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SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO
LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro ROSARIO ANGELO, io ti ho fisso,
nel mio cuore, insieme a Gesù, alla Vergine Maria.
Barbara
Versetto
del Giorno
Questi precetti, che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai
tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando
camminerai per via, quando ti coricherai e quando t'alzerai.
Deuteronomio
6:6-7
Giovedì – 34.a Tempo Ordinario FESTA di SANT’ANDREA APOSTOLO (f)
Meditazione sul Vangelo di Mt 4,18-22
Oggi
celebriamo con tutta la Chiesa, anche con i nostri fratelli della Chiesa Ortodossa, la festa di sant’Andrea apostolo. Fu chiamato da Gesù a seguirlo mentre, assieme a suo fratello Pietro, dalla barca gettava in mare la rete. Con grande disponibilità subito lasciò tutto e seguì Gesù. Lo accompagnò durante la sua vita pubblica e, dopo l’Ascensione e la Pentecoste, consacrò la sua vita all’annuncio di quel che aveva visto ed udito.
All’inizio della sua vita pubblica Gesù chiama alcuni uomini a seguirlo: Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni, Matteo… Poi, decide di sceglierne fra loro dodici, perché stiano con lui e per mandarli a portare l’annuncio della salvezza. Tra questi c’è Andrea che, da pescatore sul Mare di Galilea, diventa pescatore di uomini. Gesù chiama, sceglie, invia, fa fruttificare l’impegno degli uomini… A Gesù spetta chiamare, a noi rispondere. Così è stato fin dagli inizi del cristianesimo. La risposta di Andrea è molto edificante. “Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono”. Andrea e Pietro si lasciano alle spalle il loro passato, la loro professione, l’insieme della loro vita familiare e del loro ambiente sociale per seguire Gesù. E poi, lo seguirono subito, senza tentennamenti, coraggiosamente, decisamente, guardando avanti, senza mai voltarsi indietro. Di questa stoffa deve essere ogni “pescatore di uomini”, ogni cristiano, perché Gesù chiama tutti ad annunciare il Vangelo, ad essere missionari. Cosa annunciare? Il primo annuncio riguarda il dato essenziale della nostra fede: “Gesù è il Signore, risuscitato dai morti”. Oggi come ieri, questa è l’essenza della fede cristiana: credere nella sovranità di Gesù, che siede alla destra del Padre ed invia il suo Spirito per renderci partecipi della sua vita immortale. Nell’annuncio della fede non deve esserci «distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l’invocano». Andrea, convinto di questa verità, ha girato il mondo per annunciare Gesù e il suo Vangelo, è andato in Grecia e lì ha dato la sua testimonianza fino alla morte in croce.
Oggi celebriamo la festa dell'Apostolo Andrea, fratello di Simon Pietro e amico di Giovanni e di Giacomo. Il Vangelo ci narra come Andrea ha ascoltato la parola di Dio che gli era rivolta: ""Seguitemi, vi farò pescatori di uomini". Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono". E questa adesione pronta che ha permesso agli Apostoli di diffondere la parola, la "buona notizia" della salvezza. La fede viene dall'ascolto e ciò che si ascolta è la parola di Cristo, che anche oggi la Chiesa diffonde fino alle estremità della terra.
Siamo dunque sollecitati ad ascoltare la parola, ad accoglierla nel cuore. Essa è un rimedio salutare. E una parola esigente, ed è questo il motivo per cui facilmente vorremmo chiudere le orecchie a Dio che ci parla: capiamo che l'ascolto avrà delle conseguenze. Dobbiamo pensare che la parola di Dio è davvero un rimedio, che se qualche volta ci fa soffrire è per il nostro bene, per prepararci a ricevere i doni del Signore.
Ma la parola non è solo un rimedio, è un cibo, il cibo indispensabile per l'anima. E detto nei profeti che Dio metterà nel mondo una fame, non fame di pane, ma di ascoltare la sua parola. E di questa fame che abbiamo bisogno, perché ci fa continuamente cercare e accogliere la parola di Dio, sapendo che essa ci deve nutrire per tutta la vita. Niente nella vita può avere consistenza, niente può veramente soddisfarci se non è nutrito, penetrato, illuminato, guidato dalla parola del Signore.
Nello stesso tempo la parola di Dio è una esigenza. Gesù ne parla come di seme che deve crescere e diffondersi Ovunque. Da questa parola viene la fecondità di Ogni apostolato. Se si dicono parole umane, non è il caso di considerarsi apostoli, ma se abbiamo accolto in noi la parola di Dio, essa ci spinge a proclamarla, a diffonderla dappertutto, per mettere gli uomini in comunicazione con Dio.
Da san Giovanni sappiamo che non è facile ascoltare la parola di Dio, che non è opera umana.
Domandiamo a sant'Andrea di insegnarci ad ascoltare, ad accogliere la parola di Dio molto generosamente, molto semplicemente, molto fraternamente, per essere in comunione con Dio e gli uni con gli altri.
Giovedì 30 Novembre
S. Saturnino; S. Illuminata; B. Maria Maddalena dell’lnc.
34.a del Tempo Ordinario
Rm 10,9-18; Sal 18; Mt 4,18-22
Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini
(Matteo 4,19)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 18)
Rit: Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
ed ai confini del mondo il loro messaggio.
Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini
(Matteo 4,19)