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29 aprile, 2024

✝ Pensiero del 29 aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Beato chi cammina, nell'Amore, del Signore insieme alla Vergine Maria.

Barbara


Versetto del Giorno

Chi cammina nell'integrità va sicuro, chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto.

Proverbi 10:9



28 aprile, 2024

Santa Gianna Beretta Molla

 Santa Gianna Beretta Molla


Nome: Santa Gianna Beretta Molla
Titolo: Medico e Madre di famiglia
Nome di battesimo: Gianna Beretta
Nascita: 4 ottobre 1922, Magenta
Morte: 28 aprile 1962, Monza
Ricorrenza: 28 aprile
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
24 aprile 1994, Roma, papa Giovanni Paolo II
Canonizzazione:
16 maggio 2004, Roma, papa Giovanni Paolo II


Gianna Beretta nacque a Magenta il 4 ottobre 1922 da Alberto Beretta e Maria De Micheli.

Già dalla fanciullezza accolse con piena adesione il dono della fede e l'educazione limpidamente cristiana, che ricevette dagli ottimi genitori e che la portarono a considerare la vita come un dono meraviglioso di Dio.

La Prima Comunione, all'età di cinque anni e mezzo, segnò in Gianna un momento importante, dando inizio ad un'assidua frequenza all'Eucaristia, che divenne sostegno e luce della sua fanciullezza, adolescenza e giovinezza.

In quegli anni non mancarono difficoltà e sofferenze: cambiamento di scuole, salute cagionevole, trasferimenti della famiglia, malattia e morte dei genitori. Tutto questo però non produsse traumi o squilibri in Gianna, data la ricchezza e profondità della sua vita spirituale, anzi ne affinò la sensibilità e ne potenzia la virtù.

Negli anni del liceo e dell'università fu giovane dolce, volitiva, e riservata, e mentre si dedicò con diligenza agli studi, traducendo la sua fede in un impegno generoso di apostolato tra le giovani di Azione Cattolica e di carità verso gli anziani e i bisognosi nelle Conferenze di San Vincenzo. Si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1949 all'Università di Pavia e aprì nel 1950 un ambulatorio medico a Mesero un comune del Magentino. Si specializzò in Pediatria nell'Università di Milano nel 1952.

Mentre compiva la sua opera di medico accresceva il suo impegno generoso nell'Azione Cattolica, prodigandosi per le «giovanissime» e, al tempo stesso, esprimeva con gli sci e l'alpinismo la sua grande gioia di vivere e di godersi l'incanto del creato. Scelta la vocazione al matrimonio, l'abbracciò con tutto l'entusiasmo e s'impegna a donarsi totalmente «per formare una famiglia veramente cristiana».

Si fidanzò con l'ing. Pietro Molla e visse il periodo del fidanzamento, nella gioia e nell'amore. Si sposò il 24 settembre 1955 nella basilica di San Martino in Magenta. Nel novembre 1956 divenne mamma di Pierluigi; nel dicembre 1957, di Mariolina; nel luglio 1959, di Laura.

Nel settembre 1961, verso il termine del secondo mese di gravidanza, fu raggiunta dalla sofferenza e dal mistero del dolore; insorge un fibroma all'utero. Prima del necessario intervento operatorio, pur sapendo il rischio che avrebbe comportato il continuare la gravidanza, supplica il chirurgo di salvare la vita che porta in grembo e si affidò alla preghiera e alla Provvidenza. Ringraziò il Signore e trascorse i sette mesi che la separano dal parto con impareggiabile forza d'animo e con immutato impegno di madre e di medico. Trepida, temeva che la creatura in seno possa nascere sofferente e chiese a Dio che ciò non avvenga.

Alcuni giorni prima del parto, pur confidando sempre nella Provvidenza, era pronta a donare la sua vita per salvare quella della sua creatura: «Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete - e lo esigo - il bimbo. Salvate lui». Il mattino del 21 aprile 1962, dà alla luce Gianna Emanuela e il mattino del 28 aprile, nonostante tutti gli sforzi e le cure per salvare entrambe le vite, tra indicibili dolori, dopo aver ripetuto la preghiera «Gesù ti amo, Gesù ti amo», muore santamente.

Si spense a 39 anni. I suoi funerali furono una grande manifestazione unanime di commozione profonda, di fede e di preghiera.

Fu sepolta nel cimitero di Mesero, mentre rapidamente si diffondeva la fama di santità per la sua vita e per il gesto di amore e di martirio che l'aveva coronata.

Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 24 aprile 1994, nell'Anno Internazionale della Famiglia e fu ufficialmente proclamata Santa il 16 maggio 2004 sempre dallo stesso Papa.

✝ Pensiero del 28 aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, la TUA vita, è stata, un dono nel dono, come quella di Santa Gianna Beretta Molla

Barbara

Versetto del Giorno

Non ti ho io comandato: «Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada».

Giosué 1:9


Memoria

Santa Gianna Beretta Molla, medico, sposa e madre di famiglia.



27 aprile, 2024

✝ Pensiero del 27 aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, il tuo volto, è così, puro, che emana luce.

Barbara


Versetto del Giorno

In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati.

Atti degli Apostoli 4:12


Memoria

Nel 2014, con una solenne cerimonia in Piazza San Pietro, vennero dichiarati santi Papa Giovanni Paolo II e Papa Giovanni XXIII. In duemila anni non era mai accaduto che nello stesso giorno venissero canonizzati due Pontefici.



26 aprile, 2024

✝ Pensiero del 26 aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, il TUO sacrificio, inebria tutta la Chiesa, e tutti noi. Grazie di cuore.

Barbara


Versetto del Giorno

Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.

Salmo 130:1-2


25 aprile, 2024

Tanti auguri di buon compleanno, caro Luca, proteggici, insieme a Matteo.

 Tanti auguri di buon compleanno, caro Luca, proteggici, insieme a Matteo.



San Marco

 San Marco

autore: Giuseppe Vermiglio anno: XVII secolo titolo: San Marco Evangelista luogo: A.S.S.T. Melegnano e della Martesana, Milano

Nome: San Marco
Titolo: Evangelista
Nascita: I secolo, Cirene
Morte: I secolo, Alessandria, Egitto
Ricorrenza: 25 aprile
Tipologia: Festa
Luogo reliquie:Basilica di San Marco


S. Marco fu eletto da Dio ad essere il portavoce dello Spirito Santo, scrivendo la vita e la dottrina di N. S. Gesù Cristo nel Vangelo che porta il suo nome.

Nacque a Cirene ed era cugino di S. Barnaba: sua madre si chiamava Maria. Rimase ubbidiente alla legge di Mosè fino dopo la risurrezione di Gesù, quando fu da S. Pietro convertito alla fede cristiana, istruito e creato sacro ministro.

San Pietro detta il vangelo a San Marco
titolo San Pietro detta il Vangelo a San Marco
autore Fra Angelico anno 1433


Dalla sua conversione in poi non si staccò più dal Principe degli Apostoli, da cui era amato qual tenero figliuolo, come lo chiamò in una sua lettera: «Vi saluta anche Marco, mio figlio». S. Marco era il segretario, l'interprete di S. Pietro. Il suo Vangelo, come dicono i Ss. Padri, non è altro che la predicazione di S. Pietro fissata sulla carta. Accompagnò l'Apostolo nei suoi viaggi a Roma, ove appunto scrisse il suo Vangelo in lingua greca, la più parlata in quei tempi. Lo scopo del Vangelo secondo S. Marco è di dimostrare la potenza di Gesù Cristo, Figlio di Dio, che si manifesta nell'operare molti e grandi miracoli.

Simbolo del suo Vangelo è il leone, il re degli animali, che molto bene rappresenta la potenza di Gesù Cristo.

Scrisse il suo Vangelo tra l'anno 40 e 60, dopo quello di S. Matteo, e prima di quello di S. Luca, come ci assicura la tradizione. Incomincia con un preambolo, quindi parla della divina missione di Gesù in Galilea, poi delle varie escursioni apostoliche in altre parti della Palestina, e termina col descrivere l'ultimo viaggio a Gerusalemme, l'ultima Pasqua, le sofferenze, la morte, la risurrezione e la gloria di Gesù Cristo.

Nessuno tra i fedeli poteva possedere le divine verità meglio di S. Marco, il quale continuamente le apprendeva dalle labbra del Principe degli Apostoli.

Ordinato vescovo, fu mandato da S. Pietro in Egitto a predicare il santo Vangelo. Confermando la sua predicazione con l'esempio d'una vita santa e penitente, con innumerevoli prodigi, aiutato dalla divina grazia fondò in Alessandria una fiorente comunità, la quale divenne la celebre Chiesa Alessandrina, che ci diede un S. Chino, un S. Antonio, una S. Caterina e tanti altri servi del Signore.

Martirio di San Marco
titolo Martirio di San Marco
autore Giovanni Bellini e Vittor Belliniano anno 1526


Dopo una vita di travagli, tutta spesa a gloria di Dio e al bene delle anime, subì un martirio lungo e crudele. Fu legato ad una fune e trainato da un cavallo per luoghi sassosi e scoscesi, finché il 25 aprile dell'anno 68 l'anima sua entrò nella gloria con la triplice aureola del vergine, dello scrittore e del martire.

Ritrovamento del corpo di San Marco
titolo: Ritrovamento del corpo di San Marco
autore: Tintoretto anno: 1562-1566


Le sue reliquie furono trasportate a Venezia, e riposte nella basilica di S. Marco, ove sono oggetto di grande venerazione.

PRATICA. S. Marco ci offre il S. Vangelo: leggiamolo, e impareremo a conoscere Gesù, ad amarlo e a seguirlo.

PREGHIERA. O Dio, che hai nobilitato il beato Marco mediante la grazia della predicazione evangelica, deh concedici di approfittare sempre del suo insegnamento e di essere difesi dalla sua predicazione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alessandria il Natale del beato Marco Evangelista. Questi, discepolo ed interprete dell'Apostolo Pietro, pregato in Roma dai fratelli, scrisse il Vangelo, col quale se ne andò in Egitto, e per primo annunziando Cristo in Alessandria, vi fondò la Chiesa. Poi, preso per la fede di Cristo, legato con funi e trascinato fra i sassi, fu gravemente tormentato; quindi, chiuso in carcere, prima fu confortato da un'angelica visione, e finalmente, apparendogli lo stesso Signore, fu chiamato ai gaudi celesti, nell'anno ottavo di Nerone.

PROVERBIO. San Marco evangelista, maggio alla vista.

ICONOGRAFIA


Presente già tra le prime arti cristiane San Marco è quasi sempre raffigurato assieme ad un Leone. San Girolamo argomentò la nota associazione dei quattro evangelisti con i simboli del "tetramorfo" che compaiono nelle profezie di Ezechiele, riprese poi nelle visioni dell'Apocalisse:

«Il primo vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente aveva l'aspetto di un vitello, il terzo vivente aveva l'aspetto d'uomo, il quarto vivente era simile a un'aquila mentre vola; i quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi»

Già nell'iconografia dell'inizio del V secolo san Marco vi appare come leone alato, come si osserva ad esempio nei mosaici della Basilica di Santa Pudenziana a Roma.

Mosaico Basilica di Santa Pudenziana a Roma
titolo Mosaico Basilica di Santa Pudenziana a Roma


Nell'arte bizantina alcuni mosaici come quelli della Basilica di San Vitale a Ravenna raffiguravano i quattro evangelisti in forma umana, con in mano il Vangelo e con a fianco i loro simboli. Tale iconografia divenne diffusissima nell'arte romanica e poi in quella gotica. Nelle chiese di tale periodo i quattro santi vennero molto spesso effigiati nelle vele delle volte a crociera, seduti allo scrittoio, intenti alla stesura dei vangeli; talvolta si affiancano a essi i quattro Dottori della Chiesa.

San Marco e Sant'Agostino
titolo San Marco e Sant'Agostino


La figura di San Marco insieme agli altri evangelisti compare anche nelle rappresentazione degli apostoli che troviamo in ogni espressione dell'arte sacra cristiana. Alcune pale d'altare esprimono una speciale devozione per san Marco, come la celebre tela di Tiziano raffigurante San Marco in trono nella Basilica di Santa Maria della Salute a Venezia. Nella splendida pala San Marco si erge statuario, vangelo alla mano appoggiato scenograficamente sul ginocchio, ricordando la maestosità di sculture coeve. In basso i santi Cosma e Damiano, san Sebastiano e san Rocco, patrono degli appestati che mostra, come al solito, la sua piaga aperta sulla gamba.

San Marco in trono
titolo San Marco in trono


San Marco, patrono di Venezia, è inoltre raffigurato nelle meravigliose scene della sua vita nei mosaici della Basilica di San Marco (XIII secolo). Nel periodo rinascimentale gli episodi narrati nella Leggenda Aurea divennero soggetto per numerosi capolavori eseguiti da artisti della scuola veneta. Tra i maggiori esempi la grande tela di Gentile e Giovanni Bellini raffigurante la Predica di san Marco ad Alessandria.

Predica di san Marco ad Alessandria d'Egitto
titolo Predica di san Marco ad Alessandria d'Egitto
autore Gentile e Giovanni Bellini anno 1504-1507


Anche le quattro tele di Tintoretto eseguite per la Scuola di San Marco a Venezia, aventi per soggetto Il miracolo di san Marco che libera uno schiavo, San Marco salva un saraceno, Trafugamento del corpo di san Marco, Il ritrovamento del corpo di san Marco.

San Marco libera uno schiavo
titolo San Marco libera uno schiavo
autore Tintoretto anno 1548


San Marco salva un saraceno
titolo San Marco salva un saraceno
autore Tintoretto anno tra il 1562 ed il 1566


Trafugamento del corpo di san Marco
titolo Trafugamento del corpo di san Marco
autore Tintoretto anno tra il 1562 ed il 1566


Ritrovamento del corpo di san Marco
titolo Ritrovamento del corpo di san Marco
autore Tintoretto anno tra il 1562 ed il 1566

✝ Pensiero del 25 aprile 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, abbracciami, la vita, è un attimo!

Barbara

Versetto del Giorno

Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno.

Ebrei 4:16



24 aprile, 2024

✝ Pensiero del 24 aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, non si ottiene, Giustizia, senza Credibilità.

Barbara


Versetto del Giorno

Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione.

Colossesi 3:14


23 aprile, 2024

Giornata internazionale del libro. 23 aprile

 Il libro, è la nostra memoria, custodisce, la nostra storia.


Canzano Barbara

Giornata internazionale del libro.

23 aprile




Memoria della Nascita terrena della signora Adelaide Roncalli in Bissola

 Memoria


Nascita terrena della signora Adelaide Roncalli in Bissola

Auguri di cuore, ci protegga dal cielo.



✝ Pensiero del 23 aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Caro Rosario Angelo, aiutaci, sempre ad amare Gesù, anche quando siamo nella sofferenza. Grazie di cuore

Barbara

Versetto del Giorno

Tutta la vita l'empio indulge alla cupidigia, mentre il giusto dona senza risparmiare.

Proverbi 21:26

Memoria

Nascita terrena della signora Adelaide Roncalli in Bissola


22 aprile, 2024

✝ Pensiero del 22 aprile 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, il mio cuore, è vicino al tuo perché TU, sei il mio tesoro.

Dai un abbraccio, anche da parte mia, a Vincenzo Agostino.

Barbara

Versetto del Giorno

Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.

Matteo 6:21


21 aprile, 2024

Muore il piccolo Sergio de Simone

 Memoria

Nel 1945, tra 20 e 21 aprile,

muore il piccolo Sergio de Simone

✝ Pensiero del 21 aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, eri mosso dal pianto, quando una persona moriva, perché nonostante il peccato commesso, riuscivi a vedere l'umanità, anche di chi, aveva peccato.

Barbara

Versetto del Giorno

Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete.

Ezechiele 18:32

Memoria

Nel 1945, tra 20 e 21 aprile, muore il piccolo Sergio de Simone


20 aprile, 2024

✝ Pensiero del 20 aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, quando una persona, è veramente fedele, è fedele fino a donare la propria vita, come lo sei stato TU. “A TE, io mi consacro “.

Barbara

Versetto del Giorno

Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria, per la tua fedeltà, per la tua grazia.

Salmo 115:1


19 aprile, 2024

✝ Pensiero del 19 aprile 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Uomo, esemplare, nell'applicare, la legge, con credibilità, e con rispetto verso il prossimo.

Barbara

Versetto del Giorno

Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.

Romani 12:10


18 aprile, 2024

✝ Pensiero del 18 aprile 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, la memoria, è fondamentale, per custodire, chi si ama.

Barbara

Versetto del Giorno

Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male.

Giacomo 1:13



17 aprile, 2024

✝ Pensiero del 17 aprile 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, credibilità, sta giustizia, come l'amore, sta alla speranza.

Barbara

Versetto del Giorno

Temere il Signore è odiare il male: «Io, detesto, la superbia, l'arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa».

Proverbi 8:13



16 aprile, 2024

Santa Bernardette Soubirous

Santa Bernardette Soubirous





Nome: Santa Bernardette Soubirous
Titolo: Vergine
Nome di battesimo: Marie Bernarde Soubirous
Nascita: 7 gennaio 1844
Morte: 16 aprile 1879
Ricorrenza: 16 aprile
Tipologia: Commemorazione
Protettrice:
degli ammalati
Beatificazione:
14 giugno 1925, Roma, papa Pio XI
Canonizzazione:
8 dicembre 1933, Roma, papa Pio XI


Si chiamava Maria Bernarda, ed era nata a Lourdes, sconosciuto paesino della Francia meridionale. Era figlia d'un mugnaio, che presto dovette abbandonare il proprio mulino per ridursi a vivere di stenti nel paese.

La mattina dell'11 febbraio 1858 faceva freddo, e in casa Soubirous non c'era più legna da ardere. Bernardetta, con la sorella Antonietta e una compagna, furono mandate a cercar rami secchi nei dintorni del paese. Le tre bambine giunsero così vicino alla Rupe di Massabielle, che formava, dalla parte del fiume, una piccola grotta. Dentro a quella grotta giaceva un bel pezzo di legno. Per poterlo raccogliere, bisognava però attraversare un canale d'acqua, che veniva da un mulino e si gettava nel fiume.

Antonietta e l'amica calzavano gli zoccoli, senza calze. Se li tolsero, per entrare nell'acqua fredda. Bernardetta invece, essendo delicata e soffrendo d'asma, portava le calze. Pregò l'amica di prenderla sulle spalle, ma l'amica si rifiutò, e discese, con Antonietta, verso il fiume.

Bernardetta rimase sola. Pensò di togliersi gli zoccoli e le calze, ma mentre si accingeva a far questo udì un grande rumore: alzò gli occhi e vide che la quercia abbarbicata al masso di pietra si agitava violentemente, per quanto non spirasse alito di vento. Poi la grotta fu piena d'una nube d'oro, e una splendida signora apparve sulla roccia della grotta.

Istintivamente, la bambina s'inginocchiò, tirando fuori la coroncina del Rosario. La Signora la lasciò pregare, facendo passare tra le sue dita, come faceva la piccola orante, i grani del Rosario, che pur essa teneva in mano, senza però mormorare l'Ave Maria. Soltanto, alla fine della posta, s'univa a Bernardetta per recitare il Gloria Patri.

Quando il Rosario terminò, la bella Signora scomparve; sparì la nuvola d'oro, e la grotta tornò nera, dopo tanto splendore. L'apparizione si ripeté varie volte, e Bernardetta non si contraddir mai nel descrivere la bella Signora. «vestita di bianco - diceva -, con un nastro celeste annodato alla vita e con le estremità lunghe fin quasi ai piedi».

Ma lo strano fu quando la fanciulla per tre volte chiese alla bella signora chi fosse. Per tre volte si sentì rispondere: «Io sono l'Immacolata Concezione». «Questa risposta non ha significato», dissero coloro che ebbero il compito d'interrogare la povera pastorella. Ma Bernardetta insisteva:

«Ha detto così».

Né mai si smentì o si contraddisse.

Intanto alla grotta accorrevano fedeli in preghiera, ed ecco che dal fianco della montagna scaturisce il più copioso fiume di miracoli che mai si fosse conosciuto. I ciechi riacquistavano la vista, i sordi riavevano l'udito, gli storpi venivano raddrizzati. Questa volta furono gli scienziati, prima a indignarsi, poi a stupirsi, poi a convincersi che il miracolo negato dai Positivisti era qualcosa di veramente positivo.

Attorno alla grotta di Lourdes si accesero le devozioni più fervide e le discussioni più clamorose. E su Bernardetta si appuntarono curiosità e ammirazione. Ella però soffriva di tanta attenzione; chiese perciò di entrare in un convento, a Nevers. «Son venuta qui per nascondermi», disse umilmente. Stremata di forze, oppressa dall'asma, respirava a fatica. «Tu soffri molto», le dicevano le consorelle. «Bisogna che sia così», rispondeva la giovane suora.

Bisognava che soffrisse, per restare degna del privilegio che aveva ricevuto, di vedere la Vergine Immacolata.

Morì all'età di 35 anni, il 16 aprile 1879

Bernadette fu beatificata il 14 giugno 1925 da Pio XI e canonizzata nel 1933 dallo stesso pontefice, non solo per essere stata testimone dell'apparizione mariana, ma anche per la semplicità e la santità della sua vita.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nevers sempre in Francia, santa Maria Bernarde Soubirous, vergine, che, nata nella cittadina di Lourdes da famiglia poverissima, ancora fanciulla sperimentò la presenza della beata Maria Vergine Immacolata e, in seguito, preso l’abito religioso, condusse una vita di umiltà e nascondimento.