Sergio Rivi è stato un protagonista coraggioso e instancabile del cammino di fede e di grazia che ha portato al riconoscimento del martirio e alla Beatificazione, il 5 ottobre 2013 nel Palazzetto dello Sport di Modena, gremito di oltre seimila persone.
Nato a Castellarano il 25 febbraio 1939, Sergio, nella sua infanzia, aveva conosciuto personalmente Rolando, di otto anni più grande, poiché le loro famiglie, contadini mezzadri, vivevano insieme, con la nonna Anna, nella grande casa del Poggiolo, non lontano dalla Pieve di San Valentino. Di quel periodo Sergio ricordava sempre i divertentissimi giochi che Rolando, cui era legato da profondo affetto, organizzava per gli amici, come, in inverno, le gare di discesa sulla neve, usando come slitta una scala a pioli o come sci le doghe di una vecchia botte. “Rolando scendeva con in dosso la veste talare e sembrava che volasse”.
È stato Sergio Rivi, nel giorno della Beatificazione, a portare all’altare il prezioso reliquiario con una ciocca di capelli del Beato bagnata dal sangue del martirio. È stato lui, il 9 settembre 2014 in Piazza San Pietro a Roma, a consegnare a Papa Francesco, a nome di tutti gli amici di Rolando, un altro prezioso reliquiario in occasione del pellegrinaggio di ringraziamento per l’avvenuta Beatificazione. Gli amici che erano al suo fianco, mentre stringeva la mano di Papa Francesco, ricordano la sua commozione e il suo sorriso, coronamento della dedizione e dell’attesa di tutta una vita.
Informato della morte di Sergio Rivi, Monsignor Massimo Camisasca, Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, ha detto che il lavoro di Sergio, insieme a quello del Comitato Amici di Rolando Rivi, con il riconoscimento del martirio di Rolando e la sua Beatificazione è stato un “tesoro prezioso, non solo per la nostra Chiesa, ma anche per la Chiesa universale”. “Ora – ha proseguito Camisasca – gli chiediamo di continuare a lavorare dal cielo per la nostra conversione e per il compimento del processo di Canonizzazione di Rolando”.
Monsignor Luigi negri, Arcivescovo Emerito di Ferrara Comacchio e Presidente del Comitato Amici di Rolando Rivi, ha detto che “Sergio Rivi riempie il nostro cuore di un vuoto che sarà difficile colmare per la forza della sua testimonianza, per la capacità di tradurre in bene ogni circostanza della vita, per la semplice e profonda lealtà con cui ha vissuto”.
Commosso il dolore dei membri del Comitato Amici di Rolando Rivi per il distacco terreno dal caro amico, con cui hanno condiviso tanti momenti di impegno intenso per il riconoscimento della verità e perché la testimonianza di Rolando e il suo amore all’ideale possano brillare come esempio per tutti e in particolare per i giovani.
(Nella foto Sergio Rivi, a destra, stringe la mano di Papa Francesco in occasione del pellegrinaggio a Roma in ringraziamento per la Beatificazione).