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20 ottobre, 2023

Memoria del compleanno dell'avvocato Vincenzo Livatino

 Auguri di cuore, di BUON COMPLEANNO a Vicenzo Livatino, ci protegga tutti da lassù, insieme alla sua cara famiglia.

✝ Pensiero del 20 ottobre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, dai un abbraccio al tuo caro papa anche da parte mia, nella festa, del suo compleanno, e dai un bacio alla tua cara mamma.

Barbara

Versetto del Giorno

Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.

Giovanni 15:18

Memoria del compleanno dell'avvocato Vincenzo Livatino




19 ottobre, 2023

NOVE ANNI FA, VENIVA BEATIFICATO PAPA PAOLO VI, da parte di Papa Francesco. Verrà proclamato santo quattro anni dopo nel 2018.

 NOVE ANNI FA, VENIVA BEATIFICATO PAPA PAOLO VI, da parte di Papa Francesco. Verrà proclamato santo quattro anni dopo nel 2018.


✝ Pensiero del 19 ottobre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, proteggimi. Nove anni fa, veniva beatificato Papa Paolo VI, immagino quanto TU, ne sia felice.

Barbara

Versetto del Giorno

Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? Oh che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?

Matteo 16:26


18 ottobre, 2023

Buon onomastico a Luca Carissimi

 AUGURI DI CUORE A LUCA CARISSIMI

Buon onomastico 

San Luca Evangelista

 San Luca Evangelista

Nome: San Luca
Titolo: Evangelista
Nascita: I secolo, Antiochia di Siria
Morte: 18 ottobre 93, Tebe
Ricorrenza: 18 ottobre
Tipologia: Festa
L'Evangelista S. Luca nacque in Antiochia di Siria, dà genitori pagani. Imparò la scienza medica e, allo scopo di perfezionare le sue cognizioni, intraprese diversi viaggi nella Grecia e nell'Egitto. Si portò poi a Troade per esercitarvi la sua professione: ma qui il Signore l'attendeva per un'altra missione più grande. Essendo passato di là l'apostolo Paolo a predicare il S. Vangelo, Luca, conquistato dalla verità, volle seguirlo nel sacro ministero e gli fu compagno fedelissimo fino alla morte.

Verso il 60, mentre S. Paolo si trovava prigioniero a Cesarea, Luca scrisse, per divina ispirazione, il terzo Vangelo in lingua greca, che si distingue per la sua chiarezza ed eleganza.

Questo Vangelo è dedicato a Teofilo, che era un famoso cristiano di Antiochia, ma nello stesso tempo è indirizzato a tutti i Cristiani e a tutti quelli che vogliono salvarsi, siano essi ebrei o pagani: il regno di Dio è aperto a tutti. Egli voleva dimostrare la bontà e la misericordia di Dio, e perciò racconta gli episodi e le parabole più commoventi.

Eloquentissime sono le parabole del buon samaritano, della pecorella smarrita, del fariseo e del pubblicano, di Zaccheo e del figliuol prodigo, che ci manifestano l'infinita misericordia di un Dio morto per noi sulla croce e che perdona agli stessi suoi crocifissori: « Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno ».

Il santo evangelista si diede anche alla predicazione ed evangelizzò la Macedonia, la Dalmazia, l'Italia e la Gallia. Durante la prigionia di S. Paolo in Roma scrisse gli « Atti degli Apostoli » in cui narra la storia dei primi anni della Chiesa e particolarmente i viaggi di S. Paolo. Ma la tradizione ci dice che S. Luca, oltre che medico, era pure pittore. Devotissimo della Madonna, è tra gli Evangelisti quello che ne parla più diffusamente. Non può non averla vista, non averle parlato: lo dimostrano anche le belle immagini della Vergine che ci furono tramandate sotto il suo nome.

Mori nella Bitinia, all'età di 84 anni. Le sue venerate spoglie vennero deposte nella città di Costantinopoli, assieme a quelle di S. Andrea, nella basilica dedicata ai dodici Apostoli. Giunsero poi a Padova, dove tuttora si trovano nella Basilica di Santa Giustina.

S. Paolo lo chiama « medico carissimo » e « fratello, la cui Mele è nel Vangelo ».

Il suo simbolo è un toro alato, perché il primo personaggio che introduce nel suo Vangelo è il padre di Giovanni Battista, Zaccaria, sacerdote del tempio e responsabile del sacrificio di tori.

PRATICA Il Vangelo sia la regola della nostra vita.

PREGHIERA. Deh! Signore, interceda per noi il tuo evangelista S. Luca, il quale ad onor del tuo nome portò continuamente nel suo corpo la mortificazione della croce.

MARTIROLOGIO ROMANO. Festa di san Luca, Evangelista, che, secondo la tradizione, nato ad Antiochia da famiglia pagana e medico di professione, si convertì alla fede in Cristo. Divenuto compagno carissimo di san Paolo Apostolo, sistemò con cura nel Vangelo tutte le opere e gli insegnamenti di Gesù, divenendo scriba della mansuetudine di Cristo, e narrò negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma.

Parabola del figlio prodigo


Parabola del figlio prodigo


Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.

Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

Parabola del buon samaritano


Parabola del buon samaritano


Un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai». Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».


La pecorella smarrita


« Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovata, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. »



Parabola del fariseo e del pubblicano


« Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato »

Parabola del ricco stolto


«La tenuta di un uomo ricco diede un abbondante raccolto; ed egli ragionava fra sé dicendo: "Che farò, perché non ho posto dove riporre i miei raccolti?". E disse: "Questo farò, demolirò i miei granai e ne costruirò di più grandi, dove riporrò tutti i miei raccolti e i miei beni, poi dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi e godi. Ma Dio gli disse: "Stolto, questa stessa notte l'anima tua ti sarà ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?". Così avviene a chi accumula tesori per sé e non è ricco verso Dio."»

La parabola dell'uomo ricco
titolo La parabola dell'uomo ricco
autore Rembrandt anno 1627


ICONOGRAFIA


Nell'iconografia San Luca viene raffigurato principalmente tramite l’utilizzo di due iconografie: la prima quella classica consiste nel rappresentare accanto al Santo un libro, una penna e il simbolo evangelico del toro.

San Luca Evangelista
titolo San Luca Evangelista
autore Vladimir Borovikovsky anno 1804–1809


La seconda, invece, lo vuole in vesti di pittore forse per la sua abilità nel descrivere al meglio, in maniera scrupolosa, tutti i personaggi influenti nella vita di Gesù. Il soggetto principale delle sue opere è però quasi sempre la Vergine col Bambino, come nella magnifica tela di Raffaello dove si nota al centro San Luca, in vesti di pittore e di apostolo, impegnato nel rappresentare Maria che tiene in braccio il bambino Gesù. Il Santo è accompagnato dal tradizionale attributo del bue, accovacciato al suo fianco, mentre sullo sfondo è presente un’altra figura.

San Luca dipinge la Vergine
titolo San Luca dipinge la Vergine
autore Raffaello Sanzio anno sec. XVI


San Luca ritrae la Madonna
titolo San Luca ritrae la Madonna
autore Rogier van der Weyden anno 1440


San Luca mostra un dipinto della Vergine
titolo San Luca mostra un dipinto della Vergine
autore Guercino anno 1562-1563

✝ Pensiero del 18 ottobre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, vita, dolcezza, speranza nostra, proteggici. Grazie di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

ll testimone sincero non mentisce, chi proferisce menzogne è testimone falso.

Proverbi 14:5


Memoria Liturgica, FESTA di san LUCA EVANGELISTA


AUGURI DI CUORE A LUCA CARISSIMI

Mercoledì – 28.a Tempo Ordinario FESTA DI SAN LUCA EVANGELISTA
Meditazione sul Vangelo di Lc 10,1-9
Operai del vangelo.
San Luca ci racconta dei settantadue discepoli inviati a predicare. Gli operai sono pochi, e solo la preghiera può aumentarne il numero. L’evangelista ci racconta poi il destino degli operai del Signore. Saranno agnelli in mezzo ai lupi: senza alcuna sicurezza se non quella del Signore, dovranno rischiare e non avranno compenso, se non il necessario per vivere.
Nell’Europa cristiana mancano i sacerdoti, i religiosi e le suore. I conventi chiudono, le parrocchie non hanno più un proprio parroco ma lo hanno in comune ad altre parrocchie. Il Signore aveva detto di pregare per avere gli operai. Forse lo facciamo poco perché preferiamo organizzarci da soli. Come è possibile incoraggiare qualcuno a scegliere di essere come “un agnello in mezzo ai lupi”? Come incoraggiare un giovane a farsi sacerdote, se è una vita di rinunce e di povertà, aggredito da tutto e da tutti? Ma come possiamo noi laici – uomini e donne – essere nel nostro piccolo i discepoli che portano la buona novella, se il prezzo minimo da pagare è quello di essere derisi, oppure tacciati di essere poco moderni? Quando si offende Dio, la fede, la Chiesa o il Papa non amiamo prendere le difese di quanto ci sta a cuore se prima non siamo sicuri di non rimanere soli, esclusi dal gruppo che non la pensa come noi. Dunque il Signore ci chiede dizione lavorare per Lui. Senza soldi, né potere, né ammirazione. Non chiacchierando e perdendo tempo e non convincendo la gente a forza di parole, ma portando la pace di Cristo. Chi ha conosciuto il Signore non potrà fare finta di niente, perché sa che Lui dà a ciascuno qualche lavoro per l’edificazione del suo Regno. Ci sarà il missionario in terre lontane, ci sarà chi, costretto in un letto di ospedale, saprà donare un sorriso a chi lo cura e, alla domanda se non soffre e come faccia a sorridere, potrà dire: “perché ho conosciuto l’amore del Signore. Lui è vicino e il suo regno di pace e giustizia è vicino – a me e a tutti quelli che lo vogliono! ”.
L'evangelista Luca può esserci particolarmente caro perché è l'evangelista della Madonna. Solo da lui ci sono state tramandate l'annunciazione, la visitazione, le scene del Natale, della presentazione al tempio di Gesù. E si può anche dire l'evangelista del cuore di Gesù, perché è Luca che ci rivela meglio la sua misericordia: è l'evangelista della parabola del figlio prodigo un tesoro che troviamo soltanto nel suo Vangelo, della dramma perduta e ritrovata. E' l'evangelista della carità: lui solo ci racconta la parabola del buon samaritano, e parla dell'amore di Gesù per i poveri con accenti più teneri degli altri: ci presenta il Signore che si commuove davanti al dolore della vedova di Nain; che accoglie la peccatrice in casa di Simone il fariseo con tanta delicatezza e le assicura il perdono di Dio; che accoglie Zaccheo con tanta bontà da cambiare il suo esoso cuore di pubblicano in un cuore pentito e generoso.
San Luca è dunque l'evangelista della fiducia, della pace, della gioia; in una parola possiamo dire che è l'evangelista dello Spirito Santo. Negli Atti degli Apostoli è lui che ha trovato la formula tanto cara alle comunità cristiane: "formare un cuor solo e un'anima sola", che è ripresa anche dall'orazione della Colletta di oggi:
"Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo il mistero della tua predilezione per i poveri, fa' che i cristiani formano un cuor solo e un'anima sola, e tutti i popoli vedano la tua salvezza". E la comunità cristiana, fondata sull'amore di Gesù e anche sull'amore alla povertà: solo persone non attaccate ai beni terreni per amore del Signore possono formare un cuor solo e un'anima sola.
Il Vangelo di san Luca lo rivela pieno di zelo. Soltanto lui riporta l'invio in missione dei settantadue discepoli (gli esegeti pensano che questo sia un numero simbolico e rappresenti le settantadue nazioni dell'universo) e alcuni particolari di questa missione: "Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi". San Gregorio Spiega: "Bisogna che i discepoli siano messaggeri della carità di Cristo. Se non sono almeno due la carità non è possibile, perché essa non si esercita verso se stessi, ma è amore per l'altro".


Mercoledì 18 Ottobre    

S. Luca evangelista (f); S. Pietro d’Alcantara; S. Amabile

28.a del Tempo Ordinario

2Tm 4,10-17b; Sal 144; Lc 10,1-9

I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno


Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.

(Giovanni 15,16)


SALMO RESPONSORIALE (Salmo 144)

 I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno.


Ti lodino, Signore, tutte le tue opere

e ti benedicano i tuoi fedeli.

Dicano la gloria del tuo regno

e parlino della tua potenza. 

 

Per far conoscere agli uomini le tue imprese

e la splendida gloria del tuo regno.

Il tuo regno è un regno eterno,

il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. 

 

Giusto è il Signore in tutte le sue vie

e buono in tutte le sue opere.

Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,

a quanti lo invocano con sincerità. 

 

Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.

(Giovanni 15,16)

17 ottobre, 2023

Memoria della nascita terrena di Albino Luciani, Papa Giovanni I_Beato

 Memoria della nascita terrena di Albino Luciani, Papa Giovanni I_Beato


17 ottobre 1912 17 ottobre 2023

Auguri di cuore, Santo padre, ci protegga da lassù.

✝ Pensiero del 17 ottobre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, i Cieli narrano, la TUA CREDIBLITÀ!

Barbara


Versetto del Giorno

Chi non prende, la sua croce e non mi segue, non è degno di me.

Matteo 10:38


Memoria della nascita terrena di Albino Luciani, Papa Giovanni I_Beato


16 ottobre, 2023

Memoria della nascita terrena di santa Maria Teresa Goretti

 Memoria della nascita terrena di santa Maria Teresa Goretti

16 ottobre 1890
16 ottobre 2023

Auguri di cuore, cara Marietta!



RASTRELLAMENTO DEL GHETTO EBRAICO DI ROMA, 16 OTTOBRE 1943

Per NON dimenticare mai.

La deportazione degli ebrei italiani, avviata il 16 ottobre e proseguita in tutto il paese nei mesi successivi, rappresenta l’inevitabile punto d’arrivo del tragico percorso intrapreso dallo stato italiano nel 1938 con l’introduzione delle leggi razziali, grazie alle quali si realizza, tra le altre nefandezze, quel censimento degli ebrei che sarà molto utile ai nazisti per compiere i loro rastrellamenti. Treni carichi di ebrei italiani giungeranno ad Auschwitz-Birkenau, centro di sterminio per i deportati dell’Europa meridionale, fino al 28 ottobre 1944.
Fino all’estate 1943 questo scenario era sembrato lontano. L’occupazione tedesca e la nascita della Repubblica Sociale sono i lampi che squarciano definitivamente le illusioni delle comunità ebraiche italiane di vivere in un paese in cui l’antisemitismo è meno radicato e violento rispetto all’Europa orientale, da cui giungono voci cui nessuno vuole credere, e di risiedere in una città che può contare sull’«ombra» protettiva del Papa.
La gioia per la caduta del regime fascista, il 25 luglio, lascia presto il campo alla preoccupazione e, non appena Roma si riempie di truppe tedesche, l’aria si fa pesante.
Il 26 settembre il comandante della Gestapo a Roma, Herbert Kappler, convoca i rappresentanti della comunità ebraica, Foà e Almansi, minacciando deportazioni in caso della mancata consegna di 50 chili d’oro entro due giorni. Grazie alla solidarietà della cittadinanza romana l’oro viene consegnato ma nei giorni seguenti il saccheggio continua: dal Tempio Maggiore, dalle biblioteche della Comunità e del Collegio Rabbinico le SS prelevano antichi manoscritti e incunaboli insieme ad altri oggetti di inestimabile valore culturale, nel totale silenzio delle autorità italiane e cattoliche.
I numerosi episodi di coraggio e solidarietà dimostrati da singole persone non bastano a lavare l’onta della complicità italiana nei saccheggi e nelle deportazioni: ufficiali di polizia italiana supportano le operazioni prima, durante e dopo il 16 ottobre, nelle settimane successive si moltiplicano le delazioni e le denunce mentre la RSI ordina l’arresto di tutti gli ebrei e l’internamento nei primi campi di concentramento italiani come quello di Fossoli.
Alla fine della guerra su 2091 deportati da Roma fanno ritorno 78 uomini e 28 donne.
(c) rispettivi proprietari

Federica Pannocchia




Tutte le rea

✝ Pensiero del 16 ottobre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, Uomo Credibile nell'Amore, perché Fedele allo Stato, e Fedele ai precetti impartiti, dalla sua cara Famiglia.

Barbara

Versetto del Giorno

Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui.

I Giovanni 2:15


Memoria

RASTRELLAMENTO DEL GHETTO EBRAICO DI ROMA, 16 OTTOBRE 1943

Per NON dimenticare mai.


15 ottobre, 2023

✝ Pensiero del 15 ottobre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro ROSARIO ANGELO, Uomo Credibile, Uomo Fedele, ed Uomo Credente

Barbara


Versetto del Giorno

Secondo le sue opere tu ripaghi ogni uomo.

Salmo 62:13


14 ottobre, 2023

✝ Pensiero del 14 ottobre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, TU, che mi attraversi il cuore, fin da bambina, riempiendolo di fede di gioia e di bellezza, per favore, rimani nel mio cuore, insieme a Gesù e Maria, ed ai i miei nonni. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.

Giacomo 4:7



13 ottobre, 2023

Memoria nel 1917, in questo giorno, accadde, l'ultima apparizione della Vergine Maria, ai tre pastorelli, a Fatima, in Portogallo.

 Memoria

Nel 1917, in questo giorno, accadde, l'ultima apparizione della Vergine Maria, ai tre pastorelli, a Fatima, in Portogallo.   


Ave Maria

Ave, Maria, grátia plena,
Dóminus tecum.
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostrae. Amen.


Ave Maria

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen


Salve Regína

Salve, Regína,
Mater misericórdiae,
vita, dulcédo et spes nostra, salve.
Ad te clamámus,
éxsules filii Evae.
Ad te suspirámus geméntes et flentes
in hac lacrimárum valle.
Eia ergo, advocáta nostra,
illos tuos misericórdes óculos
ad nos convérte.
Et Iesum, benedíctum fructum
ventris tui,
nobis, post hoc exsílium, osténde.
O clemens, o pia, o dulcis Virgo María!


Salve Regina

Salve, Regina,
madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo,
esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e 
piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi
tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo Seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!

Auguri di cuore di buon anniversario


    Anniversario di Matrimonio 13 ottobre 1951
                                            13 ottobre 2023


 Auguri di cuore di buon anniversario proteggeteci, da lassù Rosalia e Vincenzo Livatino 

LETTERA D’AMORE DI DIO AGLI SPOSI 

Dio ti disse il giorno del vostro sposalizio: La creatura che hai al tuo fianco, emozionata, è mia. Io l’ho creata. Io le ho voluto bene da sempre, ancor prima di te e ancor più di te. Per lei non ho esitato a dare la mia vita. Ho dei grandi progetti per lei. Te la affido. La prendi dalle mie mani e ne diventi responsabile. Quando l’hai incontrata l’hai trovata bella e te ne sei innamorato. Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza, che hanno formato in essa tutti quei pregi che ammiri; è il mio Cuore che ha messo dentro di lei la tenerezza e l’amore; è la mia Sapienza che ha formato la sua sensibilità e la sua intelligenza e tutte le qualità belle che hai trovato in lei. Devi impegnarti a rispondere ai suoi bisogni, ai suoi desideri. Ha bisogno di serenità e di gioia, di affetto e di tenerezza, di piacere e di divertimento, di accoglienza e di dialogo, di rapporti umani, di soddisfazione nel lavoro e di tante altre cose. Ma ricorda che ha bisogno soprattutto di Me e di tutto ciò che aiuta e favorisce questo incontro con Me: la pace del cuore, la purezza dello spirito, la preghiera, la parola, il perdono, la speranza e la fiducia in Me, la Mia Vita. Sono Io e non tu il principio e il fine di tutta la sua vita. Facciamo un patto tra noi: la ameremo insieme. Io la amo da sempre. Sono Io che ho messo nel tuo cuore l’amore per lei. Volevo affidarla a qualcuno che se ne prendesse cura, ma volevo anche che lei arricchisse con la sua bellezza e le sue qualità la tua vita. Per questo ho fatto nascere nel tuo cuore l’amore per lei. Era il modo più bello per dirti; “Eccola, te la affido”. E quando tu le hai detto: “Prometto di esserti fedele, di amarti e di rispettarti per tutta la vita”, è stato come se mi rispondessi che sei lieto di accoglierla nella tua vita e di prenderti cura di lei. Da quel momento siamo in due ad amarla Dobbiamo però metterci d’accordo. Non è possibile che tu la ami in un modo ed Io in un altro. Devi avere per lei un amore simile al mio, devi desiderare per lei le stesse cose che Io desidero. Non puoi immaginare nulla di più bello e gioioso per lei. Ti farò capire poco alla volta quale sia il modo di amare e ti svelerò quale vita ho sognato e voluto per questa creatura. Mi rendo conto che ti sto chiedendo molto. Pensavi che questa creatura fosse tutta e solo tua, e ora invece hai l’impressione che Io ti chieda di spartirla con Me. Non è così. Al contrario, Io sono colui che ti aiuta ad amarla appassionatamente. Per questo desiderio che nel tuo piccolo amore ci sia il mio grande Amore. È questo il mio dono di nozze: un supplemento di amore che, se ti lasci condurre da Me, trasforma il tuo amore di creatura da umano in Divino e lo rende capace di produrre le opere di Dio nella persona che ami. Sono parole per te misteriose, ma le capirai un poco alla volta. Ti assicuro che non ti lascerò mai solo in questa impresa. Io sarò sempre con te e farò di te lo strumento del mio Amore, della mia tenerezza. Continuerò ad amare la mia creatura attraverso i tuoi gesti d’amore, di attenzione, di impegno, di perdono, di dedizione. Se vi amerete in questo modo, la vostra coppia diventerà come una fortezza che le tempeste della vita non riusciranno mai ad abbattere. Un amore costruito sulla mia Parola è come una casa costruita sulla roccia: nessuna vicenda potrà distruggerla. Ricordatevelo, perché molti si illudono di poter fare a meno di Me, ma senza di Me voi non potete far niente; se Io non sono con voi nell’edificare la casa della vostra vita e del vostro amore, vi affaticherete invano e il vino nuovo del vostro amore finirà diventando aceto. Attingete ogni giorno il vero vostro amore da Me, imparate ad amare per Me, con Me ed in Me. Se vi amerete in questo modo diverrete luce e forza anche per i vostri figli e per gli altri. Oggi si parla tanto d’amore, quando si scambia per egoismo, perché si crede poco nell’amore vero, quello che dura per sempre e che offre la propria vita alla persona amata.
Si cercano più emozioni amorose che l’Amore. No, figli miei, l’amore non è tanto sentirlo quanto farlo sentire, non sono parole né il semplice attrattivo umano, ma opere. Se lo comprendete e lo vivete saprete trasmetterlo ai vostri figli. Se voi saprete amarvi come Io vi amo, con una fedeltà che non viene mai meno, sarete un segno ed una speranza per tutti, perché vedranno che il vero amore è una cosa possibile in ogni circostanza della vita e che, alla fine, è quello di voi che sarà trapiantato in Cielo. 

 Vostro Padre Divino che vi ama.

✝ Pensiero del 13 ottobre 2023

 ✝

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, abbraccia, i TUOI cari genitori, anche da parte mia, perché oggi, è il loro anniversario di matrimonio, e dai anche un bacio alla Madonna. Grazie di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Prendete il mio giogo sopra di voi ed imparate da me, che sono mite ed umile di cuore, e troverete ristoro, per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce ed il mio carico leggero.

Matteo 11:29-30


Memoria

Nel 1917, in questo giorno, accadde, l'ultima apparizione della Vergine Maria, ai tre pastorelli, a Fatima, in Portogallo.   

12 ottobre, 2023

Preghiera nel nome del Servo di Dio Beato Rosario Angelo Livatino, Uomo, Laico, Magistrato e Martire, per la Giustizia, in odio alla Fede


 Voce Maschile


Padre santo e misericordioso,
ti ringraziamo per la testimonianza credibile
del servo di Dio Rosario Angelo Livatino,
magistrato e martire per la fede.
Ponendosi “sub tutela Dei”
ed ispirandosi ogni giorno al Vangelo,
ha vissuto la sua vita,
offrendoci un luminoso esempio di santità laicale.
Conformato pienamente a Cristo tuo Figlio,
ha vissuto la beatitudine dei perseguitati per la giustizia
e, come il chicco di grano che resta solo,
muore per portare frutto.
Illuminato dallo Spirito Santo,
con impegno quotidiano,
ha offerto il culto a te gradito
attraverso l’amore per la giustizia e la carità per i fratelli.
Per sua intercessione ti chiediamo
di saper contrastare le “strutture di peccato”
e le varie mentalità mafiose
che deturpano l’uomo e minacciano la vita umana,
per vivere la beatitudine della giustizia e della pace. Amen.

Comunità Ecclesiale di Canicattì

 


✝ Pensiero del 12 ottobre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, la TUA BELLEZZA, è incommensurabile, io mi perdo, dentro al TUO sguardo.

Barbara

Versetto del Giorno

Può forse nascondersi un uomo nei nascondigli senza che io lo veda? Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore.

Geremia 23:24

Memoria liturgica del beato Carlo Acutis

11 ottobre, 2023

✝ Pensiero del 11 ottobre 2023

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SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro ROSARIO ANGELO, TU, hai cercato, l'utile altrui, giudicando il peccato, ma non il peccatore.


Barbara


Versetto del Giorno

Nessuno cerchi l'utile proprio, ma quello altrui.

I Corinzi 10:24


Memoria di Papa Giovanni XIII