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01 gennaio, 2024

Maria Santissima Madre di Dio

 Maria Santissima Madre di Dio

autore: Sassoferrato anno: metà del XVII secolo titolo: Madonna col Bambino dormiente luogo: Pinacoteca Comunale di Cesena

Nome: Maria Santissima Madre di Dio
Titolo: Divina Maternità di Maria
Ricorrenza: 1 gennaio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Solennità


Questa festa fu istituita dal Sommo Pontefice Pio XI nel 1931, in occasione del XV Centenario del Concilio Efesino, coll'Enciclica Lux Veritatis

Gesù nacque da una Vergine senza concorso di padre terreno, perché tale nascita conveniva al futuro Salvatore degli uomini, il quale, benché avesse in se la natura umana, ne doveva però ignorare le condizioni. Ciò fu opera della potenza divina: una Vergine è diventata Madre rimanendo Vergine.

Questa Vergine è Maria SS. della stirpe regale di Davide: « Ecco che una Vergine concepirà nel suo seno e partorirà un Figlio a cui sarà posto il nome di Emanuele che significa: Dio con noi ».

La fede della Chiesa nel dogma della Divina Maternità di Maria SS. si conservò ininterrotta attraverso tutti i secoli.

Infatti fin dai primi tempi, allorché Nestorio osò opporsi a coloro che davano a Maria il titolo di Madre di Dio, il popolo ne fu così scandalizzato ed indignato, che nella chiesa stessa protestò contro quella falsa dottrina. E quando tre anni dopo il concilio radunato in Efeso condannò l'eresiarca, la folla immensa che attendeva ansiosa di vedere solennemente riconosciuto il proprio amore e la propria fede nella Beatissima Madre di Dio, acclamò con la gioia più viva le decisioni dei Padri del concilio, e li accompagnò trionfalmente alle loro dimore. E noi crediamo fermamente in questo dogma, non solo perché così ci insegna la S. Chiesa che è infallibile, ma anche per la testimonianza della Sacra Scrittura e di tutta la storia.

Il titolo di Madre di Dio è per Maria SS. il fondamento, la ragione e la sorgente delle le sue grandezze. « È Madre di Dio, dice Cornelio a Lapide: dunque essa è immensamente più eccelsa di tutti gli Angeli, anche dei Cherubini e dei Serafini; è Madre di Dio, e perciò è la più pura, la più santa; così che, dopo Dio, non si può immaginare purezza maggiore: è Madre di Dio, e perciò possiede in grado molto più elevato tutti i privilegi concessi a qualsiasi altro santo».

Ma mentre è Madre di Dio, Maria è pure benignissima Madre nostra, perché Gesù ce la diede per Madre quando, inchiodato alla croce, disse a Giovanni ed in lui a ciascuno di noi: «Ecco tua Madre»; e perché Maria esercitò veramente gli uffici di Madre, dapprima verso gli Apostoli e poi verso tutta la Chiesa e verso ciascuno dei fedeli. E chi non sente di amare una Madre così buona e potente? In lei trovano la difesa più sicura le anime innocenti, in lei trovano il conforto gli afflitti, in lei riposano le speranze di chi, caduto in peccato, vuole risorgere e ritornare al Signore: per le sue mani passano tutte le grazie.

PRATICA. Ricordiamoci di dire ogni sera le tre Ave Maria.

PREGHIERA. O Dio, che volesti che il tuo Verbo, all'annunzio dell'Angelo, prendesse l'umanità nel seno della Beata Vergine Maria, concedi a noi suoi devoti, che, come crediamo ch'ella è veramente la Madre di Dio, così veniamo aiutati dalla sua intercessione presso di Te.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nell'ottava del Natale del Signore e nel giorno della sua Circoncisione, solennità della santa Madre di Dio, Maria: i Padri del Concilio di Efeso l'acclamarono Theotókos, perché da lei il Verbo prese la carne e il Figlio di Dio abitò in mezzo agli uomini, principe della pace, a cui fu dato il Nome che è al di sopra di ogni nome.

✝ Pensiero del 01 Gennaio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, oggi, solennità della SANTA MADRE DI DIO. Dai un bacio, alla Beata Vergine Maria, da parte mia. Grazie di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Guidami nella tua verità ed istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza, in te ho sempre sperato.

Salmo 25:5


Lunedì – Ottava di Natale – MARIA SANTISSIMA AMDRE DI DIO SOLENNITÁ

La liturgia che celebriamo oggi è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale. Il “Natale Sanctae Mariae” inizia ad essere celebrato a Roma intorno al VI secolo. La liturgia si collega a quella del Natale, perciò il primo giorno di gennaio fu chiamato “in octava Domini”. La riforma del calendario ha riportato a questa data la festa della maternità divina, che dal 1931 veniva celebrata l’11 ottobre, a ricordo del concilio di Efeso (431), che aveva sancito solennemente una verità tanto rara al popolo cristiano: Maria è vera Madre di Cristo, che è vero Figlio di Dio. Oggi si celebra anche la Giornata della Pace, così violata in questi nostri giorni. La pace è un dono di Dio. Essa è possibile perché nel Figlio di Dio fatto uomo e morto sulla croce, l’umanità si è riconciliata con il Signore. In Cristo incontriamo il Padre e in lui diventiamo fratelli. Chiediamo al Signore di concederci la sua pace, la pace che ci ha portato con il suo annuncio evangelico, affinché cessino tutte le guerre, e non solo quelle internazionali, ma anche quelle che viviamo dentro di noi.

Meditazione sul Vangelo di Lc 2,16-21

Andarono e trovarono.

Le letture e il salmo di questa solennità ci parlano del volto di Dio. Quale volto più bello e desiderabile da vedere che il volto della mamma! Il dono di Maria come madre è la maniera più umana che Dio ha escogitato per starci vicino, per dirci quanto ci ama e quanto è vicino alle nostre quotidiane necessità; sempre in silenzio, nascosto, ma presente ed efficace. Iniziamo un nuovo anno sotto la protezione di Maria come Madre, viviamo questo presente per sentire sempre la sua protezione.

In questa giornata si riflette e si prega per la pace. Luca, l’evangelista di Maria, ci prende per mano come i pastori e ci porta alla culla di Betlemme. Le poche righe del vangelo sono un itinerario di fede. I pastori andarono e trovarono. La fede è dinamismo, non ammette rinvii, se si vuol trovare bisogna andare, mettersi in cammino. Il cammino è per ogni uomo uguale e diverso. Andare presuppone un movimento interiore per lasciarsi coinvolgere nell’avventura del soprannaturale: “Trovarono” dice l’evangelista. Ognuno dei pastori ha visto le stesse persone e circostanze: Maria, il Bambino, Giuseppe, la grotta, gli animali… Ma nessuno di loro ha vissuto l’incontro allo stesso modo. Ognuno ha trovato e perciò cambiato qualcosa nel suo cuore, nel suo atteggiamento quotidiano, nei suoi giudizi e valutazioni. Nessuno che entri in rapporto con il soprannaturale, con Dio, con Gesù, resta poi lo stesso. Dove non ci sono cambiamenti, non c’è vero incontro, ci possono essere forse dei buoni sentimenti, ma non un incontro di fede. “Dopo averlo visto riferirono”. Ci sono due effetti della loro esperienza: uno è interiore, ed è la curiosità, lo stupore, la meraviglia, è il nascere della fede. E la fede che non provoca stupore e meraviglia è una fede morta. L’altro effetto è rendere gloria a Dio. Aver fede significa, innanzitutto, lasciar entrare Dio nella propria vita. Ecco il segreto della vera pace, della pace autentica, quella che ha la sua fonte nel cuore di Dio. Dal modo in cui vivo la mia fede, si può dire qual è la mia pace. La pace è il dono di Dio, è il messaggio degli angeli ai pastori. Ogni qualvolta lavoriamo perché dentro di noi ci sia la buona volontà, diventiamo destinatari del messaggio di Betlemme.


Il brano del vangelo ci narra un episodio della vita di una famiglia ebrea, ma l'ambientazione è inusuale per una nascita. Si tratta di una famiglia emarginata socialmente. Eppure, il bambino è Dio e la giovane donna l'ha concepito e partorito nella verginità. Alcuni pastori si affrettano, in risposta a un messaggio dal cielo, per riconoscerlo e glorificarlo a loro modo.
Vi è difficile considerarlo vostro Dio?
Volgete il pensiero per un attimo al fascino persistente esercitato da sua madre su uomini e donne di ogni ambiente e classe, su persone che hanno conosciuto successi o fallimenti di ogni tipo, su uomini di genio, su emarginati, su soldati angosciati e destinati a morire sul campo di battaglia, su persone che passano attraverso dure prove spirituali.
Il genio artistico si è spesso consacrato alla sua lode: pensate alla “Pietà” di Michelangelo, al gran numero di Madonne medievali e rinascimentali, alle vetrate incantevoli della cattedrale di Chartres e alla più bella di tutte le icone: la Madonna di Vladimir, che aspetta con pazienza, nel Museo Tretiakov di Mosca, giorni migliori.
Perché la Madonna ispira tanta umanità?
Forse perché è, come dicono gli ortodossi, un'icona (= immagine) di Dio?
Forse perché Dio parla per suo tramite anche se Maria resta sempre una sua creatura, sia pure una creatura unica grazie ai doni ricevuti dal Padre?
Tutto ciò è stato oggetto di discussioni, spesso accese, quando spiriti grandi cercarono di esprimere in termini umani il mistero di Dio fatto uomo.
Maria fu definita madre di Dio, theotoko, e ciò contribuì a calmare dispute intellettuali. Questo appellativo è particolarmente caro ai cristiani dell'Est, ai nostri fratelli del mondo ortodosso, ed è profondamente radicato nella loro teologia, ripetuto spesso nelle loro belle liturgie, specialmente nella liturgia bizantina, che è stata considerata la “più perfetta” proprio per via delle sue preghiere ufficiali dedicate al culto di Maria.
Cominciamo l'anno nel segno di questo grande mistero.
Cerchiamo allora di approfondire la nostra devozione a Maria, Madre di Dio e nostra, eliminandone, però, ogni traccia di sentimentalismo spicciolo.
Tentiamo di convincere i giovani che si tratta qui di un idealismo rispondente, certo, alle aspirazioni più profonde dello spirito umano, ma che richiede impegno e molto coraggio.

Lunedì 01 Gennaio   

MARIA SS. MADRE DI DIO (s); S. Fulgenzio

Tempo di Natale

Nm 6,22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21

Dio abbia pietà di noi e ci benedica


Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti; ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

(Ebrei 1,1.2)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 66)
Rit: Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti; ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

(Ebrei 1,1.2)


31 dicembre, 2023

Tedeum di ringraziamento di fine anno

 Tedeum di ringraziamento di fine anno


Noi ti lodiamo, Dio *

Ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra Ti adora.
A Te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
con i Cherubini e con i Serafini
non cessano di dire:
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il glorioso coro degli Apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la Santa Chiesa ovunque proclama la tua gloria:
Padre di infinita maestà;
O Cristo, Re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
Tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei Cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Crediamo che
(Il seguente versetto si canta in ginocchio)
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei Santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno Ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Abbi pietà di noi, Signore, *
abbi pietà.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
V) Benediciamo il Padre, e il Figlio con lo Spirito Santo.
R) Lodiamolo e glorifichiamolo nei secoli.
V) Benedetto sei, o Signore, nel firmamento dei cieli.
R) Lodevole e glorioso e sommamente esaltato nei secoli.



✝ Pensiero del 31 dicembre 2023

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, per TE, la TUA Famiglia, era SACRA. Oggi, la Chiesa, celebra la SACRA FAMIGLIA.

Barbara

Versetto del Giorno

Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera.

Romani 12:12

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

 Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

autore: Bartolomé Esteban Murillo anno: 1675-1682 titolo: Due Trinità luogo: National Gallery, Londra

Nome: Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Titolo: Esempio santissimo
Ricorrenza: 31 dicembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrono di:
Balestrate


La festa della Sacra Famiglia fu introdotta nella liturgia cattolica solo localmente nel XVII secolo. Nel 1895 la data fissata per tale festa fu la terza domenica dopo l'Epifania, fu soltanto nel 1921 che grazie a papa Benedetto XV la celebrazione fu estesa a tutta la Chiesa. Giovanni XXIII modificò ulteriormente la data spostandola alla prima domenica dopo l'epifania. La riforma liturgica del Concilio Vaticano II infine la festa la Sacra Famiglia la prima domenica dopo Natale e quando il Natale cade di domenica, viene spostata al 30 dicembre.

Il suo significato è molto importante in quanto dopo aver visto la Sacra Famiglia dare alla luce e accudire il neonato Gesù a Nazareth, in questa festività la si può ammirare e ricordare nella vita di tutti i giorni, mentre vede crescere il Cristo. L'eccezionalità di tale famiglia risiede soprattutto nel fatto che i gesti quotidiani che in qualsiasi focolare domestico erano e sono ancora oggi svolti, coincidono allo stesso tempo con il pregare, amare, adorare il proprio Dio, comunicando con suo figlio incarnato in terra. Accudendo Gesù, lavandolo e giocando insieme a lui la Madonna e San Giuseppe mettevano in pratica i dovuti atti di culto, rappresentando il punto d'inizio per ogni famiglia cristiana, del tempo e odierna, che viveva ogni istante della giornata come un sacramento.

Santa Famiglia
autore Juan Simón Gutiérrez anno 1680 titolo Santa Famiglia


La festa ha come obiettivo quello di conferire un esempio a tutte le famiglie cristiane, che avrebbero potuto guardare con orgoglio al nucleo familiare che fu di Cristo il quale, nonostante le particolari condizioni note, era caratterizzato da tutte le normali problematiche che chiunque si trova ad affrontare. Maria seguì lo sposalizio con Giuseppe, seguendo la legge ebraica, ma soprattutto il grande piano del suo Dio, conservando però la propria verginità. In seguito alla Visitazione a Sant'Elisabetta iniziò a sentire i chiari segni di una gravidanza, giungendo infine a dare alla luce il Figlio del Signore. Prima dell'età adulta raggiunta da Gesù, la Madonna viene citata in alcuni Vangeli per un episodio accaduto durante l'adolescenza di Cristo (al tempo dodicenne), che si intrattenne al tempio con i dottori, mentre i suoi genitori penavano ormai da tre giorni nel cercarlo senza sosta.

MARTIROLOGIO ROMANO. Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, esempio santissimo per le famiglie cristiane che ne invocano il necessario aiuto.

30 dicembre, 2023

✝ Pensiero del 30 dicembre 2023

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, Angelo mio, proteggimi.

Barbara

Versetto del Giorno

Lo sapete, fratelli miei carissimi: «Sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira».

Giacomo 1:19



29 dicembre, 2023

✝ Pensiero del 29 dicembre 2023

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, TU, sei stato scelto da Cristo, perché sei stato un uomo credibile, nell'Amore, e sei il mio tesoro più grande.

Barbara

Versetto del Giorno

Ma quanti sperano nel Signore, riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.

Isaia 40:31


28 dicembre, 2023

✝ Pensiero del 28 dicembre 2023

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, TU, hai donato la vita ed ora vivi, in eterno nell'Amore del Signore.

Barbara

Versetto del Giorno

Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza.

Efesini 6:10


27 dicembre, 2023

✝ Pensiero del 27 dicembre 2023

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, TU, sei come l'evangelista Giovanni, un uomo che sa amare.

Barbara

Versetto del Giorno

Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.

Galati 5:1





26 dicembre, 2023

✝ Pensiero del 26 dicembre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, TU, sei testimone di coerenza, fedeltà e credibilità, ma soprattutto, d'Amore incondizionato.

Barbara

Versetto del Giorno

Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre.

Salmo 18:29



25 dicembre, 2023

Natale del Signore

 Natale del Signore


Nome: Natale del Signore
Titolo: Nascita di Gesù
Nascita: anno zero
Morte: 7 aprile 33
Ricorrenza: 25 dicembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Solennità


Oggi si apre il cielo, si squarciano le nubi e appare l'Emmanuele, Dio con noi. L'Eterno Padre l'aveva promesso, lo vaticinarono i profeti e per quattromila anni lo sospirarono i giusti. La venuta di Gesù avvenne come ci narra il Vangelo:

« Essendo uscito in quei giorni un editto di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l'impero, anche gli Ebrei dovettero andare nella loro città di origine per dare il loro nome. Giuseppe, essendo della regale stirpe di Davide, si recò con Maria in Betlemme, sua città nativa; essi erano poveri, non trovarono chi li accogliesse e furono costretti a riparare in una capanna. Quivi Maria diede alla luce e strinse al seno il divin Figlio, l'avvolse in poveri pannolini e l'adorò ».

S. Giuseppe condivideva i sentimenti di Maria.

Il Figlio di Dio si era fatto uomo per salvare gli uomini e la sua nascita umile, povera, oscura fu illustrata da tali miracoli che bastarono a farlo conoscere da chiunque avesse il cuore retto. Ecco che un Angelo discese dal cielo ad annunziare la venuta del Redentore non ai re, non ai ricchi, nè ai grandi della terra, ma ad alcuni poveri pastori, i quali ebbero la felice sorte e la grazia di adorare per primi il Dio fatto uomo.

I pastori passavano la notte nella campagna vicino a Betlemme alla guardia dei lori greggi quando l'Angelo del Signore apparve loro dicendo: « Non temete, ecco vi reco un annunzio che sarà per tutto il popolo di grande allegrezza: oggi nella città di David è nato il Salvatore, che è Cristo, il Signore. Ed ecco il contrassegno dal quale lo riconoscerete: troverete un bambino avvolto in fasce, giacente in una mangiatoia ».

E subito si unirono all'Angelo altri Angeli che lodavano il Signore dicendo: « Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà ».

Quando poi gli Angeli sparirono in cielo, i pastori presero a dire fra loro: « Andiamo a Betlemme a vedere quanto è accaduto riguardo a quello che il Signore ci ha manifestato ». Andarono e trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino giacente nella mangiatoia. E vedendolo si persuasero di quanto era stato detto di quel Bambino, e se ne tornarono quindi alle loro abitazioni lodando e benedicendo Iddio per tutto quello che avevano visto.

PRATICA. Accostiamoci a Gesù Bambino coll'anima monda: oggi facciamo una buona confessione e una fervorosa comunione.

PREGHIERA. Dio, che hai rischiarato questa notte sacratissima coi fulgori di Colui che è la vera luce, deh! fa' che dopo averne conosciuto in terra la luce misteriosa ne godiamo la presenza nel cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nell'anno cinquemilacentonovantanove dalla creazione del mondo, quando nel principio Iddio creò il cielo e la terra; dal diluvio, l'anno duemilanovecentocinquantasette; dalla nascita di Àbramo, l'anno duemilaquindici; da Mosè e dalla uscita del popolo d'Israele dall'Egitto, l'anno millecinquecentodieci; dalla consacrazione del Re David, l'anno milletrentadue; nella Settimana sessantesimaquinta, secondo la profezia di Daniéle; nell'Olimpiade centesimanovantesimaquarta; l'anno settecentocinquantadue dalla fondazione di Roma; l'anno quarantesimosecondo dell'Impero di Ottaviano Augusto, stando tutto il mondo in pace, nella sesta età del mondo, Gesù Cristo, eterno Dio e Figlio dell'eterno Padre, volendo santificare il mondo colla sua piissima venuta, concepito di Spirito Santo, e decorsi nove mesi dopo la sua concezione, in Betlémme di Giuda nacque da Maria Vergine fatto uomo. Natività di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne.

CANZONCINA A GESÙ BAMBINO



Natale del Signore
autore: Caravaggio anno 1600
titolo Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi



Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo. (2 v.)
O Bambino - mio divino,
io ti vedo qui tremar: o Dio beato!
Ah, quanto ti costò l'avermi amato! (2 v.)

A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore. (2 v.)
Caro eletto - pargoletto.
quanto questa povertà - Più m'innamora,
giacché ti fece amor povero ancora. (2 v.)

Tu lasci del tuo Padre il divin seno,
per venire a penar su questo fieno. (2 v.)
Dolce amore del mio cuore,
dove amore ti trasportò? - O Gesù mio,
perché tanto patir? Per amor mio! (2 v.)

Ma se fu tuo voler il tuo patire,
perché vuoi pianger poi, perché vagire? (2 v.)
mio Gesù, t'intendo sì!
Ah, mio Signore!
Tu piangi non per duol, ma per amore. (2 v.)

Tu piangi per vederti da me ingrato,
dopo sì grande amor, sì poco amato!
O diletto - del mio petto,
Se già un tempo fu così, or te sol bramo
Caro non pianger più, ch'io t'amo, io t'amo. (2 v.)

Tu dormi, o Gesù mio, ma intanto il cuore
non dorme, no, ma veglia a tutte l'ore
Deh! Mio bello e puro Agnello
a che pensi? Dimmi tu. O amore immenso,
un dì morir per te, rispondi, io penso. (2 v.)

Dunque a morire per me, tu pensi, o Dio:
ed altro, fuor di te, amar poss'io?
O Maria, speranza mia,
se poc'amo il tuo Gesù, non ti sdegnare
amalo tu per me, s'io non so amare! (2 v.)



autore: Sant'Alfonso Maria de Liguori




AUDIO-VIDEO



✝ Pensiero del 25 dicembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, Sia un buon Natale, per tutti, ma soprattutto, pieno di fede in Cristo nostro Signore Gesù il Cristo. Auguri di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Oggi, vi è nato nella città di Davide, un salvatore, che è il Cristo Signore.

Luca 2:11


Meditazione sul Vangelo di Lc 2,1-14

Dio è amore.

È nato il Salvatore ed è gioia in tutto il mondo! Nel Vangelo che la liturgia della Chiesa ci presenta oggi, l’evangelista Giovanni non si sofferma sui particolari umani del racconto, ma preferisce rivolgere invece il nostro sguardo verso gli abissi dell’eternità, per farci riconoscere i veri ordini di grandezza dell’evento: «Il Verbo si è fatto carne e dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia».

Nel Vangelo di Natale, quanto di familiare e adorabile si trova nella stalla di Betlemme nella nascita di Gesù Cristo sembra aver lasciato il posto al mistero: non si parla del bambino e della madre, dei pastori e degli angeli. Tuttavia, anche in questo Vangelo si parla della «luce che risplende nelle tenebre», della gloria del «Verbo che si è fatto carne», che non è stato accolto. «Così un ascolto più attento può farci ben comprendere che il vangelo di oggi dice le stesse cose dette da quello della Notte Santa e che tutti i vangeli annunciano soltanto un unico Vangelo» (Benedetto XVI). Cosa vuol comunicarci di così importante la Chiesa con questa liturgia? Soltanto che Dio è amore, che è buono e che non è un essere supremo lontano da noi e irraggiungibile! Ha tempo per noi, tanto tempo da essersi adagiato in una mangiatoia e da essere rimasto per sempre uomo. Noi però non vogliamo crederci, non vogliamo credere all’idea che Dio si sia fatto bambino per lasciarsi stringere dalle braccia del nostro amore, non vogliamo credere che la verità è bella! Una canzone di qualche anno fa cantava “la verità ti fa male”, e in base alla nostra esperienza il più delle volte è crudele. Quando per una volta non sembra essere così, preferiamo la nostra sfiducia ed il nostro scetticismo alla bontà di Dio, che fin dai tempi di Betlemme vorrebbe toccare il nostro cuore. «I suoi non lo hanno accolto»: in fondo siamo troppo orgogliosi per lasciarci salvare. La nostra superbia chiude le porte a Dio e, quindi, anche agli uomini. «Egli è venuto come un bambino per vincere la nostra superbia. Forse ci saremmo arresi più facilmente di fronte alla potenza, di fronte alla saggezza. Ma egli non vuole la nostra resa, vuole il nostro amore. Vuole liberarci dalla nostra superbia e renderci così veramente liberi. Lasciamo dunque che la gioia di questo giorno pervada la nostra anima. Non è un’illusione. È la Verità!» (Benedetto XVI).


“Mentre un profondo silenzio avvolgeva l’universo e la notte nella sua rapida corsa era giunta nel mezzo del suo cammino, il Verbo onnipotente, dagli altissimi cieli, balzò dal suo trono regale” (Liturgia).
“Solo il silenzio rivela gli abissi della vita” (Zundel). Le più grandi opere di Dio sono frutto del silenzio. Solo Dio ne è testimone e, con lui, coloro che vedono interiormente, che fanno silenzio e vivono della presenza del “Verbo silenzioso”, come Maria che sapeva e meditava questi avvenimenti nel suo cuore.
La parola eterna è il Verbo silenzioso. E Maria, sua madre, si fa discepola del Verbo. “Maria ascolta, condivide, si dà, si perde nei suoi abissi... Ogni fibra del suo essere reagisce a questo richiamo: “Fammi sentire la tua voce” (Ct 2,14). Maria dà ascolto al Verbo silenzioso, l’unica verità. La sua carne può divenire allora culla della parola eterna. Maria non dice nulla di sé, non aggiunge nulla di sé... Offre la sua trasparenza come un puro vetro ai raggi del sole e il mistero di Gesù vi risplende per intero” (Zundel).
Maria è la realizzazione della profezia di Isaia: “Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, ...ma tu sarai chiamata Mio Compiacimento”. Per mezzo del silenzio in cui avvolge l’avvenimento del quale è stata protagonista, Maria è la dimora della presenza di Dio.
Il Verbo cerca in lei dimora.
In lei ogni uomo si vede chiamato allo stesso destino: divenire dimora di Dio, del Verbo silenzioso. Perché, se è vero che Dio ha creato la natura umana solamente per ricevere da essa la madre di cui egli aveva bisogno per nascere (Nicolas Cabasilas), ogni uomo è chiamato, attraverso l’accoglienza silenziosa del Verbo, a diventare tempio del Verbo, “Basilica del silenzio” così come Maurizio Zundel immaginava la Madonna.

Lunedì 25 Dicembre 

NATALE DEL SIGNORE (S) 

S. Anastasia di Sirmio; S. Eugenia; S. Alberto Chmielowski

Is 52,7-10; Sal 97; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18

Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio

Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama.

(Luca 2,14)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 96)
Rit: Oggi la luce risplende su di noi.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Annunciano i cieli la sua giustizia
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.

Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama.

(Luca 2,14)

24 dicembre, 2023

Auguri di Natale 2023 di Mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo.


Auguri di Natale 2023 di Mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo.

✝ Pensiero del 24 dicembre 2023

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, nell'Amore, di Cristo, auguro buon Natale a TE ed a tutti in Cielo ed a tutti coloro, che abitano su questa Terra.

Barbara

Versetto del Giorno

Essa partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Gesù: «Egli, infatti, salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Matteo 1:21

23 dicembre, 2023

PAOLO EMANUELE BORSELLINO - UN UOMO LIBERO - CAP. 4


Palermo, 23 dicembre 1968.
Paolo Emanuele Borsellino prende in sposa Agnese Piraino Leto nella Chiesa SS. Trinità alla Magione.
Inizia una nuova vita. 💕

✝ Pensiero del 23 dicembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, affido, nelle tue mani, il progetto che Dio, ha per me, perché io di te, mi fido.

Barbara

Versetto del Giorno

Signore, tu sei il mio Dio; voglio esaltarti e lodare il tuo nome, perché hai eseguito progetti meravigliosi, concepiti da lungo tempo, fedeli e veri.

Isaia 25:1


22 dicembre, 2023

✝ Pensiero del 22 dicembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, mi fa male il cuore, sentire, che per non urtare sensibilità altrui, non si fa il presepe, si cambiano le parole ai testi natalizi.

Aiutaci, ad essere, dei veri Cristiani, e non Cristiani solo in apparenza.

Barbara

Versetto del Giorno

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!

Ebrei 13:8



21 dicembre, 2023

✝ Pensiero del 21 dicembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, TU, hai osservato, sempre i comandamenti di Dio ed ora vivi, nell'Amore Eterno di Dio.

Barbara

Versetto del Giorno

Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.

Giovanni 15:10


20 dicembre, 2023

✝ Pensiero del 20 dicembre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, TU sei, il mio raggio di sole.

Barbara

Versetto del Giorno

Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, mi circondi di esultanza per la salvezza.

Salmo 32:7