Memoria
Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara sono una ragazza disabile, dalla nascita. Sono devota a Maria Regina della Famiglia apparsa nel maggio 1944 a Ghiaie di Bonate (Bg) ad Adelaide Roncalli a soli sette anni. Scopo mantenere viva la Memoria. Sono devota al GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE
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26 luglio, 2024
Memoria Nel 1964, in questo giorno a Napoli, si svolgeva la Prima Comunione, di Rosario Angelo, il Giudice Livatino.
Santi Anna e Gioacchino
Santi Anna e Gioacchino
autore: Giovanni Carnovali anno: 1826 titolo: Educazione della Vergine luogo: Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, Almenno San Bartolomeo |
Avanzata ormai d'età e sterile, il suo stato era allora considerato come un castigo del cielo, come un'esclusione dal partecipare alla nascita del Messia. Tanto che Gioacchino, giunto in tarda età senza prole, venne allontanato dal tempio di Gerusalemme dallo scriba Ruben, perché non era consentito accedervi a chi non avesse procreato.
autore Gaudenzio Ferrari anno 1508 - 1510
Gioacchino si ritirò nel deserto, tra i pastori. Mentre era separato da Anna un angelo le sarebbe apparso e le avrebbe annunciato l'imminente concepimento di un figlio: lo stesso angelo sarebbe apparso contemporaneamente in sogno anche a Gioacchino. I due si ricongiunsero alla Porta Aurea di Gerusalemme scambiandosi un affettuoso bacio e in quell'istante si narra si ebbe l'Immacolata Concezione di Maria.
autore Giotto anno 1303-1305 circa
Anna seppe così pazientare e soffrire la ignominia e il compatimento delle donne nazaretane e Iddio le preparò la più grande consolazione, eleggendola a genitrice della Madre del Salvatore.
I due si ritirarono in disparte per pregare e ottenere da Dio la grazia che arrivò con l'annuncio di un angelo: « Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo »
« Veramente beata, e mille volte beata sei tu, o Anna, esclama il Damasceno, che hai messo al mondo quella bambina che Dio ricolmò di beatitudine, Maria, che il suo nome stesso rende singolarmente veneranda; la quale ha prodotto Cristo, il fiore di vita: la Vergine, la cui nascita fu gloriosa, e il suo parto sarà ancor più sublime. Noi pure, o beatissima donna, ci felicitiamo con te d'aver avuto il privilegio di darci la speranza di tutti i cuori, la prole cioè della promessa. Sì, sei beata, e beato è il frutto del tuo seno. Le anime pie glorificano il tuo germe, ed ogni lingua celebra con gioia la tua maternità. E certo, è degno, sommamente degno, lodare colei che Dio favorì di un oracolo e diede a noi il meraviglioso frutto, donde è uscito il grazioso Gesù ».
La santità di Anna fu certamente in rapporto con la sua dignità. La fede, l'amore vivissimo a Dio, l'intima unione con Lui, l'esattissima osservanza della legge divina, la purità, la carità, la prudenza, la fortezza, tutte le virtù si intrecciarono in lei. La santità eccelsa della figlia doveva pure esser per lei un continuo stimolo per crescere ogni giorno nella virtù. E se la Vergine, col visitare S. Elisabetta e col trattenersi con lei per tre mesi, riempì di benedizioni quella casa, chi può mai dire quanto abbondantemente fosse ricolma di grazia Anna, che per più anni visse con la Vergine e l'ebbe soggetta ed ubbidiente?
Maria contava tre anni ed allora Anna con Gioachino, suo santo sposo, condusse la figliuola al Tempio e l'abbandonò nelle mani di Dio.
Fu grande dolore per lei, ma lo seppe sopportare con la serenità dei giusti che vedono in tutti gli eventi un disegno della Provvidenza per il bene delle anime.
La missione a lei assegnata era ormai compiuta ed ella spirava in Gerusalemme tra le braccia della figlia benedetta. Pare che morisse all'età di 69 anni.
PREGHIERA Doloroso fu per Anna il distacco dall'eletta figliuola, ma seppe compierlo prontamente. Sappiamo anche noi lasciar liberi i figli di seguire la via per cui Dio li chiama.
PREGHIERA. Dio, che ti sei degnato di conferire alla beata Anna la grazia di diventare madre della Genitrice dell'Unigenito Figlio tuo, concedici propizio, che mentre ne celebriamo la festa, siamo soccorsi dal suo patrocinio.
MARTIROLOGIO ROMANO Memoria dei santi Gioacchino e Anna, genitori dell’immacolata Vergine Maria Madre di Dio, i cui nomi sono conservati da antica tradizione cristiana.
✝ Pensiero del 26 luglio 2024
†
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beat
Caro Rosario Angelo, TU, hai ascoltato sempre la Parola del Signore e con Amore, l'hai messa in pratica, donando tutto te stesso.
Oggi, si fa Memoria, della TUA Santa Comunione. Auguri dolcissimo Amore mio.
Barbara
Versetto del Giorno
Poiché il Signore vostro Dio, è clemente e misericordioso e non distoglierà lo sguardo da voi, se voi farete ritorno a lui.
II Cronache 30:9
Memoria
Nel 1964, in questo giorno a Napoli, si svolgeva la Prima Comunione, di Rosario Angelo, il Giudice Livatino.
25 luglio, 2024
San Giacomo il Maggiore
San Giacomo il Maggiore
Pistoia, Casalnuovo di Napoli, Caltagirone, Massarosa, Beinasco, Alpignano, Reggello, Altopascio, Calvizzano, Rivarolo Canavese >>> altri comuni
dei calzettai, dei cappellai, cavalieri, dei droghieri, farmacisti, dei pellegrini, dei profumieri, soldati, veterinari, dei viaggiatori
Ma Gesù benignamente rispose: « Non sapete di che spirito siete. Il Figlio dell'uomo non è venuto a perder le anime, ma a salvarle ». E S. Giacomo mostrò poi d'aver fatto frutto dell'eloquente lezione.
Nacque in Galilea circa dodici anni prima di Gesù. Era fratello di S. Giovanni, figlio di Zebedeo pescatore in Betsaida, sul lago di Tiberiade e di Salome, discepola di Gesù. L'appellativo « maggiore » gli venne dal fatto che la sua chiamata fu antecedente a quella dell'altro S. Giacomo, figlio di Alfeo, che fu detto perciò « minore ».
Chiamato all'apostolato da Gesù stesso, lo segui generosamente, abbandonando le reti e la barca del padre. Questa generosità gli fruttò una speciale benevolenza da parte del Divin Maestro sì da aver parte alle più intime confidenze di Lui: assistette con S. Pietro e S. Giovanni alla risurrezione della figlia di Giàiro, alla tua Trasfigurazione, partecipando pure molto da vicino all'agonia di Gesù nell'orto del Getsemani.
Essendo anch'egli uomo soggetto alle miserie, con S. Giovanni, come narra il Vangelo, consigliò sua madre Salome di domandare a Gesù che essi potessero entrare nel suo regno, e sedere alla destra e alla sinistra di Lui. Ed il Divin Maestro volto a loro disse: « Potete voi bere il calice che sto per bere, ed essere battezzati col battesimo col quale io sarò battezzato? ».
« Si, lo possiamo », risposero in fretta i due Apostoli. Ma Gesù replicò che in effetto essi avrebbero bevuto il suo calice, ma quanto all'essere collocati nei primi posti nel regno dei cieli era cosa spettante al Padre suo.
Disceso lo Spirito Santo nella Pentecoste, S. Giacomo fu uno dei più zelanti predicatori del Vangelo. tanto da spingersi fino in Spagna. Quivi lasciò un'impronta tale che molti secoli dopo, quando i Mori invasero quella terra mettendola a ferro e a fuoco, S. Giacomo era universalmente invocato e più di una volta fu veduto un guerriero celeste su di un cavallo bianco che faceva terribile strage degli infedeli.
Dalla Spagna tornato in Gerusalemme verso il 43, per ordine del re Erode Agrippa che voleva rendersi grato ai Giudei, fu fatto incarcerare e poi decapitare.
L'eroica confessione della sua fede convertì il soldato che l'aveva condotto ai giudici, il quale perciò ebbe anch'egli la grazia di morire martire. Il suo corpo, mèta di continui pellegrinaggi, riposa nella basilica di Compostela in Spagna.
Il Cammino di Santiago di Compostela è legato alla presenza della tomba di Giacomo e al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. Sebbene l'Apostolo venne decapitato in Palestina nell'anno 44 d.C. dal re Erode Agrippa I, la Legenda Aurea racconta che i suoi discepoli, con una barca guidata da un angelo, ne trasportarono il corpo in Galizia, regione dove Giacomo si spinse per evangelizzare le popolazioni di cultura celtica, per poi seppellirlo in un bosco vicino a Iria Flavia, il porto romano più importante della zona.
PRATICA. In ogni sventura vediamo noi pure la mano di Dio che ci porge il calice, e diciamo prontamente: «O Signore, sia fatta sempre la tua santa volontà».
PREGHIERA. O Signore, santifica e custodisci il tuo popolo, affinchè, muniti dell'assistenza del tuo apostolo Giacomo, possiamo piacerti con una degna vita, e servirTi con tranquillità di spirito.
MARTIROLOGIO ROMANO Festa di san Giacomo, Apostolo, che, figlio di Zebedeo e fratello di san Giovanni evangelista, fu insieme a Pietro e Giovanni testimone della trasfigurazione del Signore e della sua agonia. Decapitato da Erode Agrippa in prossimità della festa di Pasqua, ricevette, primo tra gli Apostoli, la corona del martirio.
ICONOGRAFIA
San Giacomo viene raffigurato come un uomo maturo e severo, spesso vestito come un pellegrino, con una semplice tunica, con il bordone che rappresenta la fede e la bisaccia per le provviste.
autore Lorenzo Lotto anno 1512
Ma il suo attributo principale, come pellegrino, è la conchiglia, simbolo stesso del pellegrinaggio a Santiago di Compostela. Veniva usata per raccogliere le offerte e i pellegrini l’appuntavano sulla veste per attestare di essere stati a Santiago.
autore Giuseppe Vermiglio anno ca. 1620
Altre volte è rappresentato con un libro, simbolo della predicazione del Vangelo e la spada, che fu lo strumento del suo martirio a Gerusalemme.
autore Jusepe de Ribera anno 1634
✝ Pensiero del 25 luglio 2024
†
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, il Sangue, che hai versato, per tutti noi, come quello di Gesù, inebria la Chiesa e dona, coraggio a tutti noi. Grazie di cuore.
Barbara
Versetto del Giorno
Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete».
Giovanni 6:35
24 luglio, 2024
✝ Pensiero del 24 luglio 2024
†
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, TU, hai voluto, cadere, per abbracciare tutti noi e proteggerci!
Dai un abbraccio mio cugino Mirko, che oggi, avrebbe compiuto gli anni.
Ti ringrazio di cuore.
Barbara
Versetto del Giorno
Non
credere d'essere saggio, temi il Signore e sta lontano dal
male.
Salute sarà per il tuo corpo ed un refrigerio per le tue
ossa.
Proverbi 3:7-8
Memoria
Nel 1840, in questo giorno, muore Madre Giuditta Cittadini.
23 luglio, 2024
✝ Pensiero del 23 luglio 2024
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SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, TU, hai camminato sempre a testa alta, con credibilità, hai svolto sempre il TUO dovere di Uomo come Magistrato e come Figlio.
Barbara
Versetto del Giorno
Se infatti c'è la buona volontà, essa riesce gradita secondo quello che uno possiede e non secondo quello che non possiede.
II Corinzi 8:12
22 luglio, 2024
Santa Maria Maddalena di Màgdala
Santa Maria Maddalena di Màgdala
Castiglione del Lago, Artena, Pieve di Soligo, Volpago del Montello, Volvera, Casamicciola Terme, Volta Mantovana, Borgetto, Galliera Veneta, Cappella Maggiore >>> altri comuni
Sul Calvario sfidò l'ira dei nemici di Gesù, assistette alla morte del suo Maestro, e non s'allontanò se non dopo la sepoltura di Lui. Non vide l'ora che trascorresse il sabato, per correre ad imbalsamare con profumi ed aromi il corpo adorabile di Gesù, e fu la prima ad avere la grazia di vederLo risorto.
La domenica mattina, difatti, sull'albeggiare, Maria corse al sepolcro del Salvatore, ma affacciatasi non vide più nulla. Piena di angoscia, mentre le lacrime cominciavano a scendere, velandole lo sguardo, Maddalena si affacciò e guardò nuovamente: due angeli vestiti di bianco le chiesero: « Donna, perché piangi? ». Ella rispose: « Perché hanno portato via il mio Signore e non so dove l'abbiano messo ». E detto ciò si voltò e vide Gesù in piedi, senza però riconoscerLo. Gesù le disse: « Donna, perché piangi? chi cerchi? ». Ed ella, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: « Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai messo ed io lo prenderò ». Gesù le rispose: « Maria? ». Maria si voltò ed esclamò: « Rabbunì ! », che in aramaico vuol dire "Maestro Buono". Le disse Gesù: « Non mi toccare, perché non sono ancora asceso al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro: « Ascendo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro ».
autore Tiziano anno 1511 circa
Salito Gesù al cielo, Maria Maddalena fu perseguitata e gettata poi su una vecchia nave senza vela e senza remi, venne abbandonata in balia delle onde, ma miracolosamente approdò a Marsiglia. Scelse per dimora una squallida spelonca e quivi visse per trent'anni in penitenza, preghiera, lacrime e digiuno nutrendosi esclusivamente della presenza degli angeli, finché il 22 luglio del 66 s'addormentò nel bacio del Signore e volò in cielo per adorarLo in eterno. Fu sepolta a Saint Maximin-la-Sainte Baume, dove i monaci dell'ordine di San Cassiano vegliano ancora oggi sul suo sepolcro e tomba in alabastro.
PRATICA. Il Signore disse alla Maddalena: « Molto ti è perdonato, perché molto hai amato ». Queste parole divine ispirino anche a noi grande confidenza nella misericordia infinita di Gesù.
PREGHIERA. Deh! Signore, ci venga in aiuto l'intercessione della beata Maria Maddalena per le cui preghiere.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Maria Maddalena, che, liberata dal Signore da sette demòni, divenne sua discepola, seguendolo fino al monte Calvario, e la mattina di Pasqua meritò di vedere per prima il Salvatore risorto dai morti e portare agli altri discepoli l’annuncio della risurrezione.
PROVERBIO. Santa Maddalena l'acqua se la mena.
ICONOGRAFIA
Nell'iconografia Maria Maddalena è raffigurata principalmente come penitente e eremita, o come donna in abito lungo, talvolta con mantello. Nell'arte Maria Maddalena rispecchia la tradizionale, ma inesatta, identificazione di questo personaggio con la suddetta peccatrice. La sua figura ha ispirato artisti di tutti i tempi e numerose sono le opere di pittura nelle quali è rappresentata per lo più con i lunghi capelli sciolti ed una veste rossa, spesso con l'attributo del vasetto di unguento penitente nel deserto.
autore Tiziano anno 1550-1560
autore Corrado Giaquinto anno 1750 circa
Maddalena è anche un soggetto importante negli episodi della vita di Gesù come nella suggestiva scena del lavaggio dei piedi, in quella della crocifissione e nel "Noli me tangere" della Resurrezione. Quest'ultima famosa locuzione latina proviene dal Vangelo di Giovanni (20, 17), Gesù risorto rivolge a Maria Maddalena; la frase prosegue: nondum enim ascendi ad Patrem meum «infatti non sono ancora salito al Padre mio», ed è interpretata come esortazione di Gesù alla Maddalena a non indagare, toccandolo, se egli dopo la risurrezione avesse ancora un corpo reale giacché, non essendo ancora risalito al Padre, il suo corpo non poteva non essere reale. La scena accennata da Giovanni è stata frequente soggetto di rappresentazione artistica: il «Noli me tangere» di Tiziano.
autore Ambito veneto anno XVII sec
autore Gaetano Degiacomi anno secolo XIX
autore Aleksandr Andreevič Ivanov anno 1836
Si narra che Maria di Magdala dopo la morte del maestro si fosse ritirata in una grotta in Provenza trascorrendovi trent'anni fino alla fine dei suoi giorni. Molte anche le opere dedicate alla sua assunzione in cielo come la tela di José Antolínez, pittore spagnolo del XVII sec.
autore José Antolínez anno 1670-75
Le sue ossa sarebbero poi state portate a Costantinopoli dall'Imperatore Leone VI nel secolo IX. Questa Santa è molto venerata anche dalla Chieda Ortodossa che spesso usa intitolare al suo culto le proprie chiese.
Attributi iconografici di Maria Maddalena: Il Vaso contenente gli unguenti, il Teschio simbolo di penitenza, il crocifisso, il Cilicio o la Sferza, il Libro, la Stuoia, lo Specchio rotto, i Capelli Lunghi, le Gioie disprezzate (collana di perle rotta), le Radici amare, la Grotta, gli Angeli
autore Carlo Dolci anno XVII sec
autore Matteo Loves anno 1630 ca.
✝ Pensiero del 22 luglio 2024
†
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, BEATO è coLui, che pur non avendo, vissuto ha CREDUTO!
Aiutaci, a diventare, CRISTIANI CREDIBILI, come lo sei stato TU. Grazie di cuore.
Barbara
Versetto del Giorno
E chi sono io e chi è il mio popolo, per essere in grado d'offrirti tutto questo spontaneamente? Ora tutto proviene da te; noi, dopo averlo ricevuto dalla tua mano, te l'abbiamo ridato.
I Cronache 29:14
Lunedì – 16.a Tempo Ordinario – S. Maria Maddalena Festa
Meditazione del Vangelo – Gv 20,1-2.11-18
Il Signore è risolto!
Maria di Màgdala è stata descritta come la donna desiderante, eros purificato verso il Cristo sperimentato come sposo. Il riconoscimento del Risorto conduce Maria a convenire il proprio desiderio. Il contatto con “colui che è”, da lei ricercato con “folle” passione, la conduce verso il riconoscimento. Un riconoscimento reciproco (Maria-Maestro) che porta a compimento e a pienezza il suo desiderio. Il cammino percorso da Maria di Màgdala aiuta a rileggere il medesimo desiderio che abita il cuore di ciascuno. L’eros, difatti, è vissuto, per lo più, come ricerca di appagamento egoistico di sé e riduzione dell’altro a oggetto del proprio piacere, della propria felicità. il cammino di Maria, al contrario, ci conduce a riscoprire il desiderio umano intriso della comunione gloriosa che il Risorto ristabilisce e dona. Cristo Risorto ci invita a collocare il desiderio (éros) nell’orizzonte del dono e della comunione (agàpe). La collocazione dell’eros nell’agape offre al cristiano un occhio nuovo per riconsiderare e vivere i propri desideri. È proprio la comunione con il Risorto a nutrire tutto il nostro desiderare. La perfetta reciprocità del riconoscimento tra noi e lui è la condizione del compimento del desiderio. Senza una reciproca agape ogni appagamento è destinato a racchiudersi in vuoto narcisismo o ad aprirsi alla prevaricazione. Ogni desiderio è condannato alla mortificazione di sé e dell’altro. L’agape del Risorto, al contrario, appaga il desiderio di vita e di felicità. È possibile allora, rintracciare l’agape in ogni genere di relazione inscritta nella creaturalità degli affetti; dell’uomo e della donna, del padre e della madre, del tiglio e della figlia, del fratello e della sorella, dell’amico e del nemico. Anche le nostre relazioni con il cosmo, con i beni della terra, trattengono l’energia del Risorto. Il cristiano è chiamato ad annunciare questo nucleo agapico, riconsegnando al Risorto ogni legame d’amore, per impedire che le relazioni umane piombino nella degenerazione vuota di un eros ottuso e mistificante.
Marcello Brunin
(Dall’alba al tramonto)
Accanto
alla Vergine Madre, Maria Maddalena fu tra le donne che collaborarono
all'apostolato di Gesù (Lc 8, 2-3) e lo seguirono fino alla croce
(Gv 19, 25) e al sepolcro (Mt 27, 61). Secondo la testimonianza dei
vangeli, ebbe il privilegio della prima apparizione di Gesù risorto
e dallo stesso Signore ricevette l'incarico dell'annunzio pasquale
ai fratelli (Mt 28, 9-10); Gv 20, 11-18).
Il cardinale Carlo Maria
Martini al riguardo commentava: «Avremmo potuto immaginare altri
modi di presentarsi. Gesù sceglie il modo più personale e il più
immediato: l'appellazione per nome. Di per sé non dice niente
perché Maria può pronunciarlo chiunque e non spiega la
risurrezione e nemmeno il fatto che è il Signore a chiamarla. Tutti
però comprendiamo che quell'appellazione, in quel momento, in quella
situazione, con quella voce, con quel tono, è il modo più personale
di rivelazione e che non riguarda solo Gesù, ma Gesù nel suo
rapporto con lei. Egli si rivela come il suo Signore, colui che lei
cerca».
La prima lettura e il brano evangelico mettono in
evidenza la dimensione della ricerca che accomuna il girovagare in
città dell'amata del Cantico dei Cantici, che chiede a chi
l'incontra se abbia visto «l'amore dell'anima mia», e il
domandare della Maddalena a quello che lei crede essere il custode
del giardino se sappia dove sia stato posto Gesù, «il mio Signore».
L'esperienza della ricerca dell'amato, particolarmente sottolineata
dai mistici ma caratterizzante ogni itinerario spirituale, talora si
incontra con la frustrazione: ciò che si cerca non si trova, ma
l'assenza anziché spegnere il desiderio lo rende più intenso e
struggente, come le lacrime di Maria e il suo sostare davanti alla
tomba vuota fanno percepire. Spesso non trovare più ciò che un
tempo si trovava in un certo modo è preludio a un salto nel cammino
spirituale, che apre a una relazione più profonda col
Signore.
L'itinerario di Maria è paradigmatico. Recatasi al
sepolcro pensando di trovare il corpo morto di Gesù per abbracciarlo
inerme e gelido per l'ultima volta, non lo vede, anche se presente;
non lo riconosce, perché non è morto, come pensa, ma è vivo e sta
parlando con lei. Lo riconosce progressivamente: prima come
«maestro», sentendosi chiamare per nome, poi come «Signore», cioè
pienamente come Dio, quando, costretta nuovamente da Gesù a vivere
l'assenza, non potendolo trattenere, ne ritroverà la presenza
annunciandolo agli apostoli.
Lunedì
22 Luglio
S.
Maria Maddalena (f); S. Gualtiero; B. Agostino da Biella
16.a
del Tempo Ordinario
Ct
3,1 – 4a opp. 2Cor 5,14-17; Sal 62; Gv 20,1-2.11-18
Ha
sete di te, Signore, l’anima mia
(Dalla Sequenza pasquale)
Raccontaci,
Maria: «Cosa hai visto sulla via?
La
tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto».
SALMO
RESPONSORIALE (Samo 62)
Rit:
Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
O
Dio, tu sei il mio Dio,
dall'aurora io ti cerco,
ha sete di te
l'anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata,
senz'acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando
la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più
della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti
benedirò per tutta la vita:
«Nel tuo nome alzerò le mie
mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti
loderà la mia bocca.
Quando penso a te che sei stato il mio
aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe
l'anima mia:
«La tua destra mi sostiene».
(Dalla Sequenza pasquale)
Raccontaci,
Maria: «Cosa hai visto sulla via?
La
tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto».
21 luglio, 2024
✝ Pensiero del 21 luglio 2024
†
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, beata è la Giustizia, perché è stata applicata, da UOMINI e DONNE CREDIBILI, come TE.
Barbara
Versetto del Giorno
Il poco del giusto è cosa migliore dell'abbondanza degli empi; perché le braccia degli empi saranno spezzate, ma il Signore è il sostegno dei giusti.
Salmo 37:16-17
20 luglio, 2024
Memoria muore L'unico Pontefice, di santa Maria Goretti e di Santa Gemma Galgani.
Memoria
Papa Leone XIII (in latino: Leo PP. XIII, nato Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci; Carpineto Romano, 2 marzo 1810 – Roma, 20 luglio 1903) è stato il 256º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 20 febbraio 1878 fino alla morte.
L'unico Pontefice, di santa Maria Goretti e di Santa Gemma Galgani.
✝ Pensiero del 20 luglio 2024
†
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, TU, sei come l'ORO, per me, sei prezioso, come ai gli occhi di Dio.
Barbara
Versetto del Giorno
La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: «Non ti lascerò e non ti abbandonerò».
Ebrei 13:5
Memoria
Papa
Leone XIII (in latino: Leo PP. XIII, nato Vincenzo Gioacchino
Raffaele Luigi Pecci; Carpineto Romano, 2 marzo 1810 – Roma, 20
luglio 1903) è stato il 256º vescovo di Roma e papa della Chiesa
cattolica dal 20 febbraio 1878 fino alla morte.
L'unico
Pontefice, di santa Maria Goretti e di Santa Gemma Galgani.
19 luglio, 2024
Memoria Nel 1803, in questo giorno, nasce Giuditta Caterina Cittadini, sorella della beata Caterina Orsola Cittadini
Memoria
Nel 1803, in questo giorno, nasce Giuditta Caterina Cittadini, sorella della beata Caterina Orsola Cittadini
✝ Pensiero del 19 luglio 2024
†
SUB TUTELA DEI
S. T. D. E DELLA B. V. M.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro Rosario Angelo, nei tuoi occhi, io, vedo immensità celeste.
Oggi, è una giornata molto triste, per la Sicilia e per tutta l'Italia intera.
Dai un abbraccio a Paolo Borsellino ed alla sua scorta, anche da parte mia.
Barbara
Versetto del Giorno
Guardate gli uccelli del cielo: «Non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure, il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?».
Matteo 6:26
Memoria
Nel 1803, in questo giorno, nasce Giuditta Caterina Cittadini, sorella della beata Caterina Orsola Cittadini
Memoria
Nel 1992, in questo giorno, muore il Giudice Paolo Emanuele Borsellino e la sua Scorta.