Il TEDEUM ITALIANO LATINO
Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara sono una ragazza disabile, dalla nascita. Sono devota a Maria Regina della Famiglia apparsa nel maggio 1944 a Ghiaie di Bonate (Bg) ad Adelaide Roncalli a soli sette anni. Scopo mantenere viva la Memoria. Sono devota al GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE
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31 ottobre, 2022
Il TEDEUM ITALIANO LATINO
28 ottobre, 2022
28 ottobre 1944 | Un trasporto di 1.308 prigioniere ebree lasciò #Auschwitz campo di II-Birkenau. Sono stati trasferiti al KL Bergen-Belsen. Molto probabilmente tra loro c'erano le sorelle Anne e Margot Frank.
28 ottobre 1944 | Un trasporto di 1.308 prigioniere ebree lasciò #Auschwitz campo di II-Birkenau. Sono stati trasferiti al KL Bergen-Belsen. Molto probabilmente tra loro c'erano le sorelle Anne e Margot Frank.
Fu solo alla fine dell'ottobre 1944 che si riunì con Anne e Margot.
"Siamo arrivati a Bergen-Belsen nella tempesta. . . . . . Lì abbiamo trovato Anne e sua sorella Margot di nuovo. . . . . . Il padre e la madre non c'erano più. Erano tutti soli", ha detto.
"Forse è stato un "complesso gemello" ad attirare la nostra attenzione alle ragazze di Frank. . . . . Avevamo una sorta di sentimenti materni per loro", scrisse nelle sue memorie.
Janny Brandes-Brillelijper
Santi Simone e Giuda
Santi Simone e Giuda
S. Giuda, soprannominato Taddeo per non confonderlo col traditore del Signore, era figlio di Cleofa e di Maria, cugina della Beatissima Vergine... continua
PRATICA. A imitazione dei due Apostoli, professiamo e difendiamo la fede cattolica senza rispetto umano.
PREGHIERA. O Dio, che per mezzo dei tuoi beati Apostoli Simone e Giuda ci hai concesso di giungere alla conoscenza del tuo nome, concedici di celebrare con frutto la loro gloria eterna e di trarne profitto.
MARTIROLOGIO ROMANO. Festa dei santi Simone e Giuda, Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o Zelota, e l'altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell'ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».
✝ Pensiero del 28 ottobre 2022
✝
S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Venerdì – 30.a Tempo Ordinario – SS. SIMONE E GIUDA TADEO (Apostolo buono) Apostoli (f)
Venerdì 28 Ottobre
SS. SIMONE E GIUDA, apostoli (f); S. Ferruccio
30.a del Tempo Ordinario
Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-19
Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore; ti acclama il coro degli apostoli.
Salmo responsoriale (Salmo 18)
Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette
notizia.
Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, per tutta la terra si diffonde il loro annuncio ed ai confini del mondo il loro messaggio.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore; ti acclama il coro degli apostoli.
25 ottobre, 2022
Nella Memoria liturgica diocesana, del Beato Carlo Gnocchi, Fondatore dei mutilatini e Sacerdote Diocesano.
Nella Memoria liturgica diocesana, del Beato Carlo Gnocchi, Fondatore dei mutilatini e Sacerdote Diocesano.
24 ottobre, 2022
Buon compleanno ad Janny Brandes Brilleslijper
Buon compleanno ad Janny Brandes Brilleslijper
22 ottobre, 2022
Teleacras - Papa Wojtyla ad Agrigento nel 1993
21 ottobre, 2022
Beato Padre Puglisi: 21 ottobre memoria liturgica di don Pino: ecco le ...
Oggi, la Chiesa, celebra, Sant'Orsola.
Oggi, la Chiesa, celebra, Sant'Orsola.
20 ottobre, 2022
Nella Memoria, della nascita terrena dell'Avv. Vincenzo Livatino, papà del Giudice Rosario Angelo.
Nella Memoria, della nascita terrena dell'Avv. Vincenzo Livatino, papà del Giudice Rosario Angelo.
✝ Pensiero del 20 ottobre 2022
✝
S. T. D. E DELLA B. V. M.Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Nella Memoria, della nascita terrena dell'Avv. Vincenzo Livatino, papà del Giudice Rosario Angelo.
Tanti cari Auguri di cuore e ci protegga tutti noi dal cielo, insieme alla sua cara famiglia.
Giovedì 20 Ottobre 2022
S. Cornelio; S. Adelina; S. Maria Bertilla Boscardin
29.a del Tempo Ordinario
Ef 3,14-21; Sal 32; Lc 12,49-53
Dell’amore del Signore è piena la terra
Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui.
(Filippesi 3,8)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 33)
Rit: Dell’amore del Signore è piena la terra.
Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
Il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui.
(Filippesi 3,8)
18 ottobre, 2022
Dicevano del Giudice Rosario Angelo Livatino
Dicevano del Giudice Rosario Angelo Livatino, ch'era uno scimunito, un bigotto un santocchio, in modo dispregiativo e molti dicevano, anche non gli affiderei neanche la casa in campagna.
San Luca
San Luca
Verso il 60, mentre S. Paolo si trovava prigioniero a Cesarea, Luca scrisse, per divina ispirazione, il terzo Vangelo in lingua greca, che si distingue per la sua chiarezza ed eleganza.
Questo Vangelo è dedicato a Teofilo, che era un famoso cristiano di Antiochia, ma nello stesso tempo è indirizzato a tutti i Cristiani e a tutti quelli che vogliono salvarsi, siano essi ebrei o pagani: il regno di Dio è aperto a tutti. Egli voleva dimostrare la bontà e la misericordia di Dio, e perciò racconta gli episodi e le parabole più commoventi.
Eloquentissime sono le parabole del buon samaritano, della pecorella smarrita, del fariseo e del pubblicano, di Zaccheo e del figliuol prodigo, che ci manifestano l'infinita misericordia di un Dio morto per noi sulla croce e che perdona agli stessi suoi crocifissori: « Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno ».
Il santo evangelista si diede anche alla predicazione ed evangelizzò la Macedonia, la Dalmazia, l'Italia e la Gallia. Durante la prigionia di S. Paolo in Roma scrisse gli « Atti degli Apostoli » in cui narra la storia dei primi anni della Chiesa e particolarmente i viaggi di S. Paolo. Ma la tradizione ci dice che S. Luca, oltre che medico, era pure pittore. Devotissimo della Madonna, è tra gli Evangelisti quello che ne parla più diffusamente. Non può non averla vista, non averle parlato: lo dimostrano anche le belle immagini della Vergine che ci furono tramandate sotto il suo nome.
Mori nella Bitinia, all'età di 84 anni. Le sue venerate spoglie vennero deposte nella città di Costantinopoli, assieme a quelle di S. Andrea, nella basilica dedicata ai dodici Apostoli. Giunsero poi a Padova, dove tuttora si trovano nella Basilica di Santa Giustina.
S. Paolo lo chiama « medico carissimo » e « fratello, la cui Mele è nel Vangelo ».
Il suo simbolo è un toro alato, perché il primo personaggio che introduce nel suo Vangelo è il padre di Giovanni Battista, Zaccaria, sacerdote del tempio e responsabile del sacrificio di tori.
PRATICA Il Vangelo sia la regola della nostra vita.
PREGHIERA. Deh! Signore, interceda per noi il tuo evangelista S. Luca, il quale ad onor del tuo nome portò continuamente nel suo corpo la mortificazione della croce.
MARTIROLOGIO ROMANO. Festa di san Luca, Evangelista, che, secondo la tradizione, nato ad Antiochia da famiglia pagana e medico di professione, si convertì alla fede in Cristo. Divenuto compagno carissimo di san Paolo Apostolo, sistemò con cura nel Vangelo tutte le opere e gli insegnamenti di Gesù, divenendo scriba della mansuetudine di Cristo, e narrò negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma.
Parabola del figlio prodigo
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
Parabola del buon samaritano
Un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». 26 Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». 27 Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». 28 E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai». 29 Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». 30 Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. 32 Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 33 Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. 34 Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. 36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». 37 Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».»
ICONOGRAFIA
Nell'iconografia San Luca viene raffigurato principalmente tramite l’utilizzo di due iconografie: la prima quella classica consiste nel rappresentare accanto al Santo un libro, una penna e il simbolo evangelico del toro.
autore Vladimir Borovikovsky anno 1804–1809
La seconda, invece, lo vuole in vesti di pittore forse per la sua abilità nel descrivere al meglio, in maniera scrupolosa, tutti i personaggi influenti nella vita di Gesù. Il soggetto principale delle sue opere è però quasi sempre la Vergine col Bambino, come nella magnifica tela di Raffaello dove si nota al centro San Luca, in vesti di pittore e di apostolo, impegnato nel rappresentare Maria che tiene in braccio il bambino Gesù. Il Santo è accompagnato dal tradizionale attributo del bue, accovacciato al suo fianco, mentre sullo sfondo è presente un’altra figura.
autore Raffaello Sanzio anno sec. XVI
autore Rogier van der Weyden anno 1440
autore Guercino anno 1562-1563