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15 giugno, 2024

✝ Pensiero del 15 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, Tu, sei la luce, dei miei occhi insieme a Cristo ed alla Beata Vergine Maria.

Barbara

Versetto del Giorno

Tua, Signore, è la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore e la maestà, perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo. Signore, tuo è il regno; tu t'innalzi sovrano su ogni cosa.

I Cronache 29:11

Memoria

15 GIUGNO 1864: NASCE LA CROCE ROSSA ITALIANA La crocerossaitaliana fu fondata con il nome di "Comitato dell'Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra" a Milano. Con lo scoppio della terza guerra d'indipendenza i primi volontari partirono alla volta di Custoza. Da allora la C.R.I. è sempre presente nei conflitti che vedono impegnata l'Italia. Dopo la Seconda guerra mondiale la C.R.I. ha operato sul territorio nazionale nelle emergenze e nell'assistenza ai bisognosi.


14 giugno, 2024

Aushwitz – Apertura per la prima volta dei cancelli del campo di Concentramento era il 14 giugno 1940

 Aushwitz – Apertura per la prima volta dei cancelli del campo di Concentramento era il 14 giugno 1940


“Nel 1944, quando fummo deportati a Birkenau, ero una ragazza di quattordici anni, stupita dall'orrore e dalla cattiveria. Sprofondata nella solitudine, nel freddo e nella fame. Non capivo neanche dove mi avessero portato: nessuno allora sapeva di Auschwitz.”

LILIANA SEGRE

Solo quando a tutti gli esseri sarà riconosciuta la dignità, ci sarà memoria.”

RINALDO SIDOLI

"...eri ad Auschwitz, sapevi delle camere a gas come non lo so ma noi, sapevamo d'aver visto quella grande fiamma nera che abbiamo vissuto la mia bandiera fumo "profumato" che non puoi dimenticare...."

JANNY BRANDES BRILLESLIJPER



✝ Pensiero del 14 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, sei stato creato, con Amore, e TU, hai donato, un Amore senza misura.

Barbara


Versetto del Giorno

Pertanto, chi si vanta, si vanti nel Signore; perché non colui che si raccomanda da sé viene approvato, ma colui che il Signore raccomanda.

II Corinzi 10:17-18


Memoria

Aushwitz – Apertura per la prima volta dei cancelli del campo di Concentramento era il 14 giugno 1940


13 giugno, 2024

I FRATELLINI RAMPI NEL CUORE PER SEMPRE ❤️😭😢❤️

 Alfredino e Riccardino Rampi


I FRATELLINI RAMPI NEL CUORE PER SEMPRE ❤️😭😢❤️

Buona notte a tutti da Canzano Barbara



✝ Pensiero del 13 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, dai un abbraccio ad ALFREDINO RAMPI, da parte mia.

Barbara

Versetto del Giorno

Innalzati, Dio, sopra i cieli, su tutta la terra la tua gloria.

Salmo 108:6


Memoria

Memoria della morte di ALFREDINO RAMPI

13 giugno 1981- 13 giugno 2024


Il mio pensiero, va alla MEMORIA di don Antonio Maffucci, sempre nei nostri cuori e nelle nostre preghiere.

La chiesa, fa memoria oggi, Sant'Antonio da Padova.

Auguri di cuore, a chi, porta questo nome.

Il mio pensiero va alla MEMORIA di don Antonio Maffucci, sempre nei nostri cuori e nelle nostre preghiere.

Dio, lo abbia, in Goria.....gli vogliamo tanto bene e grazie di tutto

Canzano Barbara



 

Memoria Memoria della morte di ALFREDINO RAMPI 13 giugno 1981- 13 giugno 2024

 Memoria


Memoria della morte di ALFREDINO RAMPI
13 giugno 1981- 13 giugno 2024

Sant' Antonio di Padova

 Sant' Antonio di Padova


Nome: Sant' Antonio di Padova
Titolo: Sacerdote e dottore della Chiesa
Nome di battesimo: Fernando Martins de Bulhões
Nascita: 15 agosto 1195, Lisbona, Portogallo
Morte: 13 giugno 1231, Arcella, Padova
Ricorrenza: 13 giugno
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
30 maggio 1232, Spoleto, papa Gregorio IX
Sito ufficiale:www.santantonio.org


Sant'Antonio nacque a Lisbona nel 1195 da genitori favoriti da Dio di ricchezze spirituali e di un certo benessere. Dopo la prima educazione ricevuta nella casa paterna da uno zio canonico, continuò la sua istruzione nella scuola vescovile annessa alla Curia. Con l'età cresceva pure nell'umiltà, unita al disprezzo per le glorie mondane; virtù che, unitamente alla fama di taumaturgo, lo distingueranno sempre.

Sentendosi portato alla solitudine, il Santo pensò presto di ritirarsi in un convento e scelse i Canonici Regolari di S. Agostino. Qui si diede con tale fervore alla mortificazione della carne, alla ritiratezza e ad un silenzio operoso, da divenire uno specchio per i suoi confratelli. 

Ma le sue brame non erano ancora pienamente appagate: il Santo desiderava di ricevere il martirio, se cosi fosse piaciuto al Signore; e a questo scopo, abbandonato il convento di S. Croce, si ritirò tra i Frati Minori ai quali erano permesse le Missioni.

Ma chi può scrutare i disegni altissimi dell'Onnipotente? Antonio, appena giunto in terra di Missione, è assalito da una malattia tale che lo costringe alla più assoluta inazione, e lo inchioda inesorabilmente in un letto, tanto che è costretto al ritorno. Si imbarca allora per ritornare in Portogallo, ma la nave, sbattuta da violenta tempesta, dopo una fortunosa navigazione, viene a sfasciarsi contro il litorale della Sicilia.

Soccorso da alcuni pescatori, viene trasportato a braccia al più vicino convento. Antonio adora la volontà di Dio, ed appena è in grado di camminare si reca ad Assisi. Qui ebbe la grazia di vedere il suo caro padre S. Francesco, e di assistere al capitolo delle stuoie. Ma in questa circostanza il nostro Santo non parlò, nè fu notato. Dopo l'umiliazione però la Provvidenza, in modo inaspettato, gli apriva la via della predicazione. 

Sant'Antonio di Padova e San Francesco
autore Simone Martini anno 1322-1326 titolo San Francesco d'Assisi e sant'Antonio di Padova


Fu una rivelazione: in poco tempo divenne celebre e dovette passare a Montpellier, a Tolosa, a Bologna, a Rimini e infine a Padova. Nella quaresima che tenne in quest'ultima città, i frutti della grazia divina furono copiosissimi: riconciliò nemici, ridusse i dissoluti a vita migliore, persuase gli usurai alla restituzione. La sua parola era come un dardo che trapassava i cuori e li infiammava d'amore alla virtù. 

Il Signore confermava la santità del Santo con numerosissimi miracoli.

Sant'Antonio giunge a Padova, dove riporta la pace tra i cittadini con la forza e la soavità della sua predicazione
titolo Sant'Antonio giunge a Padova, dove riporta la pace tra i cittadini con la forza e la soavità della sua predicazione
autore Giovanni Antonio Requesta anno XVI sec

Conoscendo per rivelazione che suo padre era accusato ingiustamente della morte di un nobile, pregò Dio e si trovò miracolosamente a Lisbona accanto al padre. Qui richiamò a vita l'ucciso che indicò l'omicida: suo padre fu salvo. 

Sentendosi vicino al termine della vita ottenne il permesso di ritirarsi nel romitorio di Camposampiero nel luogo che il signore del luogo, il conte Tiso, aveva affidato ai francescani, nei pressi del suo castello; qui passò i suoi ultimi giorni nella contemplazione e nell'esercizio sempre più puro dell'amor di Dio.

Si narra che Antonio camminando nel bosco, notò un maestoso noce e gli venne l’idea di farsi costruire tra i rami dell’albero una specie di celletta. Tiso gliela allestì. Il Santo passò così in quel rifugio le sue giornate di contemplazione, rientrando nell’eremo solo la notte.

Una sera, il conte si recò nella stanzetta dell’amico, quando, dall’uscio socchiuso, vide sprigionarsi un intenso splendore. Temendo un incendio, spinse la porta e restò immobile davanti alla scena prodigiosa: Antonio stringeva fra le braccia Gesù Bambino

Quando si riscosse dall’estasi e vide il viso commosso, il Santo lo pregò di non parlare con nessuno dell’apparizione celeste. Solo dopo la morte del Santo il conte avrebbe raccontato quello che aveva visto.

Così poco dopo Frate Antonio si ammalò gravemente ed espresse il desiderio di essere portato a Padova per morire nel suo convento di S. Maria. Venne tosto disteso su di un carro, tirato da due buoi. Ma quando il carro giunse alle porte di Padova, si fece una breve sosta nel convento dell'Arcella. Qui l'ammalato peggiorò e domandò il S. Viatico e l'Estrema Unzione. Poi cominciò a cantare l'inno alla Madonna: "O gloriosa Signora, innalzata sopra le stelle...".  Intorno a lui i frati pregavano e piangevano.

Sant'Antonio morente
titolo Sant'Antonio morente
autore Antonio Bottafogo anno 1775

Ad un certo momento i suoi occhi velati, si aprirono, e si fissarono estatici e lucenti in alto come se vedessero qualche cosa di divino. Il frate che lo sorreggeva gli chiese:  "Che cosa guardi?". Con voce che manifestava tutta la sua gioia, rispose: "Vedo il mio Signore!".  Poco dopo Frate Antonio era in cielo: 13 giugno 1231 all'età di 36 anni. 

Dopo la sua morte i fanciulli di Padova e dei dintorni andavano gridando: « È morto il Santo, è morto il Santo ». Ed era veramente morto un santo ed un grande santo, che lasciò tracce indelebili di ogni virtù.

PRATICA. Mentre ammiriamo il Santo, cerchiamo di imitarlo nella corrispondenza alla divina grazia e nel disprezzo delle cose terrene e nell'amore delle celesti.

PREGHIERA. L'annuale solennità del tuo beato confessore Antonio allieti, o Dio, la tua Chiesa, affinchè munita sempre di aiuti spirituali, meriti di godere le gioie eterne.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Pàdova sant'Antonio Portoghése, Sacerdote dell'Ordine dei Minori, Confessore e Dottore della Chiesa, illustre per la vita, pei miracoli e per la predicazione, il quale, non essendo ancora trascorso un anno dalla sua morte, dal Papa Gregorio nono fu ascritto nel numero dei Santi.

PROVERBIO. Sant’Antonio dalla barba bianca, fammi trovar quel che mi manca

Il Miracolo della Mula

Durante un dibattito tra Sant’Antonio da Padova e un eretico sulla presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia, l’eretico propose una sfida: avrebbe rinchiuso la sua mula senza cibo per alcuni giorni e poi, in piazza, avrebbe messo davanti a lei della biada. Se Sant’Antonio, presentando l'ostia consacrata, fosse riuscito a far inginocchiare l’animale davanti alla particola ignorando il cibo, l’eretico si sarebbe convertito alla fede cristiana.

Il giorno stabilito, la piazza era gremita di spettatori. L’eretico portò la mula affamata davanti alla biada, mentre Sant’Antonio sollevò l’ostia e pronunciò queste parole: «In virtù e in nome del Creatore, che io, per quanto ne sia indegno, tengo veramente tra le mani, ti dico, o animale, e ti ordino di avvicinarti prontamente con umiltà e di prestargli la dovuta venerazione».

Miracolo della Mula
titolo Miracolo della Mula
autore De Meo anno 1987

Miracolosamente, la mula ignorò la biada, abbassò la testa fino ai garretti e si inginocchiò davanti all’ostia. Sbalordito, l’eretico mantenne la sua promessa e si convertì, riconoscendo la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. Questo miracolo rafforzò la fede dei presenti e divenne un simbolo della potenza divina nel confermare le verità di fede.

IL PANE DEI POVERI

Tommasino è un bimbo di 20 mesi: la madre lo lascia in casa da solo a giocare e lo ritrova poco dopo senza vita, affogato in un mastello d’acqua bollente.

Disperata invoca l’aiuto del Santo, e nella sua preghiera fa un voto: se otterrà la grazia donerà ai poveri tanto pane quanto è il peso del bambino. Il figlio torna miracolosamente in vita e nasce così la tradizione del «pondus pueri» una preghiera con la quale i genitori in cambio di protezione per i propri figli promettevano a sant’Antonio tanto pane quanto fosse il loro peso.

Questo miracolo è all’origine dell’Opera del Pane dei Poveri e poi della Caritas Antoniana, le organizzazioni antoniane che si occupano di portare cibo, generi di prima necessità e assistenza ai poveri di tutto il mondo.

Sant'Antonio resuscita un bambino caduto nella pentola dell'acqua bollente
titolo Sant'Antonio resuscita un bambino caduto nella pentola dell'acqua bollente
autore Gerolamo Tessari anno 1524 luogo Scuola del Santo

IL BREVE DI SANT'ANTONIO

Il Breve di Sant‘Antonio di Padova, secondo la testimonianza di Giovanni Rigaude (sec. XIII), avrebbe avuto origine dal seguente prodigio:

“In Portogallo viveva una povera donna spessissimo molestata dal demonio; il marito un giorno, preso dall’ira glielo rinfacciò ingiuriandola, e la donna uscì di casa per andare ad affogarsi in un fiume. Era il giorno della festa del Beato Antonio, il 13 Giugno, e passando davanti alla Chiesa, vi entrò per farvi una preghiera al Santo. Mentre pregava, affranta per la lotta che dentro di sè combatteva, s'addormentò ed in sogno vide il Beato Antonio che le disse: “Alzati o donna e prendi questa polizza con la quale sarai libera dalle molestie del demonio". Si svegliò e con grande meraviglia si trovò tra le mani una pergamena con la scritta: “Ecce Crucem Domini; fugite partes adversae! Vicit Leo de Tribu Juda, radix David, Alleluja!" - “Ecco la Croce del Signore! Fuggite potenze nemiche: vince il Leone di Giuda, Gesù Cristo, stirpe di Davide. Alleluja!" A quella vista la donna sentì riempirsi l'animo di Speranza per la propria liberazione, strinse al cuore il biglietto prodigioso e, finchè lo portò, il demonio non le portò più nessuna molestia.

I Francescani si diedero premura di diffondere questa divozione esortando i Fedeli a portare indosso il Breve, e molti prodigi si raccontano operati per ragione di questo. Eccone un altro, fra i tanti. Una nave della Marina Francese, l'Africaine, nell'inverno 1708 nel Mare del Nord fu sorpresa dalla tempesta, e la violenza dell'uragano era tale che il naufragio pareva certo. Perduta ogni umana speranza di salvezza, il cappellano in nome di tutto l'equipaggio fece ricorso al Taumaturgo di Padova: prese un pezzetto di carta, vi scrisse le Parole del Breve e le gettò in mare gridando con fiducia: "O grande Sant‘Antonio esaudite le nostre Preghiere!".

Il vento si calmò, il cielo si rasserenò e la nave giunse felicemente in porto, e i naviganti si recarono subito alla prima Chiesa a ringraziare il Santo.

Breve di Sant'Antonio


Il "Breve di Sant‘Antonio" è la formula di preghiera che il Santo usava per benedire i fedeli ed allontanare da essi, in virtù del Segno della Croce, ogni sorta di mali e tentazioni. I Frati Minori lo propagarono nel Mondo. E‘ sempre stato in grande venerazione presso i Fedeli che lo portano indosso e lo collocano nelle loro case per ottenere la protezione del Santo nei pericoli spirituali e temporali.

SUPPLICA A SANT'ANTONIO


(da recitare ogni martedì ed ogni 13 del mese)


San Antonio da Padova


Glorioso sant'Antonio, scrigno delle Sacre Scritture, tu che con lo sguardo sempre fisso nel mistero del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo hai conformato la vita a lode della Trinità perfetta e della semplice unità, ascolta la mia supplica, esaudisci i miei desideri. Mi rivolgo a te, certo di trovare ascolto e comprensione; mi rivolgo a te che immergendo il cuore nella Sacra Scrittura l'hai studiata, assimilata, vissuta e fatta tuo respiro, tuo sospiro, tua parola: fa che anch'io possa col tuo aiuto capirne l'importanza, percepirne l'assolutezza, assaporarne la bellezza, gustarne la profondità. Fa' che possa gustare il Vangelo di quel Gesù che tu hai tanto amato; fa che possa vivere nella mia vita di quel mistero che tu hai tanto celebrato; fa' che possa annunciare a tutti la lieta novella che tu hai proclamato alle persone e agli animali. Rendi forti i miei passi, coraggiose le strade, decise le scelte, prudenti le prove.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

O Antonio, Santo di tutto il mondo, a te mi raccomando, a te mi affido, a te rivolgo il mio sguardo e in te ripongo ogni fiducia. Non lasciare che le preoccupazioni della vita tolgano tempo alla lode di Dio, che le agitazioni del tempo presente offuschino lo sguardo verso di lui, che le ansie e i dolori cancellino la consapevolezza che tutto è grazia, dono, delicatezza del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Dona agli uomini di oggi, sensibilità verso i poveri, attenzione verso i bisognosi, amore verso gli ammalati. Aiuta tutte le famiglie del mondo ad essere chiese domestiche: aperte per chi bussa, ospitali per chi cerca, caritatevoli per chiunque chiede. Proteggi i giovani dalle insidie del male, orientali alla ricerca del bene; illuminali nelle scelte della loro vita e fa' che sentano l'urgente bisogno di quel Dio da te tanto cercato, incontrato e amato; inoltre esaudiscili nei loro desideri: il lavoro, la serena amicizia, la realizzazione personale.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

O sant'Antonio, Santo dei miracoli, ti chiedo con cuore sincero di accogliere la supplica che elevo al tuo celeste sguardo: che comprenda pienamente il miracolo della vita, la promuova, la rispetti e la faccia progredire in tutte le sue dimensioni e forme; che sappia donare con cuore generoso e disponibile ed essere felice con chi è nella gioia e partecipe del pianto di chi soffre.
Concedi sempre, o glorioso Santo, la tua benigna protezione a chi viaggia, la tua potente assistenza a chi smarrisce qualcosa, la tua efficace benedizione a chi intraprende un'opera.
Che quel bambino Gesù, teneramente in dialogo con te, possa, tramite la tua intercessione, volgere anche su di noi il suo penetrante sguardo, allungare la sua forte mano per proteggerci e benedirci. Amen.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

ICONOGRAFIA


Nell’iconografia sant’Antonio di Padova è quasi sempre rappresentato come un frate giovane col saio francescano che tiene in braccio Gesù bambino e un giglio in mano. Sono davvero tantissime le opere dedicate al santo di Lisbona e difficile menzionarle tutte o dare rilievo a una piuttosto che ad un'altra. Sicuramente una tela degna di grande ammirazione è quella dell'eccellente artista Bartolomé Esteban Murillo.

Sant'Antonio
titolo Sant'Antonio
autore Bartolomé Esteban Murillo anno 1665


Bellissima anche la famosa tela del Guercino intitolata "Sant'Antonio con Gesù Bambino", Gesù Bambino che ricorda la visione che Antonio ebbe a Camposampiero, esprime, inoltre, il suo attaccamento all'umanità del Cristo e la sua intimità con Dio.​ Anche in questa opera è presente il giglio simbolo di purezza

Sant'Antonio con Gesù Bambino
titolo Sant'Antonio con Gesù Bambino
autore Guercino anno 1656


Ci sono poi altri simboli che lo accompagnano in altre raffigurazioni, come il pane o il libro. Il pane ricorda la carità del Santo verso i poveri. L’immagine si collega idealmente poi con l'Opera del pane dei poveri, sempre viva e attuale. Come pure si collega alla Caritas sant’Antonio, che porta la solidarietà di sant'Antonio in tutto il mondo. Come in una tela di una anonimo pitture umbro dove distribuisce il pane ai mendicanti.

Sant'Antonio di Padova
titolo Sant'Antonio di Padova
autore Bott. umbra anno sec. XVII


L'immagine più antica e più vicina alla realtà, è però rappresentata dal Santo con il libro in mano, simbolo della sua scienza, della sua dottrina, della sua predicazione e del suo insegnamento sempre ispirato al Libro per eccellenza: la Bibbia. Come nella tela successiva di un anonimo artista romano.

Sant'Antonio da Padova con libro aperto
titolo Sant'Antonio da Padova con libro aperto
autore Ambito romano anno sec. XVIII

12 giugno, 2024

buon compleanno auguri di cuore Rutka Laskier

 Rutka Laskier


12 giugno 1929 12 giugno 2024

buon compleanno auguri di cuore



Buon compleanno, cara Anne!

 Buon compleanno, cara Anne!

Auguri di cuore
12 giugno 1929 - 12 giugno 2024

✝ Pensiero del 12 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, restimi accanto mio Angelo Custode e custodiscimi, ne ho bisogno.

Grazie di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno.

I Pietro 5:6

Memoria

Ricorrenza della nascita di Anne Frank e Rutka Laskier

29 giugno 1929 – 12 giugno 2024



11 giugno, 2024

✝ Pensiero del 11 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, tutto passa, nella vita, ma TU non andare mai via dalla mia vita.

Barbara

Versetto del Giorno

In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio.

II Corinzi 7:1




10 giugno, 2024

Memoria Inizio dell'agonia di Alfredino Rampi. 10 giugno 1981

 Memoria

Inizio dell'agonia di Alfredino Rampi. 10 giugno 1981



La dichiarazione di guerra

La dichiarazione di guerra



✝ Pensiero del 10 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, hai lo sguardo dolce e penetrante, che fa bene al cuore, ed all'anima.

Dai un bacio al piccolo Alfredino Rampi, anche da parte mia.

Barbara


Versetto del Giorno

Figlio mio, fa attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; non perderli mai di vista, custodiscili nel tuo cuore.

Proverbi 4:20-21


Memoria

Inizio dell'agonia di Alfredino Rampi. 10 giugno 1981


Memoria

Mussoli annunciò entrata in guerra dell'Italia 10 giugno 1940



09 giugno, 2024

✝ Pensiero del 09 giugno 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, custodiscimi e proteggimi insieme al Signore, alla Beata Vergine Maria, ed ai tuoi cari genitori.

Barbara


Versetto del Giorno

Or dunque - parola del Signore -ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti.

Gioele 2:12



08 giugno, 2024

Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria

 Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria


Nome: Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria
Titolo: Ammirabile Cuore della Madre di Dio
Ricorrenza: 8 giugno
Tipologia: Commemorazione
Patrona di:
Erula


Questa festa fu istituita nel 1945 a perenne ricordo della consacrazione della Chiesa e del genere umano al Cuore Immacolato di Maria fatta da Pio XII nel 1942, allorchè quasi tutte le nazioni erano provate da atrocissima guerra.

La devozione al Cuore ammirabile della Madre di Dio è antichissima nella Chiesa. In S. Luca si hanno i primi accenni ai segreti tesori di quell'amabilissimo Cuore. Anche i Ss. Padri ed i Dottori celebrano spesso le lodi del Cuore ammirabile della Madre di Dio. Nel Medioevo questa soave devozione fu rivelata a Santa Matilde ed a S. Gertrude e da esse coltivata con trasporto e diffusa mediante i loro scritti. Anche S. Bernardino da Siena ne fu entusiasta. Ma il vero padre, l'apostolo ed il dottore di questa devozione è S. Giovanni Battista Eudes (1601-1680). Egli fu il primo che « non senza una divina ispirazione » (come si espresse S. Pio X nel decreto di beatificazione) pensò di tributare il culto liturgico al Cuore purissimo di Maria, componendo egli stesso la Messa e l'Ufficio. E questa devozione lasciò in eredità alle sue due famiglie religiose: la Congregazione di N. S. della Carità e quella di Gesù e Maria. Su questa devozione scrisse pure il prezioso trattato: Il Cuore ammirabile della SS. Madre di Dio.

La devozione poi andò crescendo insieme a quella del Sacro Cuore di Gesù, e dal secolo XVII in poi, molte famiglie religiose si dedicarono in modo speciale ad onorare questo Cuore amabilissimo. Nel secolo scorso, la devozione alla « medaglia miracolosa », che porta sul retro i due cuori di Gesù e di Maria, fu una potente spinta verso il carattere di « riparazione » che questa devozione doveva prendere specialmente dopo le rivelazioni di Fatima. Difatti la Vergine SS., apparendo ai tre fortunati pastorelli, disse: Per la salvezza dei peccatori Iddio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato, e se sarà fatto quanto io vi dirò, molte anime si salveranno. E chiedeva preghiere: Rosario quotidiano, Comunione riparatrice nei primi Sabati del mese, penitenze: quelle imposte dal proprio dovere compiuto diligentemente e fedelmente, l'accettazione delle croci che il Signore ci manda, penitenze anche volontarie, come la rinuncia a qualche comodità, e la mortificazione in qualche piacere anche lecito... Ella stessa insegnò questa preghiera: « O Signore, è per vostro amore, per la conversione dei peccatori ed in riparazione delle ingiurie commesse contro l'Immacolato Cuore di Maria... » e la consacrazione di se stessi e di tutto il mondo al suo Cuore Immacolato.

PRATICA. Consacriamoci al Cuore Immacolato di Maria ed oggi facciamo una mortificazione volontaria per la conversione dei peccatori.

PREGHIERA. O Dio onnipotente ed eterno che preparasti nel Cuore della Beata Vergine Maria una degna dimora dello Spirito Santo, concedi propizio a noi che celebriamo devotamente la festa del suo Cuore Immacolato di vivere secondo il tuo cuore.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria del Cuore Immacolato della beata Vergine Maria: serbando nel proprio cuore la memoria dei misteri di salvezza compiuti nel suo Figlio, ne ha atteso con fiducia il compimento in Cristo.

CONSACRAZIONE AL
CUORE IMMACOLATO DI MARIA


O Maria, Vergine potente e Madre di misericordia, Regina del cielo e rifugio dei peccatori, noi ci consacriamo al vostro Cuore Immacolato. Vi consacriamo il nostro essere e tutta la nostra vita, tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che amiamo, tutto ciò che siamo. Vostri siano i nostri corpi, i nostri cuori, le anime nostre, le nostre abitazioni, le nostre famiglie, la nostra Patria. Vogliamo che tutto ciò che è in noi e attorno a noi Vi appartenga e sia partecipe delle vostre materne benedizioni. E affinché questa consacrazione sia veramente efficace e duratura, rinnoviamo oggi, ai piedi vostri, o Maria, le promesse del Battesimo e della prima Comunione.

Ci obblighiamo di professare con coraggio e sempre, le verità della fede, di vivere da veri cattolici, sottomessi interamente a tutte le norme del Papa e dei Vescovi uniti a Lui. Ci obblighiamo di osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa e in modo particolare la santificazione delle feste. Ci obblighiamo di fare entrare nella nostra vita, per quanto ci sarà possibile, le pratiche consolatrici della religione cristiana e soprattutto la santa Comunione. Vi promettiamo, finalmente, o gloriosa Madre di Dio e tenera Madre degli uomini, di impiegare tutto il nostro cuore nel servizio del vostro culto benedetto, per sollecitare ed assicurare, mediante il dominio del vostro Cuore Immacolato, il dominio del Cuore adorabile del Figlio vostro nelle anime nostre ed in tutte le anime, nella nostra cara nazione e in tutto l'universo; così sia in terra come in cielo. Così sia.

ICONOGRAFIA


Nell'iconografia il Cuore di Maria è rappresentato solitamente circondato da una corona di fiori, simbolo di purezza, e trapassato da una spada, in riferimento all'indicibile dolore che Maria provò per la morte del Figlio. Questo quanto le fu profetizzato da Simeone alla Presentazione al Tempio: « E anche a te una spada trafiggerà l'anima. ».



Ma quando la Vergine apparve a Fatima la corona non era di fiori ma di spine: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”

✝ Pensiero del 08 giugno 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, sei stato un UOMO CREDIBILE, verso lo Stato, ed un UOMO CREDIBILE, nell'AMORE, verso Dio e verso tutti noi. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Matteo 4:17


07 giugno, 2024

Sacro Cuore di Gesù

 Sacro Cuore di Gesù

autore: Pompeo Batoni anno: 1767 titolo: Sacro Cuore di Gesù


Nome: Sacro Cuore di Gesù
Titolo: L'adorazione del cuore di Cristo
Ricorrenza: 7 giugno
Tipologia: Solennità


Nella città di Paray-le-Monial, in un monastero della Visitazione, verso l'anno 1670, trovandosi in un giorno dell'ottava del Corpus Domini, Santa Margherita Maria Alacoque, prostrata innanzi al Santissimo Sacramento esposto alla pubblica adorazione, le apparve Gesù, e le diede a vedere il suo SS. Cuore.

Era questo tutto investito da fiamme, circondato da una corona di spine, squarciato da una ferita, e con una croce piantatavi sopra. « Vedi, disse Gesù alla sua adoratrice, vedi questo Cuore che si strugge d'amore per gli uomini, ciò nonostante non riceve che ingratitudine e oltraggi. Questo Cuore è sempre disposto a versare grazie e benedizioni sopra di tutti; ma gli oltraggi continui che mi fanno, ne impediscono la diffusione.

Sacro Cuore di Gesù e Santa Margherita Maria Alacoque


Pensa tu adunque a riparare un sì lagrimevole disordine, e fa che il venerdì successivo all'ottava consacrata all'onore del mio Divin Corpo, sia specialmente consacrato all'onore del mio Divin Cuore, riparando con onorevole ammenda e devota comunione le offese che ricevo nella divina Eucaristia. Io spargerò abbondanti benedizioni su quanti mi presteranno questo culto; e a te affido l'incarico di far conoscere ed eseguire il mio volere ». Margherita, si accinse all'adempimento della volontà di Gesù.

La grande devozione di Santa Margherita al Sacro Cuore è testimoniata fedelmente nelle sue lettere tramandate negli anni: “«Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e a consumarsi per testimoniare loro il suo Amore”

Il Pontefice Clemente X approvò solennemente la devozione al Sacro Cuore e l'arricchì di molte indulgenze. Pio IX ne estese la festa a tutta la Chiesa e Pio XI innalzò la festa a rito doppio di prima classe con ottava.

MASSIMA. Imparate da me che sano mansueto umile di Cuore.

PRATICA. Rinnovate la vostra consacrazione al Sacro Cuore di Gesù.

MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, il quale, mite e umile di cuore, esaltato sulla croce, è divenuto fonte di vita e di amore, a cui tutti i popoli attingeranno.

CONSACRAZIONE AL
SACRO CUORE DI GESÙ


O Gesù dolcissimo, Redentore del genere umano, riguardate a noi umilmente protesi al vostro Altare. Noi siamo vostri, e vostri vogliamo essere; e per poter vivere a Voi più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi spontaneamente si consacra al vostro Santissimo Cuore.

Molti purtroppo non vi conobbero mai; molti disprezzando i vostri comandamenti, Vi ripudiarono. O benignissìmo Gesù, abbiate misericordia e degli uni e degli altri; e tutti quanti attirate al vostro Cuore Santissimo.

O Signore, siate il Re non solo dei fedeli, che non si allontanarono mai da Voi, ma anche di quei figli prodighi che vi abbandonarono; fate che questi quanto prima ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.

Siate il Re di coloro che vivono nell'inganno dell'errore, e sono separati da Voi per discordia; richiamateli al porto della verità e all'unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile e un solo pastore.

Siate il Re di tutti coloro che sono avvolti nelle tenebre dell'idolatria e dell'Islamismo; e non ricusate di trarli tutti al lume e al regno vostro.

Riguardate finalmente con occhio di misericordia i figli di quel popolo che un giorno fu il prediletto; scenda anche sopra di loro, un lavacro di redenzione e di vita, il Sangue già sopra di essi invocato.

Largite, o Signore, incolumità e libertà sicura alla vostra Chiesa, largite a tutti i popoli la tranquillità dell'ordine; fate che da un capo all'altro della terra risuoni questa unica voce: Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a Lui si canti gloria e onore nei secoli. Così sia.


ICONOGRAFIA


Nell’iconografia del Sacro Cuore ci torna certamente a memoria la Passione di Cristo per mezzo dei suoi simboli: la croce, la corona di spine, le fiamme, la luce e la ferita sanguinante.

Sacro Cuore di Gesù con Sant'Ingazio di Loyola e San Luigi Gonzaga
titolo Sacro Cuore di Gesù con Sant'Ingazio di Loyola e San Luigi Gonzaga
autore José de Páez anno circa 1770


La croce: la croce è letteralmente “piantata” dentro al cuore, a significare che tutta la realtà della crocifissione trae il suo significato dal cuore di Gesù. Ci ricorda anche come la croce debba essere sempre ancorata nel nostro cuore in quanto eleva il nostro sguardo verso l’alto unendoci con il divino.

Le fiamme: anch'esse simbolo del sacrificio, come testimoniato nel Vecchio Testamento in cui sono offerti sacrifici a Dio con il fuoco, come il sacrificio di Isacco da parte di Abramo. Il fuoco è anche elemento importante quando Dio comparve nel roveto ardente parlando a Mosè. Le fiamme sono però anche associate all'amore di Gesù per noi: “Sacro Cuore di Gesù, che ardi d’amore per noi, infiamma il nostro cuore d’amore per Te”.

Dagli scritti di Santa Margherita: “Da ogni parte di quella sacra Umanità si sprigionavano fiamme, ma soprattutto dal suo adorabile petto, che somigliava a una fornace ardente. Dopo averlo scoperto, mi mostrò il suo amante e amabilissimo Cuore, sorgente viva di quelle fiamme“

I raggi di luce: Oltre alle fiamme e alla croce il Sacro Cuore è circondato da una luce sgargiante. Nel Nuovo Testamento la luce è spesso associata a Gesù: “«Io sono la luce del mondo”. Gesù non solo è la luce del mondo ma è anche colui che ci illumina, rivelandoci Dio. Nella Conversione di San Paolo l'apostolo fu avvolto da una luce dal cielo.

La corona di spine: solitamente posta sul capo di Gesù in segno di scherno, qui invece circonda completamente il Sacro Cuore a ricordare il dolore che Gesù provò nel giorno della crocifissione. Santa Margherita Alacoque descrive le spine come i peccati degli uomini che trafiggono il cuore di Gesù.

La ferita laterale: Sul lato sinistro del cuore da una ferita sgorgano gocce di sangue. Nel Vangelo di Giovanni è scritto: „Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua” (Gv, 19:33-34). Una volta morto il corpo di Gesù è sottoposto a ulteriore dolore, dolore che in una delle rivelazioni fatte a Santa Margherita Gesù descrive come provenire dalle azioni degli uomini: “non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d'Amore. Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così". Questa ferita da cui sgorga sangue simboleggia i peccati più grandi degli uomini.

Papa Benedetto XVI scrisse "l'Adorazione dell'Amore di Dio, che ha trovato nel simbolo del 'Cuore trafitto' la sua espressione storico - devozionale, rimane imprescindibile per un rapporto vivo con Dio”.

Se da una parte l’immagine del Sacro Cuore e gli scritti della mistica mettono in risalto il dolore e la delusione di Gesù verso gli uomini che peccando lo feriscono, dall'altra ancora una volta Gesù vuole esprimere il suo amore smisurato verso l’umanità. Come scrisse Papa Francesco per celebrare la festa “Gesù ci guarda, ci ama e ci rispetta. È tutto cuore e tutta misericordia. Andiamo con fiducia a Gesù, Lui ci perdona sempre”.