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02 novembre, 2022

2 Novembre: Oggi la Chiesa ricorda i Fedeli Defunti, le nostre radici

 2 Novembre: Oggi la Chiesa ricorda i Fedeli Defunti, le nostre radici

Con questa memoria, siamo al cuore dell’autunno: gli alberi si spogliano delle foglie, le nebbie mattutine indugiano a dissolversi, il giorno si accorcia e la luce perde la sua intensità. Eppure ci sono lembi di terra, i cimiteri, che paiono prati primaverili in fiore, animati nella penombra da un crepitare di lucciole. Sì, perché da secoli gli abitanti delle nostre terre, finita la stagione dei frutti, seminato il grano destinato a rinascere in primavera, hanno voluto che in questi primi giorni di novembre si ricordassero i morti.
Sono stati i celti a collocare in questo tempo dell’anno la memoria dei morti, memoria che poi la chiesa ha cristianizzato, rendendola una delle ricorrenze più vissute e partecipate, non solo nei secoli passati e nelle campagne, ma ancora oggi e nelle città più anonime, nonostante la cultura dominante tenda a rimuovere la morte. Nell’accogliere questa memoria, questa risposta umana alla “grande domanda” posta a ogni uomo, la chiesa l’ha proiettata nella luce della fede pasquale che canta la resurrezione di Gesù Cristo da morte, e per questo ha voluto farla precedere dalla festa di tutti i santi, quasi a indicare che i santi trascinano con sé i morti, li prendono per mano per ricordare a noi tutti che non ci si salva da soli. Ed è al tramonto della festa di tutti i santi che i cristiani non solo ricordano i morti, ma si recano al cimitero per visitarli, come a incontrarli e a manifestare l’affetto per loro coprendo di fiori le loro tombe: un affetto che in questa circostanza diventa capace anche di assumere il male che si è potuto leggere nella vita dei propri cari e di avvolgerlo in una grande compassione che abbraccia le proprie e le altrui ombre. Per molti di noi là sotto terra ci sono le nostre radici, il padre, la madre, quanti ci hanno preceduti e ci hanno trasmesso la vita, la fede cristiana e quell’eredità culturale, quel tessuto di valori su cui, pur tra molte contraddizioni, cerchiamo di fondare il nostro vivere quotidiano.
(Enzo Bianchi)
PERCHÉ È STATA SCELTA LA DATA DEL 2 NOVEMBRE? CENNI STORICI
Nel convento di Cluny viveva un santo monaco, l’abate Odilone, che era molto devoto delle anime del Purgatorio, al punto che tutte le sue preghiere, sofferenze, penitenze, mortificazioni e messe venivano applicate per la loro liberazione dal purgatorio. Si dice che uno dei suoi confratelli, di ritorno dalla Terra Santa, gli raccontò di essere stato scaraventato da una tempesta sulla costa della Sicilia; lì incontrò un eremita, il quale gli raccontò che spesso aveva udito le grida e le voci dolenti delle anime purganti provenienti da una grotta insieme a quelle dei demoni che gridavano contro lui, l’abate Odilone.
Costui, all’udire queste parole, ordinò a tutti i monaci del suo Ordine cluniacense di fissare il 2 Novembre come giorno solenne per la commemorazione dei defunti. Era l’anno 928 d. C. Da allora, quindi, ogni anno la “festa” dei morti viene celebrata in questo giorno. Da allora quel giorno rappresenta per tutti una sosta nella vita per ricordare con una certa nostalgia il passato, vissuto con i nostri cari che il tempo e la morte han portato via, il bene che coloro che ci hanno preceduti sulla terra hanno lasciato all’umanità, e il loro contributo all’aumento della fede, della speranza, della carità e della grazia nella Chiesa.
QUAL È IL SIGNIFICATO DI QUESTA RICORRENZA?
La commemorazione dei fedeli defunti appare già nel secolo IX, in continuità con l’uso monastico del secolo VII di consacrare un giorno completo alla preghiera per tutti i defunti. Ammalarlo, nel secolo IX, poneva già la memoria di tutti i defunti successivamente a quelli dei santi che erano già in cielo. È solo con l’abate benedettino sant’Odilone di Cluny che questa data del 2 novembre fu dedicata alla commemorazione di tutti i fedeli defunti, per i quali già sant’Agostino lodava la consuetudine di pregare anche al di fuori dei loro anniversari, proprio perché non fossero trascurati quelli senza suffragio. La Chiesa è stata sempre particolarmente fedele al ricordo dei defunti. La speranza cristiana trova fondamento nella Bibbia, nella invincibile bontà e misericordia di Dio. «Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!», esclama Giobbe nel mezzo della sua tormentata vicenda. Non è dunque la dissoluzione nella polvere il destino finale dell’uomo, bensì, attraversata la tenebra della morte, la visione di Dio. Il tema è ripreso con potenza espressiva dall’apostolo Paolo che colloca la morte-resurrezione di Gesù in una successione non disgiungibile. I discepoli sono chiamati alla medesima esperienza, anzi tutta la loro esistenza reca le stigmate del mistero pasquale, è guidata dallo Spirito del Risorto. Per questo i fedeli pregano per i loro cari defunti e confidano nella loro intercessione. Nutrono infine la speranza di raggiungerli in cielo per unirsi gli eletti nella lode della gloria di Dio. (tratto da Famiglia Cristiana)
COSA DICE IL MARTIROLOGIO ROMANO?
Con la Commemorazione di tutti i fedeli defunti la Chiesa, già sollecita nel celebrare con le dovute lodi tutti i suoi figli che si allietano in cielo, si dà cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro di cui, dall’inizio del mondo, solo Dio ha conosciuto la fede, perché purificati da ogni macchia di peccato, entrati nella comunione della vita celeste, godano della visione della beatitudine eterna.
QUALI SONO LE CELEBRAZIONI PRINCIPALI DI QUESTO GIORNO?
Secondo il Rituale Romano, «in molti modi le comunità parrocchiali esprimono questo senso della speranza cristiana. Per la commemorazione di tutti i fedeli defunti è consuetudine andare in processione al Cimitero e in tale occasione benedire le tombe. In questa o simili circostanze è opportuno promuovere una celebrazione con un apposito rito di benedizione».

Infografica sull’Indulgenza per i defunti



FLESSIONE
Ieri, nella solennità di tutti i Santi, la liturgia ci ha mostrato «la città santa a cui tende l’esistenza di ognuno di noi, tutta la storia dell’umanità. Ma la Chiesa non può meravigliarsi dello splendore dei suoi figli giunti già al termine del loro pellegrinaggio, senza volgersi immediatamente a coloro che camminano ancora, anche se sono già “dall’altra parte del velo”. Preghiamo al fine di affrettare l’eterno Natale di questi fratelli in stato di Avvento. Grazie alla nostra umile supplica, quest’anno ancora, una folla passerà dalla Chiesa della speranza a quella dell’amore, dal suo Avvento alla sua Pasqua. L’anno prossimo essi faranno parte di quelli che festeggeremo non il 2, ma il 1° novembre. Di anno in anno, la festa di Tutti i Santi riguarda più amici di Dio. Corteo dai ranghi sempre più serrati. Folla che, come un fiume, non cessa di allargarsi alle dimensioni della storia. E un giorno saremo noi a farne parte. E quelli ancora sulla terra ci festeggeranno! Come potrebbe il nostro cuore non scoppiare di gioia?»
(cfr. P. Daniel Ange).

Commemorazione di tutti i fedeli defunti

 Commemorazione di tutti i fedeli defunti

autore: William-Adolphe Bouguereau anno: 1859 titolo: Il giorno dei morti luogo: Musée des Beaux-Arts, Lione

Nome: Commemorazione di tutti i fedeli defunti
Titolo: Giorno dei morti
Ricorrenza: 2 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


La ricorrenza di questo giorno fu stabilita per suffragare le anime dei giusti che si trovano ancora nel Purgatorio.

Antichissimo è l'uso della Chiesa di pregare per i defunti, perché vengano liberati dalle loro pene.

Tertulliano lo dice di origine apostolica e scrive: « Noi facciamo ogni anno l'anniversario dei morti, secondo le tradizioni dei nostri antenati ». Gregorio Nazianzeno, in occasione della morte del fratello San Cesario, promette di inviargli ogni anno i suoi suffragi. S. Agostino dice: « Chi può dubitare che le preghiere, i sacrifici e le elemosine che si fanno per i defunti non siano loro di sollievo? ».

Quantunque la S. Chiesa abbia sempre inculcato di commemorare i fedeli defunti, di pregare per loro e di offrire Messe in loro suffragio, tuttavia per lungo tempo non si aiutarono che le anime in particolare, senza che ci fosse un giorno dedicato alla memoria di tutti i defunti.

Nel decimo secolo, S. Odilone abate di Cluny ordinò a tutti i conventi da lui dipendenti di cantare la sera del I novembre l'Ufficio dei Defunti, e che il giorno seguente i sacerdoti celebrassero la S. Messa per tutte quelle anime che si trovassero ancora nel Purgatorio.

Quest'usanza a poco a poco divenne universale e la Chiesa la confermò e la inserì nella sua liturgia il 2 novembre, giorno scelto da S. Odilone. È questo un dovere di carità dovuto a tutte le anime, ma specialmente a quelle che non hanno chi si ricordi di loro.

Dopo che la Chiesa istituì questo giorno, la pietà verso le anime purganti andò sempre più intensificandosi nel corso dei secoli e si elevarono chiese ed altari, si lasciarono legati di Messe, si istituirono opere sante, per suffragare le anime dei trapassati.

Durante la grande guerra, quando tutto il mondo piangeva i suoi morti, il Sommo Pontefice Benedetto XV estese a tutta la cristianità un privilegio che già esisteva nella Spagna, ossia permise che il giorno 2 novembre ogni sacerdote celebrasse tre Messe in suffragio dei defunti: la prima deve essere applicata secondo le intenzioni dell'offerente, la seconda per tutti i fedeli defunti e la terza secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

Nulla è più conforme allo spirito di carità cristiana quanto la carità verso le anime purganti. Sono anime di genitori, fratelli, di superiori, di benefattori, di amici e conoscenti, che chiedono misericordia e sollievo nei più atroci dolori. Miseremini mei, miseremini mei, saltem vos amici mei: « abbiate pietà, abbiate pietà di me, almeno voi, o miei amici ». Queste povere anime non possono nulla per se stesse; noi invece possiamo sollevarle ed anche liberarle con poca fatica.

Pensiamo che forse un giorno ci troveremo anche noi tra quelle fiamme, ed avremo piacere che gli altri si ricordino di noi. Facciamo dunque agli altri quello che vorremmo si faccia a noi.

Quelle anime inoltre ricambieranno dal cielo mille e mille volte il nostro atto di carità e non permetteranno che piombiamo nelle pene eterne dell'Inferno.

PRATICA. Suffraghiamo con le nostre preghiere il maggior numero di anime che ci sarà possibile.

PREGHIERA. O Dio, Creatore e Redentore di tutti i fedeli, concedi alle anime dei tuoi servi e delle tue serve la remissione di tutti i loro peccati affinchè ottengano, con le nostre pie suppliche, il perdono che hanno sempre desiderato.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di tutti i fedeli defunti, nella quale la santa Madre Chiesa, già sollecita nel celebrare con le dovute lodi tutti i suoi figli che si allietano in cielo, si dà cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro di cui, dall’inizio del mondo, solo Dio ha conosciuto la fede, perché purificati da ogni macchia di peccato, entrati nella comunione della vita celeste, godano della visione della beatitudine eterna.

✝ Pensiero del 02 novembre 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

AL GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO

L’Eterna Gioia, dona al Tuo Umile Servo Rosario Angelo Livatino,
Caduto, per difendere i suoi Valori, in cui, Credeva Fermamente, dona a Lui la Luce Perpetua e Riposi in Pace. Amen.

Barbara

REQUIEM AETERNAM
Réquiem aetérnam dona eis, Dómine,
et lux perpétua lúceat eis.
Requiéscant in pace. Amen.

L'ETERNO RIPOSO
L'eterno riposo dona ad essi, o Signore, e splenda a Loro la luce perpetua.
Riposi in pace. Amen.

Buona giornata. nella commemorazione di i defunti.

Mercoledì – 31.a Tempo Ordinario – COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

Meditazione sul Vangelo di Gv 6, 37-40
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna.
Il libro di Giobbe costituisce uno dei vertici spirituali dell’Antico Testamento. Il protagonista, che vive drammatiche situazioni di sofferenza, afferma: «Io lo so che il mio Redentore è vivo… e i miei occhi lo contempleranno non da straniero». San Paolo, pur tra le incertezze della vita, mostra il fondamento della speranza cristiana: Dio ci ama. Come prova di questo afferma: «mentre eravamo peccatori Cristo è morto per noi e questo amore è riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo». Il Vangelo ci rivela la volontà del Padre: «chi crede nel Figlio ha la vita eterna e sarà risuscitato nell’ultimo giorno».
Le letture di tutta la liturgia odierna sottolineano una verità: la morte non è la fine dell’uomo, anzi, è l’ingresso nell’eternità. La speranza cristiana non delude e la vita è destinata a continuare mediante la risurrezione perché l’amore di Dio è “riversato” sull’uomo per mezzo dello Spirito Santo. «Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata e, se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consola la promessa dell’immortalità futura» (Prefazio dei defunti). Tutto, infatti, acquista senso alla luce della morte e risurrezione di Cristo. Uniti a lui attraverso i sacramenti, i defunti oggi siedono al “banchetto celeste” e ci invitano a vivere con saggezza cristiana. Il Concilio Vaticano II afferma: «In faccia alla morte l’enigma della condizione umana raggiunge il suo culmine. L’uomo non è tormentato solo dalla sofferenza e dalla decadenza progressiva del corpo, ma ancor più dal timore di una distruzione definitiva. Ma l’istinto del cuore lo fa giudicare rettamente, quando aborrisce e respinge l’idea di una totale rovina e di un annientamento definitivo della persona… Questa vittoria l’ha conquistata Cristo risorgendo alla vita, liberando l’uomo dalla morte mediante la sua morte» (GS 18). Chiediamoci: la fede e la speranza della vita eterna sono vive e presenti oggi nella Chiesa e nella mia vita? Ho presente che questa non è solo speranza per me stesso, per la mia vita personale, ma è la speranza che si manifesti il Regno di Dio, venga il giudizio finale sulla storia, e tutta l’umanità riconosca la regalità di Cristo?

Mercoledì 2 Novembre 
COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI; S. Giusto
31.a del Tempo Ordinario
Gb 19,1.23-27a; Sal 26; Rm 5,5-11; Gv 6,37-40
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi

Questa è la volontà del Padre mio: «Che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore».
(Giovanni 6,40)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 26)
Rit: Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
sì rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Questa è la volontà del Padre mio: «Che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore».
(Giovanni 6,40)


01 novembre, 2022

LITANIE DEI SANTI BERGAMASCHI

  LITANIE DEI SANTI BERGAMASCHI

I Santi bergamaschi, cioè nati o vissuti nella nostra terra, si uniscono al patrono della diocesi Sant’Alessandro, soldato tebeo nordafricano, e al compatrono San Vincenzo, diacono di Saragozza, cui era dedicata la Cattedrale precedente all’attuale.

Santa Grata
Santi Narno, Viatore, Giovanni – primi vescovi di BG
Sant’Alberto da Prezzate e Vito Guido –  monaci di Pontida

La santità bergamasca si è particolarmente distinta in grandi figure femminili che hanno esaltato il valore della “maternità” anche spirituale come donazione della vita nell’educazione e nell’assistenza ai bisogni del tempo.

Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa
Santa Geltrude Comensoli
Santa Paola Elisabetta Cerioli
Santa Teresa Eustochio Verzeri
Santa Gianna Beretta Molla

Preti santi sono fioriti dalle nostre parrocchie e da figli ne sono diventati poi padri e pastori. Oltre a quelli canonizzati, diverse figure di sacerdoti sono pregati in alcuni paesi e la loro testimonianza è ancora viva.

San Giovanni XXIII Papa
San Gregorio Barbarigo vescovo
San Girolamo Emiliani
San Francesco Spinelli

Beati non sono Santi di “Serie B”, ma la Chiesa indica in questo modo quelle figure che ritiene parimenti esemplari ma inizialmente per un particolare territorio limitato e non per la liturgia di tutto il mondo.

Beato Alberto da Villa d’Ogna
Beato Guala vescovo
Beato fra Innocenzo da Berzo
Beato don Luigi Maria Palazzolo
Beata Caterina Cittadini
Beata Pierina Morosini

La Chiesa di Bergamo in questi ultimi anni è stata particolarmente benedetta con quattro nuovi Beati, oltre alle due canonizzazioni per cui Papa Francesco ha proclamato Santi i beati Papa Giovanni XXIII e don Spinelli.

Beato fra Bartolomeo Dalmasone (dal 2012)
Beato fra Tommaso da Olera (dal 2013)
Beato don Luca Passi (dal 2013)
Beato don Sandro Dordi (dal 2015).

È in corso la causa di beatificazione di diverse figure significative bergamasche, sia a livello diocesano, sia in Santa Sede. Il percorso prevede approfondimenti e studi, ma insieme alla preghiera e alla invocazione.

Preti: Padri Longari e Nadiani sacramentini, Don A. Seghezzi, Don A. Rubbi e fra A. Beretta (fratello della santa)
Suore: le sei Poverelle uccise dall’ebola, E. Mazza, T. Gabrieli, G. Seghezzi e D. Bottani fondatrici.
Una ragazza: Giulia Gabrieli

  LITANIE DEI SANTI BERGAMASCHI

 

LITANIE DEI SANTI DELLA CHIESA DI BERGAMO



Santa Maria prega per noi

Tu che accogliesti con prontezza la Parola intercedi per noi

Madre di Cristo e della Chiesa loda il Signore con noi

 

San Giuseppe prega per noi

Tu che custodisci il Figlio dell’Altissimo intercedi per noi

Uomo giusto e discreto loda il Signore con noi

 

Santi Apostoli del Signore pregate per noi

Voi che lasciaste tutto per seguire il Maestro intercedete per noi

Testimoni del Risorto lodate il Signore con noi

 

Sant’Alessandro prega per noi

Tu che fosti fedele fino al martirio intercedi per noi

Atleta forte nella fede loda il Signore con noi

San Vincenzo prega per noi

Tu che fosti vincitore in mezzo ai tormenti intercedi per noi

Ardente nella carità loda il Signore con noi

 

Santi Fermo e Rustico pregate per noi

Voi che foste vittoriosi nella lotta intercedete per noi

Discepoli della Croce lodate il Signore con noi



Santi Narno, Viatore e Giovanni pregate per noi

Voi che qui diffondeste nella nostra terra il Vangelo intercedete per noi

Amici presso Dio lodate il Signore con noi

 

San Carlo Borromeo prega per noi

Tu che attuasti una vera riforma dei credenti intercedi per noi

Maestro infaticabile loda il Signore con noi

 

San Gregorio Barbarigo prega per noi

Tu che imitasti Cristo buon Pastore intercedi per noi

Padre nella Fede loda il Signore con noi

 

San Giovanni XXIII prega per noi

Tu che rivelasti il volto paterno di Dio intercedi per noi

Obbediente allo Spirito loda il Signore con noi

 

Santi Alberto e Vito pregate per noi

Voi che foste modelli di perfezione evangelica intercedete per noi

Monaci fedeli lodate il Signore con noi

 

San Bernardino da Siena prega per noi

Tu che facesti amare il nome di Gesù intercedi per noi

Predicatore ardente di zelo loda il Signore con noi





San Francesco Spinelli prega per noi

Tu che hai attinto forza dal sacrificio eucaristico intercedi per noi

Generoso verso i poveri e i sofferenti loda il Signore con noi



San Girolamo Emiliani prega per noi

Tu che fosti sostegno e padre degli orfani intercedi per noi

Instancabile nell’amore loda il Signore con noi





Santa Grata prega per noi

Tu che diffondesti il buon profumo di Cristo intercedi per noi

Matrona saggia e virtuosa loda il Signore con noi

 

Sante Bartolomea e Vicenza pregate per noi

Voi che amaste Cristo con cuore indiviso intercedete per noi

Vergini gioiose e prudenti lodate il Signore con noi

 

Santa Maddalena di Canossa prega per noi

Tu che scegliesti di servire Cristo nei fratelli intercedi per noi

Vera serva dei poveri loda il Signore con noi

 

Santa Teresa Eustochio Verzeri prega per noi

Tu che hai partecipato alle sofferenze di Cristo intercedi per noi

Forte nella prova loda il Signore con noi

 

Santa Geltrude Comensoli prega per noi

Tu che fosti attratta da Gesù nell’Eucaristia intercedi per noi

Adoratrice incessante loda il Signore con noi

 

Santa Paola Elisabetta Cerioli prega per noi

Tu che amasti senza limiti poveri e fanciulli intercedi per noi

Modello di accoglienza loda il Signore con noi

 

Santa Gianna Beretta Molla prega per noi

Tu che ti sei donata in favore della vita intercedi per noi

Madre coraggiosa loda il Signore con noi

 

Beato Bartolomeo Dalmasone prega per noi

Tu che seguisti il Maestro fino al martirio intercedi per noi

Testimone della speranza loda il Signore con noi

 

Beato Alessandro Dordi prega per noi

Tu che hai donato la vita per i deboli intercedi per noi

Testimone di pace loda il Signore con noi

Beata Pierina Morosini prega per noi

Tu che fosti eroica in vita, prima che in morte intercedi per noi

Vergine saggia e forte loda il Signore con noi



Beato Guala vescovo prega per noi

Tu che cercasti il regno di Dio e la sua giustizia intercedi per noi

Operatore di riconciliazione loda il Signore con noi

 

Beato Luca Passi prega per noi

Tu che con ardore annunciasti il Vangelo intercedi per noi

Educatore instancabile loda il Signore con noi

 

Beato Luigi Palazzolo prega per noi

Tu che ardesti d’amore per il Cristo crocifisso intercedi per noi

Servo degli ultimi loda il Signore con noi

 

Beato Innocenzo da Berzo prega per noi

Tu che cercasti con cuore sincero la verità umiltà intercedi per noi

Servitore di tutti loda il Signore con noi

 

Beato Alberto da Villa d’Ogna prega per noi

Tu che rendesti sempre bene per male intercedi per noi

Pellegrino della carità loda il Signore con noi

 

Beato Tommaso da Olera prega per noi

Tu che nella quotidianità rivelasti l’amore di Cristo intercedi per noi

Testimone della grazia loda il Signore con noi

 

Beata Caterina Cittadini prega per noi

Tu che ti dedicasti all’educazione della gioventù intercedi per noi

Discepola fedele loda il Signore con noi

   Giulia Gabrieli, prega per noi

Malata di Ostio Sarcoma giovane ragazza che offrì con Amore la sua immane sofferenza a Gesù ed alla Vergine Maria

Santi e Sante di Dio pregate per noi

Voi tutti testimoni fedeli del Vangelo intercedete per noi

Cittadini della Gerusalemme nuova lodate il Signore con noi

 




LITANIE DI SANTA MARIA REGINA DEI MARTIRI

 LITANIE DI SANTA MARIA REGINA DEI MARTIRI

 LITANIE DI SANTA MARIA REGINA DEI MARTIRI


Signore pietà Signore pietà

Cristo pietà Cristo pietà

Signore pietà Signore pietà

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Santa Maria Madre della Chiesa prega per noi

Santa Maria Regina degli apostoli prega per noi

Santa Maria Regina dei martiri prega per noi

Regina della Famiglia prega per noi

Regina dei confessori della fede prega per noi

Santa Maria coraggio dei perseguitati prega, per noi

Santa Maria fortezza degli oppressi prega per noi

Santa Maria conforto degli esuli prega per noi

San Michele arcangelo prega per noi

Santi angeli di Dio pregate per noi

San Giovanni Battista prega per noi

Santi Pietro e Paolo pregate per noi

Santi Apostoli di Cristo pregate per noi

Santo Stefano prega per noi

Sant’Ignazio di Antiochia prega per noi

San Lorenzo prega per noi

Santi Crisanto e Daria pregate per noi

San Valentino prega per noi

San Tommaso Moro prega per noi

San Massimiliano Kolbe prega per noi

Santa Maria Teresa Goretti prega per noi

Santa Lucia prega per noi

Sant’Agnese prega per noi

Sante Perpetua e Felicita pregate per noi

Santa Teresa Benedetta della Croce

e, voi, martiri europei del Novecento prega per noi

San Paolo Miki e martiri giapponesi pregate per noi

San Carlo Luanga e martiri ugandesi pregate per noi

Santi martiri del Vietnam pregate per noi

Santi Giovanni e Isacco

martiri del Canada pregate per noi

Santi martiri della Corea pregate per noi

Santi martiri della Cina pregate per noi

Santi martiri del Messico pregate per noi

Santi martiri della Spagna pregate per noi

Beati martiri dell’Albania pregate per noi

Beato Oscar Romero

e missionari martiri pregate per noi

Beato Pino Puglisi prega per noi

Beato Rosario Angelo Livatino prega per noi

e martiri delle mafie pregate per noi

Beato Rolando Maria Rivi prega per noi

Santi martiri di Cristo pregate per noi

San Prospero, san Francesco e, voi,

Santi della nostra Chiesa pregate per noi

Santi Geminiano

e Silvestro (patroni di Modena) pregate per noi

San Giovanni XXIII prega per noi

San Giovanni Paolo II prega per noi

Beato Paolo VI prega per noi

Santi e Sante di Dio pregate per noi

Cristo, Signore della storia abbi pietà di noi

Cristo, Salvatore dell'uomo abbi pietà di noi

Cristo, speranza del creato abbi pietà di noi