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SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro ROSARIO ANGELO, oggi, la solennità d'ogni Santi, ma TU, per me, lo sei da sempre, un Santo, lode a Dio, ed a tutti Santi che in ogni tempo, furono grati a Dio.
Barbara
Versetto del Giorno
Dio nessuno l'ha mai visto: <<Proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato>>.
Giovanni 1:18
Mercoledì – 30.a Tempo Ordinario – TUTTI I SANTI
Meditazione sul Vangelo di Mt 5,1-12a
Santi, cioè felici.
Fin dai primi secoli, la Chiesa, prima in Oriente e poi in Occidente, ha celebrato una festa di “tutti i martiri”, successivamente estesa a “tutti i santi”. In questa festa vengono ricordati quegli uomini e donne, noti o sconosciuti che, indipendentemente dal tempo, dal luogo e dalle circostanze della loro vita, ora vivono in comunione con Dio nell’eternità. Sono chiamati “santi” perché “hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell’agnello” (Ap 7,14). Sono “santi” perché col battesimo sono diventati “figli di Dio” e “simili a Dio” (1Gv 3,13). Sono “santi” perché, seguendo le orme di Cristo, e guidati da Lui (Sal 23), hanno concretizzato nella loro vita le beatitudini (Mt 5 ,1-12).
I santi sono le donne e gli uomini “felici” in questo mondo e “beati” nell’aldilà. Sono felici quando gioiscono, ma anche quando soffrono. Sono felici sia nel tempo della prova e della tribolazione che in quello della serenità e della pace. Sono felici, e cercano di irradiare la loro felicità agli altri. Sono felici, perché dimentichi di sé, il loro pensiero e il loro cuore è posto in Dio e nei fratelli. Sono felici, e quindi beati, perché nell’ora della morte saranno ricevuti dal Signore ed accolti nel Regno di Dio. La felicità cristiana è un po’ paradossale, alquanto diversa dalla felicità offerta dalla società nella quale viviamo. Gesù proclama felici i cristiani poveri, la cui unica ricchezza è Dio, coloro che con la loro povertà arricchiscono molti. Sono considerati felici da Gesù anche gli afflitti ed i perseguitati che hanno imparato a soffrire guardando il Crocifisso e che attendono con pazienza e costanza la consolazione divina. Sono felici anche i miti e gli umili di cuore, e coloro che sono ricchi di misericordia come Dio. Verso costoro il Signore userà misericordia e darà loro, come ricompensa, il Regno dei Cieli. I puri di cuore vedranno Dio e nella contemplazione divina saranno ricolmi di gioia. I pacifici e gli operatori di pace hanno ricevuto questo dono da Gesù, il principe della pace, e sono felici di portare la pace e la felicità a tanti altri. I santi sono felici perché, affamati e assetati di giustizia, saranno saziati dal Signore, diventando così costruttori di un mondo più umano e vivibile. Questa è la felicità dei santi, questa è la nostra felicità come cristiani. La festa odierna ci spinge a riflettere sul nostro concetto di felicità.
Festeggiare tutti i santi è guardare coloro che già posseggono l’eredità della gloria eterna. Quelli che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia del Padre vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro cuore.
I santi contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione. Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone come modelli perché, peccatori come ognuno di noi, tutti hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro debolezze, le loro sofferenze, e anche le loro tristezze.
Questa beatitudine che dà loro il condividere in questo momento la vita stessa della Santa Trinità è un frutto di sovrabbondanza che il sangue di Cristo ha loro acquistato. Nonostante le notti, attraverso le purificazioni costanti che l’amore esige per essere vero amore, e a volte al di là di ogni speranza umana, tutti hanno voluto lasciarsi bruciare dall’amore e scomparire affinché Gesù fosse progressivamente tutto in loro.
È Maria, la Regina di tutti i Santi, che li ha instancabilmente riportati a questa via di povertà, è al suo seguito che essi hanno imparato a ricevere tutto come un dono gratuito del Figlio; è con lei che essi vivono attualmente, nascosti nel segreto del Padre.
Mercoledì 01 Novembre
TUTTI I SANTI (s); S. Cesario; S. Licinio
30.a del Tempo Ordinario
Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a
Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore
Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro.
(Matteo 11,28)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 23)
Rit: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro.
(Matteo 11,28)
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