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13 febbraio, 2024

✝ Pensiero del 13 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, Beato l'uomo, che applica la legge, con lo sguardo verso Dio e con credibilità.

Barbara

Versetto del Giorno

Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere ed udire.

Atti degli Apostoli 2:33

Memoria

Ricorrenza, muore l'ultima veggente di Fatima, suor Lucia Lucia dos Santos

13 febbraio 2005

13 febbraio 2024






12 febbraio, 2024

ANNE FRANK E MARGOT FRANK - GLI ULTIMI GIORNI DI VITA NEL FEBBRAIO 1945

 ANNE FRANK E MARGOT FRANK - GLI ULTIMI GIORNI DI VITA NEL FEBBRAIO 1945

Anne e Margot vengono deportate nel campo di concentramento di Bergen – Belsen.
All’inizio, Bergen – Belsen era uno dei campi meno peggiori, non vi erano camere a gas, era un campo di transito per gli ebrei che erano destinati a essere inviati in Palestina, una volta scambiati con gli ufficiali tedeschi prigionieri delle forze alleate.
Il campo è situato in una zona desertica e arida della landa del Luneburg, dove si patisce il freddo e la fame.
Nell’autunno del 1944, il settore Sternlager, la parte peggiore del campo, avrebbe dovuto accogliere i nuovi arrivi, prigioniere malaticce ma suscettibili di guarigione. Questo settore viene riempito di baracche, destinato a tali prigioniere che, in completa denutrizione e spossatezza, giungevano a Bergen – Belsen dopo un lungo ed estenuante viaggio in carri bestiame.
È questo il destino di Anne e Margot. Dopo un viaggio terribile durato tre giorni, stipate in un carro bestiame pieno di deportate malate, giungono a Bergen – Belsen. Il campo è sovraffollato, dato l’elevato numero di prigioniere provenienti da altri campi di concentramento, e le baracche nel settore Sternlager non sono ancora pronte.
"Auschwitz era l'inferno, ma un inferno perfettamente organizzato, senza il minimo disordine: chi moriva spariva subito; chi si ammalava gravemente anche; chi era gassato non gridava:" Ha successivamente testimoniato Renata L.A, per il giornale Ernst Shnabel "Il crematorio fu­mava senza tregua, i reticolati erano carichi di elettricità, ma potevamo lavarci. Si riusciva a vivere in attesa di essere uccisi. A Belsen non si riusciva neppure a vivere. Non c'era appello né ordine né sorveglianza né cibo né acqua né speranza. Si ar­rivava là, ci si sedeva per terra e c'era da aspettare solamente una cosa: morire."
Anne e Margot, insieme ad altre internate, sono costrette a dormire in una tenda strapiena di prigioniere, sopra un letto di paglia, senza servizi igienici.
Le condizioni al campo sono pessime. Il cibo scarseggia e dopo qualche giorno dall’arrivo di Anne e Margot (avvenuto il 28 ottobre 1944) arriva una tempesta.
Si tratta di una tempesta violenta, in grado di far cadere la tenda.
“Centinaia di donne. Caos, soprattutto quando la tenda si sfasciò a causa della pioggia e della tempesta. Non sapevamo che cosa stesse succedendo. Stavamo in mezzo a grandi pozzanghere, tutte avevamo freddo…” Ha raccontato Rachel, una delle internate a Bergen – Belsen, in una testimonianza.
“E quella mattina fu, come dopo un naufragio, o qualcosa del genere. Dappertutto mucchi e persone e confusione, e lamenti e dolore. Non ritrovammo le sorelle Frank che dopo un paio di giorni.” Ha detto Jannie Brandes – Brilleslijper, ricordando quei terribili giorni. (Nota: Anche la sorella di Jannie, Lien Brilleslijper, fu internata a Bergen - Belsen. Fu proprio Lien, mesi dopo, a comunicare alla Croce Rossa il destino di Anne e Margot. Fu lei la donna alla quale Otto Frank si rivolse per scoprire cos'era successo alle sue bambine.).
Nonostante tutto, le cose migliorano quando le prigioniere sono finalmente trasferite nelle baracche.
Anne e Margot rimangono insieme il più possibile e si impegnano, insieme ad altre prigioniere, per aiutare un gruppo di bambini alloggiati al blocco.
“Non eravamo troppo lontane dal cosiddetto campo libero, non era permesso, ma lo facevano.” Ha raccontato Rachel in un’altra testimonianza, parlando della continua lotta per la vita di Anne e Margot “Per avere del cibo di amici che speravano di trovare lì al campo, Anne e Margot ci andavano e sembravano molto risolute. Credo che lì incontrassero qualcuno che conoscevano. Lo facevano e tornavano molto entusiaste se avevano un pacchetto.”
Hannah “Hanneli” Goslar, compagna di scuola di Anne, è prigioniera proprio del campo libero, il cosiddetto “Lager delle stelle”, destinato allo scambio con i tedeschi. Un giorno scopre che Anne si trova lì vicino, e così, nonostante il rischio di essere scoperta e la paura di essere uccisa, decide di provare a parlarle.
E ci riesce.
“E’ stato terribile.” Ha raccontato Hannah in una testimonianza “lei ha cominciato subito a piangere e mi ha detto “Non ho più i miei genitori”. Penso spesso che se Anne avesse saputo che suo padre era vivo, avrebbe trovato la forza per sopravvivere.”
Hannah decide di consegnare ad Anne qualcosa da mangiare attraverso il reticolato. Nonostante il pericolo le due amiche si danno appuntamento. La prima volta la tensione è altissima, ma Hannah lancia comunque un fardello contenente del cibo. Nonostante la stanchezza il lancio è alto e il fardello riesce a superare il reticolato.
Anne però non è abbastanza veloce e una prigioniera affamata le porta via il fardello, lasciandola in un pianto disperato.
Le volte successive, però, Anne riesce a prenderlo.
Una sera qualunque Hannah rimane invano ad aspettare Anne per lanciarle il fardello.
Le due amiche non si vedranno mai più.
Altre testimonianze però ci permettono di rimanere ancora con Anne.
Nanette Blitz Konig, compagnia di scuola di Anne e sopravvissuta a Bergen – Belsen, vede nuovamente Anne circa due settimane prima della fine.
Anne ormai è uno scheletro nel lager.
Picture
Il cibo è praticamente insistente e tutte le internate sono affamate.
“Ancora oggi mi chiedo come due scheletri come noi abbiano potuto riconoscersi.” Ha detto Nanette “nelle rare occasioni in cui riuscii ad andarla a trovare nella sua baracca, Anna mi parlava del diario e mi diceva che voleva usarlo come punto di partenza per un libro che avrebbe scritto su quello che stavamo vivendo.”
"Verso la fine della guerra, Anne era una delle bambine che facevano parte della mia stessa baracca." Ha raccontato Irma Sonnenberg Menkel, internata a Bergen - Belsen e costretta a essere una capo baracca "non sapevo niente della sua famiglia, e non mi ricordo molto di lei, solo che era una ragazzina molto tranquilla. Quando scoprii che aveva quindici anni ne rimasi sorpresa. Sembrava più giovane di me. Carta e penna erano difficili da trovare, ma ricordo che Anne scriveva un po', anche se non molto".
Verso la fine dell’inverno un’epidemia di tifo petecchiale comincia a produrre decine di migliaia di vittime. Nonostante la loro forza interiore, Anne e Margot non tardano ad ammalarsi.
"Il tifo era un problema gravissimo, specialmente per i bambini." Ha aggiunto Irma Sonnenberg Menkel "della mia baracca, su 500 bambini 100 si ammalarono di tifo. La maggior parte morirono. Quando Anne si ammalò di tifo, mi ricordo che le dissi che poteva rimanere nella baracca e che non sarebbe dovuta uscire per l'appello che, sotto il sole o sotto la pioggia, durava ore. Il cibo era un altro gravissimo problema, non c'era quasi niente da mangiare, niente. C'era l'acqua, ma verso la fine non ci fu più neanche quella. Una volta chiesi a un soldato un po' di farina per i bambini, pur di far mangiare loro qualcosa, e lui mi diede dei cereali. Anne mi chiese un po' di quei cereali, ma come potevo darglieli? Quei cereali erano per i bambini più piccoli, che comunque, alla fine, morirono lo stesso."
“L’ultima volta che ho visto Anne” ha raccontato Hannah “era debolissima e pelle e ossa. Quasi facemmo fatica a riconoscerci e parlarci.”
“A un certo punto, negli ultimi giorni, Anne stava davanti a me e non aveva più lacrime. Raccontò che le bestioline la facevano rabbrividire e che per questo aveva gettato via tutti i suoi abiti. Eravamo nel cuore dell’inverno… Radunai tutto quello che potevo trovare per darlo a lei, affinché fosse di nuovo vestita. E da mangiare neanche noi avevamo molto… ma ho cercato di dare qualcosa della nostra razione ad Anne.” (Jannie).
“Le ragazze Frank erano magrissime, avevano un aspetto terribile. Bisticciavano a causa della loro malattia… avevano i posti peggiori della baracca, giù vicino alla porta.” (Rachel)
Anne e Margot sono gravemente malate di tifo.
"Ho un vago ricordo di Anne mentre parla di suo padre. Era davvero una brava ragazzina, una bella persona. Lei mi diceva "Irma, sono molto malata?". Ed io replicavo "No, non lo sei". Anne voleva essere rassicurata. Quando scivolò nel coma, la presi tra le mie braccia. Non sapeva di essere così malata, non sapeva che stava morendo." (Irma Sonnenberg Menkel).
“Due giorni dopo, sono andata a dare un’occhiata alle ragazze. Margot era caduta dal tavolaccio sul pavimento di pietra, era morta. Il giorno seguente, morì Anne.” (Jannie).
Oggi a Bergen - Belsen ci sono delle piccole colline verdi e ognuna ricopre una fossa comune. In quel punto, tra migliaia di donne, è stato gettato il corpo di Anne Frank. Di quella ragazzina che scrisse: "Odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà anche noi, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che torneranno l'ordine, la pace, la sere­nità."



✝ Pensiero del 12 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, io vivo e vivrò, per la TUA MEMORIA.

Barbara

Versetto del Giorno

Molte sono le sventure del giusto, ma lo libera da tutte il Signore.

Salmo 34:20

11 febbraio, 2024

Memoria GIORNATA DEI MALATI Prima apparizione a Lourdes della Madonna a Bernadette alla grotta di Massabielle in Francia


 Memoria


GIORNATA DEI MALATI
Prima apparizione a Lourdes della Madonna a Bernadette alla grotta di Massabielle in Francia

11 FEBBRAIO 1858

11 FEBBRAIO 2024
Per non dimenticare



PREGHIERA TRADIZIONALE
O bella Immacolata Concezione, io prostrato qui innanzi alla benedetta vostra Immagine e riunito in spirito agli innumerevoli pellegrini, che nella grotta e nel tempio di Lourdes sempre Vi lodano e benedicono, Vi prometto perpetua fedeltà, e Vi consacro i sentimenti del mio cuore, i pensieri della mia mente, i sensi del mio corpo, e tutta la mia volontà. Deh! o Vergine Immacolata, procuratemi innanzi tutto un posto nella Patria Celeste, e concedetemi la grazia... e fate che venga presto il sospirato giorno, in cui arrivi a contemplarvi gloriosa in Paradiso, e quivi per sempre lodarvi e ringraziarvi del tenero vostro patrocinio e benedire la SS. Trinità che vi fece si potente e misericordiosa. Amen.

ALTRE PREGHIERE
PREGHIERA ALLA MADONNA DI LOURDES PER CHIEDERE UNA GRAZIA
O Vergine Immacolata, Madre di Misericordia, salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti, Tu conosci i miei bisogni, le mie sofferenze; degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e conforto.

Con l'apparire nella grotta di Lourdes, hai voluto ch'essa divenisse un luogo privilegiato, da dove diffondere le tue grazie, e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro infermità spirituali e corporali.

Anch'io vengo pieno di fiducia ad implorare i tuoi materni favori; esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera, e colmato dei tuoi benefici, mi sforzerò d'imitare le tue virtù, per partecipare un giorno alla tua gloria in Paradiso. Amen.

3 Ave Maria
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.

Beata Vergine Maria a Lourdes

 

Nome: Beata Vergine Maria a Lourdes
Titolo: Apparizione
Ricorrenza: 11 febbraio
Anno 1858
Tipologia: Memoria facoltativa


In un secolo tutto incredulità, in una nazione pervasa di ateismo, quale era la Francia nel secolo XIX. Maria si proclama Immacolata, e inizia una serie di miracoli che sono la più eloquente apologia del soprannaturale.

Il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria SS. era stato proclamato da appena quattro anni, ma le discussioni in pro ed in contro continuavano tuttavia: Maria pone loro termine, confermando il dogma pontificio.

La Vergine apparve ad un'umile pastorella, la giovane Bernardetta Soubirous, avverandosi anche in questo caso quanto Gesù diceva, pregando il Padre suo: « Ti ringrazio, o Padre, che hai nascoste queste cose ai prudenti e ai sapienti e le hai rivelate ai pargoli, cioè agli umili ».

Era l'alba dell'11 febbraio 1858 e Bernardetta si era recata in prossimità della grotta di Massabielle, sulle sponde del torrente Gave. Su una rupe di questa grotta la Madonna le apparve biancovestita, col capo coperto di un velo scendente sulle spalle, i fianchi cinti d'una fascia azzurra, i piedi nudi, baciati da rose olezzanti, un volto celestiale. « Era la più bella fra tutte le donne ».

Nella prima apparizione la Madonna insegnò alla pia fanciulla a far bene il segno di croce e a recitare il Rosario ed Ella stessa per prima prese la corona che aveva penzoloni al braccio e cominciò.

Il secondo giorno Bernardetta, temendo un inganno del demonio, gettò acqua santa in direzione della Signora. Ma questa le sorrise con volto ancor più benigno.

Il terzo giorno le ordinò di ritornare alla grotta altre quindici volte, dopo le quali si manifestò dicendo: « Io sono l'Immacolata Concezione ».

Intanto avvenivano anche miracoli e la fama delle apparizioni si estendeva per tutta la Francia e anche all'estero, destando un concorso straordinario di devoti e curiosi.

Per accertarsi che Bernardetta non fosse una visionaria o malata di mente, si ebbero più sopralluoghi da parte dell'autorità ecclesiastica e di quella civile; i medici constatarono la normalità e la sincerità della fanciulla, e la Madonna provava la verità dell'apparizione coi miracoli.

In breve tempo i numerosissimi devoti edificarono una chiesa che fu dai Sommi Pontefici arricchita di titoli e privilegi.

L'acqua scaturita nell'interno della grotta continua anche ai nostri giorni a operare prodigi; in questa vengono immersi gli ammalati e molti vengono miracolosamente sanati.


PRATICA. La fede è condizione principale per ottenere le grazie di Dio.

PREGHIERA. O Dio, che per l'Immacolata Concezione della Vergine, preparasti al tuo Figliuolo una degna abitazione, Ti supplichiamo umilmente che, celebrando l'Apparizione della Vergine, conseguiamo la salute dell'anima e del corpo.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Lourdes, in Frància, l'Apparizione della beata Vergine Maria Immacolata.

SUPPLICA


Supplica alla Madonna di Lourdes


Col cuore colmo di gioia e di stupita meraviglia per la Tua Visita alla nostra terra, Ti ringraziamo o Maria per il dono della Tua premurosa attenzione per noi. La Tua luminosa presenza a Lourdes è il segno ancora nuovo della Tua bontà vigile e materna. Vieni in mezzo a noi per continuare a ripeterci l’appello che un giorno rivolgesti a Cana di Galilea: «Fate quello che Egli vi dirà» (Gv2,5). Accogliamo questo invito come segno della Tua missione materna per il popolo dei redenti, conferita a Te da Gesù sulla croce, nell’ora della passione. Saperti e sentirti Madre nostra ci riempie di gioia e di fiducia: con Te non saremo mai soli e abbandonati. Maria, Madre, speranza, rifugio, grazie.

Ave Maria…

Le tue parole a Lourdes, Maria del Cielo, furono preghiera e penitenza! Le accogliamo come eco fedele del Vangelo di Gesù, come programma lasciato dal Maestro a quanti vogliono accogliere il dono della vita nuova che rende gli uomini figli di Dio. Da Te oggi, o Maria, imploriamo una fedeltà e una generosità rinnovate per mettere in pratica questo grido evangelico. Preghiera, come abbandono fiducioso alla bontà di Dio, che ascolta ed esaudisce, al di là di ogni nostra richiesta; Penitenza, come cambiamento del cuore e della vita, per fidarci di Dio, assimilare il suo progetto di amore per noi.

Ave Maria…

Luce, acqua zampillante, vento, terra: sono i segni di Lourdes, piantati per sempre da Te, o Maria! Vogliamo, come i ceri di Lourdes, innanzi alla tua immagine venerata, brillare nella comunità cristiana, per la saldezza della nostra fede. Vogliamo accogliere l’acqua viva che Gesù ci dona nei sacramenti, come gesti del suo amore che guarisce e rigenera. Desideriamo camminare come gli Apostoli del Vangelo, al soffio della Pentecoste, per continuare a narrare che Dio ci ama e Cristo è morto e risorto per noi. Vogliamo anche amare i luoghi dove Dio ci ha posti e ci chiama ogni giorno a compiere la Sua volontà, i luoghi della nostra santificazione di ogni giorno.

Ave Maria…

Maria, Serva del Signore, Consolazione della Chiesa e dei cristiani, Guidaci oggi e sempre. Amen. Salve Regina…

Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.  


✝ Pensiero del 11 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, oggi, la Chiesa, celebra la giornata di noi ammalati, abbracciaci e proteggici da ogni male, che questa Terra, ci offre e fa che ogni sofferenza, sia per amore di Cristo. Grazie di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Perché a voi, è stata concessa la grazia, non solo di credere in Cristo; ma anche di soffrire per lui.

Filippesi 1:29

Memoria

GIORNATA DEI MALATI

Prima apparizione a Lourdes della Madonna a Bernadette alla grotta di Massabielle in Francia

11 FEBBRAIO 1858

11 FEBBRAIO 2024

Per non dimenticare


10 febbraio, 2024

Una nuova canzone dedicata a santa Gianna Beretta Molla, medico, sposa e madre di famiglia.

 Una nuova canzone dedicata a santa Gianna Beretta Molla, medico, sposa e madre di famiglia.

Gianna fino alla fine



Autori del brano Edoardo Tincani e Fausto Birrazzi

✝ Pensiero del 10 Febbraio 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, hai perso la tua vita, per donarla a tutti Noi e l'hai ritrovata in Cristo.

Barbara

Versetto del Giorno

«Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà».

Matteo 10:39

Memoria

GIORNATA DEL RICORDO

09 10 FEBBRAIO 1943

IL RICORDO DELLE FOIBE

09 10 FEBBRAIO 2024

Memoria GIORNATA DEL RICORDO 09 10 FEBBRAIO 1943 IL RICORDO DELLE FOIBE Per non dimenticare.

 Memoria


GIORNATA DEL RICORDO
09 10 FEBBRAIO 1943

IL RICORDO DELLE FOIBE
09 10 FEBBRAIO 2024

Per non dimenticare.

09 febbraio, 2024

✝ Pensiero del 09 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, il Signore, ti ha rivestito della sua luce, grazie alla TUA FEDELTÁ e

CREDIBILITÁ.

Barbara


Versetto del Giorno

Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te.

Isaia 60:1

Giorno del Ricordo
Il ricordo del Foibe

08 febbraio, 2024

✝ Pensiero del 08 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, il potere della Fede, ti ha reso, un uomo umile, fedele, credibile, ed eterno.

Barbara

Versetto del Giorno

Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?

Romani 8:35

07 febbraio, 2024

Memoria dell'onomastico di Riccardo Rampi

 Oggi, la chiesa, celebra Riccardo re.


Memoria dell'onomastico di Riccardo Rampi

Auguri di cuore
Proteggici, insieme al tuo fratellino Alfredino ed a vostra nonna.





Ricorrenza della nascita di Agnese Piraino Leto, moglie del Giudice Paolo Emanuele Borsellino.

 Memoria

Ricorrenza della nascita di Agnese Piraino Leto, moglie del Giudice Paolo Emanuele Borsellino.

Auguri di cuore di buon compleanno, ed insieme a suo marito Paolo, ci protegga dal cielo Barbara



✝ Pensiero del 07 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, l'opera di Dio, si appoggia, sul cuore del Signore, e sull'umiltà degli uomini credibili.

Barbara

Versetto del Giorno

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me ed io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

Giovanni 15:5

Memoria

Ricorrenza della nascita di Agnese Piraino Leto, moglie del Giudice Paolo Emanuele Borsellino.

Memoria dell'onomastico di Riccardo Rampi

06 febbraio, 2024

✝ Pensiero del 06 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, con il TUO sacrificio, hai allargato il tuo dolcissimo ed amabile cuore, per amare tutti noi.

Barbara

Versetto del Giorno

Confida nel Signore, e fa il bene; abita la terra e vivi con fede.

Salmo 37:3


05 febbraio, 2024

Sant' Agata

 Sant' Agata

autore: Guido Cagnacci anno: 1635-1640 titolo: Sant'Agata luogo: Banca Popolare dell'Emilia Romagna

Nome: Sant' Agata
Titolo: Vergine e martire
Nascita: III Secolo, Catania
Morte: 5 febbraio 251, Catania
Ricorrenza: 5 febbraio
Tipologia: Memoria liturgica


La città di Catania ha l'onore di aver dato i natali a questo mistico fiore reciso dalla bufera nella persecuzione di Decio nell'anno 251, lo affermano con certezza i documenti che narrano il martirio della Santa tanto amata.

Discendente d'illustre famiglia, nel fiore dell'età si era consacrata a Dio col voto di perfetta castità. Ma Quinziano, pretore della Sicilia, conosciutane la bellezza e l'immenso patrimonio, decise di sposarla, e vedendo che non riusciva con le lusinghe, pensò di saziare almeno la sua avarizia valendosi dei decreti imperiali allora pubblicati contro i Cristiani. Agata venne arrestata e per ordine del duce consegnata ad una donna malvagia di nome Afrodisia la quale, con le sue figliuole che menavano pure una vita scandalosa, aveva l'incarico di condurla poco per volta al male.

A nulla giovarono contro la giovane vergine le arti di quella spudorata megera, tanto che dopo un mese abbandonò la scellerata impresa.

Quinziano, informato dell'insuccesso, richiamò Agata al tribunale, e con tono benigno le disse: «Come mai tu che sei nobile ti abbassi alla vita umile e servile dei Cristiani? "Perché, disse ella, sebbene io sia nobile, tuttavia sono schiava di Gesù Cristo." Ed allora, continuò il giudice, in che consiste la vera nobiltà? "Nel servire Dio" fu la sapiente risposta. Egli irritato dalla fermezza della martire, la fece schiaffeggiare e gettare in carcere.

Martirio di Sant'Agata
titolo Martirio di Sant'Agata
autore Sebastiano del Piombo anno 1520


Il giorno seguente Quinziano trovando in Agata non minore coraggio di prima, la fece stendere sul cavalletto, e più crudele di una belva, comandò che le fossero strappate le mammelle con le tenaglie. Dopo l'esecuzione dell'ordine feroce la fece rimettere in carcere vietando a chiunque di medicarla o di darle da mangiare. Ma Iddio si burla dell'arroganza e dei disegni umani; infatti, in una visione apparve ad Agata l'Apostolo S. Pietro il quale, confortatala ricordandole la corona che l'attendeva, fece su di lei il segno della croce e la guarì completamente.

Sant'Agata in carcere con san Pietro e l'angelo
titolo Sant'Agata in carcere con san Pietro e l'angelo
autore Giovanni Lanfranco anno 1613 - 1614


Non si può descrivere la sorpresa e insieme la bile di Quinziano quando, dopo quattro giorni, fatta di nuovo condurre Agata al tribunale, dovette constatare la prodigiosa guarigione. Al colmo della rabbia, preparato un gran braciere, in cui ai carboni ardenti erano mescolati cocci di vasi, vi fece stendere sopra e rigirare la vittima. Ad un tratto, mentre i carnefici compivano quell'orribile ufficio, un terribile terremoto scosse la città, e fra le altre vittime seppellì pure due intimi consiglieri del pretore. Frattanto tutta la città spaventata cominciò a gridare che quello era un castigo di Dio per la crudeltà usata verso la sua serva e tutti correvano tumultuando verso la casa del pretore, il quale al sentire lo schiamazzo della folla, temendo che gli fosse tolta di mano la preda, nascostamente la rimandò nel carcere. La martire stremata di forze, ma lieta di aver consumato il suo sacrificio, in un supremo sforzo, congiunte le mani, così pregò: «Signore mio Dio, che mi avete protetto fin dall'infanzia ed avete estirpato dal mio cuore ogni affetto mondano e mi avete dato forza nei patimenti, ricevete ora in pace il mio spirito». Ciò detto chiudeva per sempre gli occhi alla luce del mondo.

PRATICA. È ammirabile in S. Agata la purità dà intenzione con cui santificò l'offerta dei suoi beni e di se stessa cercando, in tutto, solo la gloria e l'onore del suo Dio.

PREGHIERA. O Signore, che fra gli altri prodigi della tua potenza hai dato anche al sesso debole la vittoria del martirio, concedi benigno a noi che celebriamo la festa della beata Agata, vergine e martire tua, di poter giungere a Te seguendo i suoi esempi.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Agata, vergine e martire, che a Catania, ancora fanciulla, nell’imperversare della persecuzione conservò nel martirio illibato il corpo e integra la fede, offrendo la sua testimonianza per Cristo Signore.

La festa di Sant'Agata


Festa di Sant'Agata


Sant'Agata è la patrona di Catania, nei giorni dal 3 al 6 febbraio i catanesi indossano un tradizionale abito bianco composto da camici e guanti bianchi con in testa una papalina nera. La tradizione vuole che l'abito votivo altro non è che un saio penitenziale, indossata il 17 agosto, quando due soldati riportarono le reliquie a Catania da Costantinopoli.

Il fercolo d'argento con i resti della Santa posto su un carro legato da due cordoni di oltre 100 metri vine sostenuto da centinaia di "Devoti" che fino al 6 febbraio tirano instancabilmente il carro. La Vara viene portata in processione insieme a dodici candelore appartenenti ciascuna alle corporazioni degli artigiani cittadini. Tutto avviene fra ali di folla che agita bianchi fazzoletti e grida Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti. È considerata tra le tre principali feste cattoliche a livello mondiale per affluenza.

✝ Pensiero del 05 Febbraio 2024

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, oggi, sant'Agata, oggi, è il mio compleanno, proteggetemi tutti in cielo. GRAZIE DICUORE.

Barbara

Versetto del Giorno

Rivestitevi, invece del Signore Gesù Cristo, e non seguite la carne nei suoi desideri.

Romani 13:14

04 febbraio, 2024

✝ Pensiero del 04 Febbraio 2024

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario Angelo, TU, hai avuto, un amore, che ha Salvato tutti noi. Grazie di cuore.

Barbara

Versetto del Giorno

Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore nostro Dio così da essere sempre felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi.

Deuteronomio 6:24