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06 agosto, 2024

✝ Pensiero del 06 agosto 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, Oggi. siete nella Gloria di Dio, ma Immagino, il TUO DOLORE, nella perdita Papa Paolo VI....


Dai un abbraccio al Giudice Gaetano Costa, anche da parte mia.

Barbara


Versetto del Giorno

Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso.

I Corinzi 2:2



Memoria


Nel 1980 moriva, in questo giorno, il Procuratore Gaetano Costa



Martedì – 18.a Tempo Ordinario – TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE (FESTA)

Meditazione sul Vangelo di Mc 9,2-10

Ascoltiamo il Figlio di Dio.

Dopo essere stato riconosciuto da Pietro come il Cristo che avrebbe salvato Israele, Gesù delude tutte le attese di coloro che lo aspettavano come un Messia trionfante, annunciando, invece, la sua futura morte e risurrezione, e suscitando così la reazione scandalizzata del primo tra gli Apostoli. Perciò, onde aiutare i discepoli almeno ad accogliere nella fede il mistero della croce, Gesù porta con sé, “su un alto monte”, Pietro, Giacomo e Giovanni e fa loro vivere l’esperienza della sua trasfigurazione, anticipando così la sua gloriosa risurrezione. Gli Apostoli sono invitati ad ascoltare Gesù che Dio rivela essere il suo Figlio amato. Pietro, che sul Tabor, preso dallo spavento, se ne uscì con una frase certamente inadeguata, decenni dopo, nella lettera a lui attribuita, mostra d’aver capito che la cosa più importante dell’evento della Trasfigurazione non è ciò che egli ha visto, ma ciò che ha udito: la voce di Dio Padre che parlava al Figlio e ha chiesto ai discepoli di ascoltarlo. L’insegnamento del primo Papa è valido anche oggi, per tutti noi, ogni qualvolta nella preghiera incontriamo il Signore. Perciò, nella Santa Messa non dobbiamo fermare tutta la nostra attenzione sull’aspetto esterno della celebrazione eucaristica, quanto piuttosto sul mistero che si celebra in essa. Così, quando preghiamo da soli, dovremmo essere più attenti a ciò che vorrebbe e potrebbe dirci Dio manifestandoci la sua volontà, piuttosto che a tutto ciò che gli diciamo noi per chiedergli, arrogantemente, di fare lui la nostra volontà. Per non rifare anche noi lo sbaglio di Pietro che voleva bloccare l’evento della Trasfigurazione alla sola esperienza estetica, ricordiamoci che l’unica tenda o capanna capace di “trattenere” Dio è il nostro cuore, se esso è umile come quello di Maria santissima, capace di “custodire e meditare tutte le parole” di salvezza che Dio continua a proporci nella Chiesa. Allora, anche per noi – come per l’apostolo Pietro – la Trasfigurazione, da momento straordinario ed unico, diventerà l’esperienza quotidiana della voce del Padre divino che, invitandoci ad ascoltare il Figlio, ci indica come e da chi troveremo il coraggio e la forza di portare ogni giorno la nostra croce dietro Gesù, certi, come

Lui, della futura nostra risurrezione. Poi, “scendendo a valle”, saremo capaci di scorgere il volto glorioso del Figlio anche nei nostri fratelli sfigurati dal male e dalla sofferenza.

La Trasfigurazione non era destinata agli occhi di chiunque. Solo Pietro, Giacomo e Giovanni, cioè i tre discepoli a cui Gesù aveva permesso, in precedenza, di rimanere con lui mentre ridava la vita ad una fanciulla, poterono contemplare lo splendore glorioso di Cristo. Proprio loro stavano per sapere, così, che il Figlio di Dio sarebbe risorto dai morti, proprio loro sarebbero stati scelti, più tardi, da Gesù per essere con lui al Getsemani. Per questi discepoli la luce si infiammò perché fossero tollerabili le tenebre della sofferenza e della morte. Breve fu la loro visione della gloria e appena compresa: non poteva certo essere celebrata e prolungata perché fossero installate le tende! Sono apparsi anche Elia e Mosè, che avevano incontrato Dio su una montagna, a significare il legame dei profeti e della Legge con Gesù.
La gloria e lo splendore di Gesù, visti dai discepoli, provengono dal suo essere ed esprimono chi egli è e quale sarà il suo destino. Non si trattava solo di un manto esterno di splendore! La gloria di Dio aspettava di essere giustificata e pienamente rivelata nell'uomo sofferente che era il Figlio unigenito di Dio.


Martedì 6 Agosto

Trasfigurazione del Signore (f); B. Maria Francesca di Gesù

18.a del Tempo Ordinario

Dn 7,9-10.13-14 opp. 2Pt 1,16-19; Sal 96; Mc 9,2-10

Il Signore regna, il Dio di tutta la terra

Questi è il Figlio mio, l'amato: «In lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo!».

(Matteo 17,5)


SALMO RESPONSORIALE (Salmo 96)
Rit: Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.

Il Signore regna: «Esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono».

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Perché tu, Signore,
sei l'altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi.

Questi è il Figlio mio, l'amato: «In lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo!».

(Matteo 17,5)



05 agosto, 2024

✝ Pensiero del 05 agosto 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, se alzo, gli occhi al Cielo, vedo quant'è immenso l'Amore di Cristo e quanto è stato grande anche il TUO SACRIFICIO.


Dai un bacio, alla Madonna, perché oggi, si dice che sia il compleanno. Ti ringrazio di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre azioni dalla mia vista. Cessate di fare il male.

Isaia 1:16



04 agosto, 2024

Memoria Nel 1944, in questo giorno, VIENE ARRESTATA la famiglia Frank, con tutti i suoi clandestini e deportati nei vari campi di Concentramento.

 Memoria



Nel 1944, in questo giorno, VIENE ARRESTATA la famiglia Frank, con tutti i suoi clandestini e deportati nei vari campi di Concentramento.


San Giovanni Maria Vianney

 San Giovanni Maria Vianney


Nome: San Giovanni Maria Vianney
Titolo: Sacerdote
Nome di battesimo: Jean-Marie Baptiste Vianney
Nascita: 8 maggio 1786, Dardilly, Francia
Morte: 4 agosto 1859, Ars-sur-Formans, Francia
Ricorrenza: 4 agosto
Tipologia: Commemorazione
Protettore:
parrocisacerdoti
Beatificazione:
8 gennaio 1905, Roma, papa Pio X
Canonizzazione:
31 maggio 1925, Roma, papa Pio XI


Dardilly, piccolo paesello della diocesi di Lione, fu la patria del santo Curato. La sua famiglia si dedicava ai lavori agricoli, e Giovanni medesimo quando fu giunto all'età di sette anni dovette, aiutare il fratello maggiore nei campi. Ma in quella buona casa regnava l'amor di Dio e del prossimo.

Quanta pietà aveva il nostro piccolo Vianney, nei suoi primi anni di età, e quale devozione alla Vergine! Lo dirà poi, quando sarà sacerdote e confessore: «Io non conoscevo il male, lo conobbi più tardi, dalle labbra dei penitenti».

Dopo qualche anno, Giovanni dovette recarsi a Ecully da sua zia. Anche qui era la Provvidenza che lo guidava: in questa casa, dalle mani di D. Balley, sfuggito alla terribile persecuzione, riceve la prima Comunione. Dopo sei anni, sente nell'anima il desiderio ardente di farsi sacerdote; egli vorrebbe subito seguire la divina chiamata, ma per un pò ne è impedito dai lavori campestri. In questo tempo però egli si esercita nella grammatica latina sotto il buon Balley ed impara a recitare il Rosario: senonché la chiamata alle armi interrompe gli studi.

Dopo 14 lunghi mesi di perplessità e di fatiche, viene quasi miracolosamente rimandato a casa, e D. Balley si incarica di farlo accettare in seminario.

Quante difficoltà trova il povero Giovanni negli studi! Ma egli è costante, prega la 'SS. Vergine e per la sua pietà viene ammesso agli ordini sacri il 9 agosto del 1815.

Sacerdote, viene eletto come vicario di Ecully e poi mandato parroco ad Ars. Trovò quella parrocchia completamente abbandonata e subito si diede a risanarla dai corrotti costumi. Il suo zelo, la sua eroica penitenza, la sua profonda umiltà, la sua ardente carità, in poco tempo avevano cambiato quel popolo: la chiesa era frequentata, i fedeli si accostavano spesso ai Sacramenti ed i vizi lasciavano il posto alle virtù: in qualsiasi tempo i fedeli si recassero alla parrocchia, trovavano il loro Curato in chiesa. Il confessionale era il suo luogo ordinario di abitazione e non passarono molti anni che Ars divenne la mèta degli uomini più eminenti: persone di stato, letterati e vescovi, si recavano dal santo Curato per ricevere i suoi illuminati consigli.

Fu ammirabile nella devozione a Maria, al Rosario, all'Eucaristia: queste furono le sorgenti della sua efficacia sulle anime. Il demonio però non mancò di mettere a dura prova la virtù del Santo. Ma tutto ciò non fece che irrobustire il suo spirito.

Estenuato dalle fatiche, macerato dai digiuni e dalle penitenze, il 4 agosto 1859 terminò i suoi giorni nel bacio del Signore. Ma dal cielo il suo apostolato si perpetua con l'esempio della sua vita e delle sue virtù.

PRATICA. Facciamo oggi un atto di carità.

PREGHIERA. Onnipotente e misericordioso Iddio, che rendesti illustre per lo zelo apostolico il beato Giovanni Maria, concedici che a suo esempio ed intercessione possiamo guadagnare a Cristo le anime dei fedeli e raggiungere con essi la gloria dell'eternità.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Giovanni Maria Vianney, sacerdote, che per oltre quarant’anni guidò in modo mirabile la parrocchia a lui affidata nel villaggio di Ars vicino a Belley in Francia, con l’assidua predicazione, la preghiera e una vita di penitenza. Ogni giorno nella catechesi che impartiva a bambini e adulti, nella riconciliazione che amministrava ai penitenti e nelle opere pervase di quell’ardente carità, che egli attingeva dalla santa Eucaristia come da una fonte, avanzò a tal punto da diffondere in ogni dove il suo consiglio e avvicinare saggiamente tanti a Dio.

✝ Pensiero del 04 agosto 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, hai seminato Credibilità in quello che hai potuto fare e poi hai donato, Amore e Gioia a tutti noi.


Dai un abbraccio a Luca Carissimi ed a Matteo Ferrari, anche da parte mia. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime.

Giacomo 1:2


Memoria

Nel 1944, in questo giorno, VIENE ARRESTATA la famiglia Frank, con tutti i suoi clandestini e deportati nei vari campi di Concentramento.


Memoria

Nel 2019, in questo giorno, perdono la vita, in un incidente stradale Luca Carissimi e Matteo Ferrari.





Memoria Nel 2019, in questo giorno, perdono la vita, in un incidente stradale Luca Carissimi e Matteo Ferrari.

 Memoria



Nel 2019, in questo giorno, perdono la vita, in un incidente stradale Luca Carissimi e Matteo Ferrari.

03 agosto, 2024

✝ Pensiero del 03 agosto 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, TU, hai avuto, tutti medesimi sentimenti, che furono anche di Cristo.

Sei un Uomo, Speciale!

Barbara

Versetto del Giorno

Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù.

Filippesi 2:5




02 agosto, 2024

Memoria 02 agosto 2008 02 agosto 2024 Eberhard Rebling, muore il marito Lin Jaldati Lienje Brilleslijper

Memoria



02 agosto 2008 02 agosto 2024
Eberhard Rebling, muore il marito Lin Jaldati Lienje Brilleslijper



La strage di Bologna

 La strage di Bologna



Per dimenticare Mai!



Memoria

02 agosto 1980 02 agosto 2024


La strage di Bologna


✝ Pensiero del 02 agosto 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, a volte, mi domando se io avessi camminato chi sarei diventata? Mah!

Giustizia, Verità e Pace.

Barbara


Versetto del Giorno

Ho cercato il Signore e mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato.

Salmo 34:5


Memoria

02 agosto 1980 02 agosto 2024


La strage di Bologna


Memoria

02 agosto 2008 02 agosto 2024
Eberhard Rebling, muore il marito Lin Jaldati Lienje Brilleslijper



01 agosto, 2024

01 - 02 agosto il PERDONO D'ASSISI

 01 - 02 agosto il PERDONO D'ASSISI






Si tratta d'un'indulgenza plenaria, che può essere ottenuta in tutte le chiese parrocchiali e francescane dal mezzogiorno del 1º agosto alla mezzanotte del 2 e tutti i giorni dell'anno visitando la Chiesa della Porziuncola d'Assisi, dove morì San Francesco.

✝ Pensiero del 01 agosto 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, beato, è chi ha un Angelo Custode come TE!

Barbara


Versetto del Giorno

Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti.

Apocalisse 3:19

31 luglio, 2024

Memoria Nel 1919, in questo giorno nasceva Primo Levi Scrittore e sopravvissuto alla shoah

 Memoria



Nel 1919, in questo giorno nasceva Primo Levi Scrittore e sopravvissuto alla shoah


✝ Pensiero del 31 luglio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, non si può solo amare il frutto, bisogna amare anche la pianta e le sue radici, solo così si può dire d'amare il frutto.

Barbara


Versetto del Giorno

Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è Dio, il Dio fedele, che mantiene la sua alleanza e benevolenza per mille generazioni, con coloro che l'amano e osservano i suoi comandamenti.

Deuteronomio 7:9


Memoria

Nel 1919, in questo giorno nasceva Primo Levi Scrittore e sopravvissuto alla shoah


30 luglio, 2024

Memoria Era il 30 luglio 1905. Nel convento dei cappuccini di Canicattì volava in Cielo il venerabile padre Gioacchino La lomia.

 Memoria



Era il 30 luglio 1905. Nel convento dei cappuccini di Canicattì volava in Cielo il venerabile padre Gioacchino La lomia.

"Resta sempre nei nostri cuori."

✝ Pensiero del 30 luglio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, dall'Amore di Cristo, siamo stati creati, e grazie, alla TUA Credibilità di Uomo e di Magistrato, siamo stati protetti e lo saremo per sempre.

Barbara


Versetto del Giorno

Io, sono il tuo consolatore.
Chi sei tu perché tema uomini che muoiono ed un figlio dell'uomo che avrà la sorte dell'erba?

Isaia 51:12


Memoria

Era il 30 luglio 1905. Nel convento dei cappuccini di Canicattì volava in Cielo il venerabile padre Gioacchino La lomia.





29 luglio, 2024

Santa Maria di Betania

 Santa Maria di Betania


Nome: Santa Maria di Betania
Titolo: Sorella di Lazzaro e Marta
Nascita: I secolo, Betania
Morte: I secolo, Betania
Ricorrenza: 29 luglio
Tipologia: Commemorazione


Maria sorella di Marta e Lazzaro secondo il Vangelo di Giovanni, unse i piedi di Gesù e li asciugò con i capelli in una casa a Betania. Ora anche Luca descrive un'unzione (Le 7, 36-50) non dice il nome della donna, ma afferma che è una peccatrice e che cosparge i piedi del Maestro di olio asciugandoli poi con i capelli, mentre il Signore sta cenando con un certo Simone. Sia Marco che Matteo la citano, affermando che era presente a Betania, nella casa di Simone, come Luca, ma non dicono il nome della donna (Mt 26, 6-13; Mc 14, 3-9). Maria di Betania sedeva ascoltando il Signore, che era amata da lui, e che mostrava di ricambiare il suo amore ungendogli i piedi e asciugandoli con i capelli. Secondo il racconto occidentale, si recò in Provenza con Marta e Lazzaro; secondo le tradizioni orientali, andò con loro a Cipro. Come si è visto, in Gv 11, 1-44 vi è un racconto completo della risurrezione di Lazzaro da parte di Gesù.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione dei santi Lazzaro, fratello di santa Marta, che il Signore pianse morto e risuscitò, e di Maria, sua sorella, che, mentre Marta era indaffarata nei suoi molteplici servizi, seduta ai piedi del Signore ascoltava la sua parola.

San Lazzaro di Betania

 San Lazzaro di Betania

autore: Juan de Flandes anno: 1510 titolo: Resurrezione di Lazzaro luogo: Museo del Prado, Madrid


Nome: San Lazzaro di Betania
Titolo: Fratello di Marta e Maria
Nascita: I secolo circa, Giudea
Morte: I secolo circa, Marsiglia
Ricorrenza: 29 luglio
Tipologia: Commemorazione


Lazzaro, fratello di Marta e di Maria, che diede ospitalità a Gesù, era di stirpe regale. Suo padre fu governatore della Siria e delle città poste sulle rive del Mediterraneo. Quando Gesù passava facendo del bene e curando ogni malattia, Lazzaro si era ritirato a Betania con le sue sorelle e qui fu preso da una grave malattia. Le sorelle, sapendo che Gesù era vicino, mandarono a dirgli che Lazzaro era ammalato. Ma Gesù rispose: «Questa non è infermità da morirne, ma è a gloria di Dio, affinché per essa il Figlio di Dio sia glorificato». Siccome Gesù voleva bene a Marta, a Maria sua sorella ed a Lazzaro, quand'ebbe udito che questi era infermo, si recò in Giudea, ma dovette trattenersi ancora due giorni in quel luogo.

Quindi andò a Betania. Marta, sentendo che Gesù veniva, gli andò incontro; mentre Maria stava seduta in casa. E Marta disse a Gesù: «Signore, se tu eri qui, mio fratello non sarebbe morto». Gli andò incontro pure Maria, la quale si gettò ai piedi di Gesù e gli disse: «Signore, se tu fossi stato qui, non sarebbe morto mio fratello».

Gesù disse: «Dove l'avete posto?». Gli risposero: «Vieni e vedi». Allora Gesù, di nuovo fremendo in se stesso, giunse al sepolcro... e disse: «Togliete la pietra». Gli disse Marta, la sorella del morto: «Signore, già puzza, perché è di quattro giorni». E Gesù a lei: «Non t'ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?». Levarono dunque la pietra. E Gesù dopo aver ringraziato il Padre, a gran voce gridò: «Lazzaro, vieni fuori». E Lazzaro usci dal sepolcro. A causa di questo fatto molti credettero in Gesù.

Lazzaro poi assistette alla dolorosa passione di Gesù, e dopo l'Ascensione del Signore, quando i discepoli si dispersero, con le sorelle Marta e Maria ed un certo Massimo fu imbarcato su una nave senza vele, senza timone e senza remi: guidati però dal Signore giunsero a Marsiglia. Qui Lazzaro convertì e battezzò molti pagani e resse, quale vescovo, la chiesa di quella città. Morì in età molto avanzata ricco di meriti e di virtù.

PRATICA. - Accresciamo la nostra speranza nel Paradiso, nostra vera ed eterna patria.

PREGHIERA. - Sii propizio, o Signore, alle nostre suppliche, e per intercessione del tuo beato Lazzaro, usaci perpetua misericordia.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione dei santi Lazzaro, fratello di santa Marta, che il Signore pianse morto e risuscitò, e di Maria, sua sorella, che, mentre Marta era indaffarata nei suoi molteplici servizi, seduta ai piedi del Signore ascoltava la sua parola.

Santa Marta di Betania

 Santa Marta di Betania


Nome: Santa Marta di Betania
Titolo: Vergine
Nascita: I Secolo, Israele
Morte: 29 luglio 84, Marsiglia, Francia
Ricorrenza: 29 luglio
Tipologia: Commemorazione
Patrona di:
VarisellaTalana


Era sorella di Lazzaro e di Maria. Era questa una famiglia molto distinta e caritatevole che Gesù molto amava e sovente onorava con la sua presenza.

A Marta era affidata la cura delle faccende domestiche. Ella mostrava ogni impegno per servire bene Gesù, e S. Luca narra che una volta, vedendo che la sorella Maria non l'aiutava nelle sue faccende, si lamentò dolcemente col Maestro Divino dicendo:

« Signore, non t'importa che la mia sorella mi lasci sola a servire? ». Ma Gesù, pur non biasimando la sua sollecitudine, le disse: « Marta, Marta, tu ti affanni e t'inquieti di troppe cose. Una sola cosa è necessaria ».

Cristo nella casa di Marta e Maria
autore Alessandro Allori anno 1605 titolo Cristo nella casa di Marta e Maria


Alla morte del fratello Lazzaro le due sorelle rimasero molto contristate e non c'era chi potesse consolarle nel loro dolore. Fosse almeno stato presente Gesù! Egli, avvisato, non era ancora ritornato. Ma quattro giorni dopo, ecco arrivare il Maestro. « Marta, narra l'evangelista S. Giovanni, appena seppe della venuta di Gesù, gli andò incontro, mentre Maria se ne stava in casa a piangere. Disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto. Ma anche ora so che tutto quello che domanderai a Dio, te lo concederà. Gesù le disse: Tuo fratello risorgerà. Rispose Marta: Lo so che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno. E Gesù: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se morto vivrà e chi vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo? Ella rispose: Si, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il figliuolo di Dio vivo, che sei venuto in questo mondo ».

Gesù, per rinfrancare la fede di Marta e di Maria e per mostrare ai Giudei ch'egli era veramente padrone della vita e della morte, giunto al sepolcro, disse ai circostanti: « Togliete la pietra ». E a Marta che gli osservava: « Signore, già puzza, perchè da quattro giorni è lì ». Gesù rispose: « Non ti ho detto che se credi. vedrai la gloria di Dio? ». Gesù richiamò in vita Lazzaro, e « molti Giudei, conchiude l'Evangelista, venuti da Maria e da Marta, avendo visto quanto aveva fatto Gesù, credettero in Lui ». Non si può certo descrivere la gioia delle due sorelle nel riavere vivo il loro amato fratello che tanto avevano pianto. Esse per tutta la vita serbarono al Redentore la più viva gratitudine.

Molto probabilmente Marta fu presente al Calvario con sua sorella Maria, e con lei vide il Salvatore risorto. Dopo l'Ascensione di Gesù al cielo, Marta, con la sorella Maria ed il fratello Lazzaro, fu dai Giudei gettata in mare, perchè venisse sommersa dalle onde; ma la nave miracolosamente protetta e guidata giunse incolume nel golfo di Marsiglia. In questa città S. Marta fondò una comunità di vergini che governò santamente, finchè ricca di meriti, il 29 luglio dell'84, passò al gaudio sempiterno. Le sue reliquie si venerano a Tarascona, sul Rodano.

Marta fu anche nota per aver sconfitto un drago, la Tarasca, che aveva terrorizzato gli abitanti di Tarascona. Metà bestia e metà pesce, il mostro era intento a divorare un uomo, quando fu annientato da Marta, armata di aspersorio e acquasantiera.

PRATICA. Il rimprovero del Maestro fatto a Marta ci porti ad attendere con maggior cura alle cose spirituali.

PREGHIERA. Esaudiscici, Dio nostro Salvatore, affinchè, come ci rallegriamo della festa della tua beata vergine Marta, così veniamo ammaestrati nella vera devozione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Marta, che a Betania vicino a Gerusalemme accolse nella sua casa il Signore Gesù e, alla morte del fratello, professò: «Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

ICONOGRAFIA


Nell’ iconografia tradizionale Santa Marta è ritratta quasi sempre in veste monacale con il famoso drago Tarasca ai suoi piedi, il secchiello e l'aspersorio nelle mani.

Secondo la leggenda, Marta con la sorella e il fratello per fuggire alla persecuzioni raggiunsero la costa francese. Dopo essere approdati, si separarono. Marta andò verso nord tra paludi e foreste. Presso un guado sul Rodano viveva la Tarasca, un mostro temuto dagli abitanti della zona.

La Santa ammansì la Tarasca mostrandole la Croce e irrorandola, mediante l'aspersorio, con l'acqua benedetta contenuta nel secchiello; il drago ammansito, seguì poi docilmente S. Marta che, tenendolo legato alla propria cintura, lo condusse nella città di Nerluc, che poi prese il nome di Tarascona, dove gli abitanti lo fecero a pezzi.

Santa Marta
titolo Santa Marta
autore Carlo Mercurio anno secolo XVII


Santa Marta
titolo Santa Marta
autore Ambito lombardo anno Secolo XVII

✝ Pensiero del 29 luglio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, il DONO DI TE STESSO, tramite, il TUO SACRIFICIO, è il significato di quant'era importante l'Essere Umano. Ti ringrazio di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

II Corinzi 13:13


Lunedì – 17.a Tempo Ordinario – Ss. Marta, Maria e Lazzaro

Meditazione di Vangelo – Gv 11,19-27
Una fede che si irrobustisce nella prova.
Oggi abbiamo la possibilità di rivalutare santa Marta e di riconoscere in lei il modello del discepolo chiamato a credere in Cristo, anche nel momento della prova. La sua professione di fede, infatti, anticipa il credo della Chiesa nel Signore Risorto. La morte dell’amico Lazzaro che Gesù – come gli rimprovera amichevolmente Marta – avrebbe potuto impedire, diventa l’evento dal quale partire per “glorificare Dio e suo Figlio”, Gesù Cristo, ed ottenere che “i discepoli credano in Lui”. Anche in questo viene anticipata la fede fondante della Chiesa nel Signore crocifisso e risorto. Marta ha già un inizio di fede: crede che Gesù, in quanto uomo di Dio avrebbe potuto allontanare la morte dal fratello Lazzaro, come avevano fatto Elia ed Eliseo nell’Antico Testamento. E credeva, come insegnavano i farisei del tempo, che Lazzaro sarebbe risorto «nell’ultimo giorno». Gesù s’inserisce in questo nucleo di fede e chiede all’amica e discepola di credere prima ancora che il fratello esca dalla tomba, che Lui è già, “al presente”, «la risurrezione e la vita». Di crederlo anche di fronte all’evidenza della morte, in modo da «vedere [in tutto ciò] la gloria di Dio». È quanto chiede anche a noi la Chiesa, quando perdiamo una persona cara. Non dobbiamo trattenere le lacrime, dato che Gesù ha pianto davanti alla tomba dell’amico; abbiamo anche il diritto, come hanno fatto Marta e Maria, di chiedere conto al Signore di quello che ci è accaduto, ma poi dobbiamo credere in Lui e affidargli i nostri cari defunti perché con Lui abbiano «la risurrezione e la vita».
Marta, sorella di Maria, corse incontro a Gesù quando venne per risuscitare il fratello Lazzaro e professò la sua fede nel Cristo Signore: «Io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo» (Gv 11, 27). Accolse con premura nella sua casa di Betania il divino Maestro, che la esortò a unire al servizio di ospitalità l'ascolto della sua parola (Lc 10, 38-42; Gv 12, 1).
Commenta Sant'Agostino: "Marta, tu non hai scelto il male; Maria ha però scelto meglio di te". Ciononostante Maria, considerata il modello evangelico delle anime contemplative già da S. Basilio e S. Gregorio Magno, non sembra che figuri nel calendario liturgico: la santità di questa dolce figura di donna è fuori discussione, poiché le è stata confermata dalle stesse parole di Cristo; ma è Marta soltanto, e non Maria né Lazzaro, a comparire nel calendario universale, quasi a ripagarla delle sollecite attenzioni verso la persona del Salvatore e per proporla alle donne cristiane come modello d'operosità.
Nella casa di Betania il Signore Gesù ha sperimentato lo spirito di famiglia e l'amicizia di Marta, Maria e Lazzaro, e per questo il Vangelo di Giovanni afferma che egli li amava. Marta gli offrì generosamente ospitalità, Maria ascoltò docilmente le sue parole e Lazzaro uscì prontamente dal sepolcro per comando di Colui che ha umiliato la morte.
La tradizionale incertezza della Chiesa latina circa l'identità di Maria - la Maddalena a cui Cristo apparve dopo la sua resurrezione, la sorella di Marta, la peccatrice a cui il Signore ha rimesso i peccati che decise l'iscrizione della sola Marta il 29 luglio nel Calendario Romano, ha trovato soluzione in studi e tempi recenti, come attestato dall'odierno Martirologio Romano che commemora in quello stesso giorno anche Maria e Lazzaro.
Pertanto, considerando l'importante testimonianza evangelica da essi offerta nell'ospitare in casa il Signore Gesù, nel prestargli ascolto cordiale, nel credere che egli è la risurrezione e la vita, il 26 gennaio 2021 Papa Francesco ha disposto che il 29 luglio figuri nel Calendario Romano Generale la memoria dei santi Marta, Maria e Lazzaro.

Lunedì 29 Luglio 
S. Marta, Maria e Lazzaro (m); S. Olaf
17.a del Tempo Ordinario
1Gv 4,7-16; Sal 33; Gv 11,19-27 opp. Lc 10,38-42
Hai dimenticato Dio che ti ha generato

Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me, avrà la luce della vita.

(Giovanni 8:12)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 33)
Rit: Gustate e vedete com'è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi:

«Nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene».

Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me, avrà la luce della vita.

(Giovanni 8:12)