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05 settembre, 2020

1938: Primo Decreto sulle leggi raziali - Il Messaggero-

 1938: Primo Decreto sulle leggi raziali - Il Messaggero-

“Alle scuole di qualsiasi ordine e grado non potranno essere iscritti alunni di razza ebraica”

“All'ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado e nelle scuole non governative, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere ammesse persone di razza ebraica”
“Tutti gli insegnanti di razza ebraica che appartengano ai ruoli per le scuole di cui al precedente art. 1, saranno sospesi dal servizio”
“I membri di razza ebraica delle Accademie, degli Istituti e delle Associazioni di scienze, lettere ed arti, cesseranno di far parte delle dette istituzioni”
Sono alcuni degli articoli contenuti nel Decreto Legge del 5 settembre 1938-XVI, n. 1390, il primo Decreto delle “Leggi Razziali”.
Saranno solamente i primi di una lunghissima serie.



03 settembre, 2020

❤Janny Brandes-Brilleslijper❤ 03 settembre 1944 03 settembre 2020

 ''In una mattina d'estate, molto tranquilla molto bello, bel tempo il sole spendente, la luce era ancora sopra cresta della notte; è ancora nella città che noi, sono passata da ad Amstelveenseweg, il tram alla stazione centrale, qui siamo sul lato della stazione centrale, entrammo nella stazione, oltre i sassolini per capire perché allo stesso tempo arrivò un gruppo d'altre persone e c'era la famiglia Frank, allora non ci siamo parlati......ci mettevano l'uno l'altro sulla piattaforma, tutti abbiamo le cure ovviamente ho trovato mia sorella troppo tardi, i miei genitori, mio fratello e lei la natura offre sufficiente attenzione intorno a noi........guardare sì una tale famiglia con due figli che giorno siamo tutti classificati nella "S" (Strafbarak) anche la famiglia Frank .........a Westerbork non è stata la prima famiglia''.

❤Janny Brandes-Brilleslijper❤
03 settembre 1944 03 settembre 2020



22 agosto, 2020

Beata Maria Regina 22 agosto

 Beata Maria Regina 22 agosto 

Beata Vergine Maria, Regina dell'universo, conduci tutti noi con Te alle gioie del cielo.


14 agosto, 2020

SI OFFRÌ DI MORIRE AL POSTO DI UN PADRE DI FAMIGLIA

 SI OFFRÌ DI MORIRE AL POSTO DI UN PADRE DI FAMIGLIA

La sua dignità di sacerdote e uomo retto primeggiava fra i prigionieri, un testimone disse: “Kolbe era un principe in mezzo a noi”. Alla fine di luglio fu trasferito al Blocco 14, dove i prigionieri erano addetti alla mietitura nei campi; uno di loro riuscì a fuggire e secondo l’inesorabile legge del campo, dieci prigionieri vennero destinati al bunker della morte. Padre Kolbe si offrì in cambio di uno dei prescelti, un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. La disperazione che s’impadronì di quei poveri disgraziati, venne attenuata e trasformata in preghiera comune, guidata da padre Kolbe e un po’ alla volta essi si rassegnarono alla loro sorte; morirono man mano e le loro voci oranti si ridussero ad un sussurro; dopo 14 giorni non tutti erano morti, rimanevano solo quattro ancora in vita, fra cui padre Massimiliano, allora le SS decisero, che giacché la cosa andava troppo per le lunghe, di abbreviare la loro fine con una iniezione di acido fenico; il francescano martire volontario, tese il braccio dicendo “Ave Maria”, furono le sue ultime parole, era il 14 agosto 1941. Le sue ceneri si mescolarono insieme a quelle di tanti altri condannati, nel forno crematorio; così finiva la vita terrena di una delle più belle figure del francescanesimo della Chiesa polacca. Il suo fulgido martirio gli ha aperto la strada della beatificazione, avvenuta il 17 ottobre 1971 con papa Paolo VI. Il 10 ottobre 1982 è stato canonizzato da papa Giovanni Paolo II, suo concittadino.




06 agosto, 2020

Janusz Korczack dal Diario del Ghetto 6 agosto 1942

Janusz Korczack
dal Diario del Ghetto
6 agosto 1942
Annaffio i fiori. La mia calvizie alla finestra: che buon obbiettivo!
Ha un fucile. Perché sta così fermo a guardare tranquillamente?
Non ne ha ricevuto l’ordine.
Chissà, forse da borghese faceva l’insegnante in campagna, o il notaio, o il netturbino a Lipsia, o il cameriere a Colonia.
Che cosa farebbe se gli facessi un piccolo cenno con la testa?
Un gesto amichevole con la mano?
Forse lui non sa neppure cosa sta succedendo: forse è arrivato soltanto ieri, e da molto lontano…
L’ultima marcia
Janusz Korczak morì insieme ai suoi bambini. Fu portato via dal Ghetto di Versavia in un carro bestiame i primi giorni dell’agosto 1942. La mattina del 6 agosto l’area del cosiddetto Piccolo Ghetto venne attorniata da reparti delle SS e dagli ascari, soldati ucraini e lituani. Il Diario di Abraham Lewin situa gli avvenimenti il 7 di agosto.
Venerdì, 7 agosto
Il diciassettesimo giorno del massacro. Ieri è stata una giornata orribile con un gran numero di morti. Dal ghetto piccolo la gente è stata prelevata in massa. Il numero delle vittime è valutato intorno alle 15.000. Hanno svuotato l’orfanotrofio del dottor Korczak a cominciare dal dottore stesso. Duecento orfani.
Korczak era alla testa del corteo. Senza cappello, con gli stivali militari, si racconta portasse in braccio due bambini. Alla marcia presero parte 192 bambini e dieci educatori, fra cui la pedagoga braccio destro di Korczak, Stefania Wilczynska.
Il giorno stesso 4000 bambini con i loro educatori vennero presi dagli orfanotrofi e deportati a Treblinka.
L’ultima marcia di Korczak è raccontata con toni diversi in numerose testimonianze. Qui citiamo quella di Marek Rudnicki, noto grafico e pittore, bambino nel ghetto:
"Non voglio passare per iconoclasta, per sovversivo, ma oggi devo raccontare quello che ho visto allora. L’atmosfera era intrisa di una sorta di enorme scompiglio, automatismo, apatia. Non ci fu alcuna emozione al passaggio di Korczak. Nessuno fece il saluto militare, descritto da alcuni, di sicuro non ci fu nessun intervento da parte dello Judenrat, nessuno si avvicinò a Korczak. Non ci furoro grandi gesti, canti, teste orgogliosamente erette; non ricordo che qualcuno portasse la bandiera della Casa degli Orfani, eppure dicono che ci fosse. C’era un silenzio terribile, sfiancato. Korczak trascinava un piede dietro l’altro, camminava come ingobbito, bofonchiava qualcosa fra sé e sé […]. Gli adulti della Casa degli Orfani, come Stefa Wilczynska, gli camminavano accanto, e così facevo io stesso. Nelle prime file i bambini andavano a righe di quattro, poi così come capitava, in ordine sparso, in fila indiana. Qualche bambino teneva Korczak per la giacca, o forse gli stringeva la mano. Camminavano come in trance..."



04 agosto, 2020

Santo Curato d'Ars

 Un sacerdote, bersaglio di calunnie e persecuzioni, chiese consiglio al Santo Curato d'Ars. «Amico mio – egli rispose – fate come faccio io: lasciate dire. Quando si sarà detto tutto, non vi sarà più niente da dire, e si tacerà».

02 agosto, 2020

PREGHIERA PER IL PERDONO D'ASSISI

02 AGOSTO


PREGHIERA PER IL PERDONO D'ASSISI
Signore mio Gesù Cristo, vi adoro presente nel Santissimo Sacramento e,
pentito delle mie colpe, vi prego di concedermi la santa Indulgenza
del Perdono di Assisi, che applico a beneficio dell'anima mia
ed a suffragio delle anime sante del Purgatorio.
Vi prego secondo l'intenzione del Sommo Pontefice per l'esaltazione
della Santa Chiesa e per la conversione dei poveri peccatori.
Cinque Pater, Ave e Gloria, secondo l'intenzione del S. Pontefice, per i bisogni di S. Chiesa.
Un Pater, Ave e Gloria per l'acquisto delle SS. Indulgenze.

PREGHIERA DEL PERDONO DI ASSISI
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre
del cuore mio.
Dammi una fede retta,
speranza certa,
carità perfetta
e umiltà profonda.
Dammi, Signore,
senno e discernimento
per compiere la tua vera
e santa volontà.
Amen.

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31 luglio, 2020

Primo Levi nasce il 31 luglio 1919

 31 luglio 1919 | nasce a Torino Primo Levi. È stato uno scrittore e chimico ebreo italiano. Dal 26 febbraio 1944 prigioniero del campo nazista tedesco di Auschwitz n. 174517. Nel settembre 1947 ha pubblicato il suo libro ′′ Se questo è un uomo ". È morto nel 1987.

′′ Sono costantemente stupito dalla disumanità dell'uomo verso l'uomo."
Queste parole di Primo Levi sono ancora molto importanti. A 76 anni dalla liberazione di Auschwitz abbiamo ancora bisogno di questo avvertimento per riflettere sulla nostra responsabilità morale nei confronti del mondo in cui viviamo.
---
′′ Se questo è un uomo ′′
Tu che vivi sicuro
Nelle tue case calde;
Tu che di sera trovi il rientro
Cibo caldo e facce amichevoli:
Considera se questo è un uomo
Chi lavora nel fango
Chi non conosce pace
Chi combatte per un po ' di pane
Chi muore per un sì e per un no
Considera se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza abbastanza forza per ricordare
Occhi vacanti e grembo freddo
Come una rana d'inverno:
Riflettete sul fatto che questo è accaduto:
Queste parole che ti raccomando:
Iscriviti sul tuo cuore
Quando si sta a casa e si esce,
Vado a letto e mi alzo;
Ripetili ai tuoi figli:
O che la tua casa cada giù,
La malattia sbarra la tua strada,
I tuoi cari si allontanano da te



29 luglio, 2020

Il 29 luglio 1941 il comandante del campo Karl Fritzch

 Il 29 luglio 1941 il comandante del campo Karl Fritzch ha probabilmente selezionato 10 ostaggi tra i prigionieri del Blocco 14 per vendicarsi della fuga di un prigioniero Zygmunt Pilawski. Li ha condannati a morte per fame nel bunker del Blocco 11.

Durante la selezione, un prigioniero polacco che era un monaco francescano e missionario, Maksymiliano Kolbe (no. 16670), uscì fuori dal collegamento e chiese al comandante del campo di prenderlo invece di un disperato prigioniero selezionato Franciszek Gajowniczek (np. 5659). Dopo una breve disputa con Padre Kolbe, Fritzch ha acconsentito alla sostituzione, soprattutto quando ha scoperto che Kolbe è un prete cattolico. I 10 prigionieri selezionati sono stati portati al Blocco 11. Nel Registro Bunker l'ammissione di questi è nota senza elencare nomi, numeri, giorno di ammissione o giorno di morte.
Maksymiliano Kolbe fu ucciso con l'iniezione velenosa il 14 agosto 1941. Fu canonizzato dal Papa Giovanni Paolo II nell'ottobre 1982.
Franciszek Gajowniczek sopravvisse al campo e morì nel 1995.
Zbigniew Pilawski è stato catturato e nuovamente incarcerato ad Auschwitz. Gli fu sparato il 31 luglio 1942.







24 luglio, 2020

1840: 24 luglio come oggi sale al cielo Giuditta Cittadini

1840: 24 luglio come oggi sale al cielo Giuditta Cittadini

Caterina, nella Casa di Somasca, continua a parlare di educazione. Da qui e dal cielo ci protegge tutti.


Giuditta è profumo di primavera e alito di vento... del suo corpo, infatti, non è stato conservato nulla.

Di lei ci rimane il suo essere vissuta tra le sue alunne con «cuore di madre» «facendosi tutta a tutti e a ciascuna in particolare»

 



19 luglio, 2020

Buon compleanno a Madre Giuditta Cittadini!

 

Preghiera a Madre Giuditta Cittadini




Signore Dio, Padre misericordioso,

noi ti lodiamo e ti ringraziamo
per il dono di Giuditta Cittadini,
autentica testimone
della tua passione educativa per l'umanità.
Fedele al tuo invito ella si dedicò
alla cristiana educazione della gioventù
con cuore di madre.
Con la grazia del tuo Santo Spirito,
ponila nella tua Chiesa
come modello
di vita totalmente spesa
nella conformazione
a Gesù divino maestro.
Fa che, attraverso il suo esempio,
possiamo aderire al tuo progetto di salvezza
e, per sua intercessione,
ottenere il bene che tanto desideriamo.
Te lo chiediamo,
per la gloria del tuo nome. Amen


Padre nostro, Ave Maria
Gloria alla Santissima Trinità.

Buon compleanno a Madre Giuditta Cittadini!

Auguri di cuore!



17 luglio, 2020

1981: 17 luglio come oggi avveniva IL FUNERALE DI ALFREDINO RAMPI

1981: 17 luglio come oggi avveniva IL FUNERALE DI ALFREDINO RAMPI


funerali si svolsero il 17 luglio 1981 nella Basilica di San Lorenzo fuori le mura: la salma venne trasportata da quegli stessi volontari che tentarono di salvarlo, fra cui Angelo Licheri e Donato Caruso. Fu sepolto al Cimitero del Verano di Roma




16 luglio, 2020

15 luglio, 2020

Campo di transito di Westerbork

  

Campo di transito di Westerbork

La prima deportazione risale al 15 luglio 1942 con destinazioni Auschwitz e Birkenau. Tra il luglio del 1942 e il settembre del 1944 quasi tutti i martedì un treno merci portava i prigionieri nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau (65 treni carichi in totale di 60.330 persone, la maggior parte dei quali furono uccisi nelle camere a gas all'arrivo), Sobibor (19 treni carichi in totale di 34.313 persone, che furono uccisi tutti sul posto), Bergen-Belsen e Theresienstadt (9 treni carichi in totale di 4.894 persone, dei quali circa 2.000 sopravvissero alla guerra). A Berlino veniva stabilita la data, la destinazione e il numero di deportati, mentre il comandante delle SS di Westerbork era solamente incaricato di preparare il trasporto. L'ultimo trasporto rilevante fu il 13 settembre 1944, con 279 ebrei a bordo ed era destinato a Bergen-Belsen. Solamente 5.200 persone fra le 107.000 persone che vennero deportate sono sopravvissute.




11 luglio, 2020

1981: 11 luglio come oggi avveniva IL RECUPERO DEL CORPICINO SENZA VITA DI ALFREDINO RAMPI

 1981: 11 luglio come oggi avveniva IL RECUPERO DEL CORPICINO SENZA VITA DI ALFREDINO RAMPI

Alle 15 dell’11 luglio il recupero. Sarà Spartaco Stacchini, 37 anni all’epoca, a separare il corpo di Alfredino dalla terra indurita dall’azoto liquido. «Quando arrivò in superficie - sottolineò Stacchini nelle cronache dell’epoca - era ridotto a un blocco di ghiaccio, fu un momento molto emozionante».


10 luglio, 2020

Famiglia Brilleslijper

 Janny, Lien ed Jaap Brilleslijper

Janny e Lien Brilleslijper, Jaap, tre figli della famiglia ebraica di Joseph e Fijtje Brilleslijper-Gerritse di Amsterdam, poco dopo l'occupazione tedesca dei Paesi Bassi giunsero alla conclusione che era necessaria una resistenza contro i nazisti. Insieme hanno creato uno dei più grandi gruppi di resistenza nei Paesi Bassi e hanno aiutato un gran numero di persone a nascondersi. Fino all'estate del 10 luglio del 1944 essi stessi divennero vittime del tradimento e furono portati nei campi di concentramento tedeschi.

Hoge-Nest


Joseph Brilleslijper




Fijtje Brilleslijper-Gerritse


Janny Bandes-Brilleslijper 

Jacob Brilleslijper


Rebekka detta Lientje Lien Rebling-Brilleslijper    

06 luglio, 2020

Anne Frank scriveva

  Il 6 luglio 1944, Anna Frank scriveva nel suo diario: ′′ Siamo tutti alla ricerca della felicità; siamo tutti alla guida di vite diverse e tuttavia uguali."



01 luglio, 2020

Principessa e mamma per sempre

 Io voglio, ricordarla così.....Lady Diana 01.07. 1961

Principessa e mamma, per sempre. Auguri di cuore.