Nella memoria di:
Nella memoria, di don Antonio Seghezzi
Nella memoria di Antonietta di Meo
Nella memoria di don Antonio Maffucci FSCB
Ⓒ Blog Site official di Canzano Barbara sono una ragazza disabile, dalla nascita. Sono devota a Maria Regina della Famiglia apparsa nel maggio 1944 a Ghiaie di Bonate (Bg) ad Adelaide Roncalli a soli sette anni. Scopo mantenere viva la Memoria. Sono devota al GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE
Nella memoria di:
Nella memoria, di don Antonio Seghezzi
Nella memoria di Antonietta di Meo
Nella memoria di don Antonio Maffucci FSCB
O Signore buono
Sant'Antonio da Padova
Il più piccolo nel Regno dei cieli diventa grande. Così è in noi, è lo Spirito Santo, che dal Battesimo, è Germe di Vita Divina che ci fa figli di Dio, cittadini del Regno.
Meditazione sul Vangelo di Mc 4, 26-34
Il seme.
Il Vangelo presenta le due parabole del seme che cresce spontaneamente, e del granello di senape che, da più piccolo dei semi, diviene il più grande degli ortaggi. La prima lettura è agganciata al Vangelo perché contiene il contrasto piccolo-grande in connessione con l’immagine arborea.
Il Regno è come un seme. Il seme rappresenta una realtà dinamica, ancora in potenza, ma che può svilupparsi in modi sorprendenti. Il seme è piccolo, privo di un potere immediatamente spendibile; simboleggia, pertanto, la pazienza, la fiducia in un futuro aperto. Così è il Regno. Per la prima parabola il Regno è simile a un seme che germoglia e cresce spontaneamente. La presenza di Dio nella storia (il Regno) può apparire insignificante, priva di consistenza, segnata persino dall’impotenza. A volte possiamo scoraggiarci: se Gesù è il Signore, come mai il mondo è ancora segnato da violenza, morte, miseria? Se il Regno è già operativo, come mai non se ne vedono gli effetti in modo più consistente? La Parola di Gesù ci dice che il Regno si sta sviluppando secondo un dinamismo proprio, misterioso, ma efficace. Il Regno non è una favola, è una realtà, e non può più essere fermato. Esso produce “spontaneamente” le proprie strutture. Questo non significa che il nostro apporto sia inutile, ma che il Regno non dipende da noi per quanto riguarda la certezza dell’esito finale. Nella seconda parabola il Regno è simile a un seme piccolo che origina un arbusto grande. Il Regno è una struttura di potere, di influenza sulle persone. Mentre le altre strutture di potere sono orientate al raggiungimento di obiettivi parziali, a beneficio di alcuni e a scapito di altri, il Regno è l’Amore in azione, proteso verso il conseguimento della pienezza per ogni uomo. Il Regno si distingue dai sistemi mondani anche per il fatto che manifesta una sconvolgente debolezza apparente, ma questo non deve ingannare: esso possiede al suo interno l’energia che lo porterà a svilupparsi ben oltre i più grandi centri di potere.
13 Giugno
È bello rendere grazie al Signore
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
«chiunque trova lui, ha la vita eterna».
(Marco 4,30)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 91)
Rit: È bello rendere grazie al Signore.
È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
«chiunque trova lui, ha la vita eterna».
(Marco 4,30)
Alfredino Rampi, la tua memoria sia una benedizione per noi!
ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Come il Cuore aperto di Gesù è la Porta del Paradiso così il Cuore della Madre ci introduce nella Misericordia del Figlio.
Meditazione sul Vangelo di Lc 2, 41-51
Serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
La Chiesa oggi celebra la memoria del Cuore Immacolato di Maria. Esso ci invita a meditare sul mistero di Cristo e della Vergine, nella sua interiorità e profondità. Maria che custodisce le parole e i gesti del Signore meditandoli nel suo cuore, è dimora dello Spirito Santo, sede della sapienza, immagine e modello della Chiesa che ascolta e testimonia il messaggio del Signore. Lo Spirito Santo ha preparato il Cuore di Maria a essere la dimora di Cristo e il tempio vivente di Dio. La grazia porta anche in noi la presenza divina, che ci consacra e ci dona la gioia. Maria è consapevole di avere una sua particolare missione: compiere totalmente la volontà del Padre.
In questo brano evangelico Maria e Giuseppe appaiono nel compimento della legge del Signore. Cosa hanno fatto durante gli otto giorni nei quali sono rimasti a Gerusalemme non ci è dato di sapere, perché a Luca interessa solo quello che è capitato dopo quei giorni. Dal versetto 43 in poi, infatti, il racconto è tutto centrato su Gesù: egli è l’oggetto primario dell’annuncio del Vangelo. Mentre i genitori riprendono la via del ritorno, l’adolescente Gesù rimane a Gerusalemme, all’insaputa dei suoi genitori. E mentre questi lo cercano, lui se ne sta nel tempio, ad ascoltare e interrogare i maestri d’Israele. Maria e Giuseppe lo ritrovano dopo tre giorni e sua madre non riesce proprio a capire perché si sia comportato in quel modo. Nella risposta che il fanciullo Gesù fornisce ai genitori appare il verbo “dovere”; per lui, dunque, esiste un “devo” che guida la sua condotta. Gesù intende orientare la sua vita nel compimento della volontà di Dio, che Egli chiama «Padre mio». A Maria e Giuseppe si riapre in continuità, la via della fede, che li aiuterà ad approfondire sempre più il mistero del Figlio. Quello che è capitato nel tempio è solo un’anticipazione e serve loro per prepararsi al futuro. La conclusione del brano è quanto mai semplice: Gesù torna con i genitori a Nazareth e sta loro sottomesso. Anche questa obbedienza rientra tra le realtà che Maria conserva nel suo cuore. Essa sa già che l’avvenire le riserverà altre sorprese e lei assume quel giusto atteggiamento che l’aiuterà a capire sempre di più il mistero del Figlio. Solo chi conserva le parole sante nel suo cuore, le confronta, le medita e soprattutto fissa il suo sguardo su Gesù, a poco a poco, penetra nella sua conoscenza e diviene suo vero discepolo.
12 Giugno
Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore
Beata la Vergine Maria:
«Custodiva la parola di Dio,
meditandola nel suo cuore».
(Luca 2,19)
SALMO RESPONSORIALE (I Samuele 2,1.4-8)
Rit: Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.
Beata la Vergine Maria:
«Custodiva la parola di Dio,
meditandola nel suo cuore».
(Luca 2,19)
RICORDANDO A RUTKA LASKIER QUELLO CHE SAREBBE STATO IL SUO 92° COMPLEANNO-12 GIUGNO 2021
Rutka Laskier era una ragazza ebrea di 13 anni quando ha tenuto un diario che raccontava i tre mesi della sua vita a BEDZIN, Polonia occupata dalla Germania -- dal 19 gennaio 1943 al 24 aprile 1943. Il suo caseificio è stato pubblicato per la prima volta nel 2006, confrontando il diario di Anna Frank all'istante. Anne Frank, infatti, nacque lo stesso giorno e anno di Rutka Laskier-12 giugno 1929. Il diario di Rutka è stato pubblicato in numerose traduzioni.Il diario:Il diario inizia il 19 gennaio 1943 con la voce ′′ Non riesco a capire che sono già 1943, quattro anni dall'inizio di questo inferno." Un mese dopo, il 20 febbraio 1943 Lei scrive: ′′ Ho la sensazione che sto scrivendo per l'ultima volta. C'è un Aktion in città. Non mi è permesso uscire ed impazzisco, imprigionato in casa mia... Da qualche giorno, qualcosa nell'aria... La città aspetta senza fiato in attesa, e questa anticipazione è la peggiore di tutte .. Vorrei che finisse già! Questo tormento; questo è l'inferno. Cerco di fuggire da questi pensieri, del giorno dopo, ma continuano a tormentarmi come mosche assillanti..."Parole finali di Rutka:Una delle ultime voci di Rutka dice: ′′ Se solo potessi dire che è finita, si muore una volta sola... Ma non posso, perché nonostante tutte queste atrocità, voglio vivere, ed aspettare il giorno seguente."
Buon compleanno Rutka - Le tue parole continuano a vivere e il tuo ricordo non è dimenticato!
11 GIUGNO – GIORNATA MONDIALE DELLA SANTIFICAZIONE DEL CLERO
San Barnaba
autore Anonimo lombardo anno XVIII sec titolo San Barnaba, evangelizzatore di Milano |
SUPPLICA AL SACRO CUORE DI GESÙ
O Divin Gesù, che hai detto: domanda e riceverai, cerca e troverai, bussa e ti sarà aperto; eccoci qui, prostrati ai tuoi piedi, animati da una fede viva e dalla fiducia in queste promesse, dettate dal tuo Sacro Cuore e pronunciate dalle tue adorabili labbra, veniamo a chiederti (fai menzione della grazia richiesta).
Sacro Cuore di Gesù