Meditazione sul Vangelo di Mt 1,1-16.18-23
La sorgente dell’acqua di vita.
San Pier Damiani (vissuto tra il 1007 e il 1072) in uno dei suoi “Discorsi” ci apre la strada per comprendere e vivere la festa di oggi. Egli scrive: «La natività della beatissima e incontaminata Madre di Dio giustamente reca agli uomini una gioia immensa e tutta particolare, poiché è l’inizio di tutta l’umana salvezza. Come era impossibile che si compisse la redenzione del genere umano, se il Figlio di Dio non fosse nato dalla Vergine, così era necessario che nascesse quella Vergine dalla quale il Verbo avrebbe assunto la carne umana. Era cioè necessario che prima fosse edificata la casa nella quale il Re del Cielo, discendendo sulla terra, si sarebbe degnato di porre la sua dimora». Nella nascita di Maria la Chiesa scorge l’annuncio di quella di Gesù e accogliendo la Madre gioisce per il Figlio. E’ in questa direzione che i testi liturgici guidano la nostra meditazione e preghiera, narrandoci la Madre attraverso il Figlio con tre immagini.
Maria è “l’aurora della salvezza”, da cui nasce “il Sole di giustizia”. Il suo arrivo nella storia umana e il suo sì alla Parola di Dio sono per noi annuncio di salvezza. Guardando lei e accogliendola nella nostra vita, ci apriamo al sorgere di Gesù e permettiamo alla sua Luce di levarsi su di noi. La seconda immagine ci è regalata dal salmo responsoriale: la Chiesa, rispondendo alla Parola con cui Dio, nella prima lettura, le annuncia la nascita del Messia, Re Pastore del suo popolo, canta: «Il Signore ha posto in te le sorgenti della vita». Maria è come la città di Sion, amata e fondata da Dio sul suo santo monte, dove ognuno può ritrovare le proprie origini: «tutti là sono nati». Da lei, come da Sion, sgorgano le acque della vita. Attraverso Maria possiamo anche noi abbeverarci alla fonte, Cristo. La terza immagine, che ci suggeriva anche Pier Damiani nel suo bel testo, possiamo coglierla dal testo evangelico. È un testo solo in apparenza arido e un po’ ostico, in realtà ricco e pieno di significati. Noi ne vogliamo cogliere uno. Al re Davide che voleva costruirgli una casa, Dio promette di edificare una discendenza (2Sam 7,1142). Proprio in essa Dio sceglie di venire a cercare la dimora per il Figlio che entra da Messia nella storia umana e la trova in Maria, sposa di Giuseppe, della casa di Davide: Dio, attraverso le generazioni, si costruisce in Maria una casa dove poter venire ad abitare fra gli uomini.
La liturgia ci fa chiedere a Dio che la festa della natività della Madonna ci faccia crescere nella pace. Ed è effettivamente una festa che deve aumentare la pace in noi, perché ci parla dell'amore di Dio verso di noi.
La nascita di Maria è il segno che Dio ha preparato per noi la salvezza: per questo ha preparato il corpo e l'anima della madre di Gesù, che è anche madre nostra.
San Paolo nella lettera ai Romani scrive: "Quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo" (8,29). Questo è particolarmente vero per la Vergine santa, predestinata ad essere conforme all'immagine del Figlio di Dio e figlio suo. E Dio ha predisposto tutte le cose secondo questa intenzione: "Sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio", troviamo poco prima nella stessa lettera.
Dio ha preparato tutte le generazioni umane in vista della nascita di Maria, in vista della nascita di Gesù, e insieme ha agito con mezzi soprannaturali.
E nel Vangelo di oggi si può dire che appaiono sia la parte naturale che quella soprannaturale, l'una e l'altra necessarie per la nascita di Maria.
Questa lunga serie di generazioni, così monotone alla lettura, è in realtà come la sintesi di una storia vivente, spesso anche di peccatori, che è stata condotta da Dio verso la nascita di Maria e di Gesù.
Alla fine però il disegno di Dio si è realizzato con mezzi straordinari, sconcertanti: Giuseppe non capisce ciò che succede, perché avviene per opera dello Spirito Santo. Non bastano dunque le generazioni
umane che si succedono nel tempo per il compimento del progetto di Dio: è necessario l'intervento dello Spirito Santo.
Tutto dunque ci parla dell'amore di Dio: amore di Dio creatore, amore di Dio salvatore.
Oggi dobbiamo, più di sempre, dire a Dio la nostra riconoscenza, la nostra gioia perché egli ha amato Maria e ci ha amati.
Venerdì 08 Settembre
Natività B.V. Maria (f); S. Sergio I; B. Federico Ozanam
22.a del Tempo Ordinario
Mi 5,1-4 opp. Rm 8,28-30; Sal 12; Mt 1,1-16.18-23
Gioisco pienamente nel Signore
Beata sei tu, o Vergine Maria, e degna di ogni lode:
«Da te è nato il sole di giustizia, Cristo nostro Dio».
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 12)
Rit: Gioisco pienamente nel Signore.
Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi.
Io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato.
Beata sei tu, o Vergine Maria, e degna di ogni lode:
«Da te è nato il sole di giustizia, Cristo nostro Dio».