Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara sono una ragazza disabile, dalla nascita. Sono devota a Maria Regina della Famiglia apparsa nel maggio 1944 a Ghiaie di Bonate (Bg) ad Adelaide Roncalli a soli sette anni. Scopo mantenere viva la Memoria.
Sono devota al GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE
Testimonianze dei compagni di seminario di Rolando Maria Rivi
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO
LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro ROSARIO ANGELO, l'anima mia,
magnifica il Signore, perché ho te, come Angelo Custode ed i miei
nonni.
Barbara
Versetto
del Giorno
Vi
esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù
Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano
divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e
d'intenti.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO
LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro ROSARIO ANGELO, la vera ricchezza,
la troviamo, in ciò che crediamo e facciamo, con un vero senso del
dovere, con lo sguardo verso Dio, e verso, l'Umanità intera, come
hai fatto TU.
Barbara
Versetto
del Giorno
I beni del ricco sono la sua roccaforte, come un'alta muraglia, a suo
parere.
Nel paradiso terrestre Iddio Padre, nell'atto di scacciare Eva, preannunzió la nascita di una donna che avrebbe schiacciato la testa al serpente e colla sua concezione senza macchia avrebbe riparato i danni del primo peccato.
autore Peter Paul Rubensanno 1628titolo Immacolata Concezione
Siccome gli avvenimenti dell'Antico Testamento erano figura di quanto doveva realizzarsi nel Nuovo, così in molti è adombrata l'Immacolata: nel roveto ardente che arde e non si consuma; nel vello di Gedeone, ma specialmente nell'Albero di Jesse da cui doveva germogliare il fiore nazareno. Isaia, capitolo 11, versetto 1: «Un germoglio (naszar) spunterà dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici, su di Lui si poserà lo Spirito del Signore».
autore Francesco Podestianno 1859-1861titolo Proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione
Fin dai primi tempi della Chiesa si è sempre venerata l'Immacolata Concezione di Maria, ma non era ancora un dogma. Finalmente, il 2 febbraio 1849, il Pontefice Pio IX, ispirato da Dio e dalla Vergine, rispondendo alle insistenze dei vescovi e dei fedeli, inviò ai medesimi una lettera enciclica per domandare il parere di ciascuno riguardo all'Immacolata. La quasi totalità rispose esprimendo il desiderio vivissimo proprio e dei popoli, di veder presto proclamato quel dogma.
A questi voti Pio IX aggiunse la sua parola infallibile e l'8 dicembre 1854, alla presenza di tutta la corte pontificia e gran numero di vescovi e cardinali, definiva come dogma di fede la verità della Concezione Immacolata di Maria.
Questa proclamazione fu accolta con giubilo ed entusiasmo grandissimo da tutto il mondo, ed è senza dubbio una delle gemme più belle e fulgenti della corona di Maria. Se incomparabile è la sua divina maternità unita alla verginità più illibata, è tuttavia grazia e dono richiesto da quella dignità, l'essere concepita senza macchia originale. Era infatti necessario che per essere il Figlio di Maria senza macchia, senza macchia fosse anche la Madre.
autore Sassoferratoanno 1650 catitolo Madonna col Bambino
In Ariano di Puglia nel 1823 due padri predicatori, esorcizzando un fanciullo illetterato di 12 anni, gli imposero di provare teologicamente il dogma dell'Immacolata con un sonetto a rima obbligata. L'ossesso prontamente improvvisò il sonetto di cui i versi sono:
Vera Madre son io d’un Dio ch’è Figlio e son Figlia di Lui benché Sua Madre. Ab aeterno nacqu’Egli, ed è mio Figlio. Nel tempo io nacqui e pur gli son Madre.
Egli è mio Creator ed è mio Figlio, son io sua creatura e gli son Madre; fu prodigio divin l’esser mio Figlio un Dio eterno e me aver per Madre.
L’esser quasi è comun tra Madre e Figlio perché l’esser dal Figlio ebbe la Madre e l’esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.
Or, se l’esser dal Figlio ebbe la Madre o s’ha da dir che fu macchiato il Figlio, o senza macchia s’ha da dir la Madre.
Pio IX al leggere questi bei versi, pianse di commozione! A suggello poi di questo dogma, e per farci toccar mano l'importanza e la grazia di aver per madre una donna che mai conobbe peccato, la SS. Vergine stessa, l'11 febbraio 1858, appariva a Lourdes, a S. Bernadetta ed affermava: Io sono l'Immacolata Concezione!
PRATICA. - Confessiamoci spesso e con le dovute disposizioni.
PREGHIERA. Dio, che mirabilmente hai preservato Madre del tuo Unigenito dalla colpa originale fin dalla sua concezione, fa che, muniti della sua intercessione, con cuore puro celebriamo la sua festività.
MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità dell'Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, che veramente piena di grazia e benedetta tra le donne, in vista della nascita e della morte salvifica del Figlio di Dio, fu sin dal primo momento della sua concezione, per singolare privilegio di Dio, preservata immune da ogni macchia della colpa originale, come solennemente definito da papa Pio IX, sulla base di una dottrina di antica tradizione, come dogma di fede, proprio nel giorno che oggi ricorre.
SUPPLICA A MARIA IMMACOLATA
O Maria, Vergine Immacolata, in quest'ora di pericolo e d'angoscia, Tu sei, dopo Gesù, il nostro rifugio e la nostra suprema speranza. Salve, o Regina, Madre di Misericordia, nostra vita, nostra dolcezza, nostra consolazione e nostra speranza! Noi gridiamo a Te che sei dolce per chi ti ama, ma terribile contro il demonio come un esercito schierato in campo. Ti supplichiamo di distogliere dalle nostre iniquità lo sguardo dell'Eterna Giustizia e di rivolgere sopra di noi quello della Divina Misericordia. Un solo sguardo, o celeste Madre, uno sguardo di Gesù, e di Te, e noi saremo salvi! E vani cadranno i disegni dell'empietà che si scioglieranno come cera al fuoco! Esaudisci tanti voti e tante preghiere! Non dire che non lo puoi, o Maria, perché la tua intercessione è onnipotente sul Cuore del tuo Divin Figlio, ed Egli non ti sa nulla rifiutare. Non dire che non lo vuoi, perché Tu sei la nostra Madre, e il tuo Cuore deve commuoversi ai mali dei tuoi figli. Poiché dunque lo puoi e senza dubbio lo vuoi, accorri in nostro soccorso! Deh! salvaci, non lasciar perire coloro che in Te pongono la loro fiducia, e non Ti domandano se non quello che tu stessa tanto desideri: Il Regno del tuo Figlio sull'universo intero e in tutti i cuori. Mai si è udito dire che alcuno abbia ricorso al Tuo patrocinio e sia stato abbandonato. Prega dunque per la nostra patria che Ti ama! Presentati a Gesù, ricordagli il Tuo amore, le tue lacrime, i tuoi dolori: Betlemme, Nazaret, il Calvario; supplica per noi e ottieni la salvezza del tuo popolo! O Maria, per il dolore del Tuo Cuore quando incontrasti Gesù coperto di sangue e di ferite sulla via del Calvario, Abbi pietà di noi!
O Maria, per l'amore che invase il tuo Cuore, quando ai piedi della Croce di Gesù ci fosti data per Madre, Abbi pietà di noi!
O Maria, per il dolore del Tuo Cuore alla vista del tuo Figlio diletto morente sulla Croce fra i più atroci tormenti, Abbi pietà di noi!
O Maria, per il dolore del Tuo Cuore quando il Cuore di Gesù fu trafitto dalla lancia, Abbi pietà di noi!
O Maria, per le Tue lacrime, per i Tuoi dolori, per il Tuo Cuore di Madre, Abbi pietà di noi!
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO
LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro ROSARIO ANGELO, dai un bacio alla
Vergine Maria, da parte mia. Grazie di cuore.
Barbara
Versetto
del Giorno
Ai
tuoi occhi, mille anni sono come il giorno d'ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Salmo
90:4
Venerdì – 1.a Avvento –SOLENNITÁ DELL' IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (s)
Meditazione sul Vangelo di Lc 1,26-38
Immacolata Concezione.
La festa di oggi, collocata all’interno dell’Avvento, preparazione alla venuta del Signore, ci esorta a una maggior vicinanza ed intimità con Maria. Non c’è, infatti, momento della vita cristiana in cui possa mancare la sua presenza. È per la sua umiltà che il Figlio di Dio ha potuto incarnarsi. Presente al momento della Pentecoste, adesso intercede maternamente per noi, Regina degli Angeli e dei santi. In lei, piena di grazia, si ritrovano tutte le virtù ed è pertanto il modello più completo della nuova creatura sorta dal potere redentore di Cristo.
La celebrazione dei santi raggiunge il culmine nelle celebrazioni della beata Vergine Maria. Lei è la Madre di Dio, la piena di grazia, la sposa dello Spirito Santo, collaboratrice singolare al piano di salvezza del Redentore. Solo di Giovanni Battista e di Maria si commemora anche la nascita terrena. Di Maria si celebra oggi anche il concepimento. Se Giovanni Battista è dichiarato santo sin dal grembo di sua madre, quanto più è santa la Madre di Dio. Non ci sembrerà strano allora che la Chiesa, già molti secoli prima della solenne affermazione del dogma, l’abbia riconosciuta Immacolata, vale a dire priva per singolare grazia divina del peccato originale in previsione dei meriti di Cristo. In Lei si compie il disegno di salvezza del genere umano, preannunciato sin dalla Genesi nel cosiddetto Protovangelo (Gen 3,15). Dio non abbandona l’uomo dopo il peccato, ma mette in atto il suo piano salvifico inviando suo Figlio “a riscattarci dal peccato”. Ciò che era atteso da secoli si compie quando Dio prepara e trova in Maria la creatura perfettamente umile e docile. Ora, se la Chiesa ci propone i santi, quali modelli di perfezione nelle virtù, e quindi come esempi da imitare, quante son le perfezioni di Maria da cui prendere esempio! Maria è per noi modello di fede, di speranza, di carità, di obbedienza. È modello d’umiltà e non potrebbe essere altrimenti. Dio, infatti, respinge i superbi ed esalta gli umili. Perciò si definisce serva, cioè in totale dipendenza dal Signore, che tutto attende e riceve dal proprio Signore. Nel suo «fiat» Maria manifesta il desiderio che si compia in lei il desiderio di Dio. Maria deve essere sempre presente nelle nostre preghiere e meditazioni, sia per imparare dalle sue virtù, sia per ringraziare Dio per avercela data come buona madre, sia nelle nostre richieste per conoscere e diventare come Gesù Cristo, perché nessuno è più vicino e intimo a Lui di sua Madre.
Abramo concepì Isacco per la fede nella promessa di Dio “e divenne padre di molti popoli” (cf. Rm 4,18-22). Ugualmente Maria concepì Gesù per mezzo della fede. La concezione verginale di Gesù fu opera dello Spirito Santo, ma per mezzo della fede di Maria. È sempre Dio che opera, ma attraverso la collaborazione dell’uomo. Credere, infatti, è rispondere con fiducia alla parola di Dio, accogliere i suoi piani come se fossero propri e sottomettersi in obbedienza alla sua volontà per collaborarvi. La fede vuole sempre: 1) la fiducia in Dio e 2) la professione di ciò che si crede, poiché “con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza” (Rm 10,10). Una volta riconosciuta vera la parola di Dio, Maria credette alla concezione verginale di Gesù e credette pure alla volontà di Dio di salvare gli uomini peccatori, la volle e aderì a quel piano lasciandosi coinvolgere: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38). Dalla sua fede, quindi, nacque Gesù e pure la Chiesa. Perciò, insieme ad Elisabetta che esclamò: “Beata colei che ha creduto all’adempimento delle parole del Signore” (Lc 1,45), ogni generazione oggi la proclama beata (cf. Lc 1,48). La Chiesa ha il compito di continuare nel mondo la missione materna di Maria, quella di comunicare il Salvatore al mondo. Il cristiano di oggi deve fare proprio il piano di Dio “il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati” (1Tm 2,4), proclamando la propria salvezza e lasciandosi attivamente coinvolgere nel portare la salvezza al prossimo, poiché “in questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli (Gv 15,8).
Venerdì 8 Dicembre IMMACOLATA CONCEZIONE BEATA VERGINE MARIA (s); S. Eucario; S. Eutichiano 1.a di Avvento Gen 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38 Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie
Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra le donne.
(Luca 1,28)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 97) Rit: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni!
Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra le donne.
La triste e straziante storia della “mummia più bella del mondo”
In fondo al primo corridoio delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, nella cappella di Santa Rosalia, si trova la bara della piccola Rosalia Lombardo, una bambina di due anni morta di polmonite nel 1920, incredibilmente conservata e dal commovente aspetto di una bimba che sembra solo addormentata.
Rosalia Lombardo, appunto la "bella addormentata di Palermo", è stata una delle ultime persone ad essere ammesse alla sepoltura nel cimitero dei Frati Cappuccini.
Figlia di una facoltosa famiglia, fu imbalsamata da un noto imbalsamatore palermitano dell’epoca, il Dottor Alfredo Salafia, a cui i genitori di Rosalia, distrutti dal dolore, decisero di affidarla per farla “vivere in eterno”.
I risultati del metodo utilizzato dal Dottor Salafia sulla piccola Rosalia sono ancora oggi visibili: lunghe ciglia che profilano gli occhi chiusi, un viso paffuto e colorito contornato da ciocche dorate ed un fiocco giallo a tenerle i capelli fanno della piccola Rosalia la più bella mummia del mondo.
Ora la mummia riposa dentro una teca hi-tech satura di azoto per prevenire ogni accenno di decomposizione.
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO
LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro ROSARIO ANGELO, oggi, è SANTA
BARBARA, di cui io porto solo il nome, ma io non santa e non lo sarò
mai, abbracciami la VERA SANTA BARBARA. Grazie di cuore.
Barbara
Versetto
del Giorno
Così
possiamo dire con fiducia: «Il Signore è il mio aiuto, non
temerò. Che mi potrà fare l'uomo?».
GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO
LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato
Caro ROSARIO ANGELO, siamo entrati in
Avvento, ed oggi, è anche la giornata dedicata alla disabilità, proteggimi,
caro dolce amore mio. Grazie di cuore.
Barbara
Versetto
del Giorno
Venite
a me, voi tutti, che siete affaticati ed oppressi, ed