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15 luglio, 2024

Memoria Ritrovamento delle ossa di Santa Rosalia

 Memoria

Il 15 luglio 1624 finalmente fu ritrovato dei resti. Il corpo della santa era inglobato nella roccia. Il masso che conteneva le ossa fu isolato e trasporto in segreto in città.

✝ Pensiero del 15 luglio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, oggi, si fa memoria, del ritrovamento delle ossa di Santa Rosalia.

Beati, gli uomini, che hanno applicato la legge, rispettando il prossimo.


Barbara


Versetto del Giorno

Perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli; gli empi saranno distrutti per sempre e la loro stirpe sarà sterminata.

Salmo 37:28


Memoria

Ritrovamento delle ossa di Santa Rosalia


Il 15 luglio 1624 finalmente fu ritrovato dei resti. Il corpo della santa era inglobato nella roccia. Il masso che conteneva le ossa fu isolato e trasporto in segreto in città.





14 luglio, 2024

✝ Pensiero del 14 luglio 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, contemplerò la giustizia, tenendo viva la TUA Memoria.

Barbara

Versetto del Giorno

Oh, se avessero sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandi, per essere felici loro ed i loro figli per sempre!

Deuteronomio 5:29

13 luglio, 2024

✝ Pensiero del 13 luglio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, ci sono persone, che uccidono il corpo, ma altre uccidono anche l'anima.

Barbara


Versetto del Giorno

È dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei!

Giacomo 3:10

12 luglio, 2024

✝ Pensiero del 12 luglio 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, ho cercato il TUO NOME e l'ho trovato, impresso nel Cuore del Signore ed anche nel mio cuore, e così sarà per sempre.

Barbara


Versetto del Giorno

Apri la bocca e giudica con equità, e rendi giustizia all'infelice e al povero.

Proverbi 31:9

11 luglio, 2024

Memoria Viene estratto morto Alfredino Rampi, dopo tanti giorni, d'agonia dai minatori.

 Memoria

Viene estratto morto Alfredino Rampi, dopo tanti giorni, d'agonia dai minatori.






Alle 15 dell’11 luglio il recupero. Sarà Spartaco Stacchini, 37 anni all’epoca, a separare il corpo di Alfredino dalla terra indurita dall’azoto liquido. «Quando arrivò in superficie - sottolineò Stacchini nelle cronache dell’epoca - era ridotto a un blocco di ghiaccio, fu un momento molto emozionante».
Era l'11 luglio 1981

San Benedetto da Norcia

 San Benedetto da Norcia

autore: Hans Memling anno: 1487 titolo: Trittico di Benedetto Portinari luogo: Galleria degli Uffizi

Nome: San Benedetto da Norcia
Titolo: Abate, patrono d'Europa
Nascita: 480, Norcia
Morte: 21 marzo 547, Montecassino, Frosinone
Ricorrenza: 11 luglio e 21 marzo
Tipologia: Festa
Sito ufficiale:ora-et-labora.net


S. Benedetto, padre del monachismo d'Occidente, restauratore dello spirito cristiano dei suoi tempi, nacque a Norcia, nell'Umbria, dalla nobile famiglia Anicia nel 480. Inviato a Roma per addottorarsi nelle discipline liberali, tosto si ritirò dal mondo. Prese dimora nello speco di Subiaco ove rimase per tre anni nascosto e ignoto a tutti, conducendo vita penitente e angelica. Essendosi sparsa la fama della sua santità, alcuni monaci si posero sotto la sua guida sapiente ed illuminata. Ma la sua condotta era un continuo rimprovero e uno stridente contrasto con la loro vita rilassata. Non volendo essi sottomettersi ai suoi richiami, tentarono di avvelenarlo: però, fatto egli, come era suo costume, il segno della croce, il bicchiere che gli veniva presentato si spezzò.

Allora ii nostro Santo si ritirò nuovamente nella solitudine, e accorrendo a lui gran numero di discepoli, dovette costruire dodici monasteri. Si trasferì poi a Montecassino, ove, abbattuta la statua di Apollo, fondò quel celebre monastero, meraviglia di bellezza e di arte, da cui partirono i primi apostoli benedettini. Qui creò la sua nota regola nella quale si organizzava nei minimi particolari la vita dei monaci all'interno di una "corale", questa filosofia dava nuova ed autorevole sistemazione alla complessa, ma spesso vaga e imprecisa, precettistica monastica precedente. I concetti principali erano due stabilitas loci (l'obbligo di risiedere per tutta la vita nello stesso monastero) e la conversatio (la buona condotta morale, la pietà reciproca e l'obbedienza all'abate), il "padre amoroso" (il nome deriva proprio dal siriaco abba, "padre") mai chiamato superiore, e cardine di una famiglia ben ordinata che scandisce il tempo nelle varie occupazioni della giornata durante la quale la preghiera e il lavoro si alternano nel segno del motto « ora et labora » ("prega e lavora").

S. Benedetto fu dotato da Dio del dono della profezia: predisse, tra l'altro le gesta e il tempo della morte a Totila, re del Goti. Pochi mesi prima predisse la propria morte: sei giorni innanzi si fece aprire il sepolcro; il sesto giorno, portatosi in chiesa a ricevervi l'eucarestia, spirò tra le braccia dei suoi monaci. La sua anima fu vista salire al cielo su un fulgore di luci mentre un uomo diceva: «Questa è la via per cui Benedetto ascende al cielo». Aveva oltre sessanta anni. 

« S. Benedetto, scrive D. Guéranger, è il padre dell'Europa perché egli per mezzo dei suoi figli numerosi come le stelle del cielo e l'arena del mare, ha rialzato gli avanzi della società romana, schiacciata sotto l'invasione dei barbari; ha presieduto allo stabilimento del diritto pubblico e privato delle nazioni, ha portato il Vangelo e la civiltà nell'Inghilterra, nella Germania, tra i popoli del Nord e perfino tra gli Slavi; ha distrutto la schiavitù, insegnata l'agricoltura e salvato infine il deposito delle lettere e delle arti dal naufragio che sembrava inghiottirle senza speranza di salvezza ».

Tanto fu grande il suo spirito di mortificazione ed estrema e delicata la sua purezza, che non esitò a ravvolgersi tra le spine per vincere una violenta tentazione.

Grandissima fu la sua prudenza di legislatore e di direttore di anime: egli è uno dei quattro grandi patriarchi d'Occidente e le sue regole sono tutt'ora adottate e seguite da molte famiglie religiose.

L'ordine religioso fondato da S. Benedetto si estese in tutto il mondo, e diede un numero grandissimo di santi, papi, vescovi e personaggi illustri. Tra i santi benedettini più celebri si annoverano S. Mauro Abate e S. Placido Martire, S. Willibrodo, S. Vifrido, S. Ruberto, S. Bonifazio, S. Gregorio Magno, S. Agostino di Canterbury, per non dire di tanti altri.

Le comunità benedettine e il calendario della Forma straordinaria lo ricordano il 21 marzo, mentre la Chiesa cattolica invece lo celebra l'11 luglio, da quando Papa Paolo VI il 24 ottobre 1964 con il breve Pacis nuntius proclamò san Benedetto da Norcia patrono d'Europa in onore della consacrazione della Basilica di Montecassino.

PRATICA. Da questo Santo impariamo la prontezza e l'estrema decisione nello scacciare le tentazioni.

PREGHIERA. Deh! Signore, ci renda accetti l'intercessione del San Benedetto, affinché quello che non possiamo con i nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio

MARTIROLOGIO ROMANO. A Montecassino il Natale di san Benedétto Abate, il quale restaurò e meravigliosamente propagò nell'Occidente la disciplina monastica, che era quasi estinta. La sua vita, gloriosa per virtù e per miracoli, fu scritta dal beato Gregório Papa.

PROVERBIO. San Benedetto la rondine sotto al tetto

LA REGOLA DI SAN BENEDETTO

San Benedetto compose la sua Regola a Montecassino intorno al 525, ispirandosi a regole precedenti di san Giovanni Cassiano, san Basilio, san Pacomio, san Cesario e l'Anonimo della Regula Magistri. Benedetto combinò disciplina e rispetto per le capacità individuali, con l'intento di fondare una "scuola del servizio del Signore" caratterizzata da una gestione non troppo rigida.

La Regola di San Benedetto organizzava nei minimi particolari la vita dei monaci, migliorando la vaghezza delle norme monastiche precedenti. Due principi fondamentali della vita comunitaria erano la "stabilitas loci" (l'obbligo di risiedere permanentemente nello stesso monastero, contrastando il vagabondaggio dei monaci) e la "conversatio" (buona condotta morale, pietà reciproca e obbedienza all'abate). L'abate, considerato un "padre amoroso" (dal siriaco "abba"), era il centro di una comunità ben ordinata dove preghiera e lavoro si alternavano secondo il motto "ora et labora" (prega e lavora).

I monasteri seguendo la Regola di San Benedetto sono noti come benedettini. Ogni monastero è autonomo sotto l'autorità di un abate, ma spesso si organizzano in confederazioni monastiche, tra cui le più importanti sono la congregazione cassinense e quella sublacense, legate rispettivamente ai monasteri di Montecassino e Subiaco.

Benedetto visse a Montecassino fino alla sua morte, ricevendo omaggi dai pellegrini e personalità come Totila, re degli Ostrogoti, che Benedetto ammonì. Morì il 21 marzo 547 dopo sei giorni di febbre, circa quaranta giorni dopo la morte della sorella Scolastica, con cui condivise la sepoltura. Secondo la leggenda, spirò in piedi, sostenuto dai discepoli, dopo aver ricevuto la comunione, con le braccia sollevate in preghiera mentre li benediceva.

ICONOGRAFIA


Nell'iconografia San Benedetto è raffigurato solitamente come un anziano barbuto vestito con il saio nero da abate, sostituito poi dal XV secolo da quello bianco dell’ordine riformato. Suoi attributi sono il libro della regola, il bastone abbaziale e talvolta un fascio di verghe, simbolo di disciplina e penitenza, come nella splendida tavola di Bernardo Daddi, artista fiorentino attivo agli inizi del XIV sec.

San Benedetto da Norcia
titolo San Benedetto da Norcia
autore anno


San Benedetto da Norcia
titolo San Benedetto da Norcia
autore Bernardo Daddi anno XIV sec


In alcune rappresentazioni è presente anche santa Scolastica, sua sorella gemella, badessa del monastero di Subiaco.

San Benedetto e Santa Scolastica
titolo San Benedetto e Santa Scolastica
autore Giuseppe Santini anno XVII sec


Oltre le classiche riproduzioni del santo di Norcia esistono anche altre opere caratterizzate da due attributi importanti: la coppa e il corvo. Si tratta di episodi ritratti nell'agiografia che redige papa Gregorio Magno nel secondo libro dei suoi Dialoghi, interamente dedicato al santo di Norcia.

La coppa, quasi sempre contenente un serpente, è il simbolo di un tentativo di avvelenamento che vide come protagonisti Benedetto da Norcia e alcuni monaci, presso Vicovaro (Roma). Questi ultimi, vedendo «che sotto la sua direzione le cose illecite non erano assolutamente permesse e d’altra parte le inveterate abitudini non se la sentivano davvero di abbandonarle» (Gregorio Magno, Dialoghi, II, 3), decisero di liberarsi di san Benedetto mediante una coppa di vino avvelenato. Quando il santo tracciò un segno di croce sopra la coppa, nell’intento di benedirla, questa si infranse, «come se al posto di una benedizione vi fosse stata scagliata una pietra» (ibidem).

San Benedetto da Norcia
titolo San Benedetto da Norcia
autore Ricardo Cinalli anno XXI sec


L’immagine del corvo rimanda anch'essa ad un secondo tentativo di avvelenamento, «tristo costume dei cattivi», ai danni di Benedetto. L’episodio narra di come il sacerdote Fiorenzo, «istigato dallo spirito maligno e bruciante d’invidia per i progressi virtuosi dell’uomo di Dio», inviò a Benedetto un pane avvelenato. Avvedutosi dell’inganno, Benedetto comandò ad un corvo, che veniva abitualmente dalla vicina selva e beccava poi il pane dalle mani di lui, di raccogliere quel pane e gettarlo in un luogo dove nessun altro avrebbe potuto cibarsene. Il corvo «l’afferrò col becco, lo sollevò e volò via». Secondo alcune interpretazioni, l’episodio del corvo e del pane rimanderebbe ad Elia, cui i corvi «portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera.

San Benedetto da Norcia
titolo San Benedetto da Norcia
autore Tommaso Bona anno XVI sec

✝ Pensiero del 11 luglio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Beati sono coloro, che ascoltano la Parola di Dio, e la mettono in pratica, con credibilità, abbandonandosi, alla Sua Divina Volontà.

Barbara


Versetto del Giorno

Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro, che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Luca 11:28


Memoria

Viene estratto morto Alfredino Rampi, dopo tanti giorni, d'agonia dai minatori.


Alle 15 dell’11 luglio il recupero. Sarà Spartaco Stacchini, 37 anni all’epoca, a separare il corpo di Alfredino dalla terra indurita dall’azoto liquido. «Quando arrivò in superficie - sottolineò Stacchini nelle cronache dell’epoca - era ridotto a un blocco di ghiaccio, fu un momento molto emozionante».



Era l'11 luglio 1981


Dio, vi benedica da Canzano Barbara



10 luglio, 2024

Memoria Il 10 luglio 1982 presso la chiesetta del Castel Ivano ad Ivano-Fracena in Trentino-Alto Adige venne celebrato in forma privata il matrimonio del Generale/Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa e di Emanuela Setti Carraro professione crocerossina.

 Memoria

Il 10 luglio 1982 presso la chiesetta del Castel Ivano ad Ivano-Fracena in Trentino-Alto Adige venne celebrato in forma privata il matrimonio del Generale/Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa e di Emanuela Setti Carraro professione crocerossina.



Memoria dell'arresto della famiglia Brilleslijper

 l "High Nest": Per 17 mesi, tra gennaio 1943 e il 10 luglio 1944, la famiglia allargata Brilleslijper, così come amici e altre persone in cerca di protezione nascoste nella proprietà incantata. Jaap, fratello di Janny e Lien, mise in piedi nascondigli in ogni stanza, costruì un sistema di allarme e iniziò a costruire un tunnel sotterraneo. Come i suoi genitori, è stato assassinato nel campo di sterminio di Auschwitz.

Janny, Lien ed Jaap Brilleslijper
Janny e Lien Brilleslijper, Jaap, tre figli della famiglia ebraica di Joseph e Fijtje Brilleslijper-Gerritse di Amsterdam, poco dopo l'occupazione tedesca dei Paesi Bassi giunsero alla conclusione che era necessaria una resistenza contro i nazisti. Insieme hanno creato uno dei più grandi gruppi di resistenza nei Paesi Bassi e hanno aiutato un gran numero di persone a nascondersi. Fino all'estate del 10 luglio del 1944 essi stessi divennero vittime del tradimento e furono portati nei campi di concentramento tedeschi.



✝ Pensiero del 10 luglio 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, la fede, la perseveranza e la pazienza, hanno vinto, ma TU, insieme a Cristo ed alla Vergine Maria, custoditemi sempre! Vi ringrazio di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Tutto posso in colui che mi dà la forza.

Filippesi 4:13


Memoria

Memoria dell'arresto della famiglia Brilleslijper


Janny e Lien Brilleslijper, Jaap, tre figli della famiglia ebraica di Joseph e Fijtje Brilleslijper-Gerritse di Amsterdam, poco dopo l'occupazione tedesca dei Paesi Bassi giunsero alla conclusione che era necessaria una resistenza contro i nazisti. Insieme hanno creato uno dei più grandi gruppi di resistenza nei Paesi Bassi e hanno aiutato un gran numero di persone a nascondersi. Fino all'estate del 10 luglio del 1944 essi stessi divennero vittime del tradimento e furono portati nei campi di concentramento tedeschi.



Memoria

Il 10 luglio 1982 presso la chiesetta del Castel Ivano ad Ivano-Fracena in Trentino-Alto Adige venne celebrato in forma privata il matrimonio del Generale/Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa e di Emanuela Setti Carraro professione crocerossina.




09 luglio, 2024

Memoria Nel 1975, in questo giorno, Rosario Angelo Livatino, si Laurea a soli 22 anni, in giurisprudenza, in Diritto e Fede, con il massimo dei voti.

 Memoria


Nel 1975, in questo giorno, Rosario Angelo Livatino, si Laurea a soli 22 anni, in 






giurisprudenza, in Diritto e Fede, con il massimo dei voti.


✝ Pensiero del 09 luglio 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, dolcissimo Amore mio, tanti auguri, in Memoria della Laurea!

Barbara


Versetto del Giorno

Di giorno, il Signore, mi dona la sua grazia di notte, per lui innalzo il mio canto: «La mia preghiera, al Dio vivente».

Salmo 42:9


Memoria

Nel 1975, in questo giorno, Rosario Angelo Livatino, si Laurea a soli 22 anni, in giurisprudenza, in Diritto e Fede, con il massimo dei voti.

08 luglio, 2024

Memoria Nel 1902, in questo giorno, si svolgevano i funerali di Maria Goretti.

 Memoria

Nel 1902, in questo giorno, si svolgevano i funerali di Maria Goretti.








È la chiesa di Santa Barbara a Nettuno, annessa all' ex ospedale Orsenigo dove morì Marietta

✝ Pensiero del 08 luglio 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, fa, che io, non mi perda.....tienimi stretta a TE, insieme a Cristo. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Perché i loro cuori vengano consolati e così, strettamente congiunti nell'amore, essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo.

Colossesi 2:2


Memoria

Nel 1902, in questo giorno, si svolgevano i funerali di Maria Goretti.


07 luglio, 2024

✝ Pensiero del 07 luglio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, aiutaci, ad essere, dei ferventi cristiani credibili.

Barbara


Versetto del Giorno

Queste, dunque, le tre cose che rimangono: «La fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!».

I Corinzi 13:13

06 luglio, 2024

Memoria Nel 1902, in questo giorno, alle ore 15.45, muore Maria Goretti, dopo aver perdonato il suo assassino.

 Memoria

Nel 1902, in questo giorno, alle ore 15.45, muore Maria Goretti, dopo aver perdonato il suo assassino.






«Alessandro, io, lo perdono, e lo voglio vicino a me, in Paradiso!».

Santa Maria Goretti

 Santa Maria Goretti


Nome: Santa Maria Goretti
Titolo: Vergine e martire
Nome di battesimo: Maria Teresa Goretti
Nascita: 16 ottobre 1890, Corinaldo
Morte: 6 luglio 1902, Nettuno
Ricorrenza: 6 luglio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrona di:
Latina
Protettrice:
giovani
Canonizzazione:
24 giugno 1950, Roma , papa Pio XII


Il 16 ottobre 1890 a Corinaldo la terzogenita Maria veniva a rallegrare con i suoi vagiti la povera e laboriosa famiglia dei coniugi Goretti.

Ebbe una buona e cristiana educazione dai genitori esemplari. Divenuta orfana di padre ancora in tenera età, aiutò la mamma, fu custode vigile dei fratellini, contribuì alla loro educazione cristiana, si applicò a sbrigare la maggior parte delle faccende domestiche, affinché la mamma potesse dedicarsi al lavoro per guadagnare il pane.

Prendeva tutto con rassegnazione e con filiale abbandono nel Signore.

Il 16 giugno 1901 Marietta, con una gioia indescrivibile, si accostò per la prima volta alla Mensa dell'Agnello Immacolato. A soli dodici anni, per il precoce sviluppo, era divenuta una giovanetta che si distingueva per la sua semplicità e per una purezza angelica. Coi Goretti coabitava un giovane, Alessandro Serenelli. Costui, divenuto orfano di madre quando ne aveva maggiormente bisogno, era di carattere chiuso, solitario. Il vizio dell'impurità, fomentato dalla lettura di stampe immorali, aveva guastato il suo cuore. Per due volte ebbe l'ardire di tentare Marietta. La fanciulla si rifiutò energicamente, anzi racchiudendosi in un'amara angoscia, pregò sempre di più Gesù affinché le desse la forza di combattere e di vincere. Ma, mentre la giovanetta confidava nell'aiuto divino, Alessandro macchinava un orrendo delitto, se, non fosse riuscito nel suo intento.

Il 5 luglio 1902 nell'aia adiacente al caseggiato, il lavoro agricolo ferveva come sempre. Alessandro montò su un carro; era serio e preoccupato: ad un certo punto con un pretesto qualsiasi lasciò la guida del carro a mamma Assunta, salì in fretta le scale ed entrò in casa; sul pianerottolo Marietta stava rammendando una camicia; passati alcuni istanti, riapparve sull'uscio e fissatala con occhio infuocato le intimò: « Maria, vieni dentro ».

Marietta non si mosse; il suo cuore innocente presagiva e tremava. Alessandro allora, invaso da satanico furore, la prese per un braccio e trascinatala brutalmente dentro, chiuse la porta con un calcio. La giovanetta si trasformò in lottatrice coraggiosa e intrepida. Al seduttore gridò: « No! No! Dio non vuole!... Che fai Alessandro?... Non mi toccare, è peccato; tu vai all'inferno! ». A nulla valsero queste sante parole, anzi la passione si tramutò in odio, e impugnato un coltello la trapassò quattordici volte, lasciando a terra la martire tramortita. L'ultimo grido della martire fece accorrere i vicini. Quale lo strazio di mamma Assunta nel vedere la sua Marietta così ridotta! Vane furono le cure dei medici: ormai le rimanevano poche ore di vita.

Non un lamento uscì dalle labbra della santa martire nelle lunghe venti ore di agonia, ma solo preghiere, e negli ultimi istanti di vita anche parole di perdono per il suo uccisore: « Sì, lo perdono; lo Perdono di cuore e spero che anche Dio lo perdoni, perché lo voglio con me in Paradiso ».

Il corpo e le reliquie di Maria Goretti, venerata come “martire della purezza” sono conservati a Nettuno, nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti e a Corinaldo, in provincia di Ancona, è possibile visitare la sua casa natale. 

PRATICA. Chi ama veramente la purezza rinuncia a tutto, anche alla vita.

PREGHIERA. Ascoltaci, o Dio nostro Salvatore, e fa' che impariamo ad imitare S. Maria Goretti, tua vergine e martire, nelle molte tentazioni di questa misera vita, per poi conseguire l'eterna beatitudine in Cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Santa Maria Goretti, vergine e martire, che trascorse una difficile fanciullezza, aiutando la madre nelle faccende domestiche; assidua nella preghiera, a dodici anni, per difendere la sua castità da un aggressore, fu uccisa a colpi di pugnale vicino a Nettuno nel Lazio.

ICONOGRAFIA


Nonostante la sua venerazione molto diffusa le opere importanti dedicate a Santa Maria Goretti non sono molte, sono tanti invece gli artisti contemporanei che hanno realizzato opere che la ritraggono. Molte opere che esistono insieme alle immaginette sacre (santini) la raffigurano sempre con in mano la palma, simbolo del suo martirio, e il giglio simbolo della sua purezza.

Santa Maria Goretti
titolo Santa Maria Goretti
autore Leo Masirelli anno 1953


Santa Maria Goretti
titolo Santa Maria Goretti
autore Bottega veneta anno XX sec

✝ Pensiero del 06 luglio 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, Dai un bacio a Marietta, anche da parte mia; il Divin Sposo, va incontro alla sua dolce Sposa.

Barbara


Versetto del Giorno

Sappi che tale è la sapienza per te: «Se l'acquisti, avrai un avvenire e la tua speranza non sarà stroncata».

Proverbi 24:14


Memoria

Nel 1902, in questo giorno, alle ore 15.45, muore Maria Goretti, dopo aver perdonato il suo assassino.


05 luglio, 2024

Memoria Nel 1902, in questo giorno, alle ore 14.30, inizia l'agonia di Maria Goretti

Memoria


Nel 1902, in questo giorno, alle ore 14.30, inizia l'agonia di Maria Goretti





Martirio di SANTA MARIA TERESA GORETTI DETTA MARIETTA Dalle 14.30 in poi 14 coltellate (punteruolo)