché Maria è la madre della Chiesa?

Maria è la Madre della Chiesa perché, essendo la Madre di Cristo, è anche la madre dei fedeli e dei pastori della Chiesa, che formano con Cristo un unico Corpo Mistico.

Perché chiamiamo Maria Mediatrice e Cooperatrice della Redenzione?

Chiamiamo Maria Mediatrice e Cooperatrice della Redenzione perché, con la sua materna carità e la sua collaborazione nel Sacrificio di Cristo, ha partecipato alla nostra riconciliazione, che si applica ai fratelli di suo Figlio che sono ancora pellegrini con la sua costante e amorevole intercessione.

Quale culto paga la Chiesa alla Beata Vergine?

La Chiesa rende alla Vergine un culto singolare, iniziato all'inizio della Chiesa e durerà per sempre, secondo le parole profetiche di Maria: "Tutte le generazioni mi chiameranno benedetta". L'amore che i fedeli pagano a Maria come Madre, cercando di amarla come il Signore che Gesù ama, è ciò che noi conosciamo come Pietà filiale.



Pensiero del 24 maggio 2021

Maria è nostra Madre perché è il Figlio che ce l'ha donata. Sotto la Croce riceve ciascuno di noi come figlio. E come ha saputo avere cura di Gesù, si prende ora, cura di noi.

24 Maggio

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!

Vergine felice,
che hai generato il Signore;
beata Madre della Chiesa
che fai ardere in noi
lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo.

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 86)
Rit: Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!

Sui monti santo egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».


Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!

(Giovanni 19: 25, 34)

23 maggio, 2021

1992 : 23 maggio come oggi morivano il Magistrato Giovanni Salvatore Augusto Falcone la compagna Francesca Morvillo e la scorta

 1992 : 23 maggio come oggi morivano il Magistrato Giovanni Salvatore Augusto Falcone la compagna Francesca Morvillo e la scorta

ore 17.57:48 

“L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno,
è saper convivere con la propria paura 
non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo,
altrimenti non è più coraggio ma incoscienza”.

Giovanni Falcone



Ventinove anni fa





BEATO ROLANDO MARIA RIVI SEMINARISTA MARTIRE LE DOMENICHE

BEATO ROLANDO MARIA RIVI SEMINARISTA MARTIRE


I

Un terribile inverno scese e avvinghiò la Terra

Nella morsa terribile del gelo gemette l'Umanità

Grandezza e voglia di vivere parvero non aver scampo

Padrone dissoluto in lungo e in largo fu l'Inferno

Le Idee assassine scarrozzarono indisturbate ovunque.



II

Di Rolando il cuore dinanzi al Cristo

Con letizia e paura e lo sguardo fisso

Fisso e accusatore sugli assassini certi

Semplicità e coraggio dinanzi al mondo

Testimone indiscusso tu, piccolo fanciullo.

Dalla tua piccola comunità parli ancor oggi

Dinanzi al mondo stanno i valori dell'Umanità.

Or ti porto nel cuore ragazzo caro ai pensieri miei

E nei cuori ancor vivi di chi conobbe la tua bontà

E regni il tuo esempio fra di noi sempre…


III

Della tua umanità e fede una piccola culla

Una piccola e calda culla nella famiglia

La vita poteva cambiare solo dinanzi al Cristo

Fedele testimone papà Roberto verso il futuro

Il grande casolare scandiva il tempo in preghiera.

Mamma Albertina e nonna Anna splendide luci

Sempre il rosario fra le mani e nel cuore le preci

Alla Madonna affidavano i cari Rino, Adolfo e Lina

Sotto il manto della Speranza li avrebbero riabbracciati

In quella famiglia e nella Fede vedesti la Luce.


IV

La neve imbiancava intorno colli e case…

E scese sul tuo capo il Battesimo divino

Nella tua cara Pieve alla Madonna innanzi

La Vergine del Carmine dal rosso manto dorato

Dal dolce e intenso volto, oh Rolando Maria.

Ti avviasti così lungo il cammino della vita

Esempi e insegnamenti orme preziose ai tuoi passi

Il fuoco della gioia e della spensieratezza ardente

Il bene degli amici e compagni nel tuo cuore

Serio e riflessivo, aperto e gioviale, studioso sempre…


Beato Rolando Maria Rivi, tu che sei nelle braccia di GESÙ E della Santissima MADRE, prega, per tutti i sacerdoti e per le vocazioni. DIO mandi tanti santi sacerdoti, che ne abbiamo tanto bisogno!






Pentecoste

 Pentecoste



Nome: Pentecoste
Titolo: L'effusione dello Spirito Santo
Ricorrenza: 23 maggio
Tipologia: Solennità

Asceso Gesù al cielo, gli Apostoli si radunarono nel cenacolo e con Maria Vergine si prepararono a ricevere il Consolatore promesso. Persecuzioni d'ogni genere, calunnie, eresie, scismi, si scatenarono in ogni tempo contro la Chiesa, contro il Papa, ma essa assistita, confortata e aiutata dallo Spirito Santo, ha resistito impavidamente.

Morirono i persecutori, i malvagi ministri di Satana, si spensero le diverse sette antireligiose, ma la Chiesa, opera di Dio, rimase, come « torre ferma che non crolla mai».

PRATICA. Invochiamo in questa giornata i doni dello Spirito Santo.

PREGHIERA. O Signore, che quest'oggi con l'illustrazione dello Spirito Santo hai ammaestrato i cuori dei fedeli, dà a noi di gustare per mezzo dello Spirito ciò che è bene e di godere sempre della Sua consolazione

OFFERTA. Sulla via dolorosa che conduce al Calvario io Ti chiedo, o Gesù, di divenirti compagno. Insegnami come si abbraccia la Croce e come quando si cade sotto il suo peso, ci si possa rialzare. Aiutami Tu, o Gesù Crocifisso, a vedere nel dolore un disegno d'amore e Tu che hai lasciato il Cielo per salvare la Terra ricordami sempre che sulla Terra io sono in attesa del Cielo!

Fa che io impari da Te come si ama per ben soffrire e come si soffre per ben amare.

Dammi l'Amore che rende fecondo il dolore e fa che il dolore alimenti ed accresca l'Amore! Nutrimi di Te perché io vivo con Te nel tempo e nell'eternità!

Ma Tu che hai voluto cibarti della Volontà del Padre, fa che anch'io mi alimenti di essa in ogni attimo della mia giornata.

Con Te al Padre, m'immedesimi  sulla Croce, offro la mia sofferenza per quanti non lo conoscono ancora ed imploro alla messa copiosa gli operai necessari.

Valga la mia piccola offerta unita alla Tua a rendere valida la loro fatica, perché venga presto il Tuo Regno. Signore, su tutta la Terra!


MARTIROLOGIO ROMANO. Giorno di Pentecoste, in cui si conclude il tempo sacro dei cinquanta giorni di Pasqua e, con l’effusione dello Spirito Santo sui discepoli a Gerusalemme, si fa memoria dei primordi della Chiesa e dell’inizio della missione degli Apostoli fra tutte le tribù, lingue, popoli e nazioni.

« ...Vi dico la verità, è meglio per voi che me ne vada, perché se io non vado, non verrà a voi il Consolatore; quando sarò andato, ve lo manderò e venendo, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio ». Così aveva detto Gesù agli Apostoli poco tempo prima di salire al cielo.

Come nella creazione dell'uomo cooperarono tutte le tre Persone della SS. Trinità, così pure nella redenzione doveva cooperare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Già aveva cooperato il Padre con la preparazione remota e col mandare il suo unico Figlio; aveva cooperato Gesù Cristo con la sua passione e morte: ora doveva cooperare lo Spirito Santo, col vivificare, sostenere e santificare le anime.

Asceso Gesù al cielo, gli Apostoli si radunarono nel cenacolo e con Maria Vergine si prepararono a ricevere il Consolatore promesso.

All'alba del decimo giorno un forte rumore scosse la casa, e in un attimo tutte le 120 persone che si trovavano radunate nell'ampia sala attorno a Maria, si inginocchiarono tremanti ed ecco che sopra le loro teste comparve un globo di fuoco dividendosi in tante fiammelle che andarono a posarsi su ciascuno, mentre una candida colomba aleggiava sul capo di Maria. « Repleti sunt omnes Spiritu Sancto, et coeperunt loqui variis linguis ». « Furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare diverse lingue».

Ammirabile discesa d'amore, meravigliosa opera dello Spirito: quale cambiamento, quale rigenerazione produsse!

Gli Apostoli, che ancora pensavano a un regno temporale del Messia, son diventati spirituali; da deboli e timidi pieni di forza e coraggio, poiché la grazia dello Spirito Santo li ha resi giusti, fedeli, umili, vincitori del mondo.

E mentre prima si erano nascosti ed avevano abbandonato il Maestro nella passione, ora si dividono il mondo, predicano a tutti Gesù risorto, rinfacciano a tutti i loro peccati ed i vizi e non risparmiano neppure gli stessi crudeli imperatori, e anche nei più atroci tormenti non cessano di predicare Gesù.

S. Pietro, che pur costituito da Gesù capo della Chiesa, era stato vinto da una semplice servetta ed aveva rinnegato Gesù, ora dà inizio alla predicazione e converte subito 3.000 Giudei. Da quel giorno lo zelo degli Apostoli non conobbe confini.

E quella Chiesa fondata da Gesù, che sembrava essere travolta dalla bufera che accompagnò la sua morte, colla venuta dello Spirito Santo si rianima, si fortifica, esce da quelle mura, cominciando a far proseliti e stendendo le sue tende dall'uno all'altro mare.

Persecuzioni di ogni genere, calunnie, eresie, scismi, si scatenarono in ogni tempo contro la Chiesa, contro il Papa, ma essa assistita, confortata e aiutata dallo Spirito Santo, ha resistito impavidamente.

Morirono i persecutori, i malvagi ministri di Satana, si spensero le diverse sette antireligiose, ma la Chiesa, opera di Dio, rimase, come « torre ferma che non crolla mai ».

PRATICA. Invochiamo in questa giornata i doni dello Spirito Santo.

PREGHIERA. O Signore, che quest'oggi con l'illustrazione dello Spirito Santo hai ammaestrato i cuori dei fedeli, dà a noi di gustare per mezzo dello Spirito ciò che è bene e di godere sempre della Sua consolazione

OFFERTA. Sulla via dolorosa che conduce al Calvario io Ti chiedo, o Gesù, di divenirti compagno. Insegnami come si abbraccia la Croce e come quando si cade sotto il suo peso, ci si possa rialzare. Aiutami Tu, o Gesù Crocifisso, a vedere nel dolore un disegno d'amore e Tu che hai lasciato il Cielo per salvare la Terra ricordami sempre che sulla Terra io sono in attesa del Cielo!

Che io impari da Te come si ama per ben soffrire e come si soffre per ben amare.

Dammi l'Amore che rende fecondo il dolore e fa che il dolore alimenti ed accresca l'Amore! Nutrimi di Te perché io vivo con Te nel tempo e nell'eternità!

Ma Tu che hai voluto cibarti della Volontà del Padre, fa che anch'io mi alimenti di essa in ogni attimo della mia giornata.

Con Te al Padre, sulla medesima Croce, offro la mia sofferenza per quanti non lo conoscono ancora ed imploro alla messa copiosa gli operai necessari.

Valga la mia piccola offerta unita alla Tua a rendere valida la loro fatica, perché venga presto il Tuo Regno. Signore, su tutta la Terra!


MARTIROLOGIO ROMANO. Giorno di Pentecoste, in cui si conclude il tempo sacro dei cinquanta giorni di Pasqua e, con l’effusione dello Spirito Santo sui discepoli a Gerusalemme, si fa memoria dei primordi della Chiesa e dell’inizio della missione degli Apostoli fra tutte le tribù, lingue, popoli e nazioni.