Memoria
Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara sono una ragazza disabile, dalla nascita. Sono devota a Maria Regina della Famiglia apparsa nel maggio 1944 a Ghiaie di Bonate (Bg) ad Adelaide Roncalli a soli sette anni. Scopo mantenere viva la Memoria. Sono devota al GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE
Testimonianze dei compagni di seminario di Rolando Maria Rivi
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18 luglio, 2023
Memoria Ufficialmente in MAGISTRATURA
✝ Pensiero del 18 Luglio 2023
✝
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, oggi, si fa Memoria, del TUO GIURAMENTO ALLA MAGITRATURA. Auguri, Amore bello!
Barbara
Versetto del Giorno
Figlioli, guardatevi dai falsi dei!
I Giovanni 5:21
Memoria
«Oggi ho prestato giuramento: da oggi sono in magistratura. Che Iddio mi accompagni e mi aiuti a rispettare il giuramento e a comportarmi nel modo che l’educazione, che i miei genitori mi hanno impartito, esige». 18 luglio 1978
17 luglio, 2023
Memoria il 17 luglio 1981 si svolsero i funerali del piccolo Alfredino Rampi
Memoria
Nel 1981, in questo giorno, si svolsero, i funerali, del piccolo Alfredino Rampi, nella Basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma.
✝ Pensiero del 17 Luglio 2023
✝
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, beati, sono coloro, che contemplano la giustizia, nel Signore. Oggi, è la vigilia, del TUO GIURAMENTO ALLA MAGITRATURA.
Barbara
Versetto del Giorno
Allora comprenderai l'equità e la giustizia, e la rettitudine con tutte le vie del bene.
Proverbi 2:9
Memoria
Nel 1981, in questo giorno, si svolsero, i funerali, del piccolo Alfredino Rampi, nella Basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma.
16 luglio, 2023
BUON ONOMASTICO AL BEATO ROLANDO MARIA RIVI
Memoria
Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Nome: Beata Vergine Maria del Monte CarmeloTitolo: ApparizioneRicorrenza: 16 luglioMartirologio: edizione 2004Tipologia: CommemorazionePatrona di:
Capannori, Mesagne, Boscoreale, Noicattaro, Casamassima, Piossasco, Ispica, Leonforte, Rionero in Vulture, Lavagna >>> altri comuni
Il Monte Carmelo fu, fin dai tempi più remoti, assai famoso in Palestina ma oggi territorio israeliano. Su di esso infatti si ritiravano uomini di santa vita per onorarvi, ancor prima che nascesse, la Vergine Madre di Dio. Venne santificato pure da un lungo soggiorno che vi fece il profeta Elia.
Continuarono poi sempre pii solitari a ritirarsi sul Monte Carmelo, ma quando la spada di Maometto assoggettò la Palestina, a stento alcuni riuscirono a salvarsi nascondendosi nelle spelonche.
Verso il secolo XI, un pio sacerdote calabrese eresse sui ruderi di una cappella anteriore una chiesetta alla Vergine, ed, avendo raccolti altri compagni, ebbe dal patriarca di Gerusalemme una regola di vita. Ebbe così inizio l'ordine dei Carmelitani che fu poi approvato dai Sommi Pontefici Onorio II e Gregorio IX.
Ma la festa della Madonna del Carmine è strettamente legata al grande devoto della Vergine, S. Simone Stock. Era questi un inglese che, per onorare la Madre di Dio, si era dato ad austerissime discipline, rinnovando le mortificazioni dei primi eremiti. E quando, sul principio del XIII secolo, l'Ordine Carmelitano si estese in Inghilterra, S. Simone, attratto dalla devozione che i Carmelitani professavano a Maria, volle entrare nel loro Ordinè. Accettato, chiese di vedere il Monte Carmelo, e così visitò a piedi nudi tutti i luoghi sacri della Palestina, trattenendovisi per ben sei anni. Solo Iddio è testimonio delle fervorose preghiere che il Santo fece su quel sacro suolo nelle notti silenziose!
Ed appunto in una di quelle notti gli apparve la Vergine che, consegnandogli uno scapolare, gli disse con dolcezza: Figlio, prendi il segnale del mio amore.
E che questo sia il segnale dell'amore di Maria ce lo dice il seguente versetto, riferito allo scapolare: Protego nunc, in morte juvo, post funera salvo! Avranno, dice Maria, la mia protezione in vita, saranno da me aiutati in morte e dopo la morte li condurrò in cielo.
S. Simone, per soddisfare il desiderio della Regina del Cielo, con grande zelo propagò questa devozione, che si estese rapidamente.
Anche i Papi si tennero onorati di appartenere alla milizia di Maria, e concessero molte indulgenze agli ascritti. Il Privilegio sabatino che godono gli ascritti all'abitino del Carmine assicura la liberazione dal Purgatorio, per intercessione di Maria, il primo sabato dopo la morte.
La solennità della Beata Vergine del Carmine si celebra il 16 luglio, in ricordo dell'apparizione e della consegna dello scapolare a S. Simone.
Il Beniamino di Maria, l'apostolo dell'abitino del Carmine, morì proprio il 16 luglio del 1265 in età di oltre cento anni.
PRATICA. Impariamo ad amare Maria, e portiamo sempre sul nostro corpo l'abitino del Carmine.
PREGHIERA. O Dío, che decorasti l'ordine del Carmelo del titolo singolare della tua beatissima sempre Vergine e Madre Maria, concedi propizio che mentre oggi ne celebriamo la festa con solenne ufficio, muniti della sua protezione, meritiamo di giungere ai gaudi eterni.
MARTIROLOGIO ROMANO. Beata Maria Vergine del Monte Carmelo, dove un tempo il profeta Elia aveva ricondotto il popolo di Israele al culto del Dio vivente e si ritirarono poi degli eremiti in cerca di solitudine, istituendo un Ordine di vita contemplativa sotto il patrocinio della santa Madre di Dio.
Capannori, Mesagne, Boscoreale, Noicattaro, Casamassima, Piossasco, Ispica, Leonforte, Rionero in Vulture, Lavagna >>> altri comuni
Continuarono poi sempre pii solitari a ritirarsi sul Monte Carmelo, ma quando la spada di Maometto assoggettò la Palestina, a stento alcuni riuscirono a salvarsi nascondendosi nelle spelonche.
Verso il secolo XI, un pio sacerdote calabrese eresse sui ruderi di una cappella anteriore una chiesetta alla Vergine, ed, avendo raccolti altri compagni, ebbe dal patriarca di Gerusalemme una regola di vita. Ebbe così inizio l'ordine dei Carmelitani che fu poi approvato dai Sommi Pontefici Onorio II e Gregorio IX.
Ma la festa della Madonna del Carmine è strettamente legata al grande devoto della Vergine, S. Simone Stock. Era questi un inglese che, per onorare la Madre di Dio, si era dato ad austerissime discipline, rinnovando le mortificazioni dei primi eremiti. E quando, sul principio del XIII secolo, l'Ordine Carmelitano si estese in Inghilterra, S. Simone, attratto dalla devozione che i Carmelitani professavano a Maria, volle entrare nel loro Ordinè. Accettato, chiese di vedere il Monte Carmelo, e così visitò a piedi nudi tutti i luoghi sacri della Palestina, trattenendovisi per ben sei anni. Solo Iddio è testimonio delle fervorose preghiere che il Santo fece su quel sacro suolo nelle notti silenziose!
Ed appunto in una di quelle notti gli apparve la Vergine che, consegnandogli uno scapolare, gli disse con dolcezza: Figlio, prendi il segnale del mio amore.
E che questo sia il segnale dell'amore di Maria ce lo dice il seguente versetto, riferito allo scapolare: Protego nunc, in morte juvo, post funera salvo! Avranno, dice Maria, la mia protezione in vita, saranno da me aiutati in morte e dopo la morte li condurrò in cielo.
S. Simone, per soddisfare il desiderio della Regina del Cielo, con grande zelo propagò questa devozione, che si estese rapidamente.
Anche i Papi si tennero onorati di appartenere alla milizia di Maria, e concessero molte indulgenze agli ascritti. Il Privilegio sabatino che godono gli ascritti all'abitino del Carmine assicura la liberazione dal Purgatorio, per intercessione di Maria, il primo sabato dopo la morte.
La solennità della Beata Vergine del Carmine si celebra il 16 luglio, in ricordo dell'apparizione e della consegna dello scapolare a S. Simone.
Il Beniamino di Maria, l'apostolo dell'abitino del Carmine, morì proprio il 16 luglio del 1265 in età di oltre cento anni.
PRATICA. Impariamo ad amare Maria, e portiamo sempre sul nostro corpo l'abitino del Carmine.
PREGHIERA. O Dío, che decorasti l'ordine del Carmelo del titolo singolare della tua beatissima sempre Vergine e Madre Maria, concedi propizio che mentre oggi ne celebriamo la festa con solenne ufficio, muniti della sua protezione, meritiamo di giungere ai gaudi eterni.
MARTIROLOGIO ROMANO. Beata Maria Vergine del Monte Carmelo, dove un tempo il profeta Elia aveva ricondotto il popolo di Israele al culto del Dio vivente e si ritirarono poi degli eremiti in cerca di solitudine, istituendo un Ordine di vita contemplativa sotto il patrocinio della santa Madre di Dio.
SUPPLICA ALLA
MADONNA DEL CARMINE
I. O Vergine Maria, Madre e Regina del Carmelo, in questo giorno che ricorda la tua tenerezza materna per chi piamente indossa il santo Scapolare, innalziamo le nostre preghiere e, con confidenza di figli, imploriamo il tuo patrocinio. continua >>
I. O Vergine Maria, Madre e Regina del Carmelo, in questo giorno che ricorda la tua tenerezza materna per chi piamente indossa il santo Scapolare, innalziamo le nostre preghiere e, con confidenza di figli, imploriamo il tuo patrocinio. continua >>
LO SCAPOLARE
Lo scapolare deriva dal latino scapula ossia spalla e rappresenta oggi una parte significativa dell’abito religioso indossato dai monaci.
Lo scapolare è caratterizzato da due grandi rettangoli di tessuto uniti da due strisce dello stesso tessuto che vengono posate sulle spalle e lasciano cadere i due rettangoli lungo la persona, una parte sulla schiena e una parte sul petto. In alcuni casi è possibile trovare anche la versione con il cappuccio. Questa tipologia è la versione originale indossata ancora oggi dalla maggior parte dei membri di diversi ordini religiosi, primi fra tutti i Carmelitani, i principali diffusori di questa devozione.
Lo scapolare ha un significato importante, indica un rapporto di appartenenza alla Madonna, e da parte della Madonna indica il suo impegno a proteggerci e a soccorrerci nel momento del bisogno.
Lo scapolare ha un origine umile. Nell’Alto Medioevo i servi erano soliti indossare sopra la tunica, una corta casacca del colore che indicava il padrone. Si trattava di un segno di appartenenza ma anche una garanzia di protezione. Anche nella cavalleria era presente infatti, il cavaliere indossava sopra la sua armatura le insegne della dama alla quale dedicava le sue imprese.
Uno degli usi più tradizionali è quello fatto dai confratelli del Carmine, diffuso grazie a Simone Stock e che portano lo scapolare durante le processioni in onore alla Vergine del Monte Carmelo, durante il pellegrinaggio del Giovedì Santo da un altare della reposizione ad un altro.
Nel 1950 una bolla di Pio XII invitava ad utilizzare lo scapolare come arma di devozione mariana poichè era uno strumento accessibile a tutti i fedeli.
Ma nel corso del tempo si venne a creare uno scapolare sempre più compatto e pensato per i fedeli laici. In questo modo, il fedele poteva partecipare alla spiritualità del Carmelo e alle grandi grazie ad esso legate, come ad esempio il privilegio sabatino. Infatti, nella sua bolla chiamata Sabatina, papa Giovanni XXII affermò che chi avrebbe usato lo scapolare poteva essere liberato dalle pene del Purgatorio il sabato successivo alla sua morte e accedere alle porte del Paradiso.
Scapolare Madonna del Carmine
Oggi lo scapolare è formato da due quadratini di tessuto marrone uniti da cordoni. All’interno di essi è presente da una parte l’immagine della Madonna del Carmelo e dall’altra il Cuore di Gesù, oppure in alcuni casi lo stemma dell’Ordine Carmelitano. Possiamo considerarla come una miniatura dell’abito carmelitano e per questo è solitamente di tela. Il fedele che si riveste dello scapolare entra a far parte della famiglia carmelitana e si consacra alla Madonna. Lo scapolare è quindi un segno visibile dell’alleanza con Maria.
Lo scapolare deriva dal latino scapula ossia spalla e rappresenta oggi una parte significativa dell’abito religioso indossato dai monaci.
Lo scapolare è caratterizzato da due grandi rettangoli di tessuto uniti da due strisce dello stesso tessuto che vengono posate sulle spalle e lasciano cadere i due rettangoli lungo la persona, una parte sulla schiena e una parte sul petto. In alcuni casi è possibile trovare anche la versione con il cappuccio. Questa tipologia è la versione originale indossata ancora oggi dalla maggior parte dei membri di diversi ordini religiosi, primi fra tutti i Carmelitani, i principali diffusori di questa devozione.
Lo scapolare ha un significato importante, indica un rapporto di appartenenza alla Madonna, e da parte della Madonna indica il suo impegno a proteggerci e a soccorrerci nel momento del bisogno.
Lo scapolare ha un origine umile. Nell’Alto Medioevo i servi erano soliti indossare sopra la tunica, una corta casacca del colore che indicava il padrone. Si trattava di un segno di appartenenza ma anche una garanzia di protezione. Anche nella cavalleria era presente infatti, il cavaliere indossava sopra la sua armatura le insegne della dama alla quale dedicava le sue imprese.
Uno degli usi più tradizionali è quello fatto dai confratelli del Carmine, diffuso grazie a Simone Stock e che portano lo scapolare durante le processioni in onore alla Vergine del Monte Carmelo, durante il pellegrinaggio del Giovedì Santo da un altare della reposizione ad un altro.
Nel 1950 una bolla di Pio XII invitava ad utilizzare lo scapolare come arma di devozione mariana poichè era uno strumento accessibile a tutti i fedeli.
Ma nel corso del tempo si venne a creare uno scapolare sempre più compatto e pensato per i fedeli laici. In questo modo, il fedele poteva partecipare alla spiritualità del Carmelo e alle grandi grazie ad esso legate, come ad esempio il privilegio sabatino. Infatti, nella sua bolla chiamata Sabatina, papa Giovanni XXII affermò che chi avrebbe usato lo scapolare poteva essere liberato dalle pene del Purgatorio il sabato successivo alla sua morte e accedere alle porte del Paradiso.
Oggi lo scapolare è formato da due quadratini di tessuto marrone uniti da cordoni. All’interno di essi è presente da una parte l’immagine della Madonna del Carmelo e dall’altra il Cuore di Gesù, oppure in alcuni casi lo stemma dell’Ordine Carmelitano. Possiamo considerarla come una miniatura dell’abito carmelitano e per questo è solitamente di tela. Il fedele che si riveste dello scapolare entra a far parte della famiglia carmelitana e si consacra alla Madonna. Lo scapolare è quindi un segno visibile dell’alleanza con Maria.
IL PERDONO DEL CARMINE
La Santa Chiesa Cattolica concede l'Indulgenza plenaria, applicabile per sè o per le anime dei defunti, al fedele che, dal mezzogiorno del 15 alla mezzanotte del 16 luglio, nella solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, visita una Chiesa o un Oratorio pubblico dell'Ordine Carmelitano.
Condizioni:
1. Essere battezzato e non scomunicato;
2. Avere l'intenzione di ottenere l'Indulgenza;
3. Conversione del cuore ed esclusione di qualsiasi affetto dal peccato, anche veniale;
4. Confessione sacramentale individuale;
5. Partecipare alla S. Messa e Comunione eucaristica;
6. Dal mezzogiorno del 15 a tutto il 16 luglio, visita di una Chiesa o di un Oratorio carmelitano e, durante la visita, rinnovo della professione di Fede, mediante la recita del:
- Credo (per riaffermare la propria identità cristiana);
- Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre o altra preghiera, secondo le intenzioni del Papa.
Il giorno della visita, con la recita del Padre nostro e del Credo, può essere spostato alla Domenica precedente o successiva al 16 Luglio (incominciando in ogni caso dal mezzogiorno della vigilia), per facilitare ai fedeli l'acquisto dell'Indulgenza
La Santa Chiesa Cattolica concede l'Indulgenza plenaria, applicabile per sè o per le anime dei defunti, al fedele che, dal mezzogiorno del 15 alla mezzanotte del 16 luglio, nella solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, visita una Chiesa o un Oratorio pubblico dell'Ordine Carmelitano.
Condizioni:
1. Essere battezzato e non scomunicato;
2. Avere l'intenzione di ottenere l'Indulgenza;
3. Conversione del cuore ed esclusione di qualsiasi affetto dal peccato, anche veniale;
4. Confessione sacramentale individuale;
5. Partecipare alla S. Messa e Comunione eucaristica;
6. Dal mezzogiorno del 15 a tutto il 16 luglio, visita di una Chiesa o di un Oratorio carmelitano e, durante la visita, rinnovo della professione di Fede, mediante la recita del:
- Credo (per riaffermare la propria identità cristiana);
- Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre o altra preghiera, secondo le intenzioni del Papa.
Il giorno della visita, con la recita del Padre nostro e del Credo, può essere spostato alla Domenica precedente o successiva al 16 Luglio (incominciando in ogni caso dal mezzogiorno della vigilia), per facilitare ai fedeli l'acquisto dell'Indulgenza
ICONOGRAFIA
La Madonna del Carmine viene rappresentata nell'iconografia con il Bambino Gesù in braccio, spesso con abito e scapolare bruni e mantello bianco, nell'atto di mostrare lo scapolare carmelitano. All'immagine di Maria sono spesso associate quelle dei santi dell'ordine o di anime purganti tra le fiamme.
titolo Madonna del Carmelo
autore Pittore peligno anno 1931
titolo Madonna del Carmelo
autore Ambito salentino anno 1870
Ma la Vergine Maria è rappresentata spesso, sempre con in mano lo scapolare del Carmine, ma nell'azione di donarlo a San Simone Stock e al suo ordine religioso affidando come detto particolari promesse a chi l'avrebbe indossato per tutta la vita. Un esempio lo possiamo ammirare con la splendida tela di Marcello Vieri, artista senese del XVIII sec.
titolo Madonna del Carmelo con San Simone Stock
autore Marcello Vieri anno 1792
Spesso lo scapolare non è quello in formato ridotto ma il vero e proprio indumento carmelitano che ricevette Simone Stock dalla Vergine come nella tela di Graziani E. detto il Giovane, artista bolognese del XVIII secolo.
titolo San Simone Stock riceve dalla Madonna lo scapolare
autore Graziani E. detto il Giovane anno 1739
La Madonna del Carmine viene rappresentata nell'iconografia con il Bambino Gesù in braccio, spesso con abito e scapolare bruni e mantello bianco, nell'atto di mostrare lo scapolare carmelitano. All'immagine di Maria sono spesso associate quelle dei santi dell'ordine o di anime purganti tra le fiamme.
autore Pittore peligno anno 1931
autore Ambito salentino anno 1870
Ma la Vergine Maria è rappresentata spesso, sempre con in mano lo scapolare del Carmine, ma nell'azione di donarlo a San Simone Stock e al suo ordine religioso affidando come detto particolari promesse a chi l'avrebbe indossato per tutta la vita. Un esempio lo possiamo ammirare con la splendida tela di Marcello Vieri, artista senese del XVIII sec.
autore Marcello Vieri anno 1792
Spesso lo scapolare non è quello in formato ridotto ma il vero e proprio indumento carmelitano che ricevette Simone Stock dalla Vergine come nella tela di Graziani E. detto il Giovane, artista bolognese del XVIII secolo.
autore Graziani E. detto il Giovane anno 1739
✝ Pensiero del 16 Luglio 2023
✝
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, chi non ama, la pianta, e le sue radici, non può dire, d’amare, il suo frutto.
Barbara
Versetto del Giorno
E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo».
Atti degli Apostoli 2:38
Memoria
Oggi, la chiesa, fa memoria liturgica, della Madonna sul Monte Carmelo.
Roberto Rivi, diede come secondo nome MARIA, al figlio secondogenito Rolando, per devozione alla Madonna del Monte Carmelo e per affidamento filiale.
BUON ONOMASTICO AL BEATO ROLANDO MARIA RIVI
Domenica 16 Luglio
B.V. Maria del M. Carmelo (mf); B. Irmengarda; S. Antioco
15.a del Tempo Ordinario (anno A)
Is 55,10-11; Sal 64; Rm 8,18-23; Mt 13,1-23
Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli
(Matteo 13,19.23)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 64)
Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli.
Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici i suoi germogli.
Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
«Gridano e cantano di gioia!».
15 luglio, 2023
Memoria Nel 1624, in questo giorno, ci fu, il ritrovamento delle ossa, di santa Rosalia.
Memoria
Nel 1624, in questo giorno, ci fu, il ritrovamento delle ossa, di santa Rosalia.
15 luglio 1624
Nel luogo indicato, sotto una grande lastra di marmo, vengono ritrovate ossa umane che emanano un intenso profumo di fiori.
Sul monte salgono molte persone, pregano, bevono l’acqua e ottengono così molte guarigioni miracolose.
Le ossa vengono pulite e portate in città nella cappella dell’Arcivescovo Giannettino Doria che vorrebbe certezza sull’autenticità dei resti.
11 luglio, 2023
Memoria veine recuperato il corpicino ormai esanime del piccolo Alfredino Rampi
Memoria
11 luglio 1981 11 luglio 2023
Alle 15 dell’11 luglio il recupero. Sarà Spartaco Stacchini, 37 anni all’epoca, a separare il corpo di Alfredino dalla terra indurita dall’azoto liquido. «Quando arrivò in superficie - sottolineò Stacchini nelle cronache dell’epoca - era ridotto a un blocco di ghiaccio, fu un momento molto emozionante».
San Benedetto da Norcia
San Benedetto da Norcia
autore: Hans Memling anno: 1487 titolo: Trittico di Benedetto Portinari luogo: Galleria degli Uffizi |
Pomezia, Cassino, Pontecagnano Faiano, Scorzè, Cetraro, Subiaco, Gonzaga, San Benedetto Po, Norcia, San Benedetto Val di Sambro >>> altri comuni
Allora ii nostro Santo si ritirò nuovamente nella solitudine, e accorrendo a lui gran numero di discepoli, dovette costruire dodici monasteri. Si trasferì poi a Montecassino, ove, abbattuta la statua di Apollo, fondò quel celebre monastero, meraviglia di bellezza e di arte, da cui partirono i primi apostoli benedettini. Qui creò la sua nota regola nella quale si organizzava nei minimi particolari la vita dei monaci all'interno di una "corale", questa filosofia dava nuova ed autorevole sistemazione alla complessa, ma spesso vaga e imprecisa, precettistica monastica precedente. I concetti principali erano due stabilitas loci (l'obbligo di risiedere per tutta la vita nello stesso monastero) e la conversatio(la buona condotta morale, la pietà reciproca e l'obbedienza all'abate), il "padre amoroso" (il nome deriva proprio dal siriaco abba, "padre") mai chiamato superiore, e cardine di una famiglia ben ordinata che scandisce il tempo nelle varie occupazioni della giornata durante la quale la preghiera e il lavoro si alternano nel segno del motto ora et labora ("prega e lavora").
S. Benedetto fu dotato da Dio del dono della profezia: predisse. tra l'altro le gesta e il tempo della morte a Totila, re del Goti. Pochi mesi prima predisse la propria morte: sei giorni innanzi si fece aprire il sepolcro; il sesto giorno, portatosi in chiesa a ricevervi l'eucarestia, spirò tra le braccia dei suoi monaci. La sua anima fu vista salire al cielo su un fulgore di luci mentre un uomo diceva: «Questa è la via per cui Benedetto ascende al cielo ». Aveva oltre sessanta anni.
« S. Benedetto, scrive D. Guéranger, è il padre dell'Europa perché egli per mezzo dei suoi figli numerosi come le stelle del cielo e l'arena del mare, ha rialzato gli avanzi della società romana, schiacciata sotto l'invasione dei barbari; ha presieduto allo stabilimento del diritto pubblico e privato delle nazioni, ha portato il Vangelo e la civiltà nell'Inghilterra, nella Germania, tra i popoli del Nord e perfino tra gli Slavi; ha distrutto la schiavitù, insegnata l'agricoltura e salvato infine il deposito delle lettere e delle arti dal naufragio che sembrava inghiottirle senza speranza di salvezza ».
Tanto fu grande il suo spirito di mortificazione ed estrema e delicata la sua purezza, che non esitò a ravvolgersi tra le spine per vincere una violenta tentazione.
Grandissima fu la sua prudenza di legislatore e di direttore di anime: egli è uno dei quattro grandi patriarchi d'Occidente e le sue regole sono tutt'ora adottate e seguite da molte famiglie religiose.
L'ordine religioso fondato da S. Benedetto si estese in tutto il mondo, e diede un numero grandissimo di santi, papi, vescovi e personaggi illustri. Tra i santi benedettini più celebri si annoverano S. Mauro Abate e S. Placido Martire, S. Willibrodo, S. Vifrido, S. Ruberto, S. Bonifazio, S. Gregorio Magno, S. Agostino di Canterbury, per non dire di tanti altri.
Le comunità benedettine e il calendario della Forma straordinaria lo ricordano il 21 marzo, mentre la Chiesa cattolica invece lo celebra l'11 luglio, da quando Papa Paolo VI il 24 ottobre 1964 con il breve Pacis nuntius proclamò san Benedetto da Norcia patrono d'Europa in onore della consacrazione della Basilica di Montecassino.
PRATICA. Da questo Santo impariamo la prontezza e l'estrema decisione nello scacciare le tentazioni.
PREGHIERA. Deh! Signore, ci renda accetti l'intercessione del San Benedetto, affinché quello che non possiamo con i nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio
MARTIROLOGIO ROMANO. A Montecassino il natale di san Benedétto Abate, il quale restaurò e meravigliosamente propagò nell'Occidente la disciplina monastica, che era quasi estinta. La sua vita, gloriosa per virtù e per miracoli, fu scritta dal beato Gregório Papa.
PROVERBIO. San Benedetto la rondine sotto al tetto
ICONOGRAFIA
Nell'iconografia San Benedetto è raffigurato solitamente come un anziano barbuto vestito con il saio nero da abate, sostituito poi dal XV secolo da quello bianco dell’ordine riformato. Suoi attributi sono il libro della regola, il bastone abbaziale e talvolta un fascio di verghe, simbolo di disciplina e penitenza, come nella splendida tavola di Bernardo Daddi, artista fiorentino attivo agli inizi del XIV sec.
autore anno
autore Bernardo Daddi anno XIV sec
In alcune rappresentazioni è presente anche santa Scolastica, sua sorella gemella, badessa del monastero di Subiaco.
autore Giuseppe Santini anno XVII sec
Oltre le classiche riproduzioni del santo di Norcia esistono anche altre opere caratterizzate da due attributi importanti: la coppa e il corvo. Si tratta di episodi ritratti nell'agiografia che redige papa Gregorio Magno nel secondo libro dei suoi Dialoghi, interamente dedicato al santo di Norcia.
La coppa, quasi sempre contenente un serpente, è il simbolo di un tentativo di avvelenamento che vide come protagonisti Benedetto da Norcia e alcuni monaci, presso Vicovaro (Roma). Questi ultimi, vedendo «che sotto la sua direzione le cose illecite non erano assolutamente permesse e d’altra parte le inveterate abitudini non se la sentivano davvero di abbandonarle» (Gregorio Magno, Dialoghi, II, 3), decisero di liberarsi di san Benedetto mediante una coppa di vino avvelenato. Quando il santo tracciò un segno di croce sopra la coppa, nell’intento di benedirla, questa si infranse, «come se al posto di una benedizione vi fosse stata scagliata una pietra» (ibidem).
autore Ricardo Cinalli anno XXI sec
L’immagine del corvo rimanda anch'essa ad un secondo tentativo di avvelenamento, «tristo costume dei cattivi» (ibidem), ai danni di Benedetto. L’episodio narra di come il sacerdote Fiorenzo, «istigato dallo spirito maligno e bruciante d’invidia per i progressi virtuosi dell’uomo di Dio», (ivi, II, 8) inviò a Benedetto un pane avvelenato. Avvedutosi dell’inganno, Benedetto comandò ad un corvo che «veniva abitualmente dalla vicina selva […] e beccava poi il pane dalle mani di lui» di raccogliere quel pane e gettarlo in un luogo dove nessun altro avrebbe potuto cibarsene. Il corvo «l’afferrò col becco, lo sollevò e volò via» (ibidem). Secondo alcune interpretazioni, l’episodio del corvo e del pane rimanderebbe ad Elia, cui i corvi «portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera» (1Re 17,6).
autore Tommaso Bona anno XVI sec